MALATTIA DI BERGER, PROTEINE, ENZIMI E IMMUNOGLOBULINE

da 8 Mar 2013Disturbi genitourinari

LETTERA

TRATTASI DI INSUFFICIENZA RENALE CONCLAMATA A DEPOSITI MESANGIALI

Egregio Dottore, grazie mille innanzitutto per il tempo che mi ha dedicato (vedi tesina “Shoenlein-Henoch porpora e glomerulonefrite“). Volevo aggiungere una cosa che forse potrebbe cambiare la sua valutazione sul da farsi. Ci troviamo di fronte ad un caso di insufficienza renale conclamata (glomerulonefrite a depositi mesangiali di IgA).

HA SENSO PARLARE DI RECUPERO IN QUESTA SITUAZIONE? SI PUÒ AVERE UN PIANO ALIMENTARE COMPLETO?

Lei ha parlato di recupero. Anche partendo da questa situazione si potrebbe pensare ad un possibile recupero? Sarebbe possibile avere un piano alimentare completo, o fissare un appuntamento con Lei per discutere di persona del problema? Noi siamo della provincia di Frosinone. Grazie mille.
Francesco

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RISPOSTA

ALTRA SVENTAGLIATA DI CONCETTI

Ciao Francesco. Tu cerchi soluzioni rapide, concrete, pratiche ed immediate a favore della tua cara nipote, e mi chiedi un generico incontro di approfondimento. Preparati invece a sorbirti un’altra sventagliata di concetti tratti da una materia complessa, in rapida e intensa evoluzione, carica di dati sofisticati, di ipotesi, di smentite, di convenzioni, di invenzioni, di dogmi che cadono in frantumi, persino di imbrogli e farse evidenti ed evidenziate (si parla in questi casi persino di Hiv e Aids). “Chi tocca i fili muore”, stava scritto nei cartelli posti sotto i tralicci dell’alta tensione. “Chi tocca la medicina viene come minimo sputtanato” possiamo parafrasare. Nobel veri come Kary Mullis (autore di “Ballando nudi nel campo della mente”, e docenti prestigiosi di biologia molecolare come Peter Duesberg (autore di “Aids il virus inventato”) non sono riusciti a scalfire il muro della menzogna. Non lamentarti. Dopotutto sei tu che mi proponi il termine “a depositi mesangiali IgA”, ed è indispensabile capirci qualcosa. Se non ti senti di sorbirti una lunga pappardella, su cui la tua mail mi ha inchiodato per due notti, salta pure i prossimi 20 capoversi e vai dritto verso la fine della tesina.

TESINE DA LEGGERE

DEPOSITO MESANGIALE DI IMMUNOCOMPLESSI CONTENENTI IMMUNOGLOBULINE DI TIPO A

Si parla di mesangio intraglomerulare, che è parte del corpuscolo renale, e di mesangio extraglomerulare, posto all’esterno del corpuscolo renale, e appartenente all’apparato iuxtaglomerulare nel contesto della tonaca muscolare esterna, con funzioni segnalatorie verso i recettori renali. Come aumenta il deposito mesangiale di immunocomplessi contenenti IgA, così aumenta l’alterazione della carica elettrica che perde di efficacia per cui si determina una riduzione della clearance, ossia della pulizia interna, dello smaltimento dei detriti cellulari (visto che anche in quella zona ci sono miliardi di cellule in fase di ricambio e quindi di moria e di urgente necessità espulsiva).

GLICOSILAZIONE E CATENA PEPTIDICA

La glicosilazione è un processo di modifica di una proteina mediante aggiunta di zuccheri alla sua catena peptidica. Una proteina glicosilata acquista resistenza e completezza, non è vulnerabile agli attacchi enzimatici delle proteasi. Si parla di N-glicosilazione (aggiunta di una catena glucidica stabilizzante a un atomo di azoto dell’asparagina), e di O-glicosilazione (aggiunta di di una catena glucidica stabilizzante a un carboidrato).

