FOTONI, PARTICELLE E QUANTISTICA

da 15 Apr 2013Altro

(Conferenza di Sant’Omobono-Bergamo, del 13/4/13)

BENATTIA E BENESSERE NELLA VISUALE DI FRANCESCO OLIVIERO

Francesco Oliviero è un medico specialista in psichiatria e pneumologia. Anche ex-medico militare, avendo indossato per 23 anni la divisa dell’Esercito Italiano. Dal 1989 si interessa di medicina bioenergetica e omotossicologica. Ha scritto un ottimo volume dal titolo Benattia e, uscito in questi giorni, un secondo dal titolo Manuale del Ben-Essere. Avendo citato sul blog alcuni testi di autori interessanti, come mai non l’ho ancora fatto per lui, persona magnifica, aitante, prestigiosa ed anche simpatica? I libri in questione meritano ovviamente di essere letti e studiati. Soprattutto “Benattia”, in quanto offre diversi spunti, e rivela l’impronta scientifica del ricercatore di razza, più che mai presente nelle sue pagine.

L’INSANABILE SCONTRO SU YOUNG E SHINYA, OVVERO SULL’ACQUA ALCALINA

Oliviero non ha certo bisogno delle mie approvazioni, per uscirne bene. Nè io cerco di trovare in tutti, e in lui nel caso specifico, una specie di mitica condivisione ideologica in termini di igiene naturale. Quello che però apprezzo è la chiarezza, la coerenza, l’onestà intellettuale. In ogni caso preferirei di sicuro essere elencato tra i suoi fan, piuttosto che fra i suoi fan-con-riserva, o tra i suoi critici. Non fosse altro perché pure è schierato contro le proteine animali e il latte. Il problema è che da un lato egli ragiona da grande igienista, e dall’altro esalta autori come Robert Young e Hiromi Shinya.

NON ESISTE ALTERNATIVA ALCALINIZZANTE AL MEZZO NATURALE

Autori che, in tutta onestà non appartengono per niente alla lista dei miei preferiti. L’acqua Kangen rimane, secondo me, un grosso e scandaloso business, oltre che una eclatante forma di integrazione idro-minerale. Per concludere, nessun dubbio sulla sua onestà intellettuale e il suo acume scientifico. Quanto alla coerenza un po’ meno. Non si possono lodare la frutta e i polifenoli, e poi pretendere di correggere l’acidosi grazie all’acqua alcalina. Tutto lì. L’alcalinizzazione si fa con la frutta, la dieta e i comportamenti, e non certo con l’acqua modificata. Del resto Francesco conosce queste mie posizioni, e sicuramente non mancherà di comprendere la mia franchezza. Qualcosa di nobile e di costruttivo si ricava in ogni caso pure dai suoi libri, nonostante i punti appena citati.

ANDIAMO OLTRE LA MATERIA

Vediamo comunque di entrare in un argomento di vasto interesse, che finisce per accomunarci tutti, ed è quello di fare un balzo in avanti oltre la materia. Siamo abituati a pensare che qualcosa esiste solo quando possiamo vederla, toccarla, assaggiarla, pesarla. Questo fa parte del nostro modo meccanicistico di valutare e interpretare la realtà. È un po’ la nostra forma mentis.

SOLO UNITÀ E PACCHETTI COMPLETI, SENZA VIRGOLE E SENZA RESIDUI

Il quanto fondamentale dell’energia è generalmente hv. Questo significa che il sistema può avere l’energia di un quanto (hv), oppure di 2 quanti (2hv), oppure 3 quanti (3hv) o così via, ma non può mai assumere valori intermedi (ad esempio un quanto e mezzo, cinque quanti e un terzo ecc). I quanti vanno presi per intero, e il valore totale è un multiplo del valore di un quanto. Questo comportamento si descrive dicendo che l’energia è quantizzata. La meccanica quantistica si chiama così perchè, dal momento che Planck scoprì che l’energia di un sistema fisico microscopico è sempre quantizzata, si verificò una specie di reazione a catena per cui molte altre grandezze fisiche collegate all’energia assumono lo stesso comportamento e sono quantizzate a loro volta. La somma di queste grandezze quantizzate formano una meccanica, cioè un ambito della scienza fisica, la meccanica quantistica. La differenza con la meccanica classica è che in quest’ultima tutte le grandezze potevano assumere valori continui, ovvero non procedevano per salti ma qualunque valore era permesso e non esisteva la definizione di quanto.

