CISTITE, INCONTINENZA URINARIA E MINZIONE IMPERIOSA

da 30 Mag 2016Cistite

LETTERA

ALIMENTAZIONE NATURALE È UN TESTO CHE MI HA CAMBIATO LA VITA

Buongiorno Valdo, Mi chiamo Giuseppe, sono Osteopata di professione, ho avuto il grande piacere di incontrati più volte all’Ava, in occasione di tue conferenze. Premetto che da quando ho letto “Alimentazione Naturale” il mio modo di mangiare e di ragionare è cambiato, e per questo non finirò mai di ringraziarti.

STO OTTENENDO DAL VEGAN-CRUDISMO TENDENZIALE ENORMI BENEFICI

Attualmente mangio vegan, soprattutto crudo e i benefici sono enormi! A dicembre ho fatto un esame delle urine perché era un periodo in cui avevo bruciori mentre urinavo ma soprattutto pipì imperiosa. Una infestazione batterica, curata con antibiotici, e non prendevo farmaci da anni.

MI INTERESSA SCONFIGGERE IL BRUCIORE VESCICALE E LA PIPÌ IMPERIOSA SENZA IL RICORSO AD ANTIBIOTICI

In questi giorni sta tornando sia il bruciore che la pipì imperiosa. Non vorrei riprendere antibiotici. Sapresti consigliarmi una condotta alimentare più specifica per le la pulizia delle vie urinarie, a parte bere molta acqua. Spero potrai rispondermi, io ti ringrazio di tutto quello che fai per informarci! Un caro saluto e buona domenica.

Giuseppe

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RISPOSTA

CISTITE FEMMINILE E CISTITE MASCHILE

Ciao Giuseppe. La cistite maschile è una infiammazione delle vie urinarie, focalizzata principalmente nella vescica e nell’uretra, che può interessare gli uomini superati i 50 anni di età procurando svariati fastidi. In genere la cistite è una patologia che colpisce di più le donne a causa della conformazione dei loro organi genitali. Infatti, avendo esse un’uretra relativamente corta di circa 5 centimetri di profondità, i germi hanno più facilità a risalire il condotto e a creare colonie batteriche nella vescica. Anche gli uomini, nonostante la loro uretra sia 3 volte più lunga di quella femminile arrivando fino a 15. La cistite maschile è accompagnata da una serie di batteri, quasi sempre di origine fecale, che dalla zona anale risalgono l’uretra e colonizzano le pareti della vescica. Altra causa di cistite maschile può essere la prostatite che provocando una pressione della vescica vicino alla prostata stessa, determina una ostruzione dell’uretra impedendo un completo svuotamento della vescica.

CICLISMO, IPPICA E DIABETE TRA I FATTORI CAUSANTI

Anche alcuni piccoli traumi da ciclismo o da ippica, o da uso di indumenti troppo stretti che interessano la zona intorno ai genitali possono causare la patologia. Pure una eccessiva presenza di glucosio nel sangue, in genere causata dal diabete, può favorire una crescita batterica incontrollata.

SINTOMI

I sintomi della cistite maschile sono molto simili a quelli che interessano le donne e possono essere:

  • Bruciore durante la minzione,
  • Tracce di sangue nell’urina,
  • Disturbi alla vescica,
  • Difficoltà di urinare,
  • Urine poco limpide e molto odorose,
  • Frequenti stimoli a urinare,
  • Incapacità di svuotare completamente la vescica.

RIMEDI MEDICI E RIMEDI NATURALI CONTRO LA CISTITE MASCHILE

Dal test delle urine si analizza il tipo di batteri opportunisti che si sono moltiplicati oltremisura, ed in genere si tratta di Escherichia Coli, di Staphylococcus Aureus e di Proteus. La cura medica sarà pertanto a base di antibiotici. Prima di arrivare alle cure antibiotiche, esistono però alcuni rimedi naturali per la cistite maschile che permettono di prevenire il problema e di rinforzare le vie urinarie oltre che il sistema immunitario. Per prevenire la cistite maschile è molto importante seguire uno stile di vita sano facendo attenzione ad un’alimentazione sana ed equilibrata con cibi vegetali ricchi di fibre, con vitamina tarassaco, acetosa, peperoncino, carota, patate dolci, spinaci, crescione, mango, cicoria, zucca, melone, finocchio, kaki, broccoli, cipolla, aglio, porri, papaia, nettarine, pomodori) e fermenti lattici per tenere in forma l’intestino. Il pH delle urine dovrebbe essere mantenuto acido per impedire alle colonie di batteri di attecchire e proliferare. Evitare l’assunzione di alcol, caffè, the, cole, succhi di frutta confezionati, zuccheri raffinati e dolciumi. Evitare pure il fumo attivo e passivo.