DOGMI TRABALLANTI, DUPLICAZIONE PROTEICA E RIBOSOMI

Il dogma centrale (ipotetico) della biologia molecolare è basato su 4 punti che sono 1) Il DNA è una molecola capace di auto-duplicarsi, 2) Nel DNA ci sono i geni che possono essere trascritti nel RNA-m (RNA messaggero), 3) Esiste un codice di traduzione chiamato codice genetico, composto da 64 triplette di basi azotate, 4) L’RNA-m è la molecola che sui ribosomi viene letta e tradotta in una catena polipeptidica. I ribosomi sono organelli immersi nel citoplasma o ancorati al reticolo endoplasmatico ruvido. Sono particelle del citoplasma cellulare contenenti RNA-r (RNA ribosomiale) e diverse proteine. I ribosom sono le particelle responsabili della sintesi proteica. La loro funzione è quella di sintetizzare nuove proteine. Furono scoperti nel 1953 al microscopio elettronico dal rumeno George Emil Palade (premio Nobel).

CONOSCIAMO L’UNO PER CENTO DELLE SCIBILE E PRETENDIAMO DI POSSEDERE IL MONDO, E DI PLASMARLO A NOSTRO PIACIMENTO

Si parla sempre di proteine o anche di micronutrienti in modo semplificato e banalizzato. La proteina, essendo una macromolecola composta da decine di migliaia di atomi, può assumere potenzialmente un numero incredibilmente elevato di ripiegamenti e di conformazioni. Pare che in natura esistano oltre 30 mila vitamine. Per le proteine i numeri si sviluppano al quasi-infinito. Una proteina formata da 100 aminoacidi, quindi relativamente piccola, può essere costituita da infinite catene (20 elevato alla 100, cioè 1,27×10 elevato alla 130, un numero che sviluppato, prenderebbe mezza pagina). “Le istruzioni per costruire la corretta catena amminoacidi sono racchiuse nel genoma dell’individuo”, afferma la genetica. Ma questo genoma non è fisso ed inalterabile come si pensava, ma varia fortemente con la volontà del soggetto, con le circostanze della vita, coi cambiamenti negli stili di vita.

TROPPI NOBEL ASSEGNATI CON SOSPETTO, EUFEMISTICAMENTE PARLANDO

Ed è proprio su queste cose che c’è stata la caduta del dogma. Il bello è che nessuno ne parla. Tutti fanno finta di niente. Troppi miliardi di dollari spesi a inventare la farsa Aids e a inserirla nei libri di testo dei licei e delle università. Bocca cucita e andar avanti! Il Regime Sanitario Mondiale ha la la siringa per il manico! Dà i Nobel a chi gli pare. Come i Nobel per la Pace a Kissinger e a Obama, come il Nobel per la Medicina a Luc Montagnier! Oggi tutti a a far muro intorno alla Rita Levi di Montalcini (1909-2012). Massimo rispetto per i defunti. Riposi tranquilla e si goda la sua pace. Le auguro di aver modo di rifarsi nelle prossime puntate. Non ho prove per dire se ci sia stata corruzione. Di sicuro però c’è una cosa. Ed è che le sue ricerche non la rendono affatto simpatica. Prendere il Nobel per un Cronassial della Fidia, rivelatosi farmaco pesantemente neurotossico, dopo aver fatto anni di esperimenti estraendo sostanze dai cervelli bovini non è affatto cosa simpatica. Vittoria Brambilla sì, Rita di Montalcini no, almeno come persona in vita. Non la vedo né rappresentativa, né tanto meno eroica o con l’aureola sulla testa, al di là di ogni discorso politico e di ogni suo appoggio al pessimo e rovinoso governo Prodi. Ognuno poi la pensi come vuole.

IL TONFO CLAMOROSO DELLA GENETICA

Ho già scritto che uno dei più grandi cervelli italiani del settore, il professor Pietro Perrino (direttore del CNR-Centro Nazionale Ricerche, e docente a Bari), intervenuto di persona al meeting di Monopoli dell’estate 2011, ci ha parlato di caduta totale di tutti concetti e di tutti i dogmi, per cui la biologia molecolare associata alla genetica ha fatto un tonfo plateale e riparte praticamente da zero, essendo venute a mancare proprio le basi essenziali della fissità del DNA e della riproduzione automatica e standardizzata delle sue caratteristiche. Tutti i libri, i testi, il materiale universitario di 60 anni viene bruciato e messo al rogo sulla base delle ultime scoperte, che hanno evidenziato una variabilità dei geni, precedentemente sconosciuta ed ignorata. In pratica sono venute meno le fondamenta e i pilastri su cui poggiava l’intera biologia genetica.