LA GENIALE INTERPRETAZIONE DI FIDEL NATARELLA

Nel nostro precedente incontro qui a Sant’Omobono, il dr Natarella arrivato dalla sua sede olandese a ravvivare e a rendere ancora più interessante la nostra vacanza-studio, seppe inventarci dal niente, in modo spontaneo e brillante, una dimostrazione pratica di azione quantica raffrontata ad azione meccanica. Il semplice e banale atto di alzarsi dalla sua sedia e di superare la scrivania per versarsi dell’acqua, manovrando bottiglia e bicchiere, e di tornare al suo posto, venne da lui sezionato in una manciata di sotto-azioni precise e circostanziate, capaci di portare A) Al caos, al disordine, al muoversi imbranato, stressato, tipico di chi agisce in stato di assenza e di distrazione, e B) All’azione ordinata, corretta, pulita e perfetta di chi si muove coordinato, armonioso, vivendo nel presente, non nel passato e non nel futuro, nel qui e ora. Una specie di percorso netto, per usare la terminologia delle gare di equitazione. Capacità teatrale? Fuori da ogni retorica e da ogni piaggeria verso un grande amico, la chiamerei genialità. Il pubblico stesso rimase del resto ipnotizzato dalla chiarezza di tale esempio.

CI SONO MODI E MODI DI VIVERE, MODI E MODI DI COMPIERE ANCHE I PIÙ BANALI GESTI QUOTIDIANI

Nel primo caso, l’azione era caratterizzata dal tipico disordine mentale di chi vuole arrivare all’obiettivo del bere l’acqua lì per lì, senza tante attenzioni, era tale da produrre uno stridente rumore nell’alzarsi dalla sedia, dall’urtare l’angolo della scrivania con l’anca, dal far cadere il tappo dalla bottiglia, dal versare dell’acqua fuori dal bicchiere bagnando dei documenti sulla scrivania, dall’ingurgitare l’acqua malamente, in troppa fretta, fino a farla andare per storto con eruttazione finale. Nel secondo caso tutto avveniva invece a regola d’arte. Niente urti, niente stridori, niente tappi che cadono, niente documenti bagnati sul tavolo, e soddisfacente bevuta finale. Un altro esempio simile, pure citato da Natarella, era quello di chi esce di casa la mattina, in ritardo sui tempi di lavoro, inserisce la chiave sul cruscotto della macchina, e poi torna su in casa timoroso di aver lasciato la luce accesa, o il pomello del gas aperto, o la  porta d’ingresso non chiusa.

L’ESTREMA IMPORTANZA DI SAPERSI CONCENTRARE E DI SAPER VIVERE NEL PRESENTE

Per dirla in parole povere ma chiare, il comportamento non-quantico ricorda il muoversi imbranato, malaccorto e nevrotico del pesce fuor d’acqua o del Tizio mezzo intontito ed alienato, tutto preso dai fatti di ieri e dagli impegni di domani al punto da scordarsi di quanto sta facendo qui ed ora, per cui  comincia la giornata nel peggiore dei modi, per completarla e finirla probabilmente in modo altrettanto sconsiderato. Essere absent-minded o sovra-pensiero, o carico di rammarichi e di preoccupazioni, porta insomma ad azioni precarie e non qualitative, con spreco di fatica, di tempo e di risorse oltre che con pessimi risultati finali. Assai meglio voltar pagina e vivere in modo rilassato, col respiro profondo, immersi nel presente, felici e contenti di essere vivi e di poter compiere delle azioni con precisione e buon-senso. Vivere con stile quantico, alla fine dei conti, ti ripaga abbondantemente.

