NOTIZIE ESPLOSIVE: CERTIFICATO IL FALLIMENTO VACCINALE DAL PADRINO MONDIALE DELLE INOCULAZIONI

da 14 Gen 2020Vaccinazioni

VACCINI DISGRAZIA ED INIQUA IMPOSIZIONE PER L’UMANITÀ INTERA

I vaccini non sono di certo una conquista scientifica per l’umanità. Al contrario sono una vera disgrazia, una pratica rozza e incivile imposta ai cittadini da un regime medico mondiale in mano a un manipolo di multinazionali farmaceutiche.

Questo succede a partire dalla intromissione dei Rockefeller e del rapporto Flexner del 1910, dove tutte le scuole alternative alla medicina ufficiale sono state letteralmente spazzate via, lasciando mani libere e potere totale ed esclusivo ai fabbricanti di farmaci, vaccini e integratori, al sistema bancario e borsistico e mediatico che sostiene i giganti di Big Pharma, con in testa attualmente i vari George Soros e Billy Gates.

Sappiamo queste cose da sempre come appartenenti alla Health Science Igienistica e alla Medicina Naturale, per le quali le malattie non sono mai una questione microbica ma sempre una questione tossica. La presenza di batteri in eccesso e di accumuli virali o sporcizia cellulare non è causa di malattia ma conseguenza di alterazioni pre-esistenti o pregresse.

INEFFICACIA E PERICOLOSITÀ DI TUTTI I VACCINI

I vaccini, oltre a questo, non sono efficaci e non sono sicuri. Lo sappiamo con assoluta certezza sia dalle statistiche mondiali sugli effetti delle vaccinazioni, s’intende le statistiche genuine e non manipolate dal sistema medico colluso, sia dalle formidabili ricerche prodotte proprio qui in Italia da scienziati coraggiosi e di riconosciuto prestigio internazionale come Stefano Montanari e Antonietta Gatti.

I vaccini non sono efficaci e non sono sicuri, è una affermazione di estrema rilevanza, e dalle pesanti implicazioni pratiche, tale addirittura di demolire alla base i pilastri filosofici e metodologici sui quali si basa l’intera medicina ufficiale pasteuriana e vaccinatoria che sta al potere indisturbata, dogmatica ed arrogante da oltre un secolo.

DETTE LE COSE DAL NUMERO UNO DEI VACCINI LE COSE CAMBIANO PROFONDAMENTE

Per quanto riguarda il mio blog sono ben note le mie posizioni contro i vaccini, provate da centinaia di articoli sui virus. Si sa benissimo che come si apre bocca si viene radiati se si è medici e si viene denunciati e perseguitati se si è fuori dall’Ordine Divino Sanitario. Persino i maggiori microbiologi mondiali come Peter Duesberg e Stefan Lanka, carichi di titoli, di referenze e di docenze ne stanno facendo le spese.

“I vaccini non sono efficaci e non sono sicuri”, detto da noi non provoca sconvolgimenti, putiferi e dissesti. È scontato e normale ascoltare le nostre denunce. Ma se viene detto e sottoscritto da Stanley A. Plotkin, classe 1932 (87 anni) considerato l’esperto mondiale numero uno vivente in tema di vaccinazioni, padrino dei vaccini e consulente di ministeri e di aziende leader farmaceutiche, la situazione cambia del tutto.

ESPLOSIVA PUBBLICAZIONE A FIRMA STANLEY A. PLOTKIN

Il 1 novembre 2019 è stato infatti pubblicato un articolo a dir poco esplosivo, che però, stranamente, è passato inosservato. Se ci fosse un minimo di dignità e di professionalità da parte della stampa ci sarebbe la notizia in prima pagina, e ogni telegiornale ne parlerebbe ampiamente.

Niente di tutto questo. Silenzio assoluto. Le verità scomode e disturbanti vengono regolarmente insabbiate e negate al grande pubblico. nessuno ne sta parlando, a conferma della falsità e della malacreanza di chi dovrebbe informare e non lo fa.

PREOCCUPAZIONE E PANICO DELLE AUTORITÀ SANITARIE

Tuttavia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS pare alquanto preoccupata per queste ammissioni nero su bianco che certificano in maniera inequivocabile quei problemi denunciati da lungo tempo.

Denunciati da una parte consistente e qualificata di medici, epidemiologi e ricercatori, e dall’altra da una vasta fetta di popolazione che si pone dei dubbi sulla massificazione della pratica vaccinale odierna. Il peso di queste considerazioni è notevole per via dell’autore.

Non parliamo di un qualsiasi professore universitario o di un qualsiasi immunologo, bensì di Stanley A. Plotkin, considerato a tutti gli effetti come “il padre della vaccinologia mondiale” – autore del libro “Vaccines” che è il testo di riferimento per quanto riguarda appunto le vaccinazioni in genere.