L’ENZIMA PEPTIDIL-TRANSFERASI

Negli organismi viventi, la formazione del legame peptidico è resa possibile da un enzima chiamato peptidil-transferasi, presente nei ribosomi. Anche le proteine introdotte con la dieta sono costituite da catene di aminoacidi unite da legami peptidici. Durante la digestione, tali legami vengono spezzati da particolari enzimi (peptidi) presenti nel succo gastrico e nel succo pancreatico. I singoli aminoacidi, una volta assorbiti dall’intestino, passano nel sangue e vengono captati dalle cellule (soprattutto quelle epatiche), che li uniscono tramite nuove combinazioni e nuovi legami peptidici atti a formare le proteine di cui il corpo ha realmente bisogno (proteine strutturali e tissutali, ma anche proteine ormonali, enzimatiche, immunitarie). Ed è proprio per questo, per la straordinaria capacità del corpo di disgregare e riaggregare, di combinare e scombinare, che le proteine nell’alimentazione vanno ridotte ai minimi termini sotto la quota del tetto proteico di 24 grammi al giorno.

VALORI NUTRIZIONALI E SINTESI PROTEICA

Le proteine vengono dunque sintetizzate dall’organismo (dai ribosomi) attraverso il processo della ricombinazione e della sintesi proteica. Per il controllo del valore nutrizionale delle proteine nei cibi, si parla di:

  • CUD, coefficiente di utilizzazione digestiva (azoto introdotto nella dieta e azoto assorbito, ricordando però che nell’aria che respiriamo c’è l’80% di azoto e solo il 20% di ossigeno, per cui chi sa respirare a fondo e prendere ogni raggio di sole, risparmia fatica all’apparato digerente).
  • NPU (coefficiente di utilizzazione proteica netta, ovvero efficienza digestiva-assimilativa).
  • VB o Valore Biologico (indica la quantità di azoto effettivamente assorbita ed utilizzata al netto delle perdite urinarie, fecali, respiratorie e cutanee).

SVIANTI CONCLUSIONI MEDICHE, PRIVE DI QUALSIASI CORRELATO CON LA REALTÀ

Tra le cose abominevoli, che si trovano inserite nei frammenti di scienza trasparente che pure esistono, si dice che per uova e siero del latte, il valore biologico sia fissato al 100%, visto l’equilibrio perfetto tra aminoacidi assorbiti e aminoacidi ritenuti. Si capisce da queste cose dove vanno i medici ad abbeverarsi culturalmente. Nessuna menzione sugli effetti acidificanti, sui costi digestivi e la leucocitosi, sulla putrefazione intestinale, (Kouchakoff), sugli effetti perversi nei riguardi del fegato e dei reni, sulla sottrazione di appetito e di spazio alla assunzione di acqua biologica (frutta e verdura crude), sui danni enormi della caseina. Nel caso specifico in questione è nota da lungo tempo l’associazione tra nefropatie da depositi di IgA e malattia celiaca, causata per l’appunto dalla caseina e dal glutine. Non esiste sordo più sordo di chi non viole ascoltare, né cieco più cieco di chi non vuol vedere. E alla fine si continuano a propinare pasti iper-proteici e brodi ospedalieri, insultando ulteriormente gli organismi n sofferenza e compromettendo la loro possibilità di riprendersi.

CONFORMAZIONI PROTEICHE

La a-elica (alfa-elica) e il b-foglietto (beta-foglietto) sono le conformazioni riscontrabili nelle catene polipetidiche delle proteine. Una singola proteina può produrre a-eliche e b-foglietti in milioni di diverse combinazioni. La proteina gode di diversi livelli organizzativi:

  • Struttura primaria (sequenza aminoacidi, catena peptidica e numero catene).
  • Struttura secondaria (conformazione a spirale ossia, conformazione planare a b-foglietto, conformazione a collagene, conformazione a gruppo KEMF con cheratina-epidermina-miosina-fibrinogeno).
  • Dominio, ossia unità globulare o fibrosa, formata da un numero compreso tra 30 e 350 aminoacidi.
  • Struttura terziaria (in termini di termodinamica è la forma a più bassa energia libera).
  • Struttura quaternaria (due o più unità polipeptide unite da legami deboli o ponti di solfuro, come avviene nell’emoglobina con 2 alfa-emoglobine e 2 beta-emoglobine).
  • Struttura quinaria (tendenza alla invarianza nella struttura di un polipeptide).

