LA PLANT-BASED DIET DEL MAGGIOR CARDIOLOGO AMERICANO

da 23 Set 2014Dieta vegan-crudista

LETTERA

UNO DEI MEDICI PIÙ CELEBRI IN USA STA DALLA NOSTRA PARTE

Ciao Valdo!!! Bentornato dalla tua intensa e frenetica settimana. Una buona notizia. Il dr Kim Williams, presidente dell’American College of Cardiology e direttore del Dipartimento di Cardiologia alla Rush University Medical Center di Chicago, diventato vegano nel 2003 dopo una diagnosi di ipercolesterolemia, consiglia la dieta vegana ai suoi pazienti dichiarandone i benefici per la salute.

LA NOTIZIA MERITA DI ESSERE TRADOTTA E PUBBLICATA

“Raccomando loro una dieta a base di vegetali perchè so che li aiuterà a ridurre la pressione del sangue, a migliorare la sensibilità all’insulina e a ridurre il colesterolo”. L’articolo che parla di questo straordinario medico è in lingua inglese e quindi io spero che il nostro Valdo trovi, in mezzo ai suoi mille impegni, la voglia e il tempo di vagliarlo e di proporlo nel suo blog.

UNA NOTIZIA STREPITOSA

Trovo che questa sia davvero una notizia strepitosa. Sapere che al vertice di un importante istituto di cardiologia ci sia un medico vegano è straordinario e confortante, un segno tangibile di come le cose stiano cambiando! Elena


ARTICOLO DI ANAHAD O’CONNOR (ELABORAZIONE, TRADUZIONE E SOTTOTITOLI DI VALDO VACCARO)

RACCOMANDAZIONI DA UN EMINENTE CARDIOLOGO VEGANO

Il dr Kim A. Williams, presidente eletto dell’American College of Cardiology, nonché presidente del Rush University Medical Center in Chicago, visita spesso di persona pazienti sovrappeso in lotta contro l’ipertensione, il diabete 2 e il colesterolo alto. Una delle cose che raccomanda è il cambiamento progressivo della dieta. Più specificamente li sollecita ad intraprendere un percorso vegetariano e vegano.

I BENEFICI DI UNA PLANT-BASED DIET

Il dr Williams divenne vengano tendenziale nel 2003, avendo verificato che il suo colesterolo LDL era troppo alto e rappresentava per lui un serio rischio cardiaco. Di recente ha scritto un saggio sulla sua personale esperienza e sulle ragioni del suo credo nei benefici di una plant-based diet, ossia di una dieta basata interamente sui vegetali. Il suo articolo è apparso sulla prestigiosa rivista americana MedPage Today, provocando reazioni non inferiori a quelle della conversione di Bill Clinton al vegetarismo.

CRESCITA DI POPOLARITÀ DEL VEGAN-CRUDISMO

Il veganesimo è molto cresciuto in popolarità negli ultimi anni, riflettendo l’esplosione di libri di cucina vegetariana, di ristoranti privi di carne nei menu, di prodotti innocenti e pacifici nei negozi virtuosi e persino nei supermarket. Ma il supporto al vegan-crudismo da parte di un personaggio che sta per diventare presidente della maggiore Associazione Cardiologica in USA, formulando politiche e direttive troppo innovatrici, non ha suonato la giusta corda intonata.

REAZIONI SCOMPOSTE E RIDICOLE

“Non pensavo affatto di creare trambusti e tempeste tra i miei colleghi. La loro reazione rumorosa, e di carattere diametralmente opposto, mi ha sorpreso ma non scoraggiato. Qualcuno mi ha accusato di usare le mie vicende personali per influenzare il grande pubblico. Qualcuno è arrivato ad insinuare che la mia Università è sponsorizzata da qualche industria, facendomi pure ridere. Quale può mai essere oggi un’industria interessata a promuovere la dieta vegetariana-vegana?”

TESTIMONIANZA APERTA E VERACE DEL SUO CASO PERSONALE

Il dr Williams ha poi spiegato che il suo articolo non è una spinta generalizzata verso il vegetarianismo, ma una semplice testimonianza verace e scientifica sul suo caso personale, scaturita da una prova del sangue di routine. Il suo colesterolo che stava a livello 110 due anni prima, era schizzato a 170, una quota ingiustificata ed allarmante per uno come lui che, nel 2003, aveva 49 anni. Lo sbalzo poteva derivare sì dal fatto che non si esercitava come un tempo e dall’età che avanzava, ma gli venne il sospetto che la dieta adottata avesse un notevole ruolo nell’intera faccenda.

A VOLTE SI SBAGLIA SENZA RENDERSENE CONTO

“Mangiavo basilarmente pollo e pesce, e niente carne rossa, secondo i consigli della SAD, Standard American Diet. Pensavo di essere sano. Ma la mia dieta era basso-grassa, e non basso-colesterolica come invece serviva”.

