IPOACUSIA GRAVE E FIBRINOGENO ALTO

da 15 Ott 2013Ipoacusia

LETTERA

NEL GIRO DI POCHI MESI HO SCOPERTO I GROSSI BENEFICI DELLA SCELTA VEGANCRUDISTA TENDENZIALE

Buongiorno Valdo, sono Alberto di Conegliano Veneto (Treviso). Le scrivo per chiederle come poterla incontrare per un consulto. Sono vegano da qualche mese e ovviamente ho scoperto tutti i benefici che la vita acquisisce dopo aver fatto questa scelta.

PADRE COLPITO DA IPOACUSIA GRAVE E DA IPERFIBRINOGENEMIA

Durante questo periodo mio padre è stato colpito da una ipoacusia gravissima lato dx e parziale sinistro. Oltre le solite cure e esami, senza ovviamente sapere la causa del sintomo, ho notato nell’esame del sangue ritirato ieri, che il fibrinogeno è alto e questo non va per niente bene.

GENITORE SORDO ANCHE AI BUONI CONSIGLI

Sto facendo di tutto per fargli capire cosa significhi per lui smettere di assumere qualsiasi derivato animale, caffè e alcolici ma non mi ascolta! Se ha bisogno di qualsiasi documento glielo farò avere!
Sono certo che lei mi può aiutare e per questo la ringrazio di cuore se riesce a rivolgermi la sua attenzione! Un abbraccio.
Alberto

*****

RISPOSTA

IPOACUSIA, ANACUSIA E COFOSI

Ciao Alberto. Il termine ipoacusia indica una riduzione dell’udito. Tale riduzione può essere di lieve, media o grave entità. L’ipoacusia può essere monolaterale, bilaterale simmetrica o bilaterale asimmetrica. Quando la perdita della capacità uditiva è completa e bilaterale si parla di cofosi. Se invece la perdita totale è di tipo monolaterale viene definita anacusia. L’udito è una funzione molto importante e una sua riduzione può compromettere seriamente la qualità della vita di un soggetto. L’ipoacusia è una condizione molto diffusa. Si stima infatti che il 40% della popolazione sopra i 75 anni ne soffra regolarmente.

FIBRINOGENO REGOLATORE DELLA EMOSTASI O DELLA COAGULAZIONE

Il fibrinogeno è una glicoproteina del sangue che ne regola la coagulazione. Il suo ruolo, perciò, è importante proprio in caso di perdite ematiche ed emorragie. I suoi valori vanno controllati soprattutto in quanto indicatori della salute generale del cuore.

GLICOPROTEINA PRODOTTA NEL FEGATO

Vediamo, dunque quali sono i livelli-soglia di fibrinogeno da considerare. Dal punto di vista biologico, il fibrinogeno è una glicoproteina presente nel plasma sanguigno, prodotta a livello epatico, il cui scopo è quello di favorire l’emostasi, ovvero la coagulazione del sangue. Non a caso viene anche definito fattore I di coagulazione.

VALORI CORRETTI DI FIBRINOGENO TRA 150 E 400 MG/L

In pratica su questa glicoproteina, in caso di emorragia, agisce la trombina, a sua volta un enzima di natura proteica che trasforma il fibrinogeno in fibrina e consente in questo modo al sangue di agglomerare piastrine e globuli rossi formando un coagulo semi-solido. L’intervallo considerato nella norma si situa tra i 150 e i 400 mg/litro, tenendo conto che, in genere, il valore stabile medio è di circa 225 mg/litro.

CASISTICA DI FIBRINOGENO ALTO

Cosa significa se, invece, i nostri livelli sono superiori a questi? Le possibili cause sono:

  • Gravidanza,
  • Stati infiammatori di qualunque tipo,
  • Patologie cardiovascolari e aumentato rischio di trombosi, ictus, coronaropatie, infarto.

CASISTICA DI FIBRINOGENO BASSO

Ma i nostri livelli ematici di fibrinogeno potrebbero anche essere inferiori alla norma. Che cosa significa in questo caso?

  • Malattie del fegato con conseguente ridotta funzionalità epatica (infatti il fibrinogeno viene sintetizzato proprio da questo organo),
  • Presenza di trombi nel sangue,
  • Ereditarietà e malattie della coagulazione del sangue come l’emofilia.

DIVERSI TIPIO DI IPERFIBRINOGENEMIA

Se l’aumentata concentrazione di fibrinogeno è dovuta alla gravidanza o ad un malattia infiammatoria acuta, essa si risolverà spontaneamente. Se l’iperfibrinogenem​ia è dovuta ad una patologia acquisita, come ad esempio l’artrite reumatoide, non vi sono provvedimenti efficaci o farmaci specifici per modificarla.

ABBASSAMENTO COLESTEROLO TOTALE E INSERIMENTO DI AVOCADO, NOCI  E SIMILI NELLA DIETA

Se il medico ritiene che gli elevati livelli di fibrinogeno siano responsabili di un aumentato rischio cardiovascolare, sarà opportuno prevedere variazioni del proprio stile di vita, intervenendo su altri fattori di rischio modificabili, quali ad esempio la riduzione del colesterolo totale e l’aumento del colesterolo HDL. Vi sono inoltre alcuni dati a favore del fatto che una dieta ricca di acidi grassi omega-3 e omega-6 (contenuti in avocado, mandorle, pinoli, noci e frutta da guscio) possa ridurre i livelli di fibrinogeno.

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Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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