NEUROLESIONE E PARALISI FACCIALE

da 5 Gen 2012Neuropatie

LETTERA

TUTTI GLI SPECIALISTI CONCORDI VERSO L’INTERVENTO

Gentilissimo Dottore, scopro da poco il suo blog e la sua filosofia salutista. vorrei farle una domanda. E’ possibile che una lesione al 7° nervo cranico che mi sta progressivamente paralizzando mezza faccia (dx), si possa risolvere senza interventi chirurgici, che sono l’unica soluzione propostami dai NUMEROSI specialisti interpellati (otorini maxfacciali, neurologi, neurochirurghi)?

LESIONE AL SETTIMO NERVO CRANICO

Tenga conto che i primi lievi disturbi risalgono a 3 anni fa ma, inizialmente, mi era sta diagnosticata una paralisi da frigo. In seguito a un’altra risonanza magnetica fatta due anni dopo si è evidenziata lesione di 1,5 cm al 7° cranico, ma nessuno dei sopracitati dottori ha saputo diagnosticare con esattezza il tipo.

NEURINOMA, PARAGAGLIOMA O COLESTEOATOMA

Le ipotesi sono neurinoma, paragaglioma, swannoma e all’ultimo consulto a dicembre al Besta di Milano, un esito infiammatorio o un colesteoatoma. Mi propongono la chirurgia plastica periferica di cross face per ripristinare funzionalità facciale (la mia paresi è ormai livello 6 o 7, e sta prendendo anche la palpebra) e in seguito intervento sul possibile tumore attraverso rocca cranica.

ESISTE UNA SPERANZA FORTE, E ALTERNATIVA ALLA CHIRURGIA?

Tenga conto che ho 50 anni. Vegetariano da 4 anni ma non ancora vegano, ho usato droghe leggere e pesanti e ho un epatite-C con transaminasi ast 62 alt 97. Spero di essere così fortunato di avere un suo parere su una speranza forte, alternativa alla chirurgia. Come forse può capire sono, non dico disperato perché non mi arrendo, ma fortemente preoccupato. Grazie e buon anno. Stefano

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RISPOSTA

PIU’ CHE INGEGNERE, MI SENTO MANOVALE SALUTISTICO

Ciao Stefano! C’è una frase bellissima nella tua angosciante mail, ed è quella che dici nel finale: “Non mi arrendo”. Sai benissimo che non sono medico. Mi auto-qualifico libero ingegnere salutista per differenziarmi dalla categoria sovrana. Ma in questo caso, di fronte a neurologi, neurochirurghi, e specialisti delle operazioni in zona cerebrale, e di fronte a una problematica complessa come la tua, mi sento un manovale salutista, o se vuoi un apprendista alle prime armi. Con quale diritto e quali referenze posso dare una risposta seria alla tua domanda? Come faccio in altre parole a dirti “Non sottostare a nessun intervento e guarirai perfettamente?”.

SI SA CON CERTEZZA CHE HAI UNA PARESI E UN NERVO FUORI POSTO

Vedo del resto che gli stessi cervelloni della specialistica non hanno ancora capito di cosa si tratti esattamente, a parte la lesione in sé. Non hanno capito per niente le cause di tale inconveniente. Ma hanno però deciso con la massima sicurezza che devono operarti. Anche perché sei un caso interessante, o meglio una cavia interessante. Mica è facile trovare una persona viva e disposta a sottoporsi a questi interventi. Optando per l’operazione fanno il loro dovere di fronte al mondo e di fronte all’ospedale, e si sentono pure importanti. In più non deludono le grandi speranze dei pazienti in una guarigione.