CLASSIFICAZIONI FUNZIONALI

Si fanno poi classificazioni funzionali, tra:

  • Proteine strutturali (funzione meccanica, esempio collagene ed elastina, presenti nella matrice dei tessuti connettivi).
  • Proteine di trasporto come le proteine del sangue che trasportano i lipidi, il ferro, l’ossigeno (emoglobina) e che permettono il passaggio selettivo di idrosoluti e ioni nell’osmosi cellulare.
  • Proteine Immunoglobuliniche o anticorpi, che si legano a proteine esterne per inglobarle ed espellerle.
  • Proteine enzimatiche catalizzatrici, che accelerano la velocità delle reazioni chimiche interne (di fatto ogni molecola esistente esistente è prodotta dagli enzimi).

CLASSIFICAZIONI TRA PROTEINE SEMPLICI E CONIUGATE

Proteine semplici sono le fibrose (collagene, cheratina, elastina), le globulari (protamine e istoni), le albumine, le globuline (nei muscoli, nel sangue, nei semi), le prolamine (nel mondo vegetale). Proteine coniugate sono l’emoglobina (apoproteina, gruppo-eme e ferro), le clorofille (apoproteina, anello tetrapilorico e magnesio), le opsine (apoproteina e retinale).

PURE GLI ENZIMI SONO PROTEINE

E qui si parla di:

  • Idrolasi (vedi proteasi che tagliano o disgregano altre proteine, e nucleasi che tagliano acidi nucleici come il DNA e il RNA).
  • Sintasi (sintetizzano nuove molecole per condensazione).
  • Isomerasi (trasformano un ligando in un suo isomero, tramite modifica dei legami chimici).
  • Polimeasi (associano varie molecole formando un polimero).
  • Chinasi (aggregano gruppi-fosfato ad alcune molecole).
  • Ossido-reduttasi (ossidano e riducono alcune molecole, tipo l’ossidasi, la reduttasi e la deidrogenasi).
  • ATP-asi (idrolizzano ATP adenosina trifosfato in ADP (adenosina difosfato) liberando energia.

CROMOSOMA, GENE E ALLELE

Il cromosoma è una struttura intracellulare organizzata di DNA e proteine, ossia un pezzo di spirale del DNA contenente molti geni. Il gene è l’unità fondamentale ereditaria che caratterizza ogni essere vivente. L’allele è un fattore variante di frequenza di un gene. In un organismo diploide dove siano presenti 2 copie di ogni cromosoma, il genetipo è costituito da 2 alleli, da due fattori.

LE MOLECOLE DEL SISTEMA IMMUNITARIO, OSSIA LE IMMUNOGLOBULINE

La funzione delle immunoglobuline Ig è quella di legare specificamente le molecole antigeniche, determinando l’inattiovazione e l’espulsione dall’organismo di tossine, microrganismi e parassiti. Nella loro forma monometrica le Ig sono costituite da due copie di catene identiche pesanti e leggere, tipo H (heavy = pesante) e tipo L (light = leggero), legate in maniera covalente da ponti disolfurici intercatenari. Essendo delle molecole complesse, le Ig quando inoculate in un’altra specie, si comportano come antigeni.

ISOTIPI, ALLOTIPI, IDIOTIPI E PESO MOLECOLARE IN KILO-DALTON

Questa caratteristica ha permesso di suddividere le Ig in isotopi (che definiscono i determinanti delle regioni C delle catene H), in allotipi e in idiotipi. Gli allotipi si trovano solo nelle Ig di alcuni individui di una determinata specie. Gli idiotipi infine sono determinanti localizzati in una regione qualsiasi della molecola Ig e definiscono la unicità di un determinato anticorpo, cioè la sua specificità per un determinato antigene. Parliamo anche di catene leggere L, dal peso medio di 23 kD (kilo-Dalton, dove 4000 kD rappresentano l’unità di misura del peso molecolare) e catene pesanti H (peso medio di 55 kD). Queste catene permettono di identificare le 5 diverse classi di Ig (IgG, IgA, IgM, IgD e IgE).

