ULCERA GASTRICA IN GUINEA BISSAU

da 25 Dic 2011Ulcera gastrica

LETTERA

NONOSTANTE LA RICCA NATURA AFRICANA SI FATICA A TROVARE CIBO NON-ANIMALE

Caro Valdo, siamo vicinissimi al Natale e desidero farti i migliori auguri per una festa serena e un anno nuovo fecondo di buoni frutti prodotti dai tuoi scritti. Da un mese e mezzo ti leggo assiduamente e non sento più pesare i miei sessantuno anni, nonostante le difficoltà incontrate in Africa dove si fa fatica a trovare il necessario per un’alimentazione vegana ed igienista. La Guinea Bissau dove vivo ha una natura ricca a suo modo, ma non credo comparabile alla ricchezza di un qualsiasi paese europeo. Il clima temperato é molto più benevolo adatto al regno vegetale. Comunque non mi scoraggio e cerco alternative.

CASO URGENTE DI ULCERA GASTRICA

Ti scrivo a causa del nipote di mia moglie che sembra afflitto da ulcera allo stomaco. Gli hanno prescritto capsule di omeoprazolo da assumere tutti i giorni al risveglio per un mese intero. Mi chiedo se un digiuno e una dieta adatta non potrebbero ottenergli la guarigione senza uso di farmaci. Ti pongo la questione perché vive in casa con noi e penso di poterlo eventualmente convincere a compiere il percorso igienistico. Ti ringrazio per l’attenzione e spero che tu abbia un consiglio e delle indicazioni per questo caso specifico. Cordiali saluti Paolo

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RISPOSTA

DEFINIZIONE DI ULCERA GASTRICA

Ciao Paolo, grazie per i graditi auguri che mi mandi da un paese africano che non ho mai visitato. In quella regione ricordo un paio di viaggi a Dakar in Senegal. Auguri che ricambio di cuore ovviamente a te e famiglia. L’ulcera gastrica, o ulcera peptica, è una lesione infiammatoria sulla mucosa interna dello stomaco. Non si tratta di una ferita locale ma di una ulcerazione, che è effetto dell’infiammazione generalizzata dell’organo in questione. Chiaramente, occorre eliminare drasticamente ogni cura, ogni medicinale, ogni vaccino, ogni vizio strambo tipo il fumo, ogni bevanda, ogni mentina, ogni chewing-gum.

SINTOMI

Essa produce in genere dolore allo stesso punto e alla stessa ora. Dolore diffuso alle 11 del mattino, alle 17 e verso le 2 di notte, e che tende a intensificarsi in primavera ed in autunno. Il dolore si fa sentire anche in fase post-prandiale, un’ora circa dopo il pasto. Nelle fasi acute provoca vomito sanguinolento scuro (ematemesi) e dimagrimento per esagerata attività.

CAUSE DI ULCERA ALLO STOMACO

La frequente acidità di stomaco è la causa più generale dell’ulcera, ed è ciò che rende difficile la sua guarigione. Ed è l’uso di proteine animali, di carni, di pesce, di uova e di latticini, che porta all’acidità di stomaco, e questa a sua volta all’ulcera. Ci sono altre concause come i cibi troppo caldi o troppo freddi (gelati), cibi zuccherati (dolciumi) e salati (salatini), scarsa masticazione, alcol e caffè, the e cole, farmaci, cortisone, traumi psichici ed emotivi.

RESPIRO PROFONDO COME CONTRASTO ALLA SOMATIZZAZIONE EMOTIVA

La somatizzazione è un fenomeno per cui un disturbo o una sofferenza della psiche determinano uno stato di malessere organico e di precarietà funzionale. Gli ulcerosi tendono a somatizzare le emozioni in zona stomaco. Per il fattore emozionale è di grande aiuto la respirazione yoga profonda e ritmata, diaframmatica e non solo pettorale, al ritmo 1-4-2 (prima cifra i secondi di inspirazione, seconda quelli di trattenimento aria e terza quelli di espulsione) da moltiplicarsi per gradi e senza forzare troppo, in rapporto al movimento fisico-aerobico che si fa e alla propria capacità toracica, con ritmi 3-12-6 e 5-20-10 facilmente praticabili, e ritmi di 10-40-20 per atleti del respiro. Opportuno imparare a respirare e fare una ventina di esercizi ogni giorni all’aperto e lontano dai gas di scarico o dall’aria viziata.

LA STRABILIANTE IMPORTANZA DELL’ARIA NATURALE

Il cibo migliore per l’uomo è, soprattutto in fase di digiuno, l’aria fresca, che è carica di sostanze preziose come l’ossigeno O e l’azoto N (azoto che è notoriamente componente essenziale delle proteine). Quando al corpo non arriva cibo gastrointestinale, il sistema immunitario si attrezza per sfruttare al meglio l’azoto dell’aria. E lo fa mediante una produzione supplementare di ormone somatotropina in zona ipofisi, un ormone della crescita che va a catturare l’azoto per farne materiale nutriente che, assieme al sole e a qualche frutto acquoso, rappresenta la base concreta dell’alternativa alimentare di tipo breathariano, dove lo stomaco viene risparmiato e mandato in vacanza-premio.

RIPOSO ASSOLUTO NEL CASO DI EMORRAGIE

L’ulcera gastrica può anche esistere in modo asintomatico, senza produrre disturbi. A volte, può anche guarire da sola, senza che nemmeno il soggetto se ne accorga. Se nelle evacuazioni fecali ci sono tracce di sangue color caffè, vuol dire che l’emorragia è intestinale. Se il colore è rosso naturale si tratta di sangue proveniente dalle vene emorroidali. Se l’emorragia è polmonare, il sangue sarà di colore rosso e schiumoso. All’eventuale prodursi di emorragia, il paziente deve rispettare l’assoluta immobilità coricato a letto. Opportuno applicargli un cataplasma freddo di fango tra stomaco e ventre durante la notte, come trattamento decongestionante dell’apparato gastrico.