I FOTONI E I NUCLEONI DI CARLO RUBBIA

Il quanto, in termini di quantistica, è un pacchetto di forza energetica. Carlo Rubbia, scienziato italiano e Nobel per la fisica, afferma che nell’Universo il rapporto tra quanti energetici chiamati fotoni e particelle di materia chiamate nucleoni, è di 1 miliardo di fotoni per 1 unità di nucleoni. Chiaro pertanto che che la materia del mondo visibile è soltanto la miliardesima parte della realtà, per cui ci sfuggono molte cose. Ne vediamo una e ne perdiamo un miliardo!

INTERAZIONE CONTINUA TRA FOTONE E PARTICELLA

I fotoni, privi di massa, rappresentano i quanti energetici della luce. Il fotone infatti è una forza energetica che, interagendo con la materia, la compone e la scompone, generando un elettrone di carica negativa e un positrone di carica positiva, cioè due particelle a polarità diversa che, nel fondersi, spariscono sintetizzando e liberando un nuovo fotone, quasi un atto di intelligenza e di amore automatico.

LA MATERIA È ENERGIA COMPRESSA

La materia dunque nasce dalla luce (fotoni) e non è altro che energia compressa. Le forme che assume la materia nel corpo seguono un ordine prestabilito che esclude la casualità. La materia è subordinata a processi energetici di natura elettromagnetica che gestiscono lo stato organizzativo dei processi che avvengono all’interno del nostro organismo. Per Rubbia sarebbe insomma impensabile il raggiungimento di un coordinamento funzionale corporale attraverso la sola rete neuronale. I quanti visti insomma come il vero anello di congiunzione tra materia guidata e spirito formativo.

DIECI QUINTILIONI DI REAZIONI METABOLICHE ORGANICHE AL SECONDO

La vita di un essere umano, nella sua evoluzione dinamica, tende all’ordine e alla omeostasi come espressione di salute. Ma, nel momento in cui deve adattarsi alle modifiche dell’ambiente interno od esterno, deve per forza produrre un cambiamento, una variazione dell’ordine equilibrato pre-esistente, creando un disordine funzionale. La malattia può essere vista come uno stato di confusione generato da ingredienti ambientali. Se vi fosse solo l’ordine, non vi sarebbe capacità di adattamento delle nostre strutture biologiche all’ambiente in cui viviamo. Evoluzione dunque. Evoluzione come disordine ordinato supportato da 10 elevato alla 18esima (10 seguito da 18 zeri, che fa 10 quintilioni di microcomponenti intra-extra cellulari e di reazioni metaboliche organiche al secondo) a fronte dei nostri 100 trilioni di cellule (10 elevato alla 12, più uno zero in aggiunta alla cifra per esteso). Non mettiamo nemmeno la mano sul fuoco sulla esattezza degli zeri, ma ci preme solo intuire i concetti.

L’UOMO EMETTE DA 10 A 1000 FOTONI AL SECONDO

Secondo gli studi del biofisico e bio-fotonico Fritz-Albert Popp, negli anni ’80, nessuna molecola, enzima, ormone o neuro-trasmettitore, è in grado di fare quello che solo i fotoni sono in grado di garantire, ossia un coordinamento ordinato, ultra-veloce, olografico e tridimensionale. Per Popp ogni forma vivente rappresenta una energia, un corpo vibrazionale. Tutto è vibrazione. L’emissione fotonica dell’uomo è estremamente debole ma esiste, e va dai 10 ai 1000 fotoni al secondo, prodotti dal normale funzionamento delle cellule.

RISONANZA ELETTROMAGNETICA NELLE CELLULE

Ogni cellula vivente è un risonatore elettromagnetico in grado di emettere e riassorbire radiazioni di frequenza molto alta. Il risonatore-chiave all’interno della cellula è la catena del Dna la cui elica, con la propria frequenza oscillatoria, rappresenta un produttore, un accumulatore e un emettitore di fotoni. Tale emissione è direttamente proporzionale alla salute delle cellule.

