DIO NON AMA CHI UCCIDE

da 24 Mar 2013Etica, Consapevolezza e Spiritualità

MASSIMO RISPETTO PER OGNI CREDO E PER OGNI FILOSOFIA

Il corpo umano si alimenta non solo di cibo materiale, come aria, acqua, sole e dei magnifici prodotti che la natura ci offre, ma anche di buoni pensieri, di etica, di valori morali e di spiritualità. Siccome toccherò argomenti anche delicati, il rischio di lasciare l’amaro in bocca a chi non condivide esiste sicuramente. Ma non è mia intenzione creare tensione ed offesa in alcuno, qualunque sia il vostro credo e le vostre convinzioni. Sia di consolazione comunque sapere che non appartengo a nessun partito e a nessun movimento, per cui non esistono preclusioni, barriere ideologiche e strade senza uscita.

DISTINGUIAMO TRA BUONI CREDENTI E PESSIME ISTITUZIONI RELIGIOSE

Sappiate che, indipendentemente da quanto esporrò, nulla ho contro la religiosità e i simboli religiosi, e nulla ho contro chi, al contrario di me, entra regolarmente in una qualsiasi chiesa per pregare. Anche perché, una cosa è la voglia che ognuno di noi ha di comunicare col mondo ultraterreno, e un’altra cosa sono la commercializzazione e la mercificazione del sacro, ovvero le istituzioni religiose, da sempre cariche di materialità e di interessi che ben poco hanno a che vedere con l’anima.

C’È CHI CREDE E CHI NON CREDE, E VANNO ENTRAMBI RISPETTATI

Ogniqualvolta un maestro igienista o vegetariano svolge in pubblico il suo lavoro, si trova di fronte a domande spinose, piccanti, velenose, fatte spesso non tanto per autentica curiosità, per amore della verità o per approfondire le proprie conoscenze, quanto per contestare e contraddire e mettere eventualmente in difficoltà ed in imbarazzo il maestro stesso. Non tutti credono nella figura di Gesù, e nemmeno nella idealizzazione che ne è stata fatta. Il mito di Gesù è radicato. Tuttavia, è risaputo, almeno per alcuni, che era un uomo normale. Uno che mangiava non solo pesce, ma anche agnello sgozzato e beveva abbondante vino rosso coi suoi discepoli. Preti, cardinali e papi, poveretti, vanno dunque capiti. Non hanno fatto altro che seguire gli atroci insegnamenti del loro Profeta e dei libri sacri.

LA CHIESA CATTOLICA AFFERMA DA SECOLI CHE GLI ANIMALI SONO OGGETTI DA MACELLO

L’Irlanda, il paese più cattolico al mondo, non è a caso anche quello a più intensa attività macellatori. I libri sacri contengono più massacri di uomini ed animali, più sgozzamenti e spargimenti di sangue, che qualsiasi altra opera scritta esistente. La casta sacerdotale del padre di Gesù non era altro che una corporazione di macellai, ha scritto Paolo Ricci. Uno dei testi più critici in proposito rimane “La Bibbia, gli Ebrei ed Altre Storie”, di Bruno Melas (Stampitalia-Teramo, 1999). D’altra parte, il fatto che 4 Concili della Chiesa di Roma (Ankara 314, Gangrense 324, Braga 577 ed Aquisgrana) abbiano sancito l’obbligo per tutti i prelati cattolici di nutrirsi di carne e di evitare il vegetarianismo, la dice lunga sulla politica della Chiesa di Roma, ed anche sulle ovvie e decantate tendenze dei preti a divorare tacchini, capponi, prosciutti, trippe e bistecche, con abbondanti vini di accompagnamento, perché, in casi come questo, melius abundare quam defiggere.

L’INQUISIZIONE HA PESATO COME UN MACIGNO PER 15 SECOLI

Occorre ricordare che il Clero, finché ha avuto il potere temporale, fino a quando ha potuto contare sulla sua funesta ed implacabile Inquisizione, si è sempre servito della pena di morte contro le opinioni diverse da quella ufficiale. Un vero peccato che, in tali Concili, a completamento dell’opera, non sia stato pure sancito l’obbligo per i prelati di circondarsi di leggiadre e gaudenti fanciulle, così ci ritroveremmo oggi circondati da preti stile l’irresistibile Don Bondio del volo Trieste-Roma, che ho descritto nel mio articolo “L’Elogio della Castità”, e non sentiremmo più alcuna lamentela ecclesiastica sulla endemica crisi delle vocazioni tra i giovani di oggi.

RELIGIONE AMICA O NEMICA DELLA CIVILTÀ

Dove sono finiti i libri veri? Dove stanno i Papiri giusti? Dove sta la cultura credibile, libera e indipendente dagli inquinamenti religiosi, politici e commerciali? Dove stanno le preziose testimonianze dei saggi del passato? La sopraffazione del sacro sul profano, del sacerdotale sul laico, la brutale eliminazione fisica-sociale-culturale dell’avversario e dell’infedele, è durata per due millenni almeno, e ha prodotto milioni di vittime. Si sono bruciate persone, donne e uomini, da Giovanna D’Arco a Girolamo Savonarola, ma i roghi delle biblioteche non sono stati meno gravi e delinquenziali.

ROGHI DI LIBRI E ROGHI DI UOMINI

San Paolo mandò a fuoco tutti i libri della famosa biblioteca di Efeso (città sul Mar Egeo, dove si coltivava il culto di Artemide, dea cacciatrice, che correva con seguito di ninfe per le selve). E il codice di Giustiniano prescriveva che tutti i testi eretici finissero tra le fiamme (Ipsa flamis combusta deperant), mentre una sentenza della Inquisizione imponeva che tutti i volumi sequestrati venissero bruciati di fronte alla scalinata di Piazza San Pietro, nel medesimo esatto punto in cui il grande filosofo Giordano Bruno fu bruciato vivo l’8 febbraio 1600. Persino nella periferica Udine, il 13 dicembre 1648, vennero bruciati al suono festoso delle trombe 400 tomi proibiti, mentre 13 anni dopo, a Pordenone, finì al rogo, assieme ai libri che teneva in casa, il malcapitato mugnaio Domenico Scandella detto Menocchio.

I 600 MILA TOMI DI ALESSANDRIA VALEVANO PIÙ DELLE PIRAMIDI, DEL PARTENONE E DEL COLOSSEO MESSI ASSIEME

La bibliopirosi è la tipica piaga delle religioni e delle tirannidi nemiche della cultura, del ragionamento, del progresso, della scienza e della civiltà. Il record mondiale appartiene comunque al Califfo Omar e all’Emiro Al-As i quali, il 22 dicembre del 640, dopo aver conquistato la città di Alessandria, distrussero la bazzecola di 600 mila tomi in un sol colpo. Appartenevano alla famosa biblioteca dei Tolomei, e finirono in cenere 10 mila anni di storia umana, le nostre radici. Lo storico Eutichio scrive che tali opere valevano più di tutte le Piramidi, il Partenone e il Colosseo messi assieme. Quella stessa biblioteca aveva subito perdite di 40 mila volumi nel 48 AC, e di altri 100 mila volumi nel 391 per opera del patriarca cristiano Teofilo. Non citiamo qui le valanghe di libri distrutte dai vari dittatori comunisti, da Stalin a Tito, da Mao a Pol Pot, e dal nazista Hitler, ma in questi casi i danni non furono altrettanto irreparabili.

