DOMANDA FORMULATA DA PIÙ PARTI ALLA ULTIMA LEZIONE DI IMOLA 11 GIUGNO
Come affrontare in concreto e con sicurezza le richieste risolutive sulle varie patologie della gente? Patologie o afflizioni di diverso genere che si chiamano colon irritabile, pressione alta, allergie, eccetera. Ci sono dei protocolli? Anche per chiudere e concludere il cerchio.
INCOMPRENSIONE DI FONDO
Sono grato per questa domanda. Una domanda tosta e vagamente provocatrice nel contempo. Una domanda che mi dà modo di chiarire ancor di più l’essenza e i fondamenti sui quali si basa il nostro insegnamento. Una domanda che lascia trasparire in realtà una profonda incomprensione di fondo sulla sostanziale diversità esistente tra medicina naturale a indirizzo naturale e medicina invasiva convenzionale. Esiste in effetti un baratro tra le due scuole.
Se questa domanda fosse davvero sensata, se avesse davvero motivo e buone ragioni di essere formulata, dovremmo rivedere tutto dalla A alla Zeta e dovremmo dire a noi stessi la celebre frase che disse Gino Bartali a proposito di come si allenavano male certi professionisti del ciclismo attuale. “Tutto sbagliato, tutto da rifare” era la sua sentenza.
L’INNOVAZIONE DEVE DIMOSTRARSI SUL CAMPO
Sarebbe molto grave se nel corso di questi anni non avessimo sviluppato delle strategie efficaci e potenti per concludere il cerchio, per offrire un sollievo autentico e stabile a chi soffre. In tal caso non saremmo affatto portatori di una materia innovativa, straordinaria e rivoluzionaria che si pone decine e centinaia di anni avanti alle varie scuole mediche e simil-mediche basate sulla cura del sintomo. In tal caso saremmo dei mediocri curomani. Saremmo dei millantatori e dei venditori di fumo.
LE MALATTIE SONO AMICHE E NON NEMICHE, COME VE LO DOBBIAMO DIRE?
Ma se invece sappiamo far tesoro di quanto abbiamo studiato, appreso, diffuso ed applicato con coraggio e coerenza, ottenendo testimonianze formidabili, eviteremmo l’errore madornale di metterla sul piano medico-sanitario convenzionale, dove tu ha sottomano una condizione psicofisica alterata e la chiami malattia anziché riconoscerla invece come brillante e intelligente iniziativa del corpo stesso mirata a ripristinare la salute, utilizzando i formidabili strumenti auto-guaritivi che ha a disposizione. Tutto questo in perfetto allineamento ed armonia con le leggi cosmiche-universali di causa ed effetto, le quali prevedono un costante orientamento verso la salute e verso il riequilibrio a patto che non manchi la consapevolezza della loro esistenza e una forte fiducia in se stessi.
STIAMO CON MADRE NATURA
Quanto ora detto non è un dettaglio da poco. Questo è un punto chiave e saliente nella nostra visuale naturalistica. Non dobbiamo accontentarci delle facili apparenze. Siamo tenuti tutti a fare dei decisivi passi avanti sulla via della chiarezza e della emancipazione. Dobbiamo andare ben oltre quanto si sta ora facendo e insegnando nel mondo sanitario e nel mondo farmaceutico, i quali campano sulle malattie e non sulla salute. Dobbiamo capire che il primo compito è quello di non nuocere, non spaventare, non sfiduciare, e che la sola medicatrice di tutti i mali è una sovrana che si chiama Madre Natura.
DOBBIAMO ANDARE OLTRE
Dobbiamo oltrepassare i vetusti e svianti protocolli imposti dal regime sanitario. Cosa prevedono tali protocolli?
- che la malattia sia una entità il più delle volte sconosciuta (cripto-genetica, idiopatica o priva di cause, lantanica),
- che la malattia sia un male e non un bene, una feroce avversaria e non una preziosa collaboratrice,
- che la malattia arrivi senza una sua logica e senza una ragion d’essere,
- che la malattia non sia quello che è veramente, ovvero una conseguenza e un sintomo logico determinato da trasgressioni antiche e recenti, da fattori causanti, da errori nutrizionali e comportamentali, da errori di pensiero, da incongruenze e magagne che stanno a monte e che vanno risolte,
- che ogni intervento specifico invasivo-soppressivo sul sintomo è una pratica comune e all’ordine del giorno, ma profondamente aberrante e fallimentare,
- che ogni protocollo fisso e standardizzato non tiene minimamente conto del fatto che ogni persona è unica e diversa, per cui richiederebbe comunque un trattamento personalizzato, confezionato su misura.
LA CURA DELLA NON CURA SUL SINTOMO
Alla fine, chi mi pone questa domanda e chi si esprime in questi termini dimostra di non aver compreso e interpretato appieno il cuore e la grandezza della scienza igienista. Noi non curiamo. Noi siamo quelli della cura della non cura, quelli della non interferenza sul sintomo. Noi non guariamo nessuno e non illudiamo nessuno. Nessuno al mondo in realtà guarisce se non il soggetto in sofferenza, purché intraprenda il giusto percorso, purché si prenda la briga di capire e conoscere una buona volta se stesso e di utilizzare i suoi strumenti di recupero.
NON ESISTONO LIMITI AL TUO POTERE
Per guarire veramente devi volerlo con tutta la tua volontà e la tua convinzione, con tutta la tua anima, senza riserve mentali. Niente e nessuno devono poterti distrarre. Qualunque sia la tua presente condizione, sei in grado di uscirne. Ma non aspettarti la guarigione da una forza estranea o da terapie innaturali. In quel modo non otterrai nulla di buono. Non cercare scorciatoie e nemmeno cure miracolose. Solo il rispetto delle leggi universali ti potrà aiutare. La causa reale del tuo cosiddetto male va individuata e risolta. Il tuo male è dovuto all’ignoranza su chi sei e su come funzioni, oltre alla trasgressione dei principi naturali contro i quali sei sempre andato. Il buon pensiero della mente, associato alla emozione del cuore rappresentano un potere immenso, al punto che tu dirai alla montagna spostati ed essa si sposterà .
Valdo Vaccaro
Mille grazie per questo articolo molto interessante, che ci ricorda Madre Natura. Ho 72 anni e in perfetta salute da quando, nel 2018, ho smesso di andare dal medico! Prima ce n’era sempre una, scovata con esami inutili e costosi e rimedi (anche naturali) che intasavano il piano cucina, senza i risultati sperati (dal medico). Soltanto la sana alimentazione, il movimento, la prevenzione con pochi integratori mi fanno sentire giovane e in forma. E ultimo ma non per importanza, meditazione e lavoro su di sè. I miei nonni non hanno mai visto un medico e sono morti serenamente ambedue a 84 anni. Salute a tutti!