LETTERA
AMBIGUITÀ DELLA SCIENZA UFFICIALE
Buona sera dottor Vaccaro. Ho da poco avuto modo di leggere i suoi lavori, le sue tesi e teorie interessanti e logiche oltre che comprovate. In particolare ho acquisito con preoccupazione il suo lavoro su HIV e AIDS, le non correlazioni e le inesattezze di una scienza ufficiale carica di insopportabili ambiguità , eppure promulgata dogmaticamente come vera.
REVISIONE DEI TEST E DELLA CULTURA DEVIATA, QUANDO ORMAI SAPPIAMO CHE AD UCCIDERE SONO LE MALATTIE MEDICO-CAUSATE E FARMACO-CAUSATE
È preoccupante oltre misura e mi chiedo perché tutti i test non vengano rivisti, sospesi, perché non si rivedano le cause di alcune patologie curabili anche solo con una corretta alimentazione, laddove è  ormai certo che sono proprio i medicinali ad uccidere e non la malattia.
TUTTI SOTTOPOSTI A CURE COATTE
Fra un po’ decideranno che siamo tutti malati, tutti da sottoporre a cure coatte. Come finirà , se mai finirà ? Viviamo in un mondo che rasenta l’assurdo! Grazie per l’attenzione.
Jacopo da Lecco
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RISPOSTA
HAI COLTO IN PIENO L’OBIETTIVO
Ciao Jacopo. In effetti hai centrato in pieno il problema. Per ammalare la gente basta mantenerla nell’ansia e nella tensione continua. Guai darle modo di rilassarsi, di ragionare, di studiare, di liberarsi dal giogo. Tutti devono stare in condizione di trauma costante. Proibite la serenità , l’armonia, la letizia, la gioia e la spensieratezza. La gente deve rendersi conto di vivere in un mondo dichiaratamente infido, subdolo e viscido.
LA GRANDE COALIZIONE VIVE DI FRODI E DI FARSE
La grande coalizione macellara, medico-farmaceutica, zuccheriera, caffettara, vaccinatoria non potrebbe sopravvivere in regime di monopolio e di esclusiva senza il supporto di leggi manipolate, di cultura manipolata, di istituzioni colluse e corrotte, di scuole mummificate, di testi contraffatti, di governi, partiti, parlamenti e presidenti legati nella medesima rete, nella medesima colla, nelle medesime sabbie mobili.
SIAMO AL MOMENTO NELLE MANI DEL PEGGIORE REGIME MAI VISTO NELLA STORIA UMANA
Il regime che sta oggi dominando il pianeta è il peggiore mai esistito nella storia umana in termini di potenza, di mezzi legali e illegali, di segretezza, di misteriosità , di capacità manipolatoria e mascheratoria, di capacità corruttrice. Il fatto che tutti noi siamo finiti nelle sue sporche manacce, senza opporre resistenza, mi sta facendo perdere fiducia nell’uomo e persino in me stesso. Cerco sì di andare controcorrente, di usare termini e concetti positivi, come dignità , trasparenza, etica, spiritualità ma alla fine ti ritrovi con un pugno di mosche in mano.
CHIAMARLA GENTAGLIA È UN COMPLIMENTO
Dire che non credo nello stato e nelle istituzioni è poco. Sto diventando davvero anarchico a tutti i livelli. Questa gentaglia ci sta togliendo non solo la salute, non solo la capacità di svolgere un lavoro dignitoso ed economicamente sensato, ma soprattutto la voglia di vivere, l’autostima, la motivazione, il credere nel bello, nel buono e nel giusto. L’alternativa sta nella disoccupazione e nella miseria, oppure nell’intraprendere una attività con la prospettiva di essere inseguiti e perseguitati dai vari agenti delle entrate statali, regionali e comunali. Non condivido, ma comprendo appieno il dramma di chi trova nel suicidio l’unica soluzione possibile. La parola morte è carica di connotati negativi, ma ci sono cose ben peggiori della morte stessa, si chiamino essi eterno riposo, paradiso-inferno di marca cattolica, o si chiamino pausa verso nuovo ciclo vitale di reincarnazione buddista.
IL DRAMMA DELLA GIOVENTÙ ODIERNA
I giovani mi fanno una pena infinita, sottoposti come sono a spinte consumistiche mai viste prima, a un pozzo senza fondo di stimoli e di spese che fa letteralmente a cazzotti con la loro incapacità cronica di non produrre danaro. Giovani in regime di disoccupazione sistemica. Giovani incapaci ormai persino di esprimersi con parole, concetti chiari e sorrisi, e portati solo a usare acronimi, abbreviazioni, digitazioni. Giovani chiamati bamboccioni, ossia assistiti e sponsorizzati con paghette e bonus dei genitori, il più delle volte considerate ridicole e precarie. Domina la mancanza pressoché totale di comunicazione e di interscambio culturale.