CALO DEL COLESTEROLO A LIVELLO 90

Le ricerche hanno dimostrato come la relazione tra il colesterolo del cibo e quello che circola nel sangue varia notevolmente da persona a persona. In molti soggetti il cibo ricco di colesterolo ha effetti minimi sul colesterolo del sangue. In altri invece l’effetto può essere pesante, come nel suo caso personale. Tanto che, eliminati i latticini e ogni proteina animale, e adottata una dieta rigorosamente vegana, con soia, noci e latte di mandorle al posto dei cibi precedenti, il suo LDL era sceso a livello 90 nel giro di sei settimane. In altri casi l’LDL calava da 170 a 150 soltanto, ma i suoi dati personali erano quelli citati, con riduzione a 90.

ABBASSAMENTO DEL COLESTEROLO E ANCHE DELLE INFIAMMAZIONI

Sebbene l’LDL giochi un ruolo importante nelle malattie cardiache, non è il solo fattore. La placca che si accumula sulle arterie consiste di colesterolo, ma anche di cellule immunitarie che invadono la regione arteriosa in seguito a qualche infiammazione. Alcuni ricercatori sostengono che le cardiopatie alle coronarie sono ingenerate più dalle infiammazioni che dal colesterolo. La risposta del dr Williams è che la strategia vegana abbassa non solo il colesterolo, ma anche le infiammazioni.

GLI AVVENTISTI DEL 7° GIORNO E IL DR ORNISH

Il suo entusiasmo per la plant-based diet proviene dalla stessa letteratura medica disponibile, che il dr Williams ha solo interpretato. Ha pure citato studi ed osservazioni effettuate su decine di migliaia di membri della Seventh-day Adventist Church, scoprendo che chi segue una dieta vegetariana vive molto meglio e molto di più di chi consuma carne. Bassi ratei di cardiopatie, minori casi di diabete, minori problemi renali. Pure le note ricerche del dr Dean Ornish dimostrano che la dieta vegetariana comporta meno placca coronarica e meno eventi cardiaci.

NIENTE DOGMI E TANTA UMILTÀ

Ovvio che occorre mantenere mente aperta e atteggiamento scientifico corredato da tanta umiltà. Gli Avventisti hanno condotto molti esercizi fisici, hanno estromesso il fumo e lo stress, per cui non si sa con esattezza quanto possa contare la dieta e quanto gli interventi di contorno. Le prove del dr Ornish hanno implicato estromissione totale di zuccheri raffinati e di farine bianche. Gli studi in corso non vanno pertanto ritenuti conclusivi e dogmatici. Il dr Williams non pretende di imporre promozioni vegetariane e direttive dietologhe all’interno della sua Associazione. Vorrebbe però più esperimenti liberi e aperti a dimostrazione di come stanno effettivamente le cose.

FALLIMENTO DELLE INTEGRAZIONI ORMONALI E VITAMINICHE

Nel contempo, il dr Williams continua a suggerire ai pazienti obesi e tormentati dal diabete 2 di fare più esercizio e di abbassare il consumo di carne, optando per diverse ricette deliziose della cucina vegana. Tanto più che molti studi ritenuti importanti si sono rivelati problematici e hanno subito clamorose smentite, come le cure a base di integratori vitaminici E, o le cure di ripianamento ormonale, o le cure con acido folico B9, o le cure di niacina B-3 per innalzare l’HDL.

CONSIGLI MIRATI PER OTTENERE RISULTATI SICURI

“Raccomando una plant-based diet perché so che essa

1) Abbasserà la loro pressione sanguigna senza uso di farmaci,

2) Aumenterà la loro sensitività all’insulina,

3) Diminuirà il loro livello di colesterolo.

A questo si limita per ora la mia azione. Alcuni pazienti si danno da fare e raccolgono risultati, altri, virtuosi solo a metà, restano a volte delusi”.

Fonte


RISPOSTA

DIETA BASATA SUI VEGETALI

Ciao Elena. Più che importante notizia di cronaca questo è un vero scoop, visto che il cardiologo in questione è uno dei più conosciuti in America. Preferisco usare l’ottima denominazione “Plant-based diet” da lui adottata, che suona bene e non occorre nemmeno tradurre. La dieta chiamata vegetariana ha infatti un significato limitativo, e quella chiamata vegana continua a lasciare perplessi e a non piacere troppo alla gente.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. Merio

    Questa è la lista di professionisti nel campo medico che consigliano una dieta plant based che conosco per ora: Caldwell Esselstyn MD, Dean Ornish MD, Joel Fuhrman MD, John McDougall MD, Neal Barnard Md, Brenda Davis RD, Jack Norris RD, David Katz MD (magari lui non proprio plant based, ma simile), T. Colin Campbell (PhD, MS).

    MD = Dottore in medicina; RD = Registered Dietitian; MS = Master of Science, cioè la nostra Laurea Magistrale ;

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