TUMORE AL COLON NELLA VISUALE IGIENISTA

da 18 Gen 2023Tumori dell'apparato digerente

LETTERA

Buonasera Valdo, Le avevo già scritto anni fa per complimentarmi con le sue tesine. Mi chiamo Claudio, ho 46 anni e sono vegano dal 2007. Mai assunto farmaci dal 2007 ad oggi che come leggerà di seguito sono stato costretto a prenderli a causa di malattia.

Dal 2007 fino a Marzo 2022 la mia alimentazione è stata la seguente: Sveglia alle 4.00 con spremuta d’arancia, intorno alle 7.00 una o due fette di pane integrale tostato con avocado spalmato sopra o marmellata di frutta senza zuccheri aggiunti, intorno alle 11 banana o mango. Pranzo: piatto di pasta integrale intorno a 100-120 gr con pomodorini freschi e frutta secca oppure pasta e ceci. Cena con insalata più semi vari, patate o pasta integrale sempre con legumi o altra fonte di proteine vegetali e frutta secca. Una volta alla settimana pizza.

Da Marzo 2022 ho iniziato a soffrire di dolori durante la defecazione e ho notato sangue dalle feci. Credendo fossero emorroidi ho iniziato a prestare più attenzione alla mia alimentazione e ho iniziato ad essere seguito da un biologo alimentare della fondazione Valter Longo, il quale ha modificato il piano alimentare, ma il problema non si risolveva fino a quando ho deciso di prendere un’appuntamento con il proctologo per farmi visitare. Dopo la visita digito-rettale il dottore mi ha prescritto una Tac, risonanza magnetica e rettoscopia. La diagnosi è stata di tumore al colon retto basso al 3 stadio vedi allegato.

Da Ottobre ho effettuato 5 settimane di radioterapia e chemioterapia con la speranza che il tumore si riducesse e si alzasse da dove si trova in modo tale di poter operare ed asportare la parte senza la necessità della colostomia. Ad oggi il tumore è stato ridotto fino al quesito clinico stagnazione primaria.

Oggi ho avuto la visita con la dott.ssa che mi segue e mi ha detto che, nonostante abbia reagito bene alla radio-chemioterapia, dovrò comunque sia sottopormi all’operazione con la finalità di asportare la rimanenza del tumore ed effettuare una colostomia permanente. Per me la colostomia non è un’opzione ad oggi e, prima di farmi “amputare” una parte del corpo vorrei provare a curarmi come ho sempre fatto, senza farmaci e lontano dai dottori.

Ora però ho bisogno di un suo aiuto. Vorrei sottopormi ad un digiuno terapeutico. Vorrei però essere seguito da qualcuno. Mi potrebbe aiutare riguardo il digiuno e inoltre gradirei un suo parere riguardo il trattamento del tumore. La ringrazio in anticipo. Distinti saluti. Claudio


RISPOSTA

L’IGIENISMO COLLIDE FRONTALMENTE CON LE TEORIE E LE PRATICHE MEDICHE

Ciao Claudio. Chiaro che ti parlerò con il linguaggio della Scienza Igienistica, un idioma che collide frontalmente con quello medico e, il più delle volte, va in direzioni diametralmente opposte a quelle della medicina convenzionale.

ASSOLUTA NECESSITÀ DI UNA PLANT BASED DIET

Le diversità stanno sia a livello alimentare che a livello comportamentale. Per quanto concerne la dieta noi sosteniamo la necessità per tutti, ed in particolare per chi è in stato di sofferenza, di passare ad una Plant Based Diet, vegetariana, vegan-crudista tendenziale o fruttariana tendenziale, quando invece i medici difendono tuttora, nonostante le enormi prove contro le diete carnivore ed alto-proteiche, le loro posizioni filo-carnivore. Il bello è che le Plant Based Diet nelle varie versioni, arricchite da mente aperta e da buon senso, assomigliano tutte al cosiddetto Vitto Valdiano.

MALATTIE AMICHE E NON NEMICHE

Per il resto, noi abbiamo concetti antitetici sulle malattie che non sono affatto un mostro spaventevole da combattere ed annientare, ma amiche preziose per rientrare al più presto in possesso della nostra salute e del nostro equilibrio funzionale. Le malattie sono in realtà delle benettie concepite e intese dalla Natura auto-guarente dell’uomo a rimetterci in carreggiata al più presto. Le cosiddette malattie sono curative-protettive-depurative e adattive, cioè disegnate su misura della persona.

