TUMORE AL CERVELLO, AUTOGUARIBILE COME TUTTI I TUMORI

da 20 Mar 2012Tumori dell'occhio, dell’encefalo e di altre parti del sistema nervoso centrale

LETTERA

Caro Valdo, ti seguo da 2 anni, ho comprato il tuo libro “Alimentazione Naturale”, ho seguito i consigli che mi dato via e mail, e sto molto bene fisicamente. Di questo ti ringrazio tanto. Avrei voglia di dilungarmi nell’elencare tutti i benefici che ho avuto, e nel raccontare di tutta la gente che conosco e che, parlando di te, ha cominciato a seguirti. Ma in questo momento ho un problema grosso che mi sta annientando psicologicamente ed emotivamente, per cui ho urgenza di aiuto.

LA SODDISFAZIONE DI AVER TRASFORMATO MIA MADRE IN OTTIMA CUOCA VEGANA

Tempo fa ho fatto leggere a mia madre il tuo libro perché è intelligente e non pecorona come tanti che vanno dietro alla massa col paraocchi, convinta che “Se lo dice il medico è vero al cento per cento”. Sapevo che lei avrebbe capito ed ha cominciato per gradi a diventare almeno vegetariana. Si è trasformata anche in bravissima cuoca vegana. Quando mi invita a mangiare da lei mi fa trovare sempre delle insalate super elaborate. E’ riuscita a trovare il modo di essere creativa anche “solo” con frutta e verdura.

Questo è accaduto nell’ultimo anno, ma purtroppo gli errori di una vita (lei compirà 62 anni il prossimo mese) prima o poi li paghiamo tutti e, fortunatamente, dopo averti conosciuto corriamo ai ripari disintossicandoci. Mia mamma è molto giovanile e non ha mai avuto rilevanti problemi di salute. Ha fumato per tanti anni ed ha smesso pochi anni fa. Ha sempre mangiato da onnivora come del resto tutta la famiglia.

FORMICOLII NELLA PARTE SINISTRA DEL CORPO, RISONANZA, E DIAGNOSI DI TUMORE AL CERVELLO

Ultimamente ha cominciato ad avere formicolii a tutta la parte sinistra del corpo in diversi momenti della giornata e, dopo svariate visite, è arrivata a fare risonanze anche alla testa. È qui è c’è stata l’amara scoperta. E’ saltato fuori, ed è molto visibile nella risonanza, che ha un tumore al cervello. Mi è caduto il mondo addosso. Non ho dormito per qualche notte. Non si sa di che tipo. Ci vorrebbe almeno una biopsia come consigliano i medici per saperlo.

Siamo andati da un neurochirurgo. Ha detto subito che lui opererebbe di sicuro, ma che la decisione spetta a lei soltanto. Anche perché non si aspettava di trovarsi davanti una donna così giovane e apparentemente in salute come lei, con questo problema. Ha aggiunto che operando non si può comunque asportare tutto ed in profondità. Quindi, per sua stessa ammissione, ci sono consistenti probabilità di fare danno.

NEURONCOLOGA A FAVORE DI CORTISONE E RADIOTERAPIA

Toccando i delicatissimi meccanismi cerebrali, potrebbe perdere la vista, l’uso del braccio e della gamba. Questo potrebbe capitare anche solo facendo la biopsia. Siamo andati, come consigliato dal chirurgo, anche a sentire il parere della neuroncologa. Lei ha detto che farebbe della radioterapia proprio perché l’intervento è veramente pericoloso. E vorrebbe cominciare subito col cortisone.

Io sono sempre stato zitto ad ascoltare, come impaurito dall’esprimere un giudizio che avrebbe potuto mettere in difficoltà anche mia mamma. Ma non ho più resistito e mi è venuto naturale dire alla dottoressa. “Mi scusi, ma avete mai pensato, prima di prescrivere cure così dannose, di capire come tale grumo abbia potuto formarsi? E avete mai pensato alla possibilità di farlo regredire procedendo in senso inverso?”

LA SCIENZA E LA RICERCA MEDICA NON PERDONO TEMPO NELLE STUPIDE CAUSE, MA SI CONCENTRANO A TROVARE LE CURE MIGLIORI!!!