NEUROPATIA SENZA SPERANZA E CHIRURGHI SALVATORI

L’anomalia in cui sei incappato la chiamano malattia idiopatica. C’è perché c’è. Non si sa da dove diavolo sia saltata fuori. In più malattia degenerativa e senza speranza. Ci sono tutti gli alibi per intervenire e nessun motivo per farne a meno. Devono assolutamente stanare il male, riparare, ricucire. Devono insomma salvarti. La famosa fede nel bisturi e nell’interventismo umano. Stare con le mani in mano non si può. Non ci guadagna nessuno in quel modo. Nessuno impara niente. Serve iniziativa. E c’è pure ogni protezione ed ogni garanzia legale. Se il paziente non decede durante l’operazione o nei giorni successivi, significa che si è comunque trattato di un successo della tecnica e della scienza.

I RISCHI E LE SCOMMESSE DELLA MEDICINA

Rischio? Certo che c’è. Ogni intervento chirurgico comporta dei rischi. Anche una semplice appendicite. Operare in zona cervello non è cosa da ridere. C’è di mezzo un fegato in disordine (epatite-C). Ci saranno farmaci prima durante e dopo. Ma le spalle le hanno ben coperte. Una delle tante scommesse di rito che fa la medicina. Uno dei tanti interventi che vengono eseguiti giornalmente nel mondo.

LA RESPONSABILITA’ DELLE DROGHE E’ UN FATTO CERTO

Qualche riflessione si può fare sui tuoi malanni. Hai usato droghe leggere e pesanti che hanno debilitato e snervato il sistema nervoso, compromettendo in particolare la neurotrasmissione tra cervello e nervi facciali. Immagino che ci siano stati anche degli episodi di stitichezza e di disbiosi intestinale, con miasmi risaliti inevitabilmente in zona cerebrale, e con danni contemporanei alle cellule epatiche. Questo significherebbe che ci sono delle motivazioni, dei barlumi di colpa e delle cause a monte, su cui è sempre possibile lavorare, e non situazioni di mistero e di idiopatia.

NON RINUNCIO AI MIEI PRINCIPI

Chiedi la mia opinione personale su tutto questo? Sull’operazione sì o l’operazione no? Non ho sottomano casistiche simili. Non esistono. Ogni operazione è comunque diversa. Anche perché ogni soggetto è diverso, provenendo da un percorso suo unico ed irripetibile. Al contrario dei medici, vale sempre in me la fiducia nell’auto-guarigione da parte del sistema immunitario. Vale sempre la clausola ippocratica della Natura Sovrana Medicatrice di tutti i mali.

PUOI FARE QUELLO CHE NON HAI MAI FATTO PRIMA

Posso fare anch’io la mia personale scommessa. E dico scommessa, non forte speranza e tantomeno certezza. Sarebbe disonesto dare illusioni senza conoscere in dettaglio cosa sia successo al tuo sistema nervoso centrale. Scommettiamo che uno come te, con la determinazione di non arrendersi, può anche giocarsi le sue carte e fare quello che non ha ancora mai fatto.

UNA SALA OPERATORIA PRIVA DI BISTURI

Uno come te può in altre parole mettersi a digiuno. Può mettersi a totale riposo e riparo dal clima freddo e dallo stress, e bere acqua leggera per alcuni giorni, direi magari cinque. Poi il sesto giorno a sola frutta e centrifugati, come rottura del digiuno. Dal settimo in poi una ripresa con adozione dello schema vegano tendenziale crudista. Potrebbe anche essere un tentativo in extremis, un tentativo di verifica. Una sala operatoria naturale e senza bisturi.

UNA SCOMMESSA SALUTISTICA CLANDESTINA

La scommessa è che il tuo sistema immunitario, messo in condizioni operative, tenterà l’impossibile per salvare il salvabile. Garanzie? Nessuna. Una scommessa clandestina e quasi fuorilegge. Me l’hai chiesta ed io te la offro. Sperando di non averti illuso, di non averti deluso e soprattutto di non averti confuso. Hai bisogno di serenità e di forza interiore per fare al meglio le tue scelte. In ogni caso, operazione o no, l’augurio è quello di rimetterti saldamente in carreggiata.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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