CLASSIFICAZIONE DELLE IMMUNOGLOBULINE

Le Ig si suddividono in:

  • IgG, che rappresentano il 75% di tutte le Ig nel sangue dei vertebrati.
  • IgA, che rappresentano il 10-15% di tutte le Ig nel sangue dei vertebrati sottoforma di IgA-1, ma dominano invece sottoforma di IgA-2 nelle secrezioni (saliva, lacrime, muco nasale, succo gastroenterico, secrezioni ghiandolari).
  • IgM, che sono le prime a comparire durante una prima risposta anticorpale.
  • IgD, che con le IgM fanno anche da maggiori recettori dei linfociti-B.
  • IgE, scarsamente presenti nel siero, ma con importante ruolo sia nelle allergie che come anti-parassitari mediante la cito-tossicità anticorpo-dipendente (ADCE) da parte dei mastociti, degli eosinofili, dei macrofagi e delle piastrine.

I LINFOCITI-B DALLA BURSA DI FABRIZIO E I LINFOCITI-T DAL TIMO

I linfociti-B sono cellule del sistema immunitario che giocano un ruolo nella immunità umorale e nella immunità acquisita, al contrario dei linfociti-T che sono fondamentali nella immunità cellulare. I linfociti-B si chiamano B in onore dell’organo bursa scoperto negli uccelli dal medico, anatomista e fisiologo Girolamo Fabrizi d’Acquapendente-Viterbo (1533-1619). L’organo-bursa di Fabrizio è la ghiandola coccigea dei medesimi, situata al di sopra della cloaca, ed è ben sviluppata nell’animale immaturo (ha la forma più globosa nel pollo) e rappresenta il loro organo linfatico primario linfoide (produzione linfociti) e mieloide (produzione globuli rossi e parte dei globuli bianchi tipo monotipi e granulociti). Nei mammiferi non si è riusciti a identificare una bursa di Fabrizio o una zona del corpo che la rappresenti in modo concentrato. In realtà i linfociti-T si differenziano nel timo, che è paragonabile per molti aspetti alla bursa degli uccelli. I linfociti-B si trovano nel fegato e nella milza dei piccoli, e nel midollo osseo in età adulta.

LE IMMUNOGLOBULINE GLICOSILATE ALTERANO LA FUNZIONALITÀ DELLE CELLULE MESANGIALI

Le IgA glicosilate (ovvero stabilizzate mediante glicosilazione) alterano la funzionalità delle cellule mesangiali. Ne risulta una aumentata produzione di TGF-beta, un incremento di sintetasi dell’ossido nitrico e una ridotta sintesi di endotelial growth factor (fattore di crescita endoteliale-connettiva), per cui si ha, come conseguenza pratica e concreta, il solito fenomeno patologico dell’accumulo virale-endogeno (fase 1=massiccia moria cellulare, fase 2=accumulo di detriti cellulari ossia di virus autogeni interni, fase 3=intasamento virale perché il sistema immunitario non ce la fa a smaltire il tutto e a far posto alle nuove ondate di cellule morenti). La TGF-beta è una proteina che controlla la proliferazione, il ciclo e la differenziazione cellulare. È un tipo di citochina che gioca un ruolo importante nell’immunità, nel cancro, nelle cardiopatie, nel diabete, nella sindrome di Marfan. Una proteina che induce apoptosi o morte cellulare per via SMAP e DAXX (death associated proteins, proteine associate alla morte cellulare).

RUOLO BASILARE DEL SANGUE FLUIDO E DEL RICAMBIO EFFICACE

Insisto nell’evidenziare il ruolo basilare della fluidificazione del sangue, e nell’affidamento dei processi di recupero a un sistema linfatico-immunitario che è deputato all’equilibrio e alla funzionalità di ogni organo interno. Insisto nel mettere in discussione il ruolo invasivo, interventistico e perturbante di tutte le cure mediche sul sintomo, e nel ribadire l’importanza della non-cura del sintomo indicata e fortemente invocata dalla scienza igienistica, rispettosa di un dogma immutabile ed eterno che parla di Natura-Sovrana-Medicatrice-di-tutti-i-mali.