UNA QUESTIONE DI ANGSTROM

E’ un po’ il discorso che si fa in alimentazione sulle onde vibrazionali Angstrom della scala Bovis-Simoneton, dove occorre stare al di sopra del minimo vitale di 6500 Angstrom, con le verdure crude, e soprattutto la frutta, ampiamente promosse sul campo come elementi carica-batterie e, al contrario, tutte le proteine animali stroncate come cibo per la loro funzione scaricante ed indebolente.

DNA COME LASER EMANATORE DI ONDE

Il Dna si comporta come un laser che emette radiazioni coerenti e sincronizzate, ovvero fasci di onde allineate in fase, con la stessa frequenza e la stessa lunghezza d’onda, senza perdite e dispersioni durante il trasporto. Questo è basilare per l’omeostasi, l’equilibrio, la salute. Basilare in quanto le informazioni foto-genetiche mantengono i contatti tra le varie strutture del corpo, formando una rete informazione che ci protegge e ci salvaguarda da tutti i segnali incoerenti provenienti dall’interno (metalli pesanti, pesticidi, auto-avvelenamento) o dall’esterno (sbalzi elettromagnetici, sbalzi termici, sbalzi sociali, sbalzi economici).

UN COMPLEANNO DA 15 MILIARDI DI CANDELE

La vera conoscenza non è quella ottenuta con l’aiuto della ragione, che spesso distorce la realtà in base alle apparenze, ma piuttosto quella ottenuta col pensiero analogico e comparativo. Pensare secondo la logica unidimensionale e lineare cartesiana, basata sul bene e il male, non ci porta lontano. L’essere umano è immortale e ha 15 miliardi di anni al pari dell’Universo, afferma il fisico Charon. Nel suo corpo vi sono diversi miliardi di elettroni che hanno partecipato al Big Bang.

GUARDIAMO LE COSE DALL’ALTO

Se l’essere umano è energia vibrazionale è possibile cambiare le vibrazioni attraverso il pensiero che può sprofondarci nelle sabbie mobili della materia o librarci in elevazione fino al cielo. La saggezza orientale afferma che è vero anche il contrario di ciò che è vero. Quindi non esisterebbe alcuna verità universale esterna ed oggettiva, dipendendo essa dalla posizione dell’osservatore. Il mare è piatto se guardato da terra, ma assume l’andamento circolare non appena lo guardiamo da adeguata altitudine.

IL PRINCIPIO DELL’INDETERMINAZIONE DI HEISENBERG

Vale insomma il principio fisico dell’indeterminazione e dell’incertezza enunciato da Werner Karl Heisenberg (1901-1976), per cui più precisamente la posizione è determinata e meno precisamente il momento (massa per velocità) di una particella sub-atomica è conoscibile, e viceversa.

LA QUANTISTICA CI FA USCIRE DAI NOSTRI CONFINI INDIVIDUALI

Negli anni ’20 del secolo scorso la fisica quantistica ha sconvolto i principi generali della scienza, spazzando via molte ipotesi radicate del pensiero dell’uomo. Oggi si riconosce ad esempio che non esiste alcuna separazione tra gli esseri umani, tra l’essere umano e la natura, tra l’essere umano e i vari eventi socio-economici, qualunque sia la distanza fra di loro. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore? Esattamente il contrario. Nella vita tutto è sinergia, tutto è interrelato. Ogni cellula è collegata alle altre. Noi siamo le cellule dell’Universo. Pertanto, quello che facciamo agli altri lo facciamo pure a noi stessi.

OGNI NOSTRA AZIONE IMPLICA DELLE RIPERCUSSIONI

C’è un potere infinito che segretamente unisce ogni cosa. Un potere così forte che non si può cogliere un fiore senza disturbare una stella. Ciò che pensiamo e facciamo non si ripercuote solo sulla nostra famiglia o sul nostro lavoro, ma interessa tutto l’universo. Nell’universo esiste una comunicazione totale, per cui tutto comunica con tutto seguendo la regola dei vasi comunicanti. Nessuno è isolato.