USANDO IL NOME DI DIO HANNO DEVASTATO IL MONDO

Ci hanno massacrato i templi dove stava scritto Conosci Te Stesso. Ci hanno tolto le vestigia e i documenti della vera civiltà greco-romana, basata sul sano paganesimo, sulla buona educazione naturalistica, sugli Dei dell’Olimpo. Ci hanno bruciato più volte la biblioteca di Alessandria. Ci hanno distrutto uno ad uno tutti i volumi di Talete e di Pitagora. Ci hanno buttato nella spazzatura gran parte delle opere di Platone, Socrate ed Aristotele. E tutto questo per darci in pasto ai giudei, agli ebrei, ai cristiani, ai cattolici, ai protestanti e agli islamici. L’informazione oggi è perfetta e diffusa, non manca in nessun angolo. Non c’è albergo decente al mondo che non abbia nei cassetti accanto al letto una Sacra Bibbia o un Sacro Corano, volumi che non legge nessuno. Tutti soldi buttati via.

LE BACCHETTATE DI BRUNO MELAS CONTRO LE MAGGIORI RELIGIONI MONDIALI

Leone Tolstoj, che era profondamente Cristiano, pubblicò nel 1907 un libello contro San Paolo e i suoi insegnamenti. Il testo gli procurò una scomunica dalla Chiesa Ortodossa. Per Bruno Melas, le religioni più immorali e dannose all’ecologia e alla causa animalista, per ordine di pericolosità, risultano essere: 1) Il Giudaismo Ebraico, 2) Il Cristianesimo, 3) L’Islam. Mentre le prime due si distinguono per ferocia ed efferatezza, la terza si segnala per arretratezza culturale. Le religioni orientali, tipo il Brahmanismo (da cui deriva l’Induismo moderno) e il Buddhismo, si distinguono invece per la grande considerazione con la quale trattano gli animali.

IL MAHATMA GANDHI APPARTIENE ALL’INDUISMO E NON AL GIUDAISMO

Non a caso il Mahatma Gandhi, quello del “La vera ricchezza di un paese non sta nel suo prodotto interno lordo ma nel modo in cui vengono trattati gli animali all’interno delle sue frontiere”, appartiene al mondo induista e non a quello giudaico-cristiano-islamista. La teologia Cristiana, Cattolica e Protestante, è basata sul concetto di sofferenza-morte-sangue. Questo Dio, così mal-dipinto e mal-concepito, non è Onnipotente oppure è un Dio Sanguinario.

DIO ONNIPOTENTE E MISERICORDIOSO O DIO CINICO E SANGUINARIO?

ll comandamento Non Uccidere, che sta alla base etica del vegetarianismo, nella versione originale ebraica suona come “Non uccidere il Giudeo ma, per chi Giudeo non è, puoi pure farlo”. I sacrifici di animali agli dei sono comuni in molte religioni, ma nel Giudaismo c’è qualcosa di peggio. C’è l’aspetto pernicioso del peccato e dell’espiazione, ereditato dal Cristianesimo, e solo nel Giudaismo c’è questa meticolosità ossessiva del rituale ai danni degli animali, considerati come oggetti inanimati. Il dio Jahwè ha creato gli animali ad uso e consumo dell’uomo, prova ne è che, quando decide di mandare il Diluvio Universale a causa delle colpe umane, fa perire anche tutti gli animali (fuorché i pesci ovviamente). Tutta la teologia Paolina e Cristiana, Cattolica e Protestante, è basata sul concetto salvifico della sofferenza, della morte e del sangue di Cristo. I casi sono due. Questo Dio biblico, così mal-dipinto e mal-concepito, può solo essere: 1) Non onnipotente, e deve pertanto ricorrere a stragi e sacrifici pur di ottenere qualcosa, oppure 2) Sanguinario, amante della crudeltà e della violenza, tanto da divertirsi sadicamente a veder correre il sangue.

ABERRANTE CONCETTO GIUDAICO DELLA REDENZIONE ATTRAVERSO IL SANGUE

Il concetto giudaico di base, abominevole, è quello per cui la sofferenza e il sangue dell’innocente (animale, o bambino, o schiavo che sia, o persino Gesù inviato alla crocifissione) purificano il peccato e i peccatori. Questo aberrante concetto, totalmente estraneo alla grande civiltà greco-romana, è entrato nella nostra cultura occidentale proprio grazie al Cristianesimo, ed in particolare grazie a San Paolo il quale (Ebrei 9:22) dice che “Tutte le cose vengono purificate dal sangue, e senza spargimento di sangue non esiste perdono”. È illuminante un episodio del 1983, dove un gruppo di animalisti e intellettuali francesi chiese al capo della Comunità Ebraica di Parigi di usare degli anestetizzanti per gli agnelli sgozzati dagli Ebrei. Il capo rabbino rispose letteralmente che “Per la remissione dei peccati occorre la sofferenza, perché senza la sofferenza degli animali non ci potrebbe essere purificazione e redenzione per la Comunità Ebraica”.

DIO RIFIUTA I VEGETALI DEL BUON CAINO E ACCETTA GLI AGNELLI SGOZZATI DEL SANGUINARIO ABELE

Il fondamento del non-rispetto, per la natura e per gli animali, sta proprio nei libri giudaico-cristiani, tant’è che Jahwè, (Genesi 4, 3, 5) non gradisce l’offerta di vegetali fattagli da Caino (quando Caino non era ancora incattivito), ma gradisce gli agnelli sgozzati del buonissimo Abele. Se analizziamo i riti sacri e le dettagliate istruzioni macellatorie date da Jahwè ai figli di Aronne (fratello di Mosé e gran sacerdote degli Ebrei) capiremo molte cose. La pessima propensione alimentare di Jahwè, il Dio padre biblico di Gesù, trova mille conferme nella Bibbia e nei Vangeli stessi.

ALCUNI ESEMPI TRATTI DAL VECCHIO TESTAMENTO

Ad esempio, (Genesi 9:1) dove Dio benedice Noè e i suoi figli dicendo: A) Il terrore di voi sia in tutte le bestie di terra e di acqua, B) Quanto si muove ed ha vita vi servirà come cibo, C) Questi sono gli animali che potrete mangiare: Il bue, le pecore, le capre, il cervo, la gazzella, il daino, lo stambecco, l’antilope, il bufalo, il camoscio, i pesci con pinne e squame e gli uccelli mondati dalle piume (Deuteronomio 14:4), D) Menù per i sacerdoti in fase espiazione peccati: 2 agnelli di un anno, al giorno, uno al mattino e uno il pomeriggio (Esodo 29:32), E) Il bue sia spinto sull’altare, sia sgozzato, scorticato e tagliato in pezzi sul posto, bruciato in olocausto, col suo sangue spruzzato intorno all’altare. Per i volatili, il sacerdote li offrirà sull’altare, ne staccherà la testa, spruzzerà il sangue tutt’intorno, prenderà le ali e dividerà a metà l’uccello senza staccarlo del tutto (Levitico 1:5), F) La pecora sarà immolata davanti alla tenda della messa. Sarà sgozzata e il sangue sarà sparso intorno all’altare (Levitico 1:3).

LA CASTA SACERDOTALE DEL DIO PADRE NON ERA ALTRO CHE UNA CORPORAZIONE DI MACELLAI

Anche coi Vangeli e con Gesù le cose non cambiano di molto: (Luca 5, 6) Gesù realizza una miracolosa pesca, con totale disdegno degli animali marini. (Marco 5, 13) Gesù affoga 2000 maiali in mare. (Marco 11,13) Gesù maledice e fa seccare il fico (solo perché non ha frutti, che è cosa ovvia fuori stagione). Occorre dunque sfatare tutti i miti dell’infanzia e tutte le belle favole religiose. Gesù non era di razza ariana come pretendono alcuni gruppi neonazisti. Gesù era di razza semitica, mangiava carne, mangiava pesce e beveva vino. Non si sa se fumasse. Non si è sicuri se andasse pure a donne (ma quello sarebbe stato eventualmente un punto a suo vantaggio). Quello che appare con certezza dai Vangeli è che la casta sacerdotale del padre di Gesù era niente altro che una corporazione di macellai. Tu sei Pietro, e su questa pietra fonderai la mia chiesa. Alzati Pietro, uccidi e mangia, parola del Signore.