La risposta che ho avuto dalla dottoressa, tra l’altro un po’ stizzita, è stata che la scienza e la ricerca non perdono tempo a cercare le cause, ma si impegnano a trovare le cure migliori. Avrei voluto urlargliene tante di brutte parole, ma per paura di ripercussioni su mia mamma ho trattenuto tutto e ho solo trovato il coraggio di scrivere a mia mamma quello che penso.

IL TEMPO STRINGE

Quello che ti chiedo Valdo è se, secondo te, si può fare qualcosa di naturale senza ricorrere a tali “cure migliori”. Ho convinto mia mamma, tra l’altro senza nessuna difficoltà, a sentire la tua opinione. Potrei farti vedere tutta la documentazione. Noi siamo a Torino, ma le ho già detto che l’ avrei accompagnata anche dalle tue parti per riuscire a vederti, e lei è d’accordo. Il tempo stringe e i dottori dicono che bisogna cominciare subito le cure, prima che il tumore si ingrossi di più e vada toccare qualche punto critico.

So che c’ è tanta gente che ti scrive e fai fatica stare dietro a tutti, ma confido nel tuo buon cuore vista la gravità della situazione e spero in una tua risposta prima che mia mamma ceda, sotto le enormi pressioni della medicina.
Marco

*****

RISPOSTA

Ciao Marco, sto preparando la valigia e domani sarò in volo per l’Asia. Prendo a cuore il tuo caso e non lo rimando ad aprile. Penso a tua madre come si trattasse della mia. Senza tanti fronzoli ti propongo la mia strategia. Non intendo con questo offendere i medici a cui vi siete rivolti. Se ci sono frizioni e immancabili battute polemiche vanno intese non a livello personale ma piuttosto sul loro protocollo e sui metodi che, volenti o nolenti, devono per forza seguire. Non voglio dare illusioni o false speranze a nessuno. Tua madre del resto non è un’appestata o una cancerosa o una persona dal destino segnato. Toglietevi dalla testa questo tarlo. E’ una donna sana e in forma, con un grumo di materiale in zona cervello da smaltire.

IL TUMORE NON È AFFATTO UN MOSTRO

Questo e niente altro che questo. Mettetevi bene in testa che il tumore è una barriera positiva costruita dal sistema immunitario. Il tumore che porta in testa l’ha salvata e mantenuta in vita al meglio. Ora bisognerà solo disgregarlo con delicatezza ed intelligenza, non strapparlo e non napalmizzarlo. La via igienistica non è sperimentazione e non è rischio. Quella medica sì, purtroppo lo è. Come si faccia a guarire una malattia, eliminando il sintomo e senza conoscerne le cause, solo Dio lo sa. Dio e la neuroncologa che ti ha risposto in quel modo!

