LA DEBOLEZZA È UN SEGNALE DA REGISTRARE E DA SCONFIGGERE

da 16 Ott 2017Stanchezza cronica

LETTERA

AFFLITTA DA UNA SENSAZIONE DI DEBOLEZZA

Caro Valdo, Sono felice di essere vegan da 3 anni e mezzo, ma la sensazione di debolezza mi affligge. Sono una persona forte, ma non riesco a superare questa questione, che mi sconforta molto. Ho 34 anni e peso 54 kg, amo tutto ciò che sono diventata dopo la mia trasformazione vegan-crudista. Ma non capisco proprio come risolvere questa questione della debolezza.

STRESS E TRAUMI EMOTIVI

In primis ho accumulato tantissimo stress questo anno e tanti shock emotivi. Tanti cambiamenti di vita, mia madre che si è ammalata e poi dopo due mesi l’ho persa, grosse difficoltà nel rapporto con mio padre e infine il mio compagno che mi ha tradito.

RITROVARSI SENZA FORZE È QUALCOSA CHE DEPRIME

Ma prima di essere vegan anche se soffrivo tanto non mi sentivo mai così tanto senza forze. Questo mi deprime. Certo avevo altri vari problemi che ora non ho, e sono felice di averli superati, ma non mi sta bene comunque vivere la vita con questa debolezza.

RICORSO ALLE UOVA CON DIFFICOLTÀ DIGESTIVE

Sono da poco tornata dal Cammino di Santiago, difficile ma meraviglioso. E anche lì ho avuto cali energetici forti. Allora ho preso delle uova, più volte, dopo anni che non le mangiavo. Magari mi tiravano un po’ su, ma poi mi appesantivano terribilmente e il mio corpo faceva una fatica enorme per digerirle. Che senso ha tutto questo? Io non so che fare.

HO DEI CALI ENERGETICI

Oggi che sto pure traslocando, mi sento a pezzi, mi brucia in petto e mi sento debolissima. Capisco che lo stress fa male. Ma anche se cerco un’attività fisica più intensa ho dei cali. Io voglio di più, le mie gambe ce la fanno, vorrebbero fare un sacco, ma la mia testa e il mio petto non ce la fanno, se spingo di più. E mi sento i polsi deboli come se il sangue non circolasse bene.

NON RIESCO A DARMI UNA RAGIONE

A volte faccio fatica a concentrarmi in questi momenti. Che cos’è? Calo di vitamina D, B 12 o cosa? Non faccio analisi da tre anni. Pensi che sia meglio che le faccia? Dovrei fare un digiuno? Che posso fare? Ti ringrazio per il tempo che vorrai dedicarmi. Un caro saluto

Margherita

*****

RISPOSTA

BASSA ENERGIA E BATTERIE DA RICARICARE

Ciao Margherita. Quando si attraversa un momento difficile il corpo ci dà dei segnali e ci dice che l’energia è al minimo, che la nostra batteria è andata sotto il livello di guardia, complice magari anche il cambio stagionale. Oltre a questo avvertimento, il corpo si auto-protegge conservando gelosamente le già scarse energie a disposizione, per cui tu vai ad aprire il rubinetto dell’energia e quello la manda fuori sgocciolando e non a pieno regime come tu vorresti.

I TRAUMI EMOTIVI METTONO A SOQQUADRO GLI EQUILIBRI INTERNI

Dici che che non ti sai dare una ragione, ma non è così. Hai fatto cenno a un particolare accumulo di stress in questi ultimi mesi. La perdita di un genitore è sempre traumatica e può rappresentare una mazzata tremenda per l’equilibrio psico-somatico di una persona. Se poi ci sono pure altre disavventure sul piano dell’armonia in famiglia, si può proprio dire che piove sul bagnato.