C’È DA SPERARE CHE VALGA DI PIÙ LA PREGHIERA DELLA BESTEMMIA

Alla fine di questa digressione, sicuramente non lusinghiera e non tranquillizzante sui libri sacri, più di qualcuno avrà cose da ridire. Più di qualcuno masticherà amaro. Più di qualcuno si chiederà se le migliaia di segni di croce, genuflessioni, messe, candele accese, processioni e pellegrinaggi, non lo faranno sentire meschino e ridicolo di fronte al mondo, e di fronte a se medesimo. Più di qualcuno, si guarderà meglio allo specchio e penserà se è valsa la pena di restare imprigionati ed imbracati nel capestro di una fede sbagliata per tutti questi anni. Più di qualcuno dirà che allora era persino meglio bestemmiare che pregare. Ma tali recriminazioni sono puerili ed improduttive.

LA GRANDEZZA DI DANTE ALIGHIERI

Facciamo piuttosto una profonda respirata e guardiamo avanti. C’è ancora molto da fare e da imparare. Basta anche un solo giorno per voltare pagina e per riprendere il cammino indicato dal buon Dante (Fatti non fosti a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza), quel Dante che altri non hanno, o che altri devono tradurre nei loro idiomi perdendone spesso il senso e la poesia, quel Dante che ci insegnò molto, e che non esitò a scaraventare nel suo Inferno fior di papi e fior di cardinali. Condannare i libri e condannare le istituzioni ecclesiastiche non significa necessariamente condannare le popolazioni cristiane, ebraiche e mussulmane.

LA GENTE COMUNE SA ESSERE MIGLIORE DEI LIBRI SACRI

La gente è assai migliore dei libri, del dio che sta nei libri, del Gesù che sta nei libri apocrifi e non apocrifi. La gente, prima ancora che cristiana-ebraica-mussulmana, è gente che punta a fare del bene e ad essere in pace con se stessa. È gente che, se gli metti un vitellino in casa, lo adotta e lo nutre, non gli salta addosso con una corda e un coltellaccio. La gente, tutto sommato, è assai migliore dei maestri che ha avuto negli ultimi 2000 anni di storia. Non è necessario però trasformarci tutti in atei e dissacratori. Non dobbiamo listarci a lutto e diventare tutti orfani di Dio e orfani di Gesù.

IL BAMBINO DELLA MANGIATOIA

Non serve nemmeno diventare dei mangiapreti. Anche loro sono rimasti vittime di se stessi, delle loro persuasioni ministeriali, delle loro superbie divine, della loro mancanza di umiltà e di apertura mentale. Si sono innamorati delle loro messe e delle loro predicazioni, allo stesso modo di quei giocatori bravi ma presuntuosi che si innamorano della palla e non la passano al compagno smarcato, facendo perdere così la partita alla loro squadra. Chi è abituato a venerare un bambino nato in una mangiatoia, lo continui a fare. Non serve diventare passivi e indifferenti. Il Plasmatore che ci ha fatto va piuttosto venerato e cercato con maggiore convinzione e ancora più forte fede, ma in direzioni e strade assai diverse da quelle finora percorse.

ALLA VISUALE CRITICA DI BRUNO MELAS SI CONTRAPPONE LA VISUALE ESSENICA

Gli Esseni erano vegetariani e pure Gesù lo era, come lo era il Cristianesimo delle origini. Le manipolazioni dei libri e la pena di morte a chi si rifiutava di mangiare la carne. Gesù, da bravo Esseno, era vegetariano e forse anche vegano. I testi poi sono stati manipolati, stralciati, corretti, riscritti, ritradotti più volte, anche per abolire ogni traccia del vegetarianismo di allora (vedi le diverse encicliche cattoliche contro il vegetarianismo). È credibile che Gesù sia venuto proprio per insegnare il rispetto degli animali (come quando liberò i manzi dai farisei). Il Cristianesimo delle origini era fedele ai principi alimentari vegani, ma poi ci furono le persecuzioni, tanto che chi si rifiutava di mangiare la carne veniva messo a morte.

UNA COSA È LA PAROLA DI GESÙ, UN’ALTRA È LA PAROLA DEI DEMONI

E così, con la forza e la brutalità, si costrinse la popolazione, nei secoli, a dimenticarsi dei veri insegnamenti del Cristo, e si procedette al cambiamento delle Scritture e alla distruzione degli a Gesù, in un modo o nell’altro, sta nel cuore di tanta gente.

LA FEDE TENDE AD ESSERE CONTAGIOSA

Di fronte a un credente saltano le chiusure ideologiche e tendi a intenerirti e a convincerti. A ben riflettere, non ho nulla di personale contro Gesù, in quanto simbolo ed immagine. Nulla contro la sua figura idealizzata ed amata dai suoi seguaci. Gesù, in un modo o nell’altro, sta nel cuore di mezzo mondo e anche più, anche in quello dei non-cristiani. A volte persino in quello degli atei. Dopotutto è l’immagine della saggezza, della bontà, della pietà, della persecuzione da parte dei preti e dei farisei, della sofferenza su una croce, della resurrezione e della emancipazione, ovvero della equità e della giustizia divina. Per non dire della sua umiltà, del nascere in una mangiatoia scaldato dalla presenza del bue e dell’asinello. Chi non si intenerisce e non si commuove di fronte a una persona di quel genere?

IL FATTORE DIVINO USATO COME STRUMENTO DI POTERE

Niente dunque contro Gesù Cristo. Che sia davvero esistito o anche che sia stato partorito dalla fantasia umana, dalla necessità di una icona del bene, la fede in Gesù merita un grande rispetto. Nulla di male a crederci, a patto che ci sia la necessaria apertura mentale, inclusa la disponibilità ad accettare chi propende per la sua non-esistenza. Cos’è allora che stona e disturba in tutta questa faccenda? Le riserve che facciamo sono lo sfruttamento del divino da parte del demoniaco, ovvero la santificazione e la divinizzazione di Gesù, operate dai centri di potere a propri fini e a proprio vantaggio, a proprio uso e consumo.

BIBBIA MACELLAIA E BIBBIA SUBLIME

Reale esistenza o totale invenzione, come molti gruppi di ricerca sostengono, preferisco non esprimermi. Non perché scelga la famosa mediocre equidistanza, ma perché ci sono da entrambe le parti buone ragioni e consistenza documentale, sia a favore che contro. Onestamente non so quale sia la ultima verità sulle frasi messe in bocca a Gesù nei Vangeli ufficiali ed nei Vangeli Apocrifi. Si trovano nei libri sacri frasi ed episodi a favore del vegetarianismo e rispettose del Non Uccidere? Sì, tantissime.

LA PAROLA DEL CREATORE INTERPRETATA E RIELABORATA DAI TRADUTTORI E DAGLI AMANUENSI

Dio ha creato l’uomo frugivoro, cioè l’uomo non può nutrirsi di carne di animali e dei suoi derivati, perché il suo apparato digerente è progettato solo per le cose naturali. Leggiamo come introduzione la (Genesi 1: 29-31). “Poi Dio disse “Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e ogni albero che produce frutto, e questo sarà il vostro cibo. A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, do in cibo ogni erba verde. E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa buona”. I testi della Bibbia sono stati redatti nel corso dei secoli, da persone che scrissero ciò che era stato tramandato e che corrispondeva ai propri concetti, travisando spesso la originalità della parola etimologica della Bibbia, dando un senso diverso dalla sua vera interpretazione originale. Ciò vale, per esempio, per gli animali uccisi barbaramente, facendo credere che Mosè avrebbe comandato di compiere ciò davanti agli altari sacrificali. Lo stesso vale anche per molte indicazioni che sarebbero state date da Dio nel Vecchio Testamento.