TRA DUE DISTINTI OGGETTI NON C’È IL VUOTO MA UN CAMPO ENERGETICO

Da queste considerazioni si arriva a capire meglio l’infinita forza del pensiero. Più che materia l’atomo è un bip. È la vibrazione che crea la forma, mentre è la frequenza che la modifica. Anche il pensiero è vibrazione in grado di modificare la forma. La prospettiva quantistica è il segreto della vita. Il vuoto non esiste, è soltanto un’illusione. Ciò che ci sembra vuoto, tra un oggetto e l’altro, è un campo energetico. Non solo. È anche un campo di conoscenza. Se non fosse così, le particelle sub-atomiche non potrebbero percepire le stesse informazioni istantaneamente, anche a distanze siderali.

LA COSCIENZA, LA MENTE E LA MATRICE

Non potendo esistere una velocità superiore a quella della luce, dobbiamo pensare che le particelle siano coscienti della interconnessione esistente tra di loro. Siamo fatti di energia quantistica. E ormai sappiamo che l’energia del quantum può manifestarsi come onda o come particella. Tutti noi, osservando gli eventi, siamo in grado di intervenire e di modificare le particelle nel presente. In questo modo creiamo la realtà e il futuro. I quanta rappresentano le nostre infinite possibilità. Qual’è la forza che che mantiene in entanglement o in interconnessione le particelle quantistiche del nostro corpo? La coscienza. Dietro questa forza c’è una mente cosciente ed intelligente. Questa mente è la matrix, la matrice di tutta la materia, sostiene Gregg Braden.

GREGG BRADEN È UN PENSATORE FONDAMENTALE DEI NOSTRI TEMPI

Gregg Braden avrà in sé anche qualcosa del visionario, del futurista e del romanziere, ma è indubbia la profondità delle sue posizioni, l’ampiezza storica de suoi ragionamenti. Parliamo di un pioniere poliedrico ed affascinante nel tracciare confronti e sfide tra scienza e spiritualità. Un pensatore capace di scardinare i consolidati paradigmi del vivere quotidiano, avventurandosi oltre i confini del pensabile.

OCCHIO A GIOVE E AI NUMERI MAGICI

I campi magnetici dei poli terrestri stanno calando rapidamente su sollecitazione di qualcosa di sconosciuto. Pare che il sole stia perdendo il suo magnetismo e che esista un calo costante dei parametri magnetici. Le onde d’urto di Giove avrebbero ultimamente colpito la Terra 21 volte. E 21 è il numero magico inserito da Fibonacci nella geometria sacra che governa il corpo umano.

LEONARDO FIBONACCI, SOPRAFFINE MATEMATICO DI PISA

Leonardo Fibonacci (1170-1240), è un matematico geniale ideatore di una legge numerica chiamata “I numeri di Fibonacci”. Numeri che godono di una sorprendente gamma di proprietà e di applicazioni, e che si incontrano in modelli matematici di svariati fenomeni naturali. Non c’è matematico, musicista, naturalista al mondo che non si misuri con gli studi di questo Leonardo Pisano, che avviò le sue ricerche con l’obiettivo rustico e rude di capire il grado di moltiplicazione dei conigli, aprendo invece uno squarcio importante nel mondo della numerologia scientifica.

TEMPI DI GRANDE CAMBIAMENTO PREDETTI DAI TESTI MAYA

Il pianeta Giove, per Braden, è un pre-sole che non si è ancora acceso ma che potrebbe farlo, diventando un sole supplementare del nostro sistema. Esiste poi un incremento globale dell’attività sismica, tale da mettere in discussione la struttura stessa del pianeta. Lungo le placche sismiche si sta svolgendo un’attività sismica senza precedenti. Gli antichi testi Maya lo avevano predetto. Stiamo passando attraverso fasci di luce sincronizzata e la luce della Terra è in sintonia con questi raggi. Giornale dei Misteri o testi di scienza? A ognuno la sua opinione.