AUTOGUARIGIONE IN QUINDICI PUNTI

  1. Calmatevi e respirate. Tua mamma sta bene e il tumore al cervello non è necessariamente diverso di un tumore al seno o da altre parti. Il terrore e le statistiche negative esistono solo in riferimento alla brutta abitudine medica di buttarsi sulla chemio o sul bisturi, e di non saper impostare dei piani di recupero o delle diete adeguate.
  2. Bloccare ogni processo ansiogeno. L’ansia e la paura da sole sono in grado di uccidere anche un torello sanissimo.
  3. Dare lo sfratto a ogni test invasivo e a ogni idea chemio-radio-chirurgica. Non serve fare ulteriori polemiche con la neuroncologa. Ha dato la risposta standard del suo breviario quotidiano, tipo l’Ave Maria dei preti imparata a memoria.
  4. Il problema non sta nell’intervenire urgente prima che il tumore si ingrossi e vada a causare lesioni al cervello. Tanto meno sta nel voler capire di che tumore si tratti. I tumori sono tutti buoni in partenza, ed è fantascienza medica quella delle cellule benigne e maligne differenziate. La malignità consiste sempre e solo nella diffusione e nella metastasi innescate dalla cachessia, dalla esplosione setticemica causata da eccessivo ingrossamento e da stop al flusso e deflusso sanguigno verso il tumore stesso, o causata dagli inevitabili danni del bisturi.
  5. I danni della chemio e della radioterapia sono addirittura più pesanti di quelli del tumore lasciato com’è.
  6. I danni del bisturi non sto nemmeno ad elencarli, visto che lo stesso oncologo ve li ha accennati usando chiaramente linguaggio eufemistico.
  7. Personalmente non sono in condizioni legali per prescrivere una cura o per prendermi delle responsabilità, ma sono certo al 100% di darvi il consiglio giusto.
  8. Invito sia te che tua madre a pensare positivo. Nulla è cambiato. Quel tumore sta nel cervello da tempo, e il cervello stesso, associato al sistema immunitario, ha dimostrato di lavorare al meglio tollerandolo. L’accumulazione di ferro inorganico e di altri minerali, va bloccata, contenuta e disgregata. Lo si può fare usando serenità, respiro, aria pura giorno e notte, sole, digiuno ad acqua di montagna. Un primo digiuno di 5 giorni circa, seguito da 2 giorni a centrifugati e poi dal solito schema vegano tendenziale crudista. Più frutta consumerà e più il tumore si ridurrà. Qualsiasi tumore crepa prima del corpo. Il corpo dunque resterà in forma per altri anni ancora, assieme all’anima. La disgregazione igienistica va per gradi e per ordine. Prima vanno fuori le acque cattive, poi le escrescenze e le cellule in sovrabbondanza. Gli organi vengono sempre preservati con cura.
  9. Raccomandazioni per il digiuno:
    1. Medicinali, iniezioni, purghe, integratori sono pericolosi, nocivi e vietati durante il digiuno,
    2. Il digiuno va interrotto alla fine in modo progressivo con piccole dosi di frutta o succhi di frutta,
    3. Le crisi nel corso del digiuno sono tutte benefiche e disintossicanti, per cui vanno accolte con gioia e non con paura,
    4. Durante il digiuno bisogna preservare energie e stare a letto, muovendo la muscolatura, respirando e svuotando la mente da ogni pensiero specie se negativo. La dieta successiva non deve superare la capacità assimilativa e potrebbero bastare 600-1000 grammi di cibo al giorno. Quantità minima più che massima (seguendo anche le sensazioni di tua madre). Niente sale e zucchero, né bevande, all’infuori dei succhi di frutta fresca. Crudità circa 80%.
  10. Ricordarsi che la chirurgia è sempre pericolosa, mentre l’autolisi è un processo fisiologico e razionale che non comporta alcun rischio.
  11. Ricordarsi che la chirurgia riduce sempre ed inevitabilmente la vitalità e aumenta la perversione metabolica che è poi la causa vera e principale del tumore, mentre il digiuno normalizza la nutrizione e permette l’eliminazione delle tossine, accelerando l’autolisi e consentendo la soppressione delle cause del tumore.
  12. Dopo l’asportazione chirurgica i tumori tendono a riformarsi, mentre questo non succede dopo l’eliminazione autolitica.
  13. Dopo l’ablazione chirurgica i tumori tendono a diventare metastasi, mentre tale aspetto viene soppresso dal digiuno.
  14. Non abbattersi ma rimboccarsi le maniche e lanciare coraggiosamente la sfida. Non farsi intrappolare dalla paura e non delegare la vostra salute a nessuno. Prendere in mano la situazione e combattere. Il dottor Max Gerson ha rimesso in vita decine di pazienti presi dai reparti terminali, dandogli frutta da mattina a sera.
  15. Prima di decidere liberamente sul da farsi, leggere le tesine qui unite.

TESINE ALLEGATE

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

13 Commenti

  1. Lindy

    E le verdure a foglia verde?

    Rispondi
  2. Gattina

    Ho letto il libro e visto il dvd allegato sulla terapia del dott. Max Gerson, invito te e tua madre a leggerlo, sicuramente v'incoraggerà e vi stimolerà a tentare la strada meno percorsa che è quella della guarigione vera, l'unica possibile: quella del nostro stesso corpo.

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  3. meditabondo

    Per non cadere nel solito teatrino insulso di chemio/radio/chirurgia, consiglio VIVAMENTE la visione del video "Guarire il cancro", è a dir poco illuminante e molto ben fatto.

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  4. Federico Marighetti

    Meno dell' 1%… Si parla, se non sbaglio, di 1 caso su 60000 pazienti.