MALAFEDE DI TUTTO L’IMPIANTO PROPAGANDISTICO VACCINALE

Plotkin ultimamente ha inanellato una serie di ammissioni pubbliche di enorme rilevanza, ultima delle quali nel suo articolo riguardante il vaccino anti-morbillo. L’articolo contiene informazioni e deduzioni che dimostrano la malafede di tutto l’impianto propagandistico riguardante i programmi di vaccinazione mondiali.

In pratica, si rivelano fondati molti dei dubbi che i genitori si pongono quando valutano in maniera critica l’opportunità di far vaccinare i propri figli. Il vate della vaccinologia certifica nero su bianco le stesse problematiche di cui chiedono conto i genitori contrari all’obbligo vaccinale.

CINQUE PUNTI SALIENTI DELLE AMMISSIONI DI PLOTKIN

Dal suo articolo si deduce che:

Non è possibile affermare con sicurezza che il vaccino contro il morbillo conferisca immunità permanente (a vita) come invece fa la malattia naturale – e questo è contrario a quanto sino ad ora propagandato in merito alle vaccinazioni: “il vaccino genera un’infezione attenuata, e non avviene affatto che gli anticorpi rimangono permanentemente elevati nei vaccinati. Quindi cosa dovremmo fare? vaccinare vita-natural-durante con vaccini a virus vivo senza nemmeno sapere quando e in che misura si sarà protetti? E quali conseguenze potrebbe avere questo sul sistema immunitario?

Non sappiamo come esattamente funzioni la protezione anticorpale, quale sia il ruolo degli anticorpi né quello delle cellule stesse nel conferire protezione a vari livelli contro le infezioni. Va da sé che se non abbiamo certezza di come funzionino questi processi immunitari, sarà impossibile parlare con certezza di efficacia dei vaccini… Se non conosciamo questi meccanismi come possiamo sostenere a priori l’opportunità di vaccinare tutti e fingere che non vi siano dubbi in merito?

Come se non bastasse, si ammette finalmente che la circolazione di nuovi genotipi del virus del morbillo (così come della parotite) rendono inefficaci le campagne di vaccinazione, giacché i vaccinati non risultano essere immuni ai nuovi virus attualmente circolanti !

Questi nuovi genotipi sono sempre esistiti o sono forse “figli” delle campagne massive di vaccinazioni contro il genotipo A? La risposta esiste già: è notorio come i virus abbiano la capacità di mutare, soprattutto in condizioni di pressione selettiva (cioè esattamente quella che stiamo esercitando con le campagne vaccinali), ed è per questo motivo che parlare di eradicazione del “morbillo” è una colossale presa in giro. Perché stiamo vaccinando miliardi di persone contro un genotipo che probabilmente non è più il principale responsabile delle epidemie? Ma soprattutto: perché non si procede alla genotipizzazione su tutti i soggetti a cui viene diagnosticata la malattia? Lo scopo è l’immunizzazione e la protezione della salute, o è vaccinare tutti comunque a prescindere dalla necessità o dall’efficacia di questo intervento?

Si ammette infine che i vaccinati possono diffondere il virus!!! Questa ammissione è epocale. Per anni si è negato (senza prove) che questo potesse accadere, snobbando ricerche che dimostravano la presenza del virus vaccinale nell’orofaringe e nelle urine dei vaccinati, relegando a “morbillino-non-contagioso” le manifestazioni esantematiche nei vaccinati (e continuando ad indicare come untori solo coloro che non si vaccinano) mentre ora, udite-udite, salta fuori che é – ed è sempre stato – un rischio reale e plausibile quello del contagio dovuto ai soggetti appena vaccinati!

Scrive Plotkin: “La possibilità che un’infezione subclinica o a pochi sintomi con virus del morbillo avvenga tra persone vaccinate deve essere tenuta in considerazione. Sebbene io non sia a conoscenza di prove sull’escrezione di virus dai vaccinati con alcuni ma non tutti i sintomi del morbillo, si dovrebbe tentare l’isolamento del virus da questi pazienti.” Le vaccinazioni di massa stanno dunque provocando epidemie? È plausibile e logico dedurlo da quanto riportato… oltre che facilmente ipotizzabile.

COME DIRE CHE NON CONOSCIAMO UN TUBO DI NIENTE

La conclusione di Plotkin è anch’essa interessante:

“Le epidemie di morbillo che stanno avvenendo in Europa e negli Stati Uniti potrebbero essere utili se si ottenessero campioni da chi si espone al contatto prima che sia o non sia infettato. La comunità scientifica dovrebbe sfruttare la situazione attuale portata dalla resistenza ai vaccini e dall’ignoranza sui vaccini per definire meglio i correlati dell’immunità al morbillo.”