PENSIERO UMANO E CRISTALLIZZAZIONE IDRICA

La fisica classica, influenzata dal modello cartesiano, ci dice che non è possibile che la mente possa avere influenza sulla materia. La fisica dei quanti invece dimostra il contrario. In Giappone, Masaru Emoto ha messo a punto una tecnica per analizzare e fotografare al microscopio i cristalli che si formano durante il congelamento dell’acqua. Non si è limitato a questo. Ha dimostrato che l’acqua, esposta a musiche, pensieri e parole, cristallizza in forme diverse, in dipendenza de messaggi percepiti. In forme positive, nette ed armoniche nel caso di pensieri di amore, in forme orrende nel caso di cattivi pensieri. Se si può plasmare emotivamente l’acqua, figurarsi l corpo umano, fatto del 70% e oltre di acqua!

LA SCIENZA CI APPARTIENE E DOBBIAMO UTILIZZARLA

Se ti capita di sentirti veramente triste, tanto da non vedere una via d’uscita, conoscere queste cose può essere di grande aiuto. Ci sono scienziati a cui dobbiamo molto. Scienziati che hanno posto le basi della fisica contemporanea. Grazie ad essi sappiamo che la materia non è altro che energia, per cui E = MC^2 (energia uguale a materia o massa, moltiplicata per la velocità della luce al quadrato).

IL CAMPO COSCIENTE

Ma gli sviluppi della fisica quantistica hanno stupito ancora di più introducendo il concetto che l’energia stessa possa essere una sorta di “campo cosciente”. Al di là dei fenomeni visibili, è emersa una realtà che compenetra tutto e che obbedisce a leggi fisiche finora sconosciute, completamente diverse da quelle a cui eravamo abituati. Nulla di ostico e di strambo comunque. È un universo che si comprende e che noi conteniamo interamente in una dimensione talmente aperta da essere definita dai fisici “campo delle possibilità o delle probabilità”. In questo modo quantico opera anche il principio della non-localizzazione, per cui, pur distanti molti milioni di km fra loro, due particelle di energia si vengono a trovare in reciproca relazione come fossero una accanto all’altra, e rivelano di essere la stessa particella.

UNA INCESSANTE DANZA DI ENERGIE

La scienza sta dimostrando insomma che noi e il tutto, universo o multiverso, siano uno, siamo una unità indivisibile. Dimentichiamoci pertanto il solito mattone fondamentale della materia. Non esiste. La materia è vuota. Anche il piccolissimo pizzico di materia nel nucleo dell’atomo non è affatto materia ma un “bit”, un’informazione energetica. Esiste dentro e fuori di noi una incessante danza di energie che continuamente nascono manifestando l’essere, che svaniscono, che riappaiono sotto diverse forme trasformandosi incessantemente.

VIBRAZIONI DIVERSE GENERANO PARTICELLE DIVERSE

L’universo è un’armonia. Le sue manifestazioni una rete di relazioni. Sostanzialmente alcune frasi bibliche sono azzeccate. Il principio era il verbo, e il verbo era presso Dio. Tutto è stato fatto per mezzo di lui. La frequenza modifica e plasma la forma. E anche il pensiero è vibrazione più frequenza. Secondo la teoria delle stringhe (o del tutto), nella realtà non esiste alcuna particella né alcuna entità stabile. C’è solo la citata danza di energie. Ogni cosa, indipendentemente dalle sue caratteristiche tangibili e dimensionali, prende forma dall’azione di infinitesimali filamenti di energia fremente che vibrano come la corda di un violino. Ed è il loro diverso modo di vibrare che genera in maniera differenziata le particelle costituenti la materia, così come la conoscano e la sperimentiamo sensitivamente.

IL PENSIERO È L’ENERGIA CHE PLASMA IL MONDO

Ciò che finora si riteneva oggettivo e rigidamente governato da leggi deterministiche, oggi viene visto come infinitamente variabile ed interconnesso a tutti gli esseri. Il mondo è energia e connessione. Ogni cosa è energia vibrante emanante ed assorbente energia. L’uomo è energia. L’uomo è se stesso ma è anche gli altri. Apparteniamo all’universo e non siamo staccabili od alienabili da esso. Le idee, le immagini, i pensieri e le emozioni sono energia. Il pensiero è potente energia che plasma il mondo. Fa attenzione ai pensieri che mandi al mondo!