PER ALIMENTARSI AL MEGLIO SERVE UN BUON APPETITO

Ovvio che il cibo è fondamentale, ma occorre assumerlo in presenza di buon appetito e occorre digerirlo bene. È risaputo che preoccupazioni, stress, depressione, ansia, insonnia non aiutano certo l’apparato digestivo. Sono stati di alterazione che vengono somatizzati in zona stomaco e in zona fegato. Occorre pertanto prendere nota di tutte queste cose e comportarsi di conseguenza, riservando al proprio organismo il rispetto e la pazienza necessari a fargli tirare il fiato in attesa di tempi migliori.

GLI ALTI E BASSI SONO UNA REGOLA

La vita non procede mai secondo una direttrice lineare e retta, ma va per tutti ad andamento ondeggiante, vale a dire ad alti e bassi determinati da condizioni organiche interne intrecciate a condizioni ambientali, climatiche, familiari e sociali. In questo momento tu stai vivendo nella parte bassa di questa linea sinusoide.

ALIMENTAZIONE NATURALE E VIBRANTE AI MASSIMI LIVELLI

La raccomandazione è di assumere:

  • Alimenti vivi, freschi e vibranti oltre i 6500 Angstrom sulla scala Simoneton, e pertanto frutta acquosa a stomaco vuoto e manciata di frutta da guscio stagionale a fine pasto,
  • Cibi ad alta digeribilità, inclusivi di patate, carote, cavoli, riso integrale, zucca, zucchine,
  • Cibi ad alto potere calorico-proteico ed energetico, come verdure crude ben masticate e assunte come primo piatto a pranzo e cena, avocado, avena, riso integrale, miglio, orzo, spinaci, ortiche, zucca, semi di zucca, patate non irradiate, patate dolci, legumi freschi e digeribili come ad esempio fagiolini e lupini, datteri e fichi secchi,
  • Cibi ad alto potere ossidante rispettosi delle esigenze ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity) e pertanto flavoni e flavonoidi,
  • Cibi ricchi di magnesio al naturale, visto che il magnesio organico regolarizza gli impulsi elettrici, previene  fibrillazioni e tachicardie logoranti per il cuore, riduce l’ansia e l’irritabilità.

PANEM ET CIRCENSES

Alimentarsi bene è fondamentale ma sempre ricordando che la vita, equilibrata ed appagante, non è fatta i solo cibo. È fatta di sole, di aria, di respirazione lunga e non corta, di movimento proporzionato alle nostre potenzialità del momento. È fatta di motivazioni e di buoni pensieri, è fatta di valori ed anche di divertimento. Panem et circenses, insegnava Giovenale e con lui gli antichi romani. Studiare di più, impegnarsi di più alla ricerca ed alla comprensione di se stessi e del mondo che ci circonda, raschiare più a fondo nei nostri valori interiori.

L’AMBIENTE INTERIORE VA DECISAMENTE BONIFICATO

Trovare ragioni semplici e genuine per vivere meglio, per riflettere e per rilassarsi. Operare cambiamenti netti e coraggiosi nel proprio stile di vita, se necessario e se possibile. Modificare radicalmente il proprio Milieu Interieur non soltanto sul piano fisico, ma anche su quello emozionale e spirituale, se vogliamo davvero uscire dal tunnel patologico provvisorio a cui ci costringono le presenti circostanze.

FARE GLI ESAMI DEL SANGUE, MA CON LO SPIRITO GIUSTO

Si possono sempre scomodare ipotesi di diverso tipo, come malfunzionamento della tiroide, sotto-funzione di fegato e reni, vitalità interna compromessa da ostruzioni virali da scarso smaltimento giornaliero delle proprie scorie e delle proprie cellule morte, e compromessa da infiammazioni e da microbiota alterato e compromesso con eccesso di batteri putrefattivi. Certo che se uno vive col chiodo fisso di dover fare degli esami del sangue, meglio togliersi il cruccio e farli, a patto di non entrare in un vortice di test inutili e ansiogeni, buoni solo a giustificare delle prescrizioni e dei tentativi sanitari che il più delle volte complicano anziché risolvere.

