LETTERA
ASPORTAZIONE UTERO FIBROMATOSO E CONSERVAZIONE OVAIE, CON INFEZIONE E DOSI MASSICCE DI FARMACI
Caro Valdo, da tanto tempo meditavo di scriverti ma ho sempre aspettato, timorosa di farti perdere del tempo. Mi sono imbattuta nel tuo blog l’anno scorso mentre ero convalescente in seguito ad un intervento di isterectomia, dove mi hanno asportato solo l’utero e conservato le ovaie. L’intervento a detta dei medici era necessario in quanto le emorragie erano diventate talmente cospicue da mettere a repentaglio la mia salute. Il fibroma aveva raggiunto dimensioni talmente grandi da raddoppiare la grandezza del mio utero. Prima di essere operata ero collassata con l’emoglobina ai minimi termini, sottoposta ad un raschiamento senza successo e trasfusa di due sacche di sangue. Poi l’intervento, a cui è seguita una convalescenza dolorosissima aggravata da infezione alla cupola vaginale, curata con dosi massicce di antibiotico e antidolorifici ogni 6 ore per quasi due mesi.
INCONTRO COL TUO BLOG E INIZIO DEL PERCORSO IGIENISTA, CON PROGRESSIVO RECUPERO SU DIVERSI FRONTI
Nel frattempo scopro il tuo blog, ti leggo, mi appassiono e vengo a vederti a Spinea. Da allora inizia il mio percorso igienista, anche se già da un anno ero vegetariana. Percorso igienista sostenuto dalla lettura quotidiana delle tue illuminanti tesine. Inizia così il mio recupero progressivo. Mi libero completamente dalla schiavitù dei farmaci da cui ero dipendente in quanto soggetto ipocondriaco. Sconfiggo la stispsi che mi tormentava dall’adolescenza. Mi addormento senza problemi dopo aver sempre sofferto di insonnia. Mai più problemi di mal di testa, mali di schiena, candidosi, stanchezza, vertigini, tutti ricordi del passato!
RIMANE INALTERATA ED IRRISOLTA LA GASTRITE CRONICA
L’unica cosa che tuttora mi tormenta è una gastrite cronica che, nonostante l’alimentazione vegana tendenzialmente crudista, non se ne va. Mi è stata diagnosticata una quindicina di anni fa e confermata da una successiva gastroscopia tre anni fa. Complicata poi da una faringite posteriore importante legata al reflusso gastrico. Il primario otorino che mi ha visitato mi ha spaventata dicendomi che, per non trovarmi di fronte a qualcosa di ben più grave nel tempo, era necessario iniziare ad assumere una megadose giornaliera di inibitore di pompa protonica. Dopo aver scoperto che ero vegana si è talmente preoccupato da consigliarmi con urgenza un esame completo e dettagliato del sangue. Il tutto condito dalla prescrizione di integratori vitaminici e minerali. Ho pagato la parcella salatissima con grande dispiacere, consapevole di aver perso tempo e denaro.
C’E’ TUTTORA NAUSEA, BRUCIORE, DOLORE E GONFIORE
Ho letto tutte le tue tesine sulla gastrite e cerco di fare tesoro di tutti i consigli che vi ho trovato. Nonostante tutta l’attenzione che ci metto nell’alimentazione, seguendo scrupolosamente il tuo schema, continuo ad avere nausea, bruciore, dolore, gonfiore, senso di ripienezza. Solo di notte non sento dolore ma al mattino ricompaiono tutti i sintomi.
PUO’ AVERE UN RUOLO LA MANCANZA DI RELAX E DI SERENITA’?
Ora, dato che a causa di problemi economici gravi e ricorrenti legati a vicissitudini professionali di mio marito sono perennemente in ansia, e tra l’altro sono mamma di due ragazzi di 12 e 13 anni che mi assorbono ancora molto, ti chiedo fino a che punto la mancanza di serenità può risultare deleteria per il mio stomaco. In altri termini, anche se mi cibo in modo virtuoso e ligio a tutte le tue indicazioni, anche se dormo, se faccio belle camminate, se prendo tutto l’aria e il sole che posso, fino a che punto lo stress potrebbe paralizzare il mio sistema immunitario e provocare la formazione di un tumore per esempio? E qui rispunta la mia indole ipocondriaca, anche se non mi voglio sottoporre a nessun altro esame perché non servirebbe a nulla.
PRIMA O POI LA MIA PAZIENZA VERRA’ PREMIATA
Se ti può aiutare ho 50 anni, alta un metro e 60 con peso di 50 kg. Da giovane mi sono state tolte le tonsille e l’appendicite. Onnivora ma con scarsa propensione verso carne e latticini. Spero tanto che tu possa trovare il tempo per rispondermi. Diversamente non importa perchè non c’è comunque nulla e nessuno che mi potrà distogliere dai tuoi insegnamenti e tu continuerai ad essere la mia guida. Prima o poi la mia pazienza verrà premiata. Con immensa stima, ammirazione e affetto. Un ABBRACCIO FORTE.