MEDICINA LEZIOSA E SUPPONENTE

La medicina glissa e schiva disinvoltamente questi ragionamenti, per un misto di supponenza e di pigrizia mentale, abbinato a una notevole quota di corruzione-collusione con gli interessi di BigPharma. Essa boicotta i ragionamenti, evitando persino di parlare di virus endogeni ed esogeni in una forma di stabile omertà professionale, essa non arriva mai al punto-chiave e impone al mondo le sue vedute limitate e miopi, fissando degli standard esplicativi basati sul niente, sul vuduismo, sulle ipotesi strampalate trasformate in dogmi, ripetendo ed aggravando gli errori e gli sconfinamenti dalla logica che già avvengono abbondantemente in campo biologico e genetico. Ovvio che parlare di queste cose si entra in matasse complicate dalle quali non è facile sbrogliarsi. Ovvio che a ognuno di noi preme arrivare a risultati pratici e a metodologie applicabili, o se vuoi a una semplice dieta salva-vita, ammesso che ciò esista. Eppure occorre fare chiarezza.

MALATTIA DI BERGER

Torniamo al caso in questione, che non è più solo benigna Purpora Shoenlein-Henoch, ma piuttosto Glomeluronefrite a depositi mesangiali di IgA o Malattia di Berger, dal neurologo francese Jean Berger (1930-2011). Qualcosa dunque di più serio e preoccupante. Trattasi della forma più più comune di glomeluronefrite, associata più o meno a proteinuria, ma caratterizzata soprattutto da episodi di ematuria macroscopica (urine scure come la coca-cola per presenza di sangue) e di ematuria microscopica (tracce di sangue rilevabili all’esame microscopico del sedimento urinario). La massima incidenza si ha a Singapore, in Giappone, in Cina, in Australia e nei paesi asiatici (vedi alto consumo di pesce e di sale) con un 50% di positivi nelle biopsie (20% in Europa e 10% in Usa).

DATI STORICI ED EZIOLOGIA

Qualche dato storico serve pure qui. Nel 1801 il dr Heberden fu il primo a citare la malattia in un bambino di 5 anni afflitto da dolori addominali e da altri sintomi. Nel 1837 Johann Schoenlein descrisse per filo e per segno una sindrome simile, e poi fu il suo allievo Henoch a completare il lavoro, associando i dolori addominali a quelli renali nella sindrome che porta i loro nomi associati. L’eziologia, secondo i medici, parla di malattia idiopatica, e quindi esistente di per sé, associata spesso a:

  • Cirrosi epatica.
  • Enteropatia da glutine (vedi anticorpi IgA, antigliadina e deposito di immunocomplessi).
  • Glomerulonefrite o stato infiammatorio renale.
  • Granulomatosi di Wegener.
  • Familiarità.
  • Infezione batterica da stafilococco Aureo.

FATTORI PROGNOSTICI FAVOREVOLI E SFAVOREVOLI

I depositi di IgA possono anche avere solo dei ruoli indicativi di esposizione antigienica mucosa, e non essere il vero determinante del danno glomerulare, che potrebbe anche essere legato a depositi di IgG. C’è da dire che l’evoluzione nella maggior parte dei casi, specie in caso di gente giovane, tende ad essere benigna. Ma il rischio di progressione lenta e inesorabile verso l’insufficienza renale cronica e la dialisi esiste. E i medici non si fanno certo pregare nel porre questi spauracchi futuri, poco importa se reali o virtuali. Vengono considerati fattori prognostici sfavorevoli:

  • Presenza di estesa glomerulosclerosi e di fibrosi interstiziale.
  • Presenza di proteinuria media o elevata.
  • Presenza di creatinina sierica superiore a 1,5 mg/dL (o clearance della creatinina minore di 70 mL/min).
  • Presenza di ipertensione.
  • Età avanzata.