ABBIAMO GLI STRUMENTI PER VENIRNE FUORI

Se impariamo a seguire i buoni consigli e il pacchetto salute igienistico che va molto al di là del semplice veganismo tendenziale, guadagneremo molto in serenità e armonia interna, diventeremo autonomi, sorrideremo più spesso del nostro fato e delle nostre apparenti o reali debolezze, comprenderemo pure che siamo pur sempre dotati di formidabili strumenti di auto-equilibrio e di auto-guarigione.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

7 Commenti

  1. Danilo Rufini

    Soluzione….digiuno terapeutico a la Salvatore Paladino…cerca su you tube…parlo per esperienza diretta non per sentito dire
    Esperienza mia e di tantissime persone

    Rispondi
  2. Giuseppina Virgillito

    Gira tanto la malattia di Lyme, che non viene quasi mai diagnosticata, e provoca la sindrome da stanchezza cronica. Anche il virus Chykungunya si manifesta con dolori ostearticolari ed una astenia terribile. I micobatteri atipici, oggi diffusissimi, provocano una stanchezza mortale. E spesso non si tratta neppure di agenti infettivi ma di fattori immunologici, creati in laboratorio e poi diffusi nell’ambiente. Gli squilibri elettrolitici possono manifestarsi con astenia, come anche l’insufficienza renale, a volte misconosciuta.

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  3. Renato Tarabella

    In famiglia, il problema della stanchezza cronica l’abbiamo eliminato togliendo (ormai da 6 anni) tutte le farine e pure i cereali in genere… Stessa cosa ci fanno i legumi, se assunti in quantitá elevate. Mangiamo solo frutta e verdura come carboidrati… ogni tanto le patate… ma anche li.. se si esagera un po, la stanchezza ti salta addosso.

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    • the_zoo

      Ciao Renato, la penso come te, ma a differenza tua non sono ancora riuscito ad eliminare del tutto i cereali e i legumi, non tanto per in fattore di “piacere” ma piuttosto perché il mio peso non mi consente di stare in piedi solo a frutta e verdura….purtroppo pesando 60kg per 1,75m sono già molto sotto al peso forma.

      Se potrai/vorrai rispondermi, come organizzi/organizzate i pasti e quanta frutta assumete?
      Privilegi quella dolce o forse escludi quella acida?

      Io attualmente con i miei 2,5/3kg di frutta al dì non riesco a accumulare nemmeno un grammo di peso e sono costretto, anche solo per mantenere il mio status, ad inserire addondanti verdure cotte e cereali senza glutine a giorni alterni.
      Ciao

      Rispondi
      • Renato Tarabella

        Ciao the_zoo,
        I legumi, per me, sono uno sgarro, ci vado molto cauto. Diciamo che li mangio 1 volta alla settimana, zuppe di legumi, verdure con aggiunta di patate. Frutta, bene o male ne consumo anche io la tua quantitá. Capita 1 volta alla settimana di fare piselli come contorno. Consumo 3-4 cucchiaini di miele al giorno per i caffè e peso anche io 61kg x 1.77 di altezza. Ho lo stesso peso e la stessa forma che avevo a 18 anni quando facevo sport. Ora ne ho 51 e ho passato 20 anni di inferno girando fra i 73 e gli 82kg con una marea di sintomi piú o meno gravi.
        La chiave è stata smettere farine e latticini e qualsiasi cibo prodotto in fabbrica/inscatolato, solo fresco. Da li la rinascita.
        Devo dire che negli ultimi mesi, ho messo su un po di grasso (nullo per la normalitá) sulla pancia, fino a 6 mesi fa, ero piú integralista e non toccavo legumi o patate ma rischiavo di andare sottopeso, il mio lavoro non mi aiuta… sono un programmatore.
        La differenza è che la vitalitá e la produzione di muco sono peggiorati rispetto a quando non toccavo patate e legumi.