Elena
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RISPOSTA
HAI RAGGIUNTO TRAGUARDI DI ECCELLENZA
Ciao Elena. Sei stata bravissima nel risolvere stipsi, emicrania, mal di schiena, candidosi, stanchezza e vertigini. Risultati ottenuti poi in condizioni non facili ma di notevole precarietà . Essere in convalescenza da un delicato intervento chirurgico, e nel contempo sottoposta a massicce cure antibiotiche e antidolorifiche, non è certamente condizione ideale per guarire, e tu ci sei riuscita.
GASTRITE E ULCERA GASTRICA RICHIEDONO SULFORAFANO DALLE CRUCIFERE
Manca ancora la gastrite, una patologia complessa con lesione infiammatoria e ulcerosa della mucosa gastrica. E’ risaputo che le tensioni e gli stress del vivere quotidiano si scaricano su determinate parti del corpo umano. Lo stomaco è l’organo tipico di somatizzazione di queste problematiche. Sicuramente stai subendo questo tipo di situazione. Tieni presente che, tanto per fare un esempio di tipo statistico, ci sono oggi 25 milioni di Americani che, in un certo momento della loro vita, soffriranno di ulcera peptica, curata con un antibiotico come la Amoxicillina, un farmaco causante febbre, nausea, dolori stomacali, diarrea, mali di testa. Oltre a questi danni, una cura antibiotica che dura in genere 17 giorni, costa in America dai 1000 US$ in su. Lo scopo dell’antibiotico poi è quello di scagliarsi contro l’Helicobacter Pylori, considerato erroneamente causa dell’ulcera, mentre al massimo è la conseguenza della medesima.
DUE SETTIMANE A CENTRIFUGATI E POI DIETA VEGANCRUDISTA NORMALE
La cura migliore rimane quella di due o tre settimane a centrifugati di cibo naturale crudo, seguite poi gradualmente da dieta vitale masticata, inclusiva di un piatto quotidiano di broccoli crudi e cotti al vapore, dei cavolini di Bruxelles e dei cavolfiori (cotti eventualmente al vapore). Il purè di patate va bene. Un passato di verdure cottura 16-18 minuti in pentola normale e coperchio, con broccoli, patate, carote e cipolle, sedani, può essere raccomandabile nella dieta successiva ai centrifugati, qualora il crudo esclusivo continui a provocare dei problemi. I broccoli contengono una sostanza potente come il sulforafano. Per centrifugati si intende 2 coste di sedano, 3 foglie di cavolo, mezza patata, 4 carote, una mela, del prezzemolo, dei semi di lino, pizzico di peperoncino. Ottimi pure l’aloe, lo zenzero, i ravanelli. Se ci sono problemi anche coi centrifugati, l’unica alternativa possibile è quella del semidigiuno ad acqua e limone, ad acqua e succo di mela, finché non si ripristina la funzionalità gastrointestinale. Pere, mirtilli, clementine, pompelmi, nespole germaniche, spremute di melograno, rappresenteranno la parte fruttariana più’ consistente della dieta nell’emergenza.
Valdo Vaccaro
Salve Valdo,sono una ragazza di 28 anni. Ho scoperto da 3 anni l’intolleranza al lattosio poi l’intolleranza al nickel e alla soia. Ma evitando tutti i cibi che maggiormente li contenevano ho avuto sempre disturbi da vomito e diarrea. Mi sono recata da un altro nutrizionista e mi ha consigliato varie analisi da fare. Ho scoperto il fenomeno di reynoud in quanto avevo anche forti dolori agli arti oltre che all’addome e forti formicolii. Ho continuato le varie indagini ed ho scoperto una forte allergia al nickel solfato e al cobalto. Ho adeguato ancora la mia dieta ed ora mangio solo farinacei come kamut e farro..non tocco pomodori, bevande, non mangio tutte le tipologie di frutta tranne la mela, non tocco latte e derivati, non mangio verdure all’infuori di finocchi, fagiolini, rape, cavoli, broccoli, peperoni, non posso mangiare legumi e cibi che fermentano, non posso toccare zuccheri ed ora anche caffè.Quando mangio ciò che non dovrei sto male. Potrei anche vomitare per un pezzetto di cioccolata. Mangio carne e pesce anche perchè ho forti carenze di b12. Ho eseguito una gastroscopia e mi hanno diagnosticato reflusso gastroesofageo e dalla biopsia mi hanno detto che ho una gastrite cronica attiva ma non helicobacter pylori. Ho eseguito 2 visite da due gastroenterologi diversi e nessuno dei 2 mi ha detto come risolvere la mia gastrite. Mi hanno consigliato il pantoprazolo per la mattina e gavisgon 20minuti dopo i pasti. Per reynoud prendo trental mattina e sera. Sto bevendo l’Aloe per aiutare lo stomaco. Ora non so più cosa fare. Sono terrorizzata dalla gastrite che essendo cronica attiva ho timore possa tramutare in qualcosa di più serio. Ultimamente mi hanno parlato di premere gli inibitori di pompa protonica ed ho letto che hanno l’omeprazolo che tempo addietro mi hanno sostituito perché c’era il lattosio e mi dava forti disturbi. Sapete consigliarmi qualcosa. Attendo vostre
Saluti Carmen