I SACRIFICI PER L’ESPIAZIONE DEI PECCATI

Questi sacrifici venivano effettuati da un ordine ben preciso dato da Dio per l’espiazione dei peccati senza violenza sull’animale. Gli ebrei di oggi si difendono dicendo che sapevano (e sanno tuttora) come uccidere senza che l’animale soffra (o almeno così si dice, senza consultare il parere delle vittime). I sacrifici venivano effettuati una volta all’anno. Però durante l’anno essi facevano io bravi e si cibavano solo di semi, verdure, pistacchi, legumi e cereali. Queste orribili usanze rituali permangono tuttora in paesi asiatici come la Malaysia e il Vietnam.

INSABBIAMENTO CONTINUO DEL VEGETARIANISMO

Il loro cibo era in prevalenza vegetariano. Nei libri di Mosè si presentano al lettore pagine in cui si cerca di far credere che Dio volesse che gli animali fossero torturati e uccisi per lui. Questi testi vennero manipolati in modo tale da far credere ai fedeli che Dio accettasse queste aberrazioni, e approvasse identiche azioni da parte degli uomini. Ovvia in questi casi la manipolazione nei riguardi della parola di Dio. La chiesa ufficiale cerca di far credere esattamente questo, adombrando la verità. Non a caso i documenti Esseni sulla salute, sono stati chiusi a chiave ed insabbiati per secoli negli archivi papali.

IL SIGNORE HA SEMBRE GIUDICATO I SACRIFICI COME COSA ABOMINEVOLE

Andiamo per ordine, in Osea viene riportato quanto segue: “Essi offrono sacrifici e ne mangiano le carni, ma il Signore non li gradisce. Si ricorderà della loro iniquità e punirà i loro peccati”. (Osea 8:13). “Si sacrifica un bue e si uccide un uomo, si immola un agnello e si strozza un cane. C’è chi fa una oblazione e offre sangue di porco, chi brucia incenso e venera un idolo. È orrendo come costoro si compiacciano delle loro vite e come amino le loro abominazioni” (Isaia 66:3).

SIA GLI APOSTOLI CHE I PADRI DELLA CHIESA ERANO TUTTI VEGETARIANI

Gli apostoli erano vegetariani. Ecco alcune testimonianze che furono riportate su alcune pergamene storiche. Per sapere che cosa ha insegnato Cristo sul tema dell’amore per gli animali e riguardo ad un’alimentazione senza carne è utile conoscere come si sono comportati i suoi apostoli e discepoli. Antichi testi, per ovvi motivi non sono stati mai menzionati dalla chiesa cattolica e dalle chiese protestanti. I protestanti, anche se hanno combattuto le falsità della chiesa cattolica, sono rimasti ancorati nella tradizione cattolica romana! Oggi, i cosiddetti evangelici cristiani, non hanno a che vedere con la chiesa primitiva. Hanno una parvenza di cristianesimo, ma nella realtà hanno le tradizioni della gerarchia cattolica romana. In modo diverso, ma il comportamento è lo stesso. I padri della chiesa ammonirono a non consumare la carne. I padri della chiesa o gli scribi ecclesiastici conoscevano ancora le fonti degli scritti originari e li citavano. Molti di loro, a quei tempi, vissero nutrendosi in modo vegetariano o vegano e rinunciavano alle bevande alcoliche. Da ciò si possono trarre informazione su come si alimentavano i primi cristiani.

GIOVANNI CRISOSTOMO E BASILIO IL GRANDE

Giovanni Crisostomo (354-407 d.C) riguardo ad un gruppo di cristiani che viveva in modo esemplare. Da loro non viene versato alcun rivolo di sangue, non viene macellata e fatta a pezzi la carne. Da loro non si sente l’odore terribile dei pasti a base di carne, non si sentono rumori sinistri, pianti, grida di dolore, baccano. Essi si cibano solo del pane che guadagnano con il loro lavoro e di acqua che viene offerta loro da una fonte pura. Se desiderano un pasto abbondante, le loro leccornie sono costituite da frutti e nel mangiarli provano piacere più grande che ad essere seduti ad una tavola regale”. Basilio il Grande (1884): “Il corpo appesantito con cibi a base di carne viene afflitto da malattie; un modo di vivere parco lo rende più sano e più forte e strappa la radice del male. Le esalazioni dei cibi a base di carne adombrano la luce dello spirito. Si può difficilmente amare la virtù quando si gioisce di banchetti di carne”.

COSTANTINO, IL PEGGIORE IMPERATORE DELLA STORIA ROMANA

L’imperatore Costantino (274-337) sostenne la Chiesa cristiana, le concesse la libertà di religione, inserendola nella struttura politico-amministrativa dell’Impero e promulgando numerosi leggi che favorirono il clero. In cambio anche la chiesa lo sostenne, nonostante Costantino non fosse di certo da meno dei suoi predecessori per quanto riguardava la mania del potere, la sete di dominio e la sua crudeltà. Egli condusse molte guerre. I cristiani delle origini che volevano restare fedeli ai loro ideali pacifici furono costretti, con la minaccia della tortura, ad andare in guerra per l’imperatore. Si dice che l’imperatore Costantino facesse riempire di piombo liquefatto la gola di coloro che non volevano mangiare carne. In tal modo il cristianesimo delle origini venne quasi cancellato. Da quel momento, i cristiani furono costretti ufficialmente a prestare servizio in guerra, a mangiare animali e a bere alcolici.

UN SINISTRO PERSECUTORE ECCLESIASTICO DI NOME TOMMASO D’ACQUINO

La persecuzione dei cristiani che vivevano in modo vegetariano-vegano continuò anche nel periodo del Medioevo. In tutti i secoli la Chiesa perseguitò i cristiani delle origini che seguivano un’alimentazione vegetariana e che non approvavano lo sfarzo della chiesa di Stato pagano. Essi furono in genere denigrati con il marchio di eretici e settari e quindi calunniati e perseguitati ed uccisi. La base filosofica per la persecuzione avvenuta nel periodo del Medioevo fu posta dal dottore della chiesa Tommaso d’Aquino. Secondo i suoi insegnamenti, gli animali non sentono dolore e sofferenza. I cristiani liberi che nel periodo dell’inquisizione si rifiutavano di uccidere animali pubblicamente, venivano impiccati come eretici. Nel 1051, ad esempio, furono condannati a morte numerosi cosiddetti eretici, perché si erano rifiutati di uccidere e di mangiare dei semplici pollastri.

L’ATROCE STERMINIO DEI CATARI

Nel medioevo c’erano numerosi gruppi che volevano ritornare ad un modo di vivere proprio del cristianesimo originario. Un esempio in tal senso furono i Bogumili o i Catari Albigesi. Essi erano vegetariani-vegani. Si proponevano di “non uccidere alcun animale, di non mangiare carne e vivere soltanto di frutti”. Furono tutti sterminati in modo atroce dalla Chiesa di Stato. Molte persone hanno ancora profondamente radicati nel subconscio questi pregiudizi della Chiesa, nonostante siano convinte di essere persone progressiste. È sufficiente sentir parlare di una “setta” per risvegliare i loro antichi pregiudizi presenti, nonostante non ce ne sia alcun motivo.

LA CHIESA CATTOLICA ODIERNA È IMMERSA IN UN ORRIBILE OCEANO DI SANGUE

Il cristianesimo ecclesiastico odierno, in particolare modo quello cattolico, non ha più quasi nulla a che fare con il cristianesimo originario vero e proprio, con il Nazareno e quindi con il vero insegnamento di Gesù, ma è in primo luogo un insegnamento auto-redatto che si basa quasi esclusivamente sull’esercizio e sul mantenimento del potere. Sono sufficienti l’inquisizione, i roghi su cui sono state arse le streghe, le crociate, l’odio nei confronti degli ebrei e delle donne e la collaborazione con i nazionalsocialisti nel cosiddetto Terzo Reich per macchiare di sangue la storia della chiesa cattolica. “Con questo sangue si potrebbero riempire i bacini di tanti mari”, questo mi ha scritto un lettore del blog di nome Raimondo.