GLI ESPERIMENTI DI EMOTO SULL’ACQUA SONO STRAORDINARI

Tornando al giapponese Masaru Emoto ogni vibrazione, compreso il pensiero, modifica l’acqua e il suo modo di cristallizzassi. Le prove di questo sono ottenute empiricamente mediante protocolli documentati. L’acqua sottoposta a parole e pensieri positivi forma sempre, come dicevamo, cristalli armoniosi o regolari simili a quelli della neve. Se invece esposta a pensieri negativi, l’acqua reagisce cristallizzando sempre in strutture incomplete e disarmoniche.

CERCHIAMO DUNQUE DI ESSERE “ACQUA AZZURRA E ACQUA CHIARA”

Il pianeta, ed anche noi stessi, siamo fatti in grandissima preponderanza di acqua. Se pensieri e parole possono fare questo all’acqua, quante cose possiamo fare a noi stessi, alla nostra vita e al mondo che ci ospita? Se vuoi che le cose si avverino, scegli bene i tuoi desideri ed abbi fiducia. Ho detto fiducia. Credi nell’amore. Cambia i tuoi pensieri. Struttura conseguentemente la tua vitae. Salva te stesso e salva il mondo. Non essere qui come un oggetto anonimo ed ininfluente sbattuto a destra e a sinistra. Non fare il mantenuto o il parassita. Rimboccati le maniche. Lascia il tuo segno e le tue impronte in modo cosciente e costruttivo.

UN PROFESSORE DI NOME CARLO SGORLON

Ho iniziato parlando di Oliviero e intendo concludere col nome di Carlo Sgorlon (1930-2009), ritenuto da molti come il miglior narratore italiano. Abitava a Raspano di Cassacco, una manciata di km da casa mia. Era pure stato mio professore di italiano all’Istituto Zanon di Udine, ed ero rimasto incantato dalla sua grande e fantasiosa originalità nel modo di esprimersi e di insegnare. A prima vista un personaggio del passato. In realtà un pensatore super-avanzato e un animo attratto dal mistero, dal sotterraneo, dal criptico. Oggi vengo a sapere per bocca dei critici che si atteneva alla formula vichiana dello “Scire est scire per causas” (conoscere è conoscere attraverso le cause). Quando lessi il suo primo libro “Il trono di legno“, lo chiamai al telefono per fargli i miei complimenti. Non era stato ancora premiato.

QUALCOSA DI BUZZATI E QUALCOSA D’ALTRO

I concetti che si traggono dai suoi libri sono che “La terra è una cassa armonica risonante di favole e di cose scomparse”. Si ritrovano in lui le atmosfere magiche, surreali, emotive ed angosciose espresse dal miglior Dino Buzzati (1906-1972) nel Deserto dei Tartari, dove primeggiamo temi come la solitudine, l’ineluttabilità del tempo, l’attesa, la rinuncia, l’adeguamento a forze oscure che guidano l’esistenza.

CONTRARIO ALLA MENTALITÀ ATEA

Sgorlon, con tutte le sue fantasticherie storiche, ci aiuta a capire meglio i temi sul tappeto. “La mentalità atea porta ancora l’impronta del materialismo ottocentesco. Invece di aggiornarsi alle scoperte del Novecento sulla fisica quantistica, dove si è giunti alla conclusione che la materia è viva, che la materia è energia vibrante, in linea poi con quanto già insegnato da tutti i testi sacri”.