SVUOTARE MEGLIO ED EVITARE OGNI RITENZIONE IDRICA

Bere sufficiente acqua, soprattutto acqua biologica da frutta fresca ed acquosa è utile per proteggere le vie urinarie da infiammazioni. Infatti, se si va in bagno più spesso e si svuota meglio, la vescica impedisce all’urina di ristagnarvi. Urinare frequentemente comporta altri vantaggi ancora in quanto il passaggio dell’urina ha un potere disinfettante per ripulire l’uretra da agenti contaminanti. È consigliabile andare in bagno anche dopo un rapporto sessuale in modo da espellere eventuali batteri contratti durante il rapporto.

BAGNI FREQUENTI ALLA ZONA GENITALE

L’igiene personale, in particolare della zona genitale, è un modo semplice ma efficace per prevenire la cistite maschile in quanto diminuisce la probabilità di essere contaminati da agenti esterni. Fare due o tre semicupi al giorno per l’area genitale è pertanto molto utile. L’eccessiva sudorazione crea terreno fertile per la diffusione batterica.

INCONTINENZA URINARIA NON MALATTIA MA SINTOMO FISIOLOGICO

Occorre sottolineare che l’incontinenza urinaria non è una malattia ma un sintomo. Essa infatti riguarda principalmente soggetti con cistite e consiste nella incapacità di trattenere l’urina nella vescica, a cui fa seguito una perdita involontaria ed incontrollata che va sotto il nome di enuresi. Per incontinenza si intende la necessità di andare in bagno di giorno con frequenza o anche di svegliarsi più volte la notte per urinare, come nel caso della nicturia. Del resto, 20-40 persone su 100 soffrono di incontinenza o di minzione imperiosa.

TUTTO DIPENDE DA CHI EFFETTUA LA DIAGNOSI

Occorre anche aggiungere che la diagnosi di incontinenza viene in genere decretata da medici che si alimentano male, a base di carni e latticini, da medici che stanno normalmente alla larga dal cibo vivo, dalla frutta e dalla verdura cruda, da medici allenati a trattenere le urine, cosa sbagliatissima, da medici che vedono, nel vegetarian-crudismo tendenziale e nel metabolismo veloce tipico di chi abbonda nella assunzione di acqua biologica mineral-vitaminizzata, non certo un percorso salutistico ma qualcosa di spiccatamente patologico da demonizzare. Se a fare la diagnosi ci fosse un medico-igienista, si parlerebbe di più delle insidie rappresentate dalla scarsa e precaria minzione, e assai di meno della incontinenza urinaria.

IL MECCANISMO DELLA MINZIONE

La minzione è quel processo fisiologico che determina l’espulsione delle urine. Le urine prodotte dai reni vengono raccolte nella vescica e poi periodicamente escrete all’esterno tramite l’uretra. Lo svuotamento avviene mediante azioni che possono essere volontarie e involontarie. Esso è conseguenza della contrazione del muscolo detrusore, una tonaca di  fibre muscolari che avvolge la vescica, nonché dell’azione combinata dei 2 sfinteri interno ed esterno. La minzione, a partire dai 2 anni di età, diventa un atto volontario regolato dal sistema nervoso autonomo, per cui il sistema nervoso simpatico inibisce la contrazione del detrusore e decontrae lo sfintere. La volontarietà dell’atto è assicurata da neuroni motori che collegano il midollo spinale con lo sfintere esterno. I segnali di minzione ed anti-minzione vengono garantiti a livello di corteccia cerebrale.

AUMENTI DI PRESSIONE ADDOMINALE E PATOLOGIE CAUSANTI PERDITA DI TONICITÀ DELLO SFINTERE

La perdita di urina fa spesso seguito a uno sforzo che provoca un aumento di pressione all’interno della cavità addominale. Aumento di pressione che può derivare da uno starnuto violento, dal sollevamento di un peso esagerato, da un forte colpo di tosse e da altre situazioni capaci di causare perdita di tonicità allo sfintere vescicale o urinario. Patologie tipo Parkinson, Alzheimer e sclerosi multipla comportano questo tipo di fenomeni. Infiammazioni ad alta presenza batterica nella cistite o nella ipertrofia prostatica, oltre che in tutte le irritazioni da sostanze sbagliate e stimolanti, completano il quadro dell’incontinenza urinaria.