TERAPIE PROPOSTE DALLA MEDICINA

In campo medico, si raccomandano trattamenti a base di corticosteroidi per “bloccare i processi infiammatori”, e di ACE inibitori per “rallentare la progressione del danno renale verso l’insufficienza cronica IRC”. Si ipotizzano persino tonsillectomia e cure a base di olio di pesce, oltre che altre soluzioni tipo ciclosporina, ciclosfamide e azatioprina. Ovvio che la scienza igienistica boccia tali pratiche come non risolventi, come curomanie sul sintomo e come causatrici di complicazioni ed aggravamenti iatrogeni. Quello che dovevo dire l’ho già detto nella precedente tesina Schoenlein-Henoch Purpora. La naturopatia mondiale, oltre che l’igiene naturale, sono concordi nell’indicare la via dello stop ai farmaci e dell’abbraccio convinto e determinato di una dieta vegan-crudista ricca di centrifugati di verdure e di frutta acquosa, arrivandoci per gradi e con prudente progressione. Tanta acqua biologica, tanta respirazione, tanto sole e tanto relax. Ho aggiunto che le piante super-amiche sono la malva, cavolo, cicorie, crescione, tarassaco, lampone, anguria, melone, uva, zucca, porri, acetosa, arancia, pompelmo, ananas, mela, sedano, carciofo, asparago, ortiche, avocado, mirtillo, lupini.

NON SONO MEDICO E NON MI SOGNO DI FARE IL MEDICO, PER CUI NON RICEVO NESSUNO

Purtroppo non posso aderire alla richiesta di una visita. Fornisco soltanto libera e gratuita informazione di impronta salutistico-naturale. L’ho detto e lo ripeto a chiare lettere che non curo e non guarisco nessuno. Non cambio certamente idea sulla possibilità di guarire dalla malattia di Berger, a condizione di dare al corpo le cose giuste e non quelle sbagliate. Sono un apostolo della non-cura del sintomo e del cambiamento radicale degli stili di vita, con approvazione selettiva e mirata di intervento medico-farmacologico-chirurgico per i casi di autentica emergenza. Serva la mia risposta a te e a chiunque legga.

Invito pertanto a fare una scelta precisa di campo, evitando l’antipatico e improduttivo oscillamento tra una scuola e l’altra, ben sapendo che ci sono elementi di incompatibilità tra di esse. Ogni persona rappresenta un caso unico per cui dovete confezionarvi il menu rispettando i principi generali ampiamente indicati nei testi e nelle tesine. Non esiste pappa pronta ma dovete responsabilmente impegnarvi e coinvolgervi.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

3 Commenti

  1. Federico Mora

    Grazie. Una esposizione un po' impegnativa per chi non ti conosce ma che può generare una forte stima, soprattutto per le conclusioni che nella mia esperienza rivelano come la dieta sia il fattore determinante del mio benessere o malessere, con un fattore di influenza molto superiore alle medicine. Noto però che l'uso dell'Ace inibitore mi aiuta a rallentare il ritmo e a respirare meglio e rilassarmi di più. Sento anche la necessità spontanea di assumere calore attraverso il sole. Auguri a tutti voi che state affrontando una situazione simile. Federico

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  2. Federico Mora

    Diversi mesi dopo ho riletto questa tesina, essendo passato per altri libri e per una biopsia renale, e trovo che abbia ancora più senso. Quando assumo meno di 24g di proteine al giorno attraverso una dieta incentrata sulla frutta (e verdura cruda / succhi), la schiuma prodotta dalla fuoriuscita di urina si riduce notevolmente. Respiro meglio, ho più energia. Se mangio pane o pasta sto male. Come da te scritto, il cambio alla dieta vegana crudista è progressivo, e va individualizzata ascoltando attentamente il corpo. Il cambio nello stile di vita per me vuol dire trovare il significato della vita nella capacità di essere vitale e attivo, e quindi mangiare per vivere e gioire del cibo in un modo più delicato e naturale.

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  3. sebastiano

    lettura appassionante per me amante della scienza e ricerca, dopo 2 trapianti renali per Glomerulo nefriti tipo Berger, la scienza è ancora lontana nel capire come evolve la stessa, Dtt. Valdo magari è il primo che ci capisce qualcosa; Grazie per il suo lavoro.

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