CURA DELLA NON CURA SUL SINTOMO

Noi crediamo nella cura dei fattori causanti e nel rispetto rigoroso del sintomo che ha la funzione di campanella d’allarme e che non va pertanto toccato, mentre la medicina è dichiaratamente sintomatica in quanto pretende di curare il sintomo il quale non è causa ma bensì conseguenza della malattia. Noi siamo per la Cura della Non-Cura sul sintomo, ovvero per la cura esclusiva delle motivazioni vere che hanno determinato la disfunzione, il dolore, il sintomo, il tumore.

ERRORI MARCHIANI IN SERIE DELLA MEDICINA CONVENZIONALE

L’altro errore marchiano che fa la medicina interventista, e in particolare la medicina oncologica, è quello di applicare il suo protocollo fisso e inamovibile e standardizzato per tutte le malattie. Stabilito un determinato sintomo, datogli una certa denominazione (esempio tumore al colon), si procede con la cura prevista, ovvero con chemio-radioterapia e con la successiva rimozione chirurgica sia dell’escrescenza chiamata tumore che della porzione di organo coinvolta.

MEDICI GENI NEL PROVOCARE RECIDIVE

Tutto questo nella illusione che, rimossa fisicamente la massa tumorale mediante accurato e geniale lavoro chirurgico successivo alle varie chemio, si è risolto il problema, si è fatto scomparire dalla vista il tumore e con esso tutte le evenienze negative del post-operatorio che includono la ripetizione-ricrescita-ricaduta o recidiva, oltre che le eventuali metastasi.

TANTI SCHIAFFI A IPPOCRATE

Non ci vuole molto per capire quanto superficiale e quanto infantile sia questo modo di pensare, quanto vada contro le regole e le leggi del creato, contro la saggezza, contro la pazienza, contro il buon senso. Questo tipo di scelte sanitarie va contro gli antichi insegnamenti di Ippocrate, ovvero Primo non Nuocere e, secondo, Madre Natura è Sovrana Medicatrice di tutti i mali (non certo il medico, non certo la chemio, non certo il bisturi, non certo l’antibiotico, non certo l’eparina di maiale).

MESSO DA PARTE PERSINO IL DR OSLER

Questo tipo di scelte va anche contro il monito di William Osler, padre della Medicina Contemporanea, un monito chiaro e preciso: “Stare alla larga da farmaci, integratori, vaccini e bisturi”.

BISTURI SIMBOLO DEL FALLIMENTO MEDICO SU TUTTI I FRONTI

Non a caso il grande fisiologo americano Oliver Wendell-Holmes definiva il bisturi senza mezzi termini “Simbolo del fallimento della medicina”. Aggiungeva inoltre che se tutti i libri, le dispense e i metodi, se tutta ma MATERIA MEDICA venisse gettata in fondo al mare, sarebbe la salvezza per l’umanità e la massima disgrazia per i pesci”.

IL DR BAUR E IL SANGUE GUASTO

Se poi pensiamo all’eccezionale principio enunciato da Joan Baur (1858-1926) grande medico tedesco di nobili origini (diventato poi Padre Taddeo da Wiesent), comprendiamo ancora meglio quanto fuorvianti e gravi siano il più delle volte (salvo le vere e provate emergenze da pronto soccorso) i comportamenti della medicina invasiva-farmacologica-chirurgica. Per il dr Baur “Nessuno al mondo muore di cancro, cardiopatia, diabete o altro, ma tutti se ne vanno malamente e prima del tempo a causa di una cosa soltanto che si chiama SANGUE GUASTO”, vale a dire sangue grasso e catramoso che non scorre come dovrebbe.

MEDICINA INTERVENTISTA SCONFESSATA CLAMOROSAMENTE

Questa affermazione da sola, tanto vera quanto straordinaria, fa saltare letteralmente in aria l’intera ideologia sanitaria basata su un enorme numero di malattie diverse da curarsi con un enorme numero di farmaci e di altre pratiche che servono tra l’altro a poco e a niente, e che aggravano alla fin fine le condizioni del paziente.