LE FOIBE E LE STRAGI DELLA STORIA RECENTE

Pur non mancando archetipi (pensieri, sentimenti), etica ed epica, miti, fiabe e saghe, non mancano in Sgorlon le tragedie della storia, la guerra, l’attualità (nel caso suo il disastro del Vajont), il dramma delle foibe, i fatti di Porzùs. Sul silenzioso genocidio attuato dai partigiani di Tito ai danni della popolazione italiana, è stato uno dei primi a sollevare il velo di imbarazzo e di falsità celato dalla egemonia culturale del PCI. Pagò con l’ostracismo dalle antologie scolastiche e con l’opera vile e mediocre di solerti assessori “progressisti”, capaci di cancellare i verdetti di giurie popolari a lui favorevoli in più di un premio letterario. Sgorlon, friulano verace, non era il tipo da farsi intimidire.

ANCHE LA SINGOLA PUNTATA HA IL SUO VALORE

Questa vita, questo periodo di tempo che tutti noi trascorriamo nel nostro corpo fisico, è solo un tratto brevissimo della nostra esistenza globale. È una puntata, un periodo importante della nostra esistenza, perché ognuno di noi ha uno scopo nella vita e se viviamo bene non dobbiamo preoccuparci della morte. Vivere bene significa soprattutto imparare ad amare. La conoscenza è utile ma, da sola, non è in grado di aiutare nessuno. Viviamo dunque in sinergia ed in armonia col mondo.

DIO NON AMA CHI UCCIDE, E ANCOR MENO CHI PLASMA L’ACQUA MALAMENTE

Questo è il vero significato di “Dio non ama chi uccide”. “Dio non ama chi mangia carne e pesce”, perché è proprio chi mangia cadaveri il vero assassino, il committente del crimine perpetrato dai macellai. “Dio non ama chi promuove in televisione ricette volgari e violente, chi è incapace di concepire un piatto di verdure senza che ci sia dentro il gambero e il granchio, il tonno ed il salmone, il tacchino, il pollo, l’oca, lo struzzo, il maiale, il cavallo, l’asino, il montone, il canguro o il cammello”. Insegnare alla gente modi criminali ed irresponsabili di pensare, di vivere e di mangiare è plasmare l’acqua malamente. È andare contro natura. È andare contro la legge.

UNA VITA TENDENZIALMENTE PRIVA DI MACCHIE E DI SMAGLIATURE

Chi decide di vivere in modo vegano tendenziale crudista, rispettando se stesso e gli altro, rispettando bipedi e quadrupedi, piumati e squamati, fa in realtà una scelta virtuosa, conveniente e carica di saggezza. Una scelta assai simile se vogliamo  a quella indicata da Natarella. Fa un percorso netto, privo di deviazioni, di errori, di macchie e di smagliature. Fa anche una scelta d’amore e non di odio, di armonia e non di conflitto. Fa una scelta mirata e perché no, quantica, logica e scientifica.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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LETTERA Caro Valdo, è grazie ad uno scienziato che conosco e seguo fin da bambina che mi ha portato verso te. Mi ha detto "quando non ci sarò più io trovati...

Commenti

3 Commenti

  1. alessandro

    Valdo hai un potere di riflessione straordinario, sei grande è dir poco, oserei dire infinito come la luce.
    alessandro

    Rispondi
  2. Angie Ginev

    Eccellente, sotto ogni aspetto, tanto da inserire un link sul mio blog, mi meraviglia il fatto che vi sia qui un unico commentatore, non capisco come sia possibile. Dove sono tutti gli altri?
    Ti ringrazio tanto per averlo scritto, è un mix formidabile tra scienza ed amore, e deve assolutamente essere condiviso.

    Rispondi
  3. Martha Cecilia Sierra Arrubla

    MI RIFACCIO ALL'AMICA ANGIE CARO VALDO ,MA LA MIA MERAVIGLIA TI L'AVEVO ESTERNATA TEMPO FA,IL MOTIVO DI QUESTO DISTACCO?FORSE VA RICERCATO NELLA PRODUZIONE DI KAKI….SONO TUTTI GELOSI….NESSUNO RIESCE A RACCOGLIERE LE QUINTALATE DI PRODOTTO COME RIESCE DELLE TUE DUE PIANTE CHE HAI NELL'ORTO.UN GRANDE ABBRACCIO PER UN GRANDE UOMO

    Rispondi

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