CREME DI NOCCIOLA FAI DA TE E DOLCIFICANTI NATURALI

da 3 Dic 2014Alimenti

LETTERA

UNO STATO DI BENESSERE MAI SPERIMENTATO PRIMA

Ciao Valdo, scusa il disturbo ma volevo ringraziarti enormemente perché, da quando sono passato dal veganesimo al vegan crudismo, la mia vita è il mio corpo si sono profondamente trasformati. Niente più stanchezza e niente più fame eccessiva. Tutto il mio corpo e mente sono in uno stato di benessere mai avuto prima e sono anni che medito, quindi grazie di cuore e continua così!

CIOCCOLATA FAI DA TE

Volevo un paio di veloci consigli avendo eliminato ogni crema di nocciole commerciale per lo zucchero ivi contenuto. Conto di farmi la cioccolata da me con il burro di cacao appena scaldato a bagno maria, mescolato con polvere di cacao e un po’ di miele o succo d’agave.

BURRO DI CACAO O CREMA DI NOCCIOLE AL 100%?

Volevo chiederti se poteva andare sopratutto il burro di cacao. Oppure pensavo di prendere della crema 100 per 100 nocciole senza altro aggiunto e mescolarla con pepite di cacao crude e grezze alle quali è stata tolto solo la scorza. Come ultima domanda volevo chiederti, ho trovato una marca di barrette di cioccolato fatte senza zucchero solo burro di cacao e pasta di cacao e come edulcorante al posto dello zucchero “maltodina” se si scrive così ora non ricordo ma comunque in soldoni ha a che fare con il malto. Grazie ancora.
Pierluigi

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RISPOSTA

IL METODO PIÙ SICURO È QUELLO DELLA CREMA DI NOCCIOLE AL 100%

Ciao Pierluigi. Per il burro di cacao a livello alimentare non ho esperienza diretta. Puoi tentare di produrla da te. Con la crema di nocciole al 100%, mescolata al cacao, non dovresti avere dei problemi. Non so invece cosa sia la maltodina. Il malto d’orzo, o di riso o di mais è un dolcificante naturale derivato dalla fermentazione dei rispettivi cereali. Contiene maltosio che è uno zucchero semplice, come il saccarosio e il fruttosio.

MEGLIO IL MALTO CHE IL SACCAROSIO

L’apporto calorico per 100 grammi di malto è di circa 300-315 Kcalorie, diverso a seconda del cereale da cui proviene, mentre l’apporto calorico di 100 grammi di zucchero-saccarosio è di 392 Kcalorie. Non ci sono controindicazioni se, come lo zucchero, viene inserito nel rispetto della globalità calorica totale. Ad esempio se si è abituati ad usare a colazione 1 cucchiaino di zucchero (5 grammi circa), lo si può sostituire con un equivalente quantità di malto. In ogni caso, la lavorazione del cereale per produrre il malto non implica cotture altissime e prolungate, come nel caso del saccarosio di bietola e di canna.

IL MALTOSIO CONTIENE DESTRINE, ZUCCHERI A PIÙ LENTO ASSORBIMENTO

Quando consumiamo dell’amido, la saliva lo dissolve dapprima in destrine e poi in maltosio. La scissione delle destrine in maltosio viene completata più a valle nel canale digerente, sotto l’azione degli enzimi prodotti dal pancreas. Il malto di cereali risulta dunque dolce, ma meno dello zucchero o del fruttosio in quanto il malto d’orzo è a base di maltosio, ma anche ricco di destrine, zuccheri a catena più lunga e quindi a più lento assorbimento.

MANTENIMENTO DELL’ATTIVITÀ ENZIMATICA

Nell’estratto di malto è mantenuta l’amilasi, l’attività enzimatica che normalmente è presente nel seme della pianta e che serve per demolire l’amido presente nel seme stesso. L’attività enzimatica favorisce la demolizione dell’amido nell’intestino tenue, riducendo la quota che arriva indigerita nell’intestino crasso e quindi minimizzando il rischio di fermentazioni. In particolare nel caso degli anziani che hanno una deficiente produzione di enzimi digestivi.

IL MALTO NELL’ALIMENTAZIONE SPORTIVA

L’ estratto di Malto è una fonte energetica ad elevata biodisponibilità e rendimento, a base di zuccheri differenziati ad azione prolungata nel tempo. Utilizzando il malto si ha un apporto continuo e costante di energia. Il malto d’orzo non determina problemi a livello enterico, tipo richiamo e ritenzione di liquidi, disidratazione. Favorisce la demolizione della frazione amidacea riducendo le fermentazioni dannose, supporta gli aumentati fabbisogni durante l’allenamento o le competizioni, soprattutto se di lunga durata.

MEGLIO SU TUTTI I DOLCIFICANTI PRIVI DI OGNI LAVORAZIONE

Ovvio che gli zuccheri migliori restano quelli privi del tutto di lavorazioni, quelli confezionati dalla natura e dal sole, quelli provenienti dalla frutta secca tipo fichi, uvetta, albicocche, datteri e simili, o da succhi zuccherini naturali tipo il succo di mela o il succo d’uva, o da risorse vegetali tipo la stevia. l’agave, la manna, l’acero e il miele.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. Sinue

    Ciao! 🙂
    Per la parte grassa puoi provare l'avocado…dona una consistenza eccezionale e il gusto è neutro. Puoi usare cacao (meglio el ceibo che non è potassato), o farina di carrube, specie nelle preparazioni crudiste. 😉
    ciao

    Isabella

    Rispondi

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