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  5. Federico Marighetti

    Ah, per quanto riguarda la terapia Gerson… mi dispiace, ma non funziona. Questo per il semplice fatto che si basa su presupposti scientifici semplicemente sbagliati (afferma che è dovuto ad uno squilibrio metabolico). Oggi sappiamo che non è così. So che c'è gente senza scrupoli che la difende perchè ci guadagna soldi (altri la difendono per ingenuità ed ignoranza) per cui so che mi piglierò le maledizioni di qualche utente, ma non posso tacere. Una piccola metafora: curarsi con la terapia Gerson è come pretendere di studiare la Chimica su un testo dell'inizio dell' 800… Tra noi e il libro che stiamo studiando ci sono le scoperte di Avogadro, Kakulè, Mendeleev… Così tra noi e Gerson ci sono gli studi di migliaia di scienziati in tutto il mondo che hanno contribuito ad ampliare il sapere medico (studi liberamente consultabili su Pubmed). Io, da potenziale paziente, scielgo la medicina moderna, testata e provata. Cordiali saluti.

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  6. Gianlo

    Digiuno e tumori: la scienza "scopre" ciò che l'igienismo dice da sempre:
    "Mentre le cellule normali, prive di nutrienti, entrano in uno stato dormiente simile all’ibernazione, si è visto che le cellule cancerogene cercano di formare nuove proteine, provando altre strade per continuare a crescere e moltiplicarsi. Il risultato è stato “una cascata di eventi” che ha portato alla creazione di molecole libere da radicali dannosi, che spezzano il DNA delle cellule cancerogene e ne provocano la distruzione. “La cellula sta, in effetti, commettendo un suicidio cellulare. Ciò che si osserva è che la cellula cancerogena cerca di compensare la mancanza delle sostanze di cui è privo il sangue dopo il digiuno, rimpiazzandole, ma non ce la fa”"
    http://gaianews.it/salute/il-digiuno-indebolisce-il-cancro-nei-topi-e-potenzia-chemioterapia/id=17348

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  7. Der Feuerreiter

    Nell'articolo originale si afferma che brevi periodi di digiuno forse possono potenziare gli effetti della chemioterapia. Il concetto è già un pò diverso da quello che si afferma su gaianews e 1000 anni luce distante da quello che hai capito tu ( tra l'altro evita di scrivere fesserie di fantabiochimica nei tuoi futuri post…). Piccolo consiglio: magari cerca il prossimo articolo direttamente su pubmed: i giornalisti massacrano gli articoli scientifici originali e ne stravolgono spesso il significato, cercando di tradurli. Saluti.

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  8. Gianlo

    "Nell'articolo originale si afferma che brevi periodi di digiuno forse possono potenziare gli effetti della chemioterapia. Il concetto è già un pò diverso da quello che si afferma su gaianews e 1000 anni luce distante da quello che hai capito tu"

    Eh no Der Feuerreiter, mi sa che non hai letto bene (o hai letto ciò che volevi tu): non dice solo che il digiuno potenzia la chemio, bensì che grazie al digiuno le cellule tumorali cominciano a suicidarsi da sole (apoptosi).
    Sono parole non del gioralista ma di Valter Longo, l'autore stesso della ricerca, quello che ho riportato io è proprio un virgolettato con le sue parole.
    Spiacente, ma Pubmed (come riferitomi da persone in ambito medico) non è il massimo dell'affidabilità, dato che vengono pubblicati studi anche non verificati provenienti da tutto il mondo), quindi non la considero come la bibbia delle certezze.

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  9. Der Feuerreiter

    Suppongo che tu intenda questo, citando l'abstract dell'articolo:
    "In 4T1 breast cancer cells, short-term starvation resulted in increased phosphorylation of the stress-sensitizing AKT and S6 kinases, increased oxidative stress, caspase-3 cleavage, DNA damage and apoptosis".
    Questa parte dello studio è stata fatta su di un modello cellulare (cellule 4T1), per cui qui per "digiuno" si intende probabilmente il fatto che non si cambia il medium alla cultura cellulare, o qualcosa di simile (non ho accesso all'articolo completo, purtroppo). Quindi, l'autore dice che se non cambio il medium alla cultura, questa va incontro ad apoptosi.

    Il problema è che il digiuno, come ho già affermato, in organismi più complessi non basta per sconfiggere il cancro. Infatti Longo scrive anche che: " In mouse models of neuroblastoma, fasting cycles plus chemotherapy drugs—but not either treatment alone—resulted in long-term cancer-free survival", ovvero cicli di digiuno + chemoterapici portano e sopravivenza e completa guarigione delle cavie (sottolineo la frase "but not either treatment alone").
    L'ultima frase dell'abstract è palesemente ottimistica ed illustra l'obiettivo finale dello studio, come si usa fare sempre quando si scrive un abstract (se tutto andasse bene…).