L’IMPORTANZA DI DISTRUGGERE LA FINZIONE

“Ricordati che, se vuoi conoscere la verità, dovrai essere in grado di distruggere ogni finzione stampata nella tua mente”, ci insegna Osho Rajnesh, il più grande filosofo dei tempi moderni. Uno dei miti più radicati e difficili da rimuovere, in modo pacifico e rilassato, è quello di Gesù. Non è che Gesù non sia esistito o che, al limite, non sia finito sulla croce. La crocifissione era un metodo barbaro messo in atto quotidianamente a quei tempi. Il supplizio della Via Crucis può starci benissimo.

VENIAMO DERUBATI IN CONTINUAZIONE DELLA VERITÀ

Sulla croce finivano i ladroni e finivano anche i santi, come sempre succede quando ci sono degli uomini al potere che comminano la pena di morte ai loro simili, con motivazioni e prove non sempre chiare e reali. Quello che invece non quadra. Quello che disturba e imbroglia in tutta la storia dei Vangeli, è la finzione e il mito. Disturba perché, proprio grazie alla finzione e al mito, veniamo derubati in continuazione della verità autentica, ovvero di quella conoscenza reale che ci può permettere un salto di qualità, che ci può rendere liberi di conoscere e di capire.

LA VERA STORIA TERRA-TERRA DEL FIGLIO DI DIO, AL DI LÀ DEGLI ADDOLCIMENTI E DEL MITO

Gesù era una delle persone più normali e più comuni mai vissute. Un essere umano nel vero senso della parola. Anche ammettendo che fosse non uno dei tanti figli di Dio, come noi tutti siamo, ma un figlio prediletto o speciale del Creatore, le stesse scritture dicono che Dio stesso lo fece uomo. Era stato generato da un rapporto sessuale, cioè da un coito tra una giovane donna di nome Maria e un soldato romano di nome Jesuà Ben Pandirà, che le aveva usato violenza carnale. Lo stupro è una pessima cosa. È il simbolo della violenza e della odiosa sopraffazione del maschio sulla femmina.

LA MADRE DI GESÙ MERITA IL MASSIMO AFFETTO

Ma non c’è nulla di dissacrante e offensivo nei riguardi di Maria e di suo figlio. La violenza subita da Maria, dovrebbe piuttosto renderla ancora più santa, rispetto a una Maria ingravidata per ipotesi da uno sperma telepatico divino. E le stesse considerazioni valgono per il suo bambino. Sarà stato semmai il rozzo ed irresponsabile Jesuà ad aver pagato un salato conto con la giustizia divina.

PER DIRVI LE COSE COME STANNO SONO COSTRETTO A OFFENDERE TUTTI

I miracoli abbondano nella storia di tutte le religioni. Cose che non dovrebbero accadere, e non possono accadere, invece accadono. E, dietro a queste storie, le vite reali di quelle persone straordinarie vengono perdute. I biografi, cioè gli Azzeccagarbugli della storia, sono specialisti nel dipingere quadretti e nel falsificare dettagli e situazioni. È quello che hanno fatto in continuazione per secoli. Non si conosce infatti il vero Gesù. Non si conosce il vero Buddha. Tutto per merito di questi profanatori del reale. Ogni mio sforzo, dice Osho, consiste nel fornirvi la verità. Ed è per questo che offendo tutti quanti.

NON RELIGIOSITÀ MA STORIELLE PER GENTE SCEMA

I Giainisti sono offesi da me, perché parlo del loro divino Mahavira così com’era nella realtà, e non secondo le loro finzioni e sciocchezze. Nella loro finzione, Mahavira non sudava. Ve lo figurate? In un paese come l’India? In un altro episodio, un serpente lo morse ma, anziché sangue, dal corpo di Mahavira, uscì del bianco latte. Ma, se nel corpo tieni latte, diverrai ben presto un contenitore di yogurt. Mahavira non pisciò e non defecò mai. Di certo doveva dunque puzzare come l’inferno. Si tratta di storielle per gente scema. Queste considerazioni di Osho valgono chiaramente per tutti i grandi maestri, anche per i santi, anche per Padre Pio, anche per i papi. Perché mai dovrebbe essere sconveniente dirlo? Chi ha costruito nei secoli dei secoli questo indecente e peccaminoso baratro tra sacro e profano, se non una Chiesa afflitta da turbe psichiche e psico-sessuali?

IL CONCETTO PECORAIO DEGLI ATTI IMPURI

Il comandamento sugli atti impuri proviene da Dio, o non forse da certe religioni bifolche, patriarcali e sessuofobiche, generate tra i piloti di pecore e cammelli? Cosa c’è mai di peccaminoso e di sconveniente nelle funzioni e nelle dotazioni corporali? Dobbiamo forse intenderle come una offesa alla spiritualità? O si tratta invece di doni divini dalla A alla Zeta, come lo è del resto la salute, l’equilibrio di una libido soddisfatta e consapevole, o anche sublimata senza pressioni e forzature esterne?

IL MONDO È PIENO DI FALSI PROFETI, DI SCRIBI E FARISEI

Se uno mi viene a dire che il sesso è peccato perché produce questo e quel risultato negativo, andrò a vedere se si fa di ogni erba un fascio. Verificherò che tipo di sesso è quello e quale tipo di conseguenza negativa ha causato. E solo allora trarrò delle conclusioni. Dire che sesso è peccato, che la parte intima è peccato, che l’atto in sé è peccato, significa sparlare di Dio, denigrarlo ed offenderlo. Il mondo strabocca di ipocriti. Gente specializzata a creare miti e a cambiare le carte in tavola. Dire che il sesso, come la parola, come il braccio e la mente, possano diventare in certi casi strumenti di violenza e di offesa, è invece cosa assai ragionevole. Questo si chiama ragionare e stare nei binari della scienza e della logica.

NON CULLIAMOCI NEI MISTERI DELLA FEDE

L’uomo non deve avere fede cieca, e credere al primo montanaro, al primo conduttore di dromedari che gli racconta la favola del lupo. L’uomo ha l’obbligo divino di fare sistematico uso del cervello che Dio gli ha dato. Vogliamo sì o no sfruttare la materia grigia in più che Dio ci ha fornito rispetto agli animali? E allora facciamolo, ma a 360 gradi. Non ci devono essere zone scure e zone proibite. Non ci devono essere intoccabili tabù.

PRECARIA SUDDIVISIONE TRA MATERIALISMO E SPIRITUALISMO

Ed è tutta lì l’inconsistenza e la fragilità dello spiritualismo, quando pretende di dissociarsi dalla materia e dal cosiddetto materialismo. La stessa suddivisione tra materialismo e spiritualismo andrebbe ripensata e ridiscussa. Se l’uomo non impara a conoscersi e ad apprezzarsi anche nei suoi aspetti più umili, semplici e banali, non può pretendere di evolversi e di maturare. Se l’uomo non la smette di crogiolarsi nella superbia e nella presunzione dello spirito e dell’anima, non potrà mai librarsi leggero nell’aria come desidera. Se l’uomo non impara ad amare e rispettare le cose che oggi reputa schizzinosamente sporche e ripugnanti (e che nella realtà non sono tali), non potrà mai dire di amare Dio, ma solo una parte discriminata di esso.

UBRIACATURA SESSUALE E UBRIACATURA SPIRITUALE

Niente esagerazioni. Il senso della misura è d’obbligo. Attenzione a non esagerare. Attenzione a non ubriacarsi. Tutte le ubriacature fanno male. Fa male l’ubriacatura sessuale, ma vale pure il contrario. L’ubriacatura spirituale può essere ancor più dopante e pericolosa. Ciò vale anche per la stessa meditazione, il cui opposto è la super-attività fisica. Il troppo meditare ti fa venire il mal di testa, mentre il troppo correre e sudare ti può demolire il fisico.