DIETA ANTIEMORRAGICA DI EMERGENZA

Per la sua dieta osserverà un mese di regime intermedio di emergenza. Prendendo spunti sia dalla cura igienistica che da quella lezaetiana di origine naturopatica-tedesca, partirei con 2 giorni di riposo totale e di digiuno totale, nessun cibo ma bere solo a piccoli sorsi acqua leggera a volontà. Dal terzo giorno via col semidigiuno, ovvero alimentazione crudista fruttariana con centrifugati di mele, di uva, di ananas, di papaia, di mango, di carote-sedano-ananas, e con ammesso latte di mandorle dolci nonchè latte di cocco. Dieta liquida dunque per una decina di giorni, prendendo la mattina uno o due cucchiai di olio di oliva extravergine estratto a crudo.

BANANE, CAVOLI, SEDANO E FOGLIE VERDI, PER LA VITAMINA-U

Dal 13° giorno ripresa alimentare con 2-3 pasti al giorno di frutta sbucciata lontano dai pasti. A pranzo passati di verdura o pappine preparate con brodo vegetale e semola di grano, di orzo, di avena, mais, con patate e zucche, con regolare uso dell’ottimo avocado. A merenda pomeridiana e cena, banane in abbondanza (200-300 grammi al giorno), ricche di vitamina-U (vitamina anti-ulcera), al pari del resto delle foglie verdi di cavolo, del sedano e dei vegetali verde scuro crudi, nonché il solito centrifugato di carota-sedano-ananas-papaia che può essere adottato come panacea per l’ulceroso. Questo regime intermedio terminerà in un mese circa.

NORMALE DIETA ANTI-ULCERA FINO A GUARIGIONE IN 3 SETTIMANE CIRCA

Risolta così l’emergenza, si parte con la dieta normale anti-ulcera. Mattina: colazioni ogni 2 ore a volontà a base di frutta sbucciata, a volontà e a sazietà, includendo banana, avocado e popcorn. A pranzo insalata di verdure crude e ortaggi crudi come piatto di esordio, e condimento con solo olio di oliva (senza sale, senza limone, senza aceto), accompagnata volendo da mandorle, noci, noccioline, e seguita da patate cotte con la buccia, o tapioca, o cavolfiore, o cavolo di Bruxelles, o zucca, e pane integrale tostato. A metà pomeriggio e cena ancora frutta e qualche mandorla. Questa dieta di ristabilimento si mantiene fino alla scomparsa totale e definitiva dei dolori, ovvero fino alla definitiva guarigione. Dopodiché, per la dieta normale a vita, si mantiene la medesima dieta e la si completa opportunamente a pranzo e cena, rimanendo vegetariani tendenzialmente crudisti a vita. Il consumo di qualche tisana a base di coda cavallina e di fiori di arnica viene consigliato durante tutto il periodo di cura (da bersi 3 volte al giorno tra un pasto e l’altro).

ALTERNATIVA SEMPLIFICATA PER UNA GUARIGIONE TOTALE IN 3-4 SETTIMANE

Un’alternativa semplificata allo schema lezaetiano di cui sopra, può essere quella di fare sempre i 2 giorni propedeutici di digiuno ad acqua (o ad acqua e limone, stile Arnold Ehret), e poi partire con due o tre settimane a cibi centrifugati, dove si passi dal succo di patata cruda, di cavolo e di aloe (straordinari per l’ulcera), a quello di carota-sedano-ananas (ottimi pure), o di rapa-finocchio-ananas, alternati a frutta fresca tropicale tipo mango, ananas, papaia, avocado e banana (per chi vive ovviamente in zona tropicale ed equatoriale). Nelle verdure includere i germogli vari, il cavolo grattugiato, le rape, le varie radici locali africane, il crescione, gli oli di sesamo e di lino, i semini vari pestellati o frullati, l’avocado, ricordandosi sempre di masticare accuratamente.

FRUTTA MESCOLABILE E FRUTTA NON MESCOLABILE

Tenere presente che le mele per la zona temperata, l’ananas e la papaia per quella tropicale, sono i soli frutti comuni mangiabili in qualsiasi momento e mescolabili nei centrifugati (mai oltre 3-4 componenti diversi però). Questo perché contengono enzimi antifermentanti che impediscono loro di andare in veloce fermentazione alcolica. Mai mescolare invece con niente, ma mangiare accuratamente da soli, i meloni, le angurie e gli agrumi, strabilianti frutti ma facilmente fermentanti se mescolati.

ALCUNE TESINE FONDAMENTALI

GUARITI DALL’ULCERA SI PASSA AL COMPLETAMENTO DIETA

Guariti dall’ulcera, si passerà al completamento dieta secondo lo “Schema crudista-vegano tendenziale crudista“, dando prevalenza sempre e comunque al crudo, all’acqua biologica della frutta e al succo di clorofilla verde delle verdure crude. Non perché siamo dei fissati o dei fanatici, ma perché questo è il segreto basilare anti-ulcera, oltre che il segreto della salute per tutti. I secondi piatti saranno sempre inclusivi di patate non stracotte, di cavoli e cavolfiori, di tapioca, di zucche, di miglio, di mais, di grano saraceno, di arachidi al vapore, di yam, di patate dolci e di topinambur. Passati di verdure, pasta integrale con verdure, pizzetta vegana sottile, peperonate e altri piatti cotti, si potranno includere con moderazione, a patto che non manchi il solito piatto verde-crudo di apertura.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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