IL TENTATIVO FARABUTTO E SPREGEVOLE DI VACCINARE IL MONDO
Come finirà se mai finirà ? Abbiamo l’esempio sotto gli occhi. Si parla di Ebola. Non è altro che l’ennesima presa per i fondelli. Un ennesimo tentativo di ricreare la condizione Aids-Hiv. Un ulteriore gioco di prestigio dei bari e dei falsari. Uno scaricabarile su virus e batteri. Una voglia insopprimibile di vaccinare tutti, di tenere sotto controllo tutti, di militarizzare ogni aeroporto mediante polizia sanitaria, mascherina sul viso e mitra in spalla, di controllare ogni minimo sintomo di tosse, di febbre, di influenza in chi arriva e in chi riparte. Una voglia incontenibile di sterilizzare il mondo intero.
AEROPORTI INTERNAZIONALI TRASFORMATI IN LAZZARETTI
All’aeroporto di Hong Kong, crocevia internazionale di prima grandezza, a cadenza esatta di ogni 5 minuti arriva il monito riguardante il virus inventato e mai sostanziato dell’Hiv, il virus inventato dell’aviaria della suina e oggi in particolare quello dell’Ebola. Pare quasi che i dirigenti aeroportuali siano più interessati a questi annunci che a quelli riguardanti i voli. Più un lazzaretto internazionale che un aeroporto internazionale. Per non dire degli aeroporti australiani, dove non appena l’aereo ha rullato sulla pista e spento i motori non ti permettono nemmeno di alzarti e di uscire. Tutti seduti al proprio posto e inondati di spray ammazza-microbi e ammazza-virus.
TROVO LE ANATRE MOLTO AFFIDABILI
Anch’io mi sto preoccupando. Credo sempre di più nel sole, nell’aria, nel cielo blu alternato alle nuvole, nello schiamazzare genuino e privo di ipocrisia delle oche e delle anatre, nelle lucertole che mi contendono i raggi del sole in terrazza, nelle api e nelle farfalle che mi ronzano e mi svolazzano intorno, nelle leggi della natura racchiuse in quel pacchetto-salute in cui pure tu, usando un briciolo di buon senso, ugualmente credi.
LE CREAZIONI UMANE MI ATTRAGGONO SEMPRE DI MENO
Quello a cui credo assai poco, per non dire niente, è la pseudo-cultura che ci sta dominando in lungo e in largo, l’indecente ed iniquo scagliarsi su falsi colpevoli come batteri e virus, come allergie inventate, come malignità cellulari da asportare, come ragionamenti cervellotici e carichi di lacune, di scienza apparente e di sconclusionatezza, come lo scaricabarile sistemico sui sintomi e mai sui fattori causanti.
ANAGRAFE, CODICE FISCALE E ILLUSIONI POSSESSORIE
Cos’è l’uomo per il regime che ci comanda a bacchetta? Un soggetto da perseguitare con le tasse, un illuso che pretenderebbe di essere libero di intendere e volere, e persino proprietario di un bene chiamato casa. Un animale bipede con camicia e calzoni da etichettare e inserire nel libro anagrafe con tanto di codice fiscale. Un paziente da nutrire mediante integratori, da saziare con cibi e bevande-spazzatura, da proteggere con snaturanti vaccini, da curare mediante rovinosi farmaci e da devastare mediante mortali chemio. Iosif Bissanoriovic Dzugasvili, detto baffone Joseph Stalin (1878-1953) era cento volte più onesto ed educato.
CALCIO E FORMULA UNO PER DROGARSI E DIMENTICARE
Qualcuno che di fronte ai drammi riesca a inibirli ed arginarli mediante la costante camomilla chiamata Calcio, Formula uno e Motomondiale risulta provvidenziale. Se mancassero questi diversivi scoppierebbe la Caduta degli Dei e la Rivoluzione. Uomini inchiodati e schiavi? Uomini paria e plebei? Uomini obbedienti e ipnotizzati? Uomini allineati, standardizzati, stereotipati, privi di reattività e di personalità come voluto dal sistema? Sì, ma esiste un limite a tutto.
POCHI GIARDINI DELL’EDEN E TROPPE CROCI INTORNO A NOI
Non sarà che ogni 2000 anni ci vuole un nuovo Calvario purgativo e purificante, corredato da una nuova serie di legni trasversali simboleggianti supplizio, pena e martirio che si continuano a piantare in Iraq, in Siria, in Libia, in Palestina, tra Israele e la striscia di Gaza, e persino sui fondali del nostro stesso Mediterraneo?
Valdo Vaccaro
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