ANIMALI E UOMINI SONO UGUALMENTE DIVINI, IN QUANTO FIGLI DELLO STESSO DIO

“I Cristiani sono in collera con me perché parlo di Gesù in quanto uomo. Ma Gesù è un uomo. È fatto da Dio ed è figlio di Dio. La stessa cosa vale per tutti gli uomini, che sono ugualmente divini (derivati da Dio). Pure tutti gli animali sono esseri divini, in quanto fatti dal medesimo creatore Dio. La natura, l’esistenza, il creato, sono pieni di Dio, traboccano di Dio, sono ricolmi di Dio. Solo la verità, e niente altro che la verità, rende liberi e felici”. Parola di Osho, un grande del pensiero filosofico.

IL MAESTRO PIÙ GRANDE DI TUTTI RIMANE L’UOMO DI CROTONE

Astri luminosi e fari orientativi ce ne sono molti ma, quello che giganteggia imponente e che illumina più di tutti, ha un solo nome ed è Pitagora, Maestro e Saggio dell’umanità intera per antonomasia. Bruciata ed incenerita la sua opera dai preti, siamo costretti a prendere brani e scritti di altri autori su di lui. A parte i famosi teoremi sui triangoli, studiati nelle scuole del mondo intero, una sola opera scritta di suo pugno ci rimane, e si tratta dei Versi Immortali, che ho inserito, non a caso, nel mio testo Alimentazione Naturale.

VIVERE SIGNIFICA SOPRATTUTTO FILOSOFARE

L’uomo è creatura pensante. Pensare significa soppesare, fantasticare, raffrontare, riflettere. Filosofia significa letteralmente “amore per il sapere”. Il filosofo è il ricettivo, il curioso, il disposto ad osservare e a trarre insegnamento dai fatti. Il filosofo è quello che percepisce, recepisce, assorbe, elabora e filtra come una spugna. Il filosofo è colui che sa. La parola filosofo la inventò proprio Pitagora.

SPETTATORE DISINTERESSATO E SENZA TORNACONTO PERSONALE

Pitagora si trovava in Peloponneso per assistere a un evento sportivo e un certo Leonzio, colpito dal suo modo forbito di esprimersi, gli chiese quale fosse la sua professione. “Sono un filosofo”, rispose il maestro. “Questa vita può essere comparata ai giochi olimpici. Qualcuno vi cerca gloria sportiva e medaglie. Qualcuno punta a vendere qualcosa. Qualcuno, lasciato il cielo e raggiunta la terra, ci va non per l’applauso, per la vanità della vittoria e della supremazia sul secondo, e nemmeno per il guadagno speculativo, ma solo per gioire di questo meraviglioso spettacolo. Ci va per vedere e conoscere tutto quello che succede”. “Non esiste nulla di più nobile al mondo che essere spettatori disinteressati, senza alcun tornaconto personale”.

STUDI DI ALTO LIVELLO E PEREGRINAZIONI SCIENTIFICHE

Pitagora fu il primo a porre nella semi-barbara Europa del 600 AC i semi del sapere e della civilizzazione, portando il succo dell’eredità scientifica delle civiltà egiziana, fenicia, persiana e indiana in Italia. Nato a Samo nel 570, ebbe la migliore educazione di quei tempi grazie a Creofilo, a Perecide di Syros (dove apprese la dottrina della metempsicosi), da Hermadames, da Talete di Mileto (dove apprese i segreti della matematica), da Anassimandro (massimo esponente del naturalismo antico). Le sue peregrinazioni continue in Egitto, India, Fenicia, Caldea e Mesopotamia completarono la sua formazione, prima di stabilirsi in Calabria.

PRIMA CONFRATERNITA VEGETARIANA DELLA STORIA

La Scuola Pitagorica di Crotone fu la prima confraternita vegetariana del mondo occidentale, se si eccettua quella di Orfeo di alcuni secoli prima. Nella statua di Hermes o Ermete, o Tot, Dio della Sapienza, posta all’ingresso della Scuola, stava scritta l’iscrizione “Che il profano non osi entrare in questo posto”.

LA DIETA DI PITAGORA

I biografi di Pitagora, tra cui Iamblicco e Diogene, descrivono la dieta personale del maestro. Frutta fresca mattiniera, pane e miele, verdure crude e miglio a pranzo (anche altri cereali, ma il miglio era considerato superiore tra i cereali), frutta di stagione e frutta secca sul tavolo a portata di mano, radici e verdure cotte a cena. Nessun cibo proteico animale causante sporcizia intestinale. Già a 16 anni, giovane riflessivo e dai modi pacati, aveva definito la carne come cibo intimamente lurido e rozzo, mentre i frutti ci mantengono puliti fuori e dentro. L’alimentazione carnea impedisce lo sviluppo armonico dei bambini e impoverisce le facoltà intellettive e spirituali degli adulti. La carne decapita la curiosità scientifica, ottenebra il ragionamento, impigrisce la mente, produce vibrazioni di basso tipo che interferiscono con la natura emozionale umana, che è calda e generosa, non fredda e cinica (clamoroso anticipo della scala Simoneton).

L’IMMENSITÀ DELL’INSEGNAMENTO PITAGORICO

Nell’antica Roma, racconta Eraclito (500 AC), una statua del maestro portava, incisa sul marmo, una eloquente dicitura: “Pitagora, figlio di Mnesarco, il più saggio di tutti gli uomini”. La grandezza di Pitagora non sta, come tutti pensano, nella geometria e nella matematica. Pitagora insegna più di ogni altro il rispetto maniacale delle regole, delle leggi e dei principi.

ARMONIA FAMILIARE, PACE SOCIALE, E LOTTA A CALUNNIA E DIFFAMAZIONE

Insegna ad evitare la faziosità e la facinorosità. Insegna a non diffamare, a non calunniare, a non insultare, a non vendicare, ad essere comprensivi e generosi col nemico, insegna a rinunciare all’eccesso ed al superfluo. Insegna a star bene anche in solitudine con se stessi, pur non essendo un eremita, visto che aveva tanti allievi e, a 60 anni, una bella moglie ventenne. Insegna a rispettare i genitori e gli avi più degli dei. Insegna a controllare sbalzi di umore, adulazioni e derisioni. Insegna amore familiare e non discordia. Insegna pace e tolleranza e non trambusti sociali.

EMANCIPAZIONE DELLA DONNA

Insegna i pari diritti della donna 2500 anni prima del suffragio universale e del diritto di voto riconosciuto tra mille tensioni solo nel secolo scorso. Insegna norme della genetica e della convivenza sessuale. Insegna che il matrimonio non è il possesso esclusivo di un coniuge verso l’altro, ma piuttosto una associazione, temporanea o anche a vita (dipende dalla compatibilità) basata sulla creazione di figli migliori. La più famosa filosofa pitagorica Hypatia di Alessandria venne assalita da fanatici inviati dall’arcivescovo Cirillo, portata in una chiesa cristiana, torturata, violentata e smembrata. Quella era la risposta della Chiesa alla emancipazione promossa dalle scuole di Pitagora.

ELOGIO DEL VIVERE NATURALE

Insegna la religione del vivere sano e naturale, e quella dell’autosufficienza terapeutica, del saper curarsi nella natura e con la natura. Insegna a stare lontani dalle ambizioni banali e dalla vanagloria, dalle folle e dai cortei. Insegna a studiare, insegna la freschezza mentale, insegna il ripasso, la visualizzazione, la cura della memoria.