Credo che significhi, più o meno: non abbiamo idea di come stia evolvendo la situazione, non abbiamo idea se le vaccinazioni siano efficaci, non abbiamo idea di come reagisca il sistema immunitario di un vaccinato rispetto a quello di un non-vaccinato, quindi dovremmo approfittare dei soggetti non vaccinati e delle attuali epidemie in corso per scoprirlo.

IL MONDO INTERO FA DA CAVIA AGLI ESPERIMENTI VACCINALI

La vera notizia dunque è che stiamo sottoponendo la popolazione mondiale ad una sperimentazione di massa, anche per mezzo di leggi sull’obbligo vaccinale, senza avere la minima idea delle conseguenze che questo porta e porterà sulla salute pubblica.

I GRANDI STRATEGHI DI BIG PHARMA CERCANO DI INSABBIARE IL TUTTO

Ed ora la domanda forse più importante: come reagirà la “comunità scientifica” a queste considerazioni? Resterà in silenzio? Farà finta di nulla? Invocherà programmi vaccinali ancora più stringenti e ancora più massivi?Cosa dirà l’OMS di queste ammissioni?

Notare bene una cosa: qui non stiamo parlando di “nuove scoperte” né di un singolo studio di nuova pubblicazione. Semplicemente, questi dati sono a disposizione di tutti da anni, le evidenze pure, solo che ora sono state messe insieme e dichiarate per iscritto da un soggetto che la “comunità scientifica” non può né sbeffeggiare né accusare di propagandare “fake news”. Tutt’al più i grandi strateghi potranno decidere di ignorare il tutto, come si fa di solito con le questioni scomode che è difficile smentire in maniera credibile.

ESISTONO SPACCIATORI LEGALIZZATI DI VELENI INSICURI, PERICOLOSI ED INEFFICACI

Questo articolo dimostra sostanzialmente che chi diffonde false notizie e chi lavora sul terrorismo facile, chi ignora le evidenze scientifiche non sono i no-vax, chi finge di avere dati certi e sicurezze, chi gioca sulla vita delle persone non sono i genitori preoccupati della salute dei propri figli, bensì le autorità, la comunità scientifica, gli organismi internazionali che spacciano come “sicuri ed efficaci” questi vaccini senza avere la minima prova scientifica di ciò che dicono.

Attenzione dunque alle prossime mosse dall’alto: le organizzazioni per la sanità saranno alle prese d’ora in avanti con nuove problematiche, non legate alle vaccinazioni, bensì probabilmente CAUSATE DALLE VACCINAZIONI.

(Rielaborazione e sottotitoli di Valdo Vaccaro, ripreso dall’articolo pubblicato da Spezziamolecatene e riproposto dalla Corvelva).

Bibliografia https://www.corvelva.it/it/approfondimenti/pubblicazioni/esiste-un-correlato-di-protezione-per-il-vaccino-contro-il-morbillo.html https://www.elsevier.com/books/T/A/9780323357616 https://www.corvelva.it/it/approfondimenti/video/il-padrino-dei-vaccini-la-deposizione-di-stanley-plotkin.html


TESTO DELL’ARTICOLO DEL DR PLOTKIN, PUBBLICATO SU THE JOURNAL OF INFECTIOUS DISEASE IN DATA 1 NOVEMBRE 2019

ESISTE UN CORRELATO DI PROTEZIONE PER IL VACCINO CONTRO IL MORBILLO?

IL MORBILLO STA DI NUOVO DILAGANDO

Il morbillo sta di nuovo dilagando, purtroppo, in Europa e negli Stati Uniti. Per questa ragione è importante conoscere i correlati di protezione contro il morbillo, per valutare la suscettibilità dei singoli individui e della popolazione, compresi tutti coloro che erano già stati vaccinati in precedenza.

Definire un correlato di protezione vaccinale non è semplice, come ho imparato nel corso degli anni. Nel 2001, ho trattato l’argomento per la prima volta, tentando di semplificarlo attraverso alcune definizioni e criteri.

LE COSE SONO MOLTO PIÙ COMPLICATE DI QUANTO SEMBRA

Successivamente mi sono reso conto che nulla è semplice, come è stato notato da tempo immemore! Le ragioni di questa mancanza di semplicità sono svariate, compresa la carenza di standardizzazione dei test immunologici essenziali, la molteplicità delle funzioni anticorpali e delle cellule immunitarie, e i molti modi in cui queste funzioni interagiscono.

Oltre a ciò, dosi addizionali e numero di dosi contano anch’essi nelle stime dei correlati. Nonostante queste spaventose circostanze Bolotin et al, nel numero corrente di The Journal of Infectious Diseases, hanno riesaminato i dati dei correlati di protezione attraverso il vaccino contro il morbillo.