IL TRATTENIMENTO DELLE URINE, ED ANCHE QUELLO DELLA MASSA FECALE, SONO PRATICHE DECISAMENTE PROIBITE

Queste situazioni si possono prevenire ed attenuare modificando alcune abitudini e comportamenti. Fare attenzione, come già detto per la cistite, a non assumere the, caffè, alcol, cole, birra, succhi confezionati, liquidi vari, persino acqua, cibi piccanti e speziati, dolcificanti artificiali, ma anche angurie, frutti acidi e frutti ricchi di acqua biologica, pur essendo ottimi per la salute, possono entrare nella lista nera dell’incontinenza. Chiaro che occorre lottare contro la stitichezza, contro il sovrappeso, contro la tosse cronica qualora essi esistano. Occorre anche rieducare il pavimento pelvico, contraendo i muscoli del basso bacino. Occorre anche allenarsi a trattenere più a lungo le urine, pur sapendo che questa pratica non è per niente salubre.

VIVIAMO SENZA VESPASIANI NELLE CITTÀ E SENZA SERVIZI FUNZIONANTI NEI TRENI E NEI BUS

Per il resto, lo dico spesso che viviamo in un mondo infame che le pensa tutte e che fa di tutto e di più per mettere la gente in difficoltà e per fare lo sgambetto al popolo, per farlo stare letteralmente il peggio possibile. Ai tempi di Roma Antica si cercava invece di aiutare i cittadini e i passanti. Ogni zona strategica dell’Urbe aveva il suo bel Vespasiano funzionante, con tanto di acqua corrente. Ma non occorre andare indietro di millenni. I treni di qualche decennio fa avevano per ogni singola carrozza due servizi igienici garantiti. Oggi, quando si è fortunati, ci si può aspettare al massimo una toeletta aperta e in ordine ogni 3 carrozze e questa è autentica inciviltà, oltre che follia organizzativa.
Basta andare a Taiwan, a Singapore, in Malaysia per una piccola lezione di civiltà. Ogni autobus di linea è dotato per legge, oltre che per buona educazione, dei suoi servizi igienici.

TACITA COLLUSIONE TRA I MACELLI E LE FERROVIE DELLO STATO?

Pare quasi che le Ferrovie dello Stato si siano accordate con la Cremonini, la Manzotin, la Simmenthal e la McDonald’s per impostare le cose in modo tale che la gente sia costretta a mangiare piadine con mortadella e prosciutto, completate da patatine fritte. Se qualcuno insiste nel continuare con le vecchie e sane abitudini, sono affari suoi. Se uno ama per sua sventura la fetta di anguria, il grappolo d’uva, il succo d’arancia e l’estratto di carota, peggio per lui. Avrà una minzione imperiosa e correrà il rischio concreto di farsela pure addosso.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. Sara Saccomano

    Caro Valdo, la seguo ormai da tanti anni e ora le scrivo perché non so davvero a chi chiedere aiuto!
    Da qualche anno non assumo più latticini, carne, caffè, cole ma non sono crudista, ultimamente avevo sicuramente troppo cotto nella mia dieta.
    Sto combattendo da 1 mese contro una cistite inizialmente emorragica da Escherichia coli con vari metodi senza successo, 7 giorni fa mi sono decisa e dopo un giorno di semidigiuno a frutta ho intrapreso un digiuno ad acqua di 3 giorni, sto proseguendo con semidigiuno a frutta e tanto riposo, perché mi sento davvero distrutta…
    Ho sopportato una crisi eliminativa terribile e al quarto giorno non avevo più sintomi di cistite, che però sono puntualmente tornati il giorno dopo.
    Cosa sto sbagliando?
    Forse che il processo di detox che ancora continua sta portando ancora altre tossine nell’urina che vanno smaltite con l’aiuto dei batteri? E quindi l’irritazione continua?
    Ma allora perché subito dopo il digiuno non avevo più nulla? Sembrava un sogno ma è stato di breve durata.
    Sono disperata con questa cistite che non se ne vuole andare.
    Devo continuare con il crudismo?
    Come è possibile che non se ne vada?
    Grazie
    Sara

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