UNA SCUOLA A TUTTO CAMPO

Da Pitagora imparano tutti, si chiamino Ippocrate e Galeno, Platone e Aristotele, Epicuro e Socrate, Plutarco e Ovidio, Virgilio e Seneca, Giulio Cesare e Marco Aurelio, Giordano Bruno e Leonardo da Vinci, Shelley e Byron, Newton e Voltaire, Wagner e Tolstoj. Non c’è libro di matematica al mondo senza i suoi teoremi semplici e puliti come l’autore. Non c’è spartito musicale al mondo che non includa le basi toniche e ritmiche ideate da Pitagora e tradotte in solfeggio nell’XI secolo da Guido D’Arezzo.

CONOSCENZA PRATICA E DIRETTA

Pitagora è per la conoscenza scientifica acquisita mediante osservazione e prova, mediante sperimentazione diretta e personale, pratica e non teorica. Pitagora padre dell’astronomia, al punto che Copernico, Galileo e Keplero si rifanno a lui nei propri studi approfonditi sui movimenti del Sole e della Terra. Pitagora padre della nutrizione scientifica. Primo a raccomandare le diete basso-proteiche. Biologo ed endocrinologo, con le sue teorie oculistiche e genetiche. Pitagora insegna al mondo cose incredibilmente avanzate. Non solo il rispetto per i genitori anziani e per le donne, ma per gli animali di cielo, di mare e di terra, l’amore per la natura, il sole e le piante. Pitagora promotore di una religiosità basata sull’azione. “Gli Dei ci sono grati non per le nostre offerte, per i nostri ceri e le nostre preghiere, ma per le nostre scelte di vita e per le nostre azioni quotidiane”. Non è casuale l’odio e la persecuzione postuma della Chiesa Cattolica nei suoi confronti, gelosa della concorrenza pitagorica sul piano della filosofia e della logica, ed infastidita dal dissacrante irridere sulla preghiera e sulle formalità rituali.

UN DOCUMENTO ESPLOSIVO DEL III° SECOLO NASCOSTO NEGLI ARCHIVI VATICANI

E con la religione entra in campo di prepotenza un documento eccezionale, esplosivo più del tritolo e dell’atomica. Un documento aramaico del III secolo DC preso dal Vangelo della Medicina Naturale degli Esseni, conservato, preservato, nascosto ed insabbiato negli Archivi Vaticani.

CHI PARLA È GESÙ, A DIFESA DI MADRE NATURA

“La luce dei vostri occhi e l’udito dei vostri orecchi sono nati dai colori e dai suoni di Madre Natura. Madre Natura che vi avvolge come le onde del mare avvolgono i pesci. Voi siete figli di Madre Natura e siete un tutt’uno con essa. Lei è in voi e voi siete in lei. Da lei voi siete nati e a lei ritornerete di nuovo.

LE LEGGI LE TROVATE NON NEI VANGELI MA INTORNO A VOI E DENTRO DI VOI

“Non cercate le regole nelle vostre cosiddette Sacre Scritture, perché la legge è vita pulsante, mentre le scritture sono morte. La legge la trovate nell’erba, tra gli alberi, nel fiume, tra gli uccelli che volano nel cielo, tra i pesci che nuotano nel mare, ma soprattutto in voi stessi. È lì che sta depositata la verità. Ritiratevi, digiunate e riflettete, usando l’Angelo dell’aria, del sole, dell’acqua e della terra. Onorate il Padre Creatore e la Madre Terra. Rispettate i loro comandamenti, se ambite a giorni lunghi e sereni”.

VOI NON UCCIDERETE, NÉ INDURRETE ALTRI A FARLO PER VOI

“Voi non ucciderete, né aiuterete o indurrete a uccidere, perché la vita è data a tutti da Dio e, ciò che Dio ha dato, l’uomo non può togliere. Chi uccide, uccide se stesso. Ogni goccia di sangue sarà goccia di veleno. Ogni respiro sarà fetore. Ogni cellula sarà putredine. Le ossa saranno gesso. Gli occhi saranno scaglie e gli orecchi saranno cera. La morte di ciascun animale diverrà la sua morte. Io vi chiederò conto di ogni singola creatura uccisa”.

DUE COMANDAMENTI FONDAMENTALI

“Vi ho dato ogni erba che reca seme e ogni albero che reca frutto. Questo sarà il vostro nutrimento. Amate il Signore Dio con tutto il vostro cuore, le vostre forze e la vostra anima. Questo è il primo di tutti i comandamenti. Il secondo è simile al primo. Ama il prossimo tuo come te stesso. Non c’è bisogno di altri comandamenti. Non uccidete né uomini, né il prossimo né il simile, e state attenti a quello che portate alla bocca. Il cibo vivo saprà vivificarvi, ma quello morto vi ucciderà”.

I PAPI DI ROMA

Nessuna meraviglia che i Papi di Roma abbiano tenuto sotto chiave questi scritti. Nessuna meraviglia che abbiano cercato furiosamente, in ogni biblioteca, le opere di Pitagora per farne tanti roghi. Nessuna meraviglia che abbiano trucidato gente vegana come Frate Girolamo Savonarola (1452-1498) e l’eroico filosofo spiritualista Giordano Bruno (1548-1600). Nessuna meraviglia che abbiano benedetto da sempre con l’acqua santa tutti i macelli grandi e piccoli, ed anche le stragi di Natale e Pasqua.

POLITICA, MACELLO E CHIESA

C’è intorno a noi una atmosfera cupa e allucinante. Uno sgorbio continuato, una congiura, un accerchiamento, un complotto turpe, osceno ed inestricabile a favore dei macelli. Proprio qui a Roma, qualche mese fa, Carlo Giovanardi, ha sentenziato, in un suo congresso nutrizionale, che mangiare carne italiana fa bene non solo a una corretta alimentazione, ma anche al paese, e che c’è una tipologia di animalisti idioti (il termine idioti non lo ha pronunciato per pura diplomazia) che vuole far saltare un perno importantissimo del made in Italy, con battaglie di cattiva informazione. A suo fianco aveva l’onnipresente icona dell’Agroalimentare Giorgio Calabrese e l’immancabile benedizione del Vaticano, nella persona di Monsignor Mauro Cozzoli, oltre che il presidente della Federalimentare Luigi Scordamaglia.

PITAGORA E GESÙ AVEVANO ENTRAMBI RAGIONE

Sta a vedere che, se questo paese chiamato Italia ha ancora un’anima, essa è l’anima di Pitagora, di Marco Aurelio, di San Francesco, di Leonardo, di Galileo, di Savonarola, di Giordano Bruno, e non l’anima degli sgozzatori di bovini, suini e polli, e non l’anima degli impallinatori di creature disperate, disorientate, affamate, tremanti e infreddolite. Sta a vedere che l’Italia non è un paese da consegnare alla Cremonini e ai suoi Chef Service bar in ogni treno e in ogni stazione ferroviaria. Sta a vedere che ci sono 1000 buoni motivi per essere vegancrudisti e nemmeno uno per non esserlo. Sta a vedere che Pitagora e Gesù avevano entrambi ragione, al punto che l’Inquisizione ha bruciato Pitagora e messo sottochiave il Gesù più autentico negli Archivi Vaticani.

IL GESÙ MACELLAIO E PESCATORE DEI VANGELI ECCLESIASTICI

Caro Valdo, se non potrà rispondere a questa email non fa niente, mi ha obiettato Augusto, altro appassionato di argomenti religiosi. Dunque, nei vangeli sinottici non è mai esplicitato che Gesù mangia carne, ma sembrerebbe che lo faccia, a giudicare da una moltitudine di indizi. Questi sono in ordine sparso e non esaustivo: 1) La parabola del figliol prodigo. Quando egli ritorna da suo padre, costui festeggia uccidendo il vitello più grasso, 2) Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, 3) L’episodio nel quale Gesù manda Pietro al fiume per pescare un pesce onde prelevare dalla sua bocca la moneta per pagare la tassa del tempio, 4) L’episodio in cui Gesù, appena resuscitato, trova i discepoli intenti a pescare senza esito, e dice loro dove posare le reti con fiducia, e grazie al suo aiuto pescano 153 grossi pesci.