In questo campo per molto tempo si è fatto affidamento su uno studio di Chen et al su un’ epidemia di morbillo, nel quale ai soggetti venivano prelevati campioni di sangue prima della vaccinazione e dopo una successiva ondata di morbillo.

La conclusione che si traeva da quello studio era che 120 mIU di anticorpi contro il virus del morbillo, basandosi sui risultati di un esame sui dosaggi di immuno-assorbimento a correlazione enzimatica (ELISA), erano correlati con la protezione contro il morbillo diagnosticato clinicamente.

IMPRECISIONE DELLE MISURAZIONI ELISA

Sebbene quello fosse, e lo è, un numero utile, la sua precisione non è stata confermata per diverse ragioni. Per prima cosa, il livello anticorpale è stato misurato da un ELISA, il cui dosaggio non tiene conto della funzione anticorpale nel misurare gli anticorpi stessi.

Gli anticorpi svolgono molteplici funzioni, compresa la neutralizzazione, la prevenzione dal legarsi con l’organismo, e l’aumento dell’attività delle cellule natural killer. Inoltre, le risposte delle cellule al virus del morbillo non sono chiaramente definite, e per alcune malattie queste risposte si sommano alla risposta degli anticorpi.

Perciò è importante guardare ancora ai correlati di protezione contro il morbillo, cosa che Bolotin et al hanno cercato di fare. Nel diciannovesimo secolo, Panum ha riconosciuto che l’infezione da virus del morbillo contratta naturalmente nelle isole Faroe conferiva immunità permanente contro la malattia, e, infatti, quella osservazione può ancora oggi ritenersi vera.

INFEZIONI ATTENUATE CHE NON PROTEGGONO E ARRIVO DI NUOVI GENOTIPI

Tuttavia, il vaccino genera un’infezione attenuata, e non avviene che gli anticorpi rimangono permanentemente elevati nei vaccinati. Questa situazione è responsabile della rivalutazione dell’efficacia del vaccino contro il morbillo sul lungo periodo. Sebbene la grande maggioranza dei vaccinati contro il morbillo rimangano positivi per sempre, così come nel caso del vaccino contro la parotite la circolazione di nuovi genotipi di virus del morbillo può essere importante.

I genotipi B3 e D8 sono attualmente in circolazione, e questi virus non vengono neutralizzati così bene dagli anticorpi contro il genotipo del vaccino (ad esempio, il genotipo A), quanto dagli anticorpi che contrastano le nuove specie. Ancora più importante, una minoranza di vaccinati perdono gli anticorpi nel tempo e diventano quindi suscettibili all’infezione da virus selvaggio del morbillo.

MOLTI CASI DI MORBILLO TRA LE PERSONE VACCINATE E CONSEGUENTE FALLIMENTO DELLA PROTEZIONE

Cherry e Zahn hanno recentemente mostrato che l’11% dei casi di morbillo in California sono avvenuti in persone vaccinate che hanno ricevuto due dosi di vaccino. Uno studio effettuato in Spagna ha osservato che, tra il 2003 e il 2014, 132 casi di morbillo si sono osservati in chi aveva ricevuto due dosi di vaccino.

In un’unità psichiatrica per adolescenti, un caso di morbillo in un soggetto non vaccinato portò a un tasso di contagio del 7% tra i suoi contatti vaccinati, sebbene la malattia fosse in forma leggera. Un’ondata che coinvolse uno staff medico olandese suggerì che bassi livelli di anticorpi neutralizzanti nei vaccinati erano correlati con il fallimento della protezione.

Sfortunatamente, non si conosce il livello di protezione completa degli anticorpi neutralizzanti. La possibilità che un’infezione subclinica o a pochi sintomi con virus del morbillo avvenga tra persone vaccinate deve essere tenuta in considerazione.

VIVIAMO IN UNA SITUAZIONE DI INCERTEZZA E DI IGNORANZA

Sebbene io non sia a conoscenza di prove sull’escrezione di virus dai vaccinati con alcuni ma non tutti i sintomi del morbillo, si dovrebbe tentare l’isolamento del virus da questi pazienti. Inoltre, le ragioni del calo degli anticorpi in alcuni soggetti vaccinati non sono note, e si rende necessario stabilire nuovi correlati di protezione basati sugli anticorpi neutralizzanti o altre funzioni immunitarie.

Le epidemie di morbillo che stanno avvenendo in Europa e negli Stati Uniti potrebbero essere utili se si ottenessero campioni da chi si espone al contatto prima che sia o non sia infettato. La comunità scientifica dovrebbe sfruttare la situazione attuale portata dalla resistenza ai vaccini e dall’ignoranza sui vaccini per definire meglio i correlati dell’immunità al morbillo.

Stanley A. Plotkin (sottotitoli di Valdo Vaccaro)

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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