    Questo per dire che, tra quello che questo studio dimostra ed il dire che se uno ha il cancro basta che stia a digiuno una settimana ce ne corre…

    Ah, pubmed NON è una rivista scientifica, ma un motore di ricerca per articoli scientifici. Pubmed ricerca articoli contenuti in una miriade di riviste scientifiche, alcune serie altre meno. NON ricerca su riviste divulgative o popolari (che so, la pagina salute del corriere…). Dire che Pubmed non è affidabile è come dire che Google non è affidabile (???).
    Per tua curiosità: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/ .
    Cordiali saluti.

    Rispondi
  10. Gianlo

    Per digiuno s'intende l'iterruzione dell'alimentazione, di nutrienti, con conseguente mancato apporto calorico (cos'altro dovrebbe itendersi per digiuno…?).
    Non a caso l'articolo e lo studio di Longo parla di animali (e non colture cellulari) sottoposti a digiuno e non a caso è stato constatato anche su pazienti umani che digiunare per 48 ore rende meno pesanti gli effetti collaterali della chemioterapia:
    "In uno studio del 2010 riportato dalla rivista Aging, dieci pazienti ammalati di cancro che hanno provato brevi cicli di digiuno, hanno riferito di aver patito meno gli effetti collaterali della chemioterapia."

    Anche qui si parla di restrizione calorica e quindi di digiuno inteso come astensione dal cibo:
    http://www.gaslini.org/servizi/comunicatistampa/ricerca_fase02.aspx?ID=243

    "Il problema è che il digiuno, come ho già affermato, in organismi più complessi non basta per sconfiggere il cancro."
    Non esattamente: qui ad esempio si dice il digiuno da solo (senza chemio) può essere efficcace negli animali da laboratorio e che già il digiuno di per sè rallenta la crescita ad esempio di tumori al cervello, al seno o di un melanoma.
    "Secondo gli scienziati che hanno partecipato a questo studio, il digiuno da solo può trattare efficacemente il cancro degli animali da laboratorio, anche nel caso si tratti di tumori cancerosi che provengono da cellule umane…Sugli animali da laboratorio, lo studio ha dimostrato che questi cicli di digiuno senza chemioterapia potevano rallentare lo sviluppo del cancro al seno, del melanoma, come pure del tumore al cervello."
    http://www.aciclico.com/salute/cancro-guarirlo-col-digiuno.html

    Ad ogni modo, esiste già una letteratura (igienistica) sulle esperienze di digiuno e autolisi dei tumori, vedi ad esempio Herbert Shelton.
    La medicina sta solo riscoprendo cose che già si sapevano da tempo.

    "Questo per dire che, tra quello che questo studio dimostra ed il dire che se uno ha il cancro basta che stia a digiuno una settimana ce ne corre…"
    Se in sole 48 ore di digiuno si è visto che il tumore smette di crescere e le sue cellule cominciano a "sucidarsi", chi mi dice che in un digiuno di 2 settimane non scompaia del tutto?

    "Dire che Pubmed non è affidabile è come dire che Google non è affidabile (???)"
    Non so cosa dirti: l'atteggiamento che ho visto nei confronti di Pubmed è stato quello di citarlo come fonte autorevole nel momento in cui io dicevo delle cose controverse e di sentirmi dire "Non dire idiozie, se vuoi essere credibile devi postare studi apparsi su Pubmed", salvo poi sentirmi dire (dopo aver riportato studi di Pubmed a conferma delle cose che dicevo) che Pubmed in fondo non è il massimo dell'affidabilità per il fatto che in esso affluiscono studi anche non verificati…
    Come dire: quando fa comodo in un senso Pubmed è la bibbia della scienza medica, quando fa comodo nell'altro senso da bibbia della scienza medica passa ad essere una fonte non più così affidabile.

    Rispondi
  11. Franco

    Pubmed è una medline, ossia un motore di ricerca che elenca tutti gli articoli apparsi su riviste scientifiche riguardo un certo argomento (parola,frase,autore). Gli articoli possono essere stati pubblicati su "Lancet" o su "Gazzetta medica di Canicattì" con relativa importanza scientifica. Inoltre gli abstracts dei lavori sono solo un riassunto dei metodi utilizzati e dei risultati e perciò per citare lo studio occorre assolutamente averlo letto completamente.

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