CURE MEDICHE IN PIENO STILE VUDUISTICO

Non a caso il mio grande amico e ispiratore Alec Burton, presidente per oltre 10 anni dell’ Associazione Mondiale dei Medici-Igienisti, di recente scomparso, affermava quanto segue: “I miei colleghi medici, quando pretendono di curare una qualsiasi malattia, usando il loro protocollo e imponendolo a tutti senza considerare la differenza e l’unicità di ciascuna persona, commettono non solo una grave presunzione, ma anche un atto di SUPERSTIZIONE PERNICIOSA”.

NON HO ALCUN PREGIUDIZIO SUI MEDICI QUANDO SONO REALMENTE GRANDI

Come vedi, ho citato diversi nomi che corrispondono a medici veri e propri, e ne potrei elencare centinaia di altri, soprattutto tra gli igienisti e i naturalisti americani di ieri e di oggi, a conferma che non ce l’ho affatto contro tutti i medici, e che non ce l’ho contro di essi a partito preso ma a ragion veduta.

LE STATISTICHE MEDICHE MI DANNO RAGIONE

Del resto le statistiche mediche americane e i raffronti tra chi si sottopone alla classica trafila bisturi-chemio, e chi si sottrae ad essa ricorrendo a un migliore stile di vita, confermano in pieno quanto da anni vado sostenendo. La persona curata ed operata medicalmente di tumore ha una sopravvivenza media di circa 3 anni, mentre la persona che rifiuta tali cure vive in media altri 12 anni, ovvero 4 volte di più.

SONO COSTRETTO A USARE I FARMACI: ME L’HA DETTO IL MEDICO

All’inizio del tuo messaggio, tu Claudio hai detto “Mai assunto farmaci dal 2007 a oggi, quando sono costretto a usarli per causa di malattia”. Questa frase è molto importante e significativa in quanto rivela l’errore di base in cui tutti cadono, medici e pazienti. Il ragionamento è questo: “Sono malato e dunque prendo un farmaco per ridurre o per annientare la malattia stessa”.

TOTALE CARENZA DI LOGICA

Ma se la malattia non esiste come malattia, ma è al contrario una benettia, un ammonimento e un formidabile processo naturale di auto-cura sviluppato dal corpo stesso, dove sta la logica della rimozione del sintomo? Te la dico io la logica. Tutto dipende dalle pressioni esercitate dagli ospedali, dagli interessi di Big Pharma e dell’intero apparato sanitario inclusi i medici stessi. Una questione di enormi interessi commerciali. Tanto che chiamare i Ministeri col nome di Ministeri della Salute suona assai ridicolo, suona da presa per i fondelli. Bisognerebbe chiamarli Ministeri della Malattia Iatrogena (o medico-causata), una patologia che sta esplodendo nel mondo intero.

PROCESSO FORMATIVO DEL TUMORE AL COLON

Quasi tutti i tumori dell’intestino crasso e del retto (colorettali) sono adenocarcinomi, che si sviluppano dalla mucosa dell’intestino crasso (colon) e del retto. Il tumore del colon-retto insorge di solito come neoformazione simile a un bottone sulla superficie della mucosa intestinale o rettale chiamata polipo. Aumentando di dimensioni, il cancro comincia a invadere la parete dell’intestino o del retto. Possono essere invasi anche i linfonodi adiacenti. Poiché il sangue proveniente dalle pareti dell’intestino e da gran parte del retto viene trasportato al fegato, il tumore del colon-retto può diffondersi (metastatizzare) a questo organo attraverso i linfonodi adiacenti.

TUMORE COLON-RETTALE IN FORTE CRESCITA

Nei paesi occidentali, il tumore del colon-retto rappresenta uno dei tipi più comuni di cancro e la seconda causa principale di decesso per cancro. L’incidenza del tumore del colon-retto inizia ad aumentare rapidamente intorno ai 40-50 anni. Ogni anno, negli Stati Uniti circa 147.950 persone sviluppano il tumore del colon-retto che provoca circa 53.200 decessi. La frequenza del cancro al colon è del 70%, e quella del retto 30%.

STATISTICHE 2020 SUL CANCRO

Primo rimane il