UNA FASTIDIOSA E RIBELLE PROSTATITE

da 11 Lug 2010Prostatite

LETTERA

HO LETTO IL SUO LIBRO, QUELLO DI LEZAETA E QUELLO DI COSTACURTA

Salve Valdo, ho 58 anni ben portati e sono uno dei tanti silenziosi lettori che la seguono, ringraziandola per i suoi preziosi consigli. E’ da 4 mesi che non perdo i suoi scritti ed applico con slancio quanto suggerisce.

Non perché sia obbligato, ma perché credo in quel che dice, ed anche in quello che ci offre madre natura.

Ho letto il suo libro, ho letto Costacurta e ho letto Lezaeta, sempre con l’obiettivo di alleviare o risolvere i problemi derivanti da una fastidiosa prostatite.

FRUTTA E VERDURA A RAFFICA

Mi alzo al mattino, spremuta d’arancia e frutta a volontà, niente mescole strambe, centrifugati di carote e mele prima di mezzogiorno, verdure crude e lattughe a mezzodì, condite con olio d’oliva e qualche goccia di balsamico e tamari. Pomeriggio con spremute di pompelmo, di uva e di quel che capita, carote con zenzero, ananas e kiwi.

Insomma non mi trattengo e non risparmio in nulla per ottimizzare la mia alimentazione in funzione del mio disturbo. Scorpacciate di cocomeri, di meloni e di pesche. Chili di ciliegie direttamente dall’albero. Lamponi, mirtilli.

Insomma mi nutro come la mia ragione e la mia convinzione mi portano.

POCHISSIMI BENEFICI, STANCHEZZA FISICA E DEMORALIZZAZIONE

Potendomelo permettere ho fatto lunghe settimane al mare, passeggiando nudo e respirando aria pulita.

Insomma ce l’ho messa tutta. Risultato? Pochissimi benefici nella minzione, che rimane debole.

In più un peggioramento generale, nel senso che mi sento stanco, abulico, privo di volontà, il che non è da me. Non riesco a riposare bene di notte, svegliandomi per piccole minzioni e non riuscendo poi a riprendere sonno. Gambe molli, braccia pesanti come se avessi vangato un filare di uva.

Insomma sono demoralizzato, anche se non mollerò mai per motivi etici questa scelta di vita che perlomeno mi gratifica moralmente, anche se ora metto in dubbio alcune certezze iniziali.

L’IRIDOLOGO, L’UOVO IN CAMICIA E QUALCHE ETTO DI RICOTTA

Premetto che ho contattato un iridologo di Padova che mi ha tolto limoni, pomodori, patate, peperoni e melanzane, e mi ha suggerito qualche uovo in camicia e qualche etto di ricotta.

Sarò comunque lietissimo di conoscerla a Gandino con Carmelo Scaffidi per la 3 giorni di disintossicazione a base di uva.

Telodicodomani


RISPOSTA

PROBABILMENTE DI SEI INTOSSICATO PER ECCESSO DI NUTRIZIONE

Carissimo Telodicodomani, la metto un po’ sullo scherzo e te lo dico oggi.

Hai commesso diversi errori e stai raccogliendo i cocci.

Sei partito come una furia, pensando che nella frutta esistano delle sostanze magiche capaci di modificare in meglio la tua prostata ingrossata da anni di carnivorismo, di caffè e non so cos’altro ancora.

Spero tu abbia letto le due precedenti tesine sull’argomento, che sono L’ipertrofia prostatica, ovvero il tormento dei maschi, del 25/10/09, e Il mio amore soffre di ipertrofia prostatica, del 21/3/10.

LA FRUTTA È SOLTANTO UN CIBO UOMO-COMPATIBILE, NON CERTO UNA CURA

Ti faccio presente che l’elemento guaritore è uno solo, e quello è il corpo tuo.

Corpo che deve essere messo in grado di funzionare e di riequilibrarsi, ridando forza ed energia al tuo sistema immunitario. La frutta è soltanto il cibo giusto per offrirti digestioni leggere e non più difficili.

Ma se tu invece interpreti la frutta come vero e proprio mezzo terapeutico, come mezzo di aggressione alla tua prostata ingrossata, sbagli di grosso.

IL POMODORO VA BENISSIMO, E VANNO BENE PURE LE PATATE

Hai pure sbagliato ad andare da un iridologo-allergologo che ha puntato tutto su una supposta intolleranza verso le solanacee (pomodori, peperoni, melanzane e patate, appartengono a quella categoria), scordandosi che 2-3 bei pomodori rossi al giorno vengono prescritti dai terapisti americani in funzione antiprostatite negli Stati Uniti (vedi urologo Martin Gelbard).

Anche le patate per me continuano ad andar bene.

Tra le piante a foglia verde inserire le cicorie e soprattutto il tarassaco, da consumare regolarmente.

VERIFICARE CHE NON MANCHI LA PRESENZA COERENTE DEL GRUPPO VITAMINICO B

Siccome non mi risulta che tu abbia fatto un digiuno iniziale, è probabile che esista nel tuo intestino parecchia fermentazione di zuccheri indigeriti, a causa delle quantità eccessive e anche di qualche mescola sbagliata.

Ad esempio, il succo di pompelmo nel pomeriggio non lo vedo troppo bene, in uno che ha già preso abbondanza di frutta e di centrifugati di mattina.

Non mi parli di germogli, né di crema di avena, né di avocado, né di mandorle e pinoli, per cui posso ipotizzare una certa carenza del gruppo vitaminico B, e quindi spiegarmi la stanchezza che provi (anche se col rientro dal mare qualche giorno di fiacca può starci).

Eccoti la formula risolutiva per la tua prostatite

Andiamo al dunque.

Lascia perdere la visita a Padova e le prescrizioni dell’iridologo-allergologo di turno.

Ti do la formula risolutiva, e ne salterai fuori al meglio.

Ti fai 2-3 giorni almeno di digiuno assoluto, bevendo solo acqua in continuazione (la più leggera che trovi, piovana o in bottiglia o da fonte di montagna), in massimo riposo e massima tranquillità.

Al quarto giorno rompi il digiuno a base di anguria e melone, e continui per altri 4 giorni in quel modo aggiungendo pesche, pesche noci, mele novelle e uva novella, nonché frutti di bosco e kiwi.

Romperai il digiuno solo quando la lingua si ripresenta pulita dalla patina bianca accumulata e le urine sono ridiventate chiare, in concomitanza con un deciso ritorno dell’appetito.

QUALCHE EIACULAZIONE IN PIÙ POTREBBE ESSERE UTILE

Poi parti con la dieta vegana solita, senza esagerare con le quantità.

L’eiaculazione, ma senza esagerare (per Tinto Brass la quota dovrebbe superare la decina di volte a settimana), può assumere valore terapeutico, a patto che non sfianchi troppo.

Dovrai includere nel tuo menù una abbondante dose giornaliera di semi di zucca.

Nel caso tuo serve bere acqua in abbondanza, nonostante gli apporti di frutta.

Ti faccio presente, e questo dovrebbe fornirti la grinta necessaria, che la prostatite è una delle cose più facili da curare nelle cliniche sheltoniane d’America. Due-tre giorni di digiuno, seguite da 3 giorni di dieta crudista fruttariana, e poi da un piano tendenzialmente crudista, e le prostatiti si rinormalizzano nel giro di 3 settimane al massimo.

Valdo Vaccaro

Se l’articolo ti è piaciuto e vuoi supportare la mia attività lo puoi fare con una donazione libera.

Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

Iscriviti al blog tramite email

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.

Articoli Correlati

Commenti

0 commenti

Lascia un commento