        Non sono vegano o vegetariano, seguo la filosofia del raccoglitore/cacciatore. Posso dire oggi di non aver piú alcun sintomo, compresa la forfora… sintomi che ricompaiono, emicrania e naso tappato, ogni volta che sono costretto a mangiare al ristorante cibo cotto o conditi dal ristoratore. Ma sembra che lo standard sia mangiare cibo mezzo bruciato e caramellizzato.

        Ciao

        Rispondi
        • the_zoo

          Grazie della risposta Renato,

          Il mio peso forma dovrebbe essere tra i 65 e i 70kg, ma penso che senza una adeguata preparazione fisica non potro’ aumentare la mia massa. (a questo proposito sto studiando con interesse il metodo Matevo)

          Anch’io soffro di forfora (psoriasi per essere piu’ preciso), ma a differenza tua non l’ho ancora debellata nonostante i miei enormi sforzi alimentari degli ultimi 3 anni.

          Un’ultima domanda, se posso:
          dici di non essere ne’ vegano ne’ vegetariano e di stare lontano dal cibo cotto; come concili le 2 cose?
          Io santuariamente mangio sardine, ma chiaramente cotte, ma sono dell’avviso che carne e pesce possano in fin dei conti fare meno danni dei farinacei (danni dal glutine possono manifestarsi immediatamente dopo un piatto di pasta, i danni di una bistecca non si manifesteranno subito dopo aver divorato una costata, tanto per intenderci); non per questo baso la mia dieta su carne e pesce, privilegio invece la frutta dolce, ma l’elegio che trovo nell’ambiente vegano/igienista/crudista nei confronti dei cereali e dei legumi (di tutti i tipi) e’ spropositato.

          Ciao

          Rispondi
          • Renato Tarabella

            Ciao, non è che stiamo lontani dal cibo cotto. Cucino al vapore, in padella con coperchio semisferico a bassa temperatura, oppure al forno, ma sempre intorno o sotto i 100 gradi. La cottura richiede molto piú tempo (a parte il vapore) ma la carne o il pesce non si disidrata ed il risultato è qualcosa di differente e molto piú buono.

            Facciamo uso di poca carne selezionata allevata a terra. Qui alle Canarie, riusciamo a trovare maiale iberico, quaglie, capra e agnello e si trova anche carne carne allevata con erba che contiene omega 3 e naturalmente uova di buona qualitá… certo non siamo ai livelli degli allevamenti di 100 anni fa ma ci accontentiamo. Naturalmente consumiamo pesce, di piccole dimensioni di bassa profonditá esclusi tonni, pesce spada, salmone e tutti quelli allevati come orate e spigole.

            La cosa di cui facciamo pochissimo uso in famiglia sono i detersivi, deodoranti per il corpo… non usiamo pesticidi, profumi, incenso, deodoranti per gli ambienti etc…. queste cose mi fanno partire il mal di testa in 10 minuti… ma ho sempre fatto queste scelte ancor prima di tutti i cambiamenti alimentari. Ho sempre preferito il profumo del letame ai profumi chimici e industriali.

            Il nostro ultimo figlio, ne abbiamo 5, ha oggi 6 anni ha iniziato a mostrare un unizio di psoriasi ai gomiti un paio di anni fá… ma era un periodo in cui esagerava di arachidi… da allora sono sparite dalla nostra alimentazione. Con gli altri 4 allevati a zuccheri, cereali, latticini ne abbiamo passate di tutti i colori. E’ bello vivere senza la paura di essere vittime di malattie casuali o “genetiche”. Io credo che molte problematiche dipendano anche dai fattori ambientali e dalle abitudini insieme all’alimentazione. Sarebbero da analizzare le tue abitudini, probabilmente ti sta sfuggendo qualcosa. Naturalmente, se si vive in posti altamente inquinati, soilo l’alimentazione non basta.
            Noi abbiamo lasciato l’italia diversi anni fa anche per evitare di vivere in una cappa di inquinamento, circondati da industrie e inceneritori.

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