IL GESÙ ANTI-FRUTTARIANO E L’AGNELLO PASQUALE

Poi ci sono altri episodi vagamente relazionati col mangiare carne e mettere in secondo piano la frutta: 1) L’episodio in cui Gesù affamato, si avvicina a un fico, vede che non ha frutti (forse non era la stagione), lo maledice e questo si secca, 2) ll fatto del suo dire varie volte che, per andare al regno dei cieli, bisogna mangiare la sua carne e bere il suo sangue. Per questo, molti discepoli si allontanarono da lui. Rimangono i Dodici, ai quali Gesù dice: volete andare via anche voi? 3) Il suo affermare che non è quello che si ingoia a rendere impura la persona, ma ciò che esce dalla bocca. Lo si potrebbe interpretare come un disco verde a mangiare ciò che si vuole, 4) C’è tutta la questione della passione di Cristo, la quale è il sacrificio dell’agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo. Ci sono i concetti di agnello e di sacrificio. 5) C’è tutta l’orgia di violenza e di sangue della flagellazione, chiamata la Passione, che si festeggia e si ricorda mangiando l’agnello pasquale.

IL GESÙ DEGLI ESSENI NULLA HA DA SPARTIRE CON QUELLO DEI VANGELI UFFICIALI

Se guardiamo il Vangelo della pace degli Esseni, conservato in Vaticano, siamo di fronte a una persona diametralmente opposta, Egli è totalmente affascinante, al punto da ammaliare coloro che lo seguono. Poi, ha una visione igienista dell’alimentazione, con la differenza che dice che si può bere il latte degli animali. Quando questo Gesù vede Pietro e suo fratello intenti a pescare, li invita a smettere. Poi questo Gesù si pone il problema di come ci si possa accostare a Dio quando il tempio del nostro corpo è ultra-profanato da putrefazioni intestinali con tanto di vermi, malattie di ogni sorta e avvelenamenti a tutto spiano.

UNO DEI DUE GESÙ DEVE PER FORZA AVERE LE CORNA

Ora, siccome sono cosi diversi, non credo si tratti della stessa persona. Penso che uno dev’essere vero e l’altro falso. “Mi piacerebbe conoscere la sua opinione”. Ho detto ad Augusto che i libri sono stati scritti da uomini e non da dei, e sono stati pure tradotti da uomini e non da dei. Ci sono pure state diverse encicliche papali nel corso della lunga storia vaticana, dove si evidenzia il furore papale contro il vegetarianismo, al punto che preti e religiosi di tendenza animalista correvano grossi rischi. Valga per tutti l’esecuzione di frate Gerolamo Savonarola.

SI CHIUDE AL MASSIMO UN OCCHIO PER IL DEVIAZIONISMO FRANCESCANO

Parliamo di un problema di viva attualità. Non puoi essere cliente fisso e preferenziale dei Prosciuttifici di San Daniele e di Parma, se non ritocchi opportunamente le scritture. Non puoi banchettare in Vaticano con quaglie, pernici, lepri, carni porcine, bovine, equine, ovine, caprine ed asinine, se non dai le giuste bacchettate a cedimenti francescani o antoniani da parte dei tuoi membri. Non puoi inviare i tuoi vescovi a benedire i macelli e il bestiame incatenato, e cadere simultaneamente nella infida trappola del rispetto verso gli animali.

UN ESSERE SPIRITUALE DOTATO DI ANIMA E DI APPETITO PER IL SANGUE ALTRUI

Quando c’è stata una parola ufficiale chiara e nitida a favore degli animali, da parte della Chiesa Cattolica Romana o di un suo papa? Mai e poi mai! Esseri con le corna e la coda, al pari del diavolo, questi sono gli animali. Esseri mandati sulla terra non per ricevere rispetto, comprensione, amicizia, protezione e carezze, ma per essere massacrati e divorati dal famelico e spirituale bipede chiamato uomo, unico a poter contare del dono divino dell’anima. Una odiosa discriminazione, tutt’altro che spiegata o giustificata alla luce dei fatti.

IL SIGNORE PIÙ IMPROBABILE È QUELLO DEI VANGELI UFFICIALI

Alla fine ognuno può prendersi il Gesu’ che preferisce. Per un bambino che nasce in una mangiatoia, risulta difficile pensarlo grande, geniale e misericordioso, e con un debole per il macellaio di terra o di acqua. Per un Gesù proveniente dagli Esseni, noti per la loro fede vegetariana, è assai difficile concepire che uno dei loro figli prediletti possa avere qualcosa a che fare col cinico e contradditorio Signore della Bibbia, queste sono le prime considerazioni che mi vengono in testa.

LE MICIDIALI RICORRENZE DEL NATALE E DELLA PASQUA

Se ci sono due momenti dell’anno in cui le povere creature indifese devono tremare di più e subire i peggiori torti, esse corrispondono non a caso al Natale e alla Pasqua. Se qualcuno pensasse davvero al Creatore come a un Dio Macellaio che benedice e giustifica le brutture delle stalle e dei macelli, mi toglierebbe anche quel pelo di religiosità e di fede residua che ho verso la giustizia divina.

A QUALE RELIGIONE APPARTENERE?

“Viviamo in un’epoca dove si parla molto della religione New Age. Qualcuno dice che essa abbia a che fare col satanico. Tutto questo mi fa venire dei dubbi sul come trovare il dio giusto e come pregare nel modo giusto. Lei cosa ne pensa? Quale religione professa? Il suo dio come si chiama?” mi ha chiesto la Tiziana. Sulla religione New Age mi sono già espresso con una tesina dal titolo “Spiritualità e teosofia, New Age e Post-Cristianesimo”, del 18/9/11. Mi si chiede quale è la mia religione. È un po’ come se mi venisse chiesto quale è il mio partito. Non possiedo tessere e non vado neppure in chiesa. Sono semplicemente un free-thinker (libero pensatore), rispettoso il più possibile di me medesimo, del prossimo a 360 gradi e di Madre Natura. Prego poco in termini di recitazione o di preghiere memorizzate, anche perché ho maggior fiducia nel pensiero e nell’azione. Il mio dio non lo vado a cercare col lumino, avendone trovato dei frammenti sia dentro di me medesimo, che nello sguardo innocente degli animaletti che mi attorniano, oche, anatre, carpette, porcellini e cinghiali.

COSA NE PENSI DI BENEDETTO E DI FRANCESCO?

Esseri umani finiti ai vertici di un meccanismo burocratico-religioso. Soprattutto esseri umani. A Papa Ratzinger obiettai più volte per iscritto una cosa soltanto. E cioè che il suo “Dio non ama chi uccide”, slogan di esordio al suo pontificato, mi era molto piaciuto, ma che andava ribadito, approfondito, elaborato, e soprattutto esteso a 360 gradi, visto che sangue, cellule, geni, sensibilità, desiderio di vivere e di non morire ammazzati, sono cosa comune a uomini e animali. Il tema, non l’ho mai più sentito. Qualcuno deve averlo cancellato dal menù. Peccato. Una occasione persa. Al presente Papa Francesco, ricordo solo che San Francesco d’Assisi divenne grande grazie al suo amore per la Natura e per gli animali tutti. Gli ricordo pure un dettaglio di non poco conto, e cioè che era vegetariano. Gli ricordo che non è casuale la mancanza di un precedente Francesco nella lunga lista di papi che lo hanno preceduto. Dio non ama chi uccide, e San Francesco non ama chi uccide. Né a Natale, né a Pasqua, né in qualsiasi giorno dell’anno.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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