MALATTIE EPATICHE E FIBROSTEATOSI NASH

da 13 Mar 2010Steatosi epatica

UN ORGANO ULTRARESISTENTE, A PROVA DI BOMBA

Fegato ingrossato, fegato ipertrofico, fegato infiammato, mal di fegato, epatiti A, B, C e tutte le altre lettere. Senza contare poi i vari morbi e le varie sindromi di Wilson, di Budd-Chiari, di Reye, di Niemann-Pick, di Gaucher, di Hurler e di ulteriori medici cacciatori di epato-patologie strane. Eppure il fegato, come del resto tutti gli organi essenziali tipo il cuore e i polmoni, è molto resistente, difficilmente si ammala, è fatto per durare non 100 ma 500 anni, tante quante sono le sue funzioni. Il fegato è stato costruito a prova di bomba.

CHISSÀ QUANTE SOPERCHIERIE

Mi viene in testa il papiro egizio del 3000 a.C. Mi viene in testa l’ammonimento trovato nei pressi della piramide di Cheope: Se giunto a 30 anni hai bisogno del medico, del prete e del sessuologo, considerati un fallito. D’accordo, può essere pure che genitori e pediatri te ne abbiano combinate di grosse quando non avevi il controllo della situazione. Ma chissà quante altre soperchierie avrai commesso tu stesso per disintegrare la più importante ghiandola corporale, mettendo a soqquadro l’intero sistema, e creando pure le basi per ogni forma di degenerazione cancerogena locale o periferica (vedi mia tesina Lipotoxemia ed emoviscosità, ovvero cancro).

UNA MALATTIA CHE STA DIVENTANDO DI MODA

Sta diventando un problema di portata planetaria? Sta diventano la vera pandemia del Terzo Millennio? Strano che nessuno dica che è in proporzione col sistema italiano di concepire il cibo e di mangiare, con la super celebrata dieta lipido-fumo-caffein-alcolica Mediterranea (che è poi una presa per i fondelli di qualsiasi dieta intelligente praticata sulle coste del Mare Nostrum). Con quella dieta Mediterranea che è entrata magistralmente in ogni paese del mondo, a contrastare le schifezze giapponesi a base di cadaveri marini crudi o rivestiti, o a contrastare le spesse porzioni di muscolo propinate dalle steak-house, ovvero dai punti di smaltimento delle carni americane agli ormoni.

C’È SECCHIO E SECCHIO

Steatos è termine greco per la parola grasso. La steatosi epatica non è altro che una infiltrazione grassa nel fegato. L’evoluzione, la complicazione e la degenerazione della steatosi, si chiama fibrosteatosi e cirrosi. È un evento comune in coloro che introducono nel proprio corpo più di 70-80 g di alcol al giorno. Se pensiamo che fegato e reni devono sobbarcarsi in continuazione, infinite volte al giorno, il filtraggio del nostro secchio di sangue, comprendiamo subito l’enorme differenza che passa tra un secchio di sangue bello, fluido e vivace, e un secchio di sangue pesante, oleoso, viscoso, attaccaticcio, carico delle porcherie che gli buttiamo dentro come fosse un deposito di rifiuti non-riciclabili.

NON CI SONO EPIDEMIE E CONTAGI, MA SOLO INTOSSICAZIONI

L’igienismo sgombra subito il campo dall’aspetto virale, fa piazza pulita delle eresie pasteuriane e post-pasteuriane. I nostri principi ci insegnano che la salute significa attività funzionale dell’organismo, che la malattia al contrario è disfunzione e depressione delle funzioni, e che morte significa paralisi delle medesime. I nostri principi, ma anche la pratica giornaliera e la storia chiara ed inequivocabile di tutte le maggiori patologie, ci insegna che niente è epidemico-infettivo e che tutto è invece tossicologico.

TUTTO È FUNZIONALE E NULLA È MICROBICO

Tutto è dunque funzionale, niente è batterico e niente è virale, niente è dunque contagioso, se non le pessime ed irresponsabili abitudini alimentari adottate dalla gente. Con una sistematica buona digestione si genera sistematicamente buon sangue puro e, con una buona eliminazione da parte della pelle, si espellono tutti gli umori malsani e pregiudizievoli. La respirazione normale di un adulto richiede 70 battiti al minuto affinghè il flusso sanguigno si muova normalmente nei polmoni, e questo è possibile solo con 36.7 di temperatura tanto alla superficie epidermica quanto all’interno della mucosa intestinale (cosa che raramente avviene con le micidiali diete droganti alto-grasse ed alto-proteiche dei nostri giorni).

DALLA STEATOSI ALLA FIBROSTEATOSI

Tornando alla steatosi, può essere causata da alcolismo cronico, da malnutrizione (diete low-carb o alto-proteiche col solito patologico eccesso di proteine), da integrazioni minerali, da cibi cotti, da interventi iatrogenici (es. iperalimentazione intravenosa o parenterale, corticosteroidi ad alte dosi, manomissioni del tratto intestinale). È associata a situazioni di iperammoniemia (eccessiva introduzione di proteine nella dieta), ipertrigliceridemia (presente in proporzioni epidemiche 20-80% nei soggetti steatosici). La tendenza della steatosi è di evolvere verso la fibrosteatosi o cirrosi, che è una proliferazione del tessuto connettivo negli spazi epatici, capace di penetrare, infiltrare, comprimere ed interrompere l’architettura delle cellule epatiche fino a provocarne la necrosi.

IL NASH, COME STEOPATITE NON ALCOLICA

La prima descrizione di questa patologia risale al 1958, quando i ricercatori americani Westwater e Fainer parlarono della steatopatite in associazione col crescente fenomeno sociale dell’obesità. Il termine di steopatite non-alcolica (non-alcoholic-steatohepatitis, ossia NASH, o anche non-alcoholic-fatty-liver-disease, ossia NAFLD), è dovuto al dr Ludwig, e porta la data del 1980. La definizione di NASH verte su casi nei quali non esiste abitudine etilica. Non tale almeno da giustificare da sola i danni della steatosi epatica associata a infiammazione e fibrosi.

I SINTOMI CHE VANNO DAL DIABETE, ALL’OBESITÀ E ALLO STRESS OSSIDATIVO

Il primo segnale di NASH è costituito da accumulo di grasso (acidi grassi e trigliceridi) all’interno degli epatociti, con associata condizione di insulino-resistenza. La stragrande maggioranza dei pazienti NASH è infatti obesa o diabetica, o tutte le due cose assieme. Il secondo segnale è che l’incremento intraepatico dei lipidi implica uno stress ossidativo cronico, che fa progredire la malattia verso la fibrosteatosi e la cirrosi.

UNA EPATOPIA EMERGENTE, IN FORTE E DRAMMATICO AUMENTO

La fibrosteatoepatite non alcolica NASH è considerata una epatopatia emergente che colpisce dunque anche soggetti senza abuso alcolico. È in forte e drammatico aumento come dicevamo, perché le multinazionali del cibo e del farmaco vogliono esattamente questo. Trattasi di un disegno preciso dotato di una sua logica perversa. Nel morbo di Wilson, malattia simile alla NASH c’è accumulo patologico di minerali, soprattutto ferro e rame, per cui si vietano cibi ricchi di rame, tipo crostacei, funghi, cioccolato, integratori.

ALLA DISPERATA RICERCA DI ANTIOSSIDANTI NATURALI

Nel NASH si sottolinea l’importanza di ridurre il peso corporeo mediante adeguato esercizio fisico e corretta alimentazione. Anche qui i medici, dopo aver ignorato sistematicamente l’esperimento di Cambridge2000, vanno a pescare a piene mani dentro quello stesso esperimento, non trovando al mondo nulla di meglio che quello. Parlano infatti di almeno 3-5 pasti di frutta al giorno, incluse verdure di stagione non cotte, variando le qualità e preferndo quelle più colorate. Lo scopo dichiarato è quello di assumere abbondanti quantità di antiossidanti naturali, di vitamine naturali e non sintetiche, di minerali organicati e non inorganici. Anche i legumi vanno bene in quanto facilitatori del transito intestinale.

LE PECORELLE SMARRITE TORNANO PIANO PIANO ALL’OVILE DEL VEGANISMO-CRUDISTA

Quanto ai grassi nella dieta, è ammesso l’olio d’oliva extravergine spremuto a freddo, sempre per le sue qualità antiossidanti. Vietati dunque i cibi animali, i dolciumi, gli alcolici, i nervini e le bevande zuccherate. Vietati tutti i cibi acidificanti e ossidanti. Tutti pronti a tornare all’ovile, presso le fonti naturali di antiossidazione e di alcalinizzazione, tutti a bussare umilmente alla dieta vegano-crudista, demonizzata e sputtanata ignobilmente fino a ieri mattina. Altre norme igienico-dietetiche prevedono eliminazione del sale e di tutti gli integratori salini e, come appena detto, l’aumento vertiginoso di frutta e verdura. Ma non potevano pensarci un po’ prima? D’accordo la Gioconda, ma avevano mai sentito la frase Impara non a curare la tua malattia, ma a come mantenere la tua salute? Eppure è anch’essa farina del sacco magico di Leonardo da Vinci.

LO SCORAMENTO E LO SBALORDIMENTO DEI MALATI

Le lettere dei malati rivelano, oltre all’immancabile terrore, meraviglia e sbalordimento, indicano spaesamento e confusione mentale. Chiedono lumi alla medicina, su internet e presso altre fonti. Vogliono sapere quali esami fare, e quali farmaci prendere. Non si rendono ancora conto che le ecografie necessarie a monitorizzare questo tipo di patologie epatiche sono lunghe e complesse, ed includono birilubinemia, aminotransferasi, fosfatasi alcalina, gammagt, elettroforesi proteica con proteine totali, attività protrombinica, emocromo con piastrine ed esame urine. Occorre inoltre rifare l’ecografia presso diversi medici, poiché si tratta di esami estremamente operatore-dipendenti, per cui ci possono essere notevoli discrepanze tra un ecografista e l’altro. Spesso salta fuori la parola sinistra trapianto, che poi non porterebbe a nulla di positivo.

QUANTE COSE SA FARE UN FEGATO, QUANDO È SANO, CIOÈ NORMALE

È il caso di ricordare che il fegato è non solo la ghiandola più grossa del corpo, ma anche la più straordinaria, con le sue 500 funzioni. Il fegato è un vero e proprio laboratorio chimico, banca di sostanze e centrale elettrica, ed anche deposito di trattamento rifiuti. Basilare per il mantenimento dell’omeostasi (stato di costanza) dei fluidi nel corpo. Gioca un ruolo essenziale nel metabolismo di carboidrati, proteine e grassi. Accumula glicogeno e lo converte in glucosio per mantenere una costanza zuccherina nel sangue, in coordinamento col pancreas. Produce protrombina e fibrinogeno, necessari per la coagulazione del sangue. Fabbrica pure l’anticoagulante eparina. Immagazzina vitamina A e vitamina D, con l’aiuto del sole, e fa altrettanto con i minerali tipo ferro, rame e manganese.

VIA LE SOSTANZE EPATO-NEMICHE E MASSIMIZZARE FRUTTA E VERDURA CRUDE

Il fegato gioca un ruolo cruciale nella detossificazione delle sostanze dannose. Tramite l’associata bile, è in grado di eliminare certe droghe e certi veleni, tipo il mercurio. Una persona che voglia tenere un fegato sano deve prendere le sue precauzioni, eliminando le sostanze nemiche (alcol, fumo, caffè, the, cioccolato, zucchero, farmaci, vaccini, integratori) e massimizzando frutta fresca e vegetali crudi (carciofi, sedani, cicorie, carote, rape, topinambur).

FEGATO E CISTIFELLEA

Sotto il fegato sta la cistifellea o sacchetto biliare, incaricato della raccolta della bile proveniente e secreta in continuazione dal fegato stesso. Trattasi di un liquido giallo-verdognolo, di sapore estremamente amaro, attraverso il quale il fegato espelle le sostanze estranee e nocive che provengono dalla digestione. Lezaeta la definisce come sostanza di tipo escrementizio, simile all’urina, che può auto-avvelenare il sangue se non viene evacuata prontamente. Il fegato di un adulto, in stato normale, produce ogni giorno un litro di bile. Il fegato è di capitale importanza per la vita, in quanto purifica il sangue venoso e i prodotti della digestione, emulsiona i grassi e favorisce l’espulsione degli escrementi (sempre con la collaborazione della bile). La bile, oltre che essere un lubrificante, è pure in grado di purificare l’intestino.

PAGLIA AL POSTO DELLA MATERIA GRIGIA

Distruggere un organo inossidabile come il fegato, un organo fatto per durare 5 volte la vita normale di un uomo, non è cosa semplice. Solo che l’umanità sembra avere della paglia o della segatura al posto della materia grigia, per cui continua a mangiare bovino e maiale, crostacei e sushi, carne bianca e cacciagione, tacchini e anatre, inaffiandoli con vino e birra, ed aromatizzandoli con theina e caffeina, sapidificandoli con il più salato veleno e dolcificando con quello più dolce. Un’autentica opera di auto-distruzione.

LA STRETTA CONNESSIONE TRA LA STITICHEZZA E IL MAL DI FEGATO

La stitichezza, la stipsi intestinale, la costipazione, il non andare di corpo, sono il maggiore nemico del fegato. Coltivando le buone abitudini e le buone digestioni, il fegato dura in eterno. Per decongestionarlo non c’è altro da fare che farlo riposare, sottoponendolo a digiuno per 2-3 giorni, somministrando al paziente solo acqua fresca e pura, da bersi costantemente a piccoli sorsi. La ripresa dell’alimentazione sarà ovviamente a base di frutta e verdure fresche di stagione. Un cataplasma di fango freddo applicato all’altezza del fegato servirà a disinfiammarlo. L’esercizio fisico è importante per evitare il ristagno della bile. Guai toccare la bile. Una rimozione chirurgica della cistifellea riduce di almeno 10 anni la vita di un paziente.

CHI SI COMPORTA BENE NON HA NULLA DA TEMERE

Chi adotta frutta a colazione, evita carni bianche e rosse, lascia crostacei-sardine-tonni-balene al loro libero destino nelle acque del mare, non avrà mai disturbi al fegato. Chi schiva uova e formaggi, bevande alcoliche-nervine-dolcificate, sale e zucchero, non dovrà farsi il segno di croce di fronte a un ecografista sanitario. Chi pratica tutti i giorni dell’esercizio fisico, respira a pieni polmoni, prende tutto il sole che può e si fa delle abluzioni fredde, non avrà mai nulla a che fare con epatopatie, iperplasie, carcinomi e trapianti.

LA SAGGEZZA STA SEMPRE NEI FRUTTI E NELLE ERBE

Nel caso di calcoli, combattere i dolori coi calmanti è grave errore. I dolori sono necessari per l’espulsione dei calcoli stessi. Uva e ciliegie, pesche e melograni, e tutto quanto pende dai rami, sono panacea a 360 gradi. Le radici e le foglie crude di tarassaco (dente di leone) sono un’erba magica contro tutti i calcoli. La lattuga e utilissima contro l’itterizia. Carciofo, finocchio, asparago e germogli di pungitopo, sono ottimi coadiuvanti nella depurazione dell’organo epatico.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. citta-hari

    ottima tesina !!! mi chiamo ciro ed ho la cirrosi 😉 ironia del destino ? fatevi una bella risata che già quella fa bene al fegato ! sono vegetariano da 22 anni ma niente da fare .. non basta . da quasi tre anni mi hanno diagnosticato la cirrosi e nemmeno loro ci credevano prima ,dicevano : transaminasi apposto , lei non fuma e non beve e bla bla bla .
    ma io non ci sono stato e non ci stò a cambiare il mio fegato !!! hai ragione caro valdo il fegato potrebbe durare 500 anni !! ma come fare ? ed eccomi alla scelta: dal 4 ottobre scorso mi sono evoluto al crudismo e gia in cosi poco tempo sento dei benefici straordinari !!! niente più stanchezza astenia fiato corto "riposino" posto pranzo … venerdì ho le analisi di rito
    e vi farò sapere se ci sono delle conferme ai miei presentimenti : GUARIGIONE !!!
    insomma invece del trapianto trapiantiamo il nostro modo di alimentarci !!!
    grazie valdo
    grazie Dio per quello che ci dai !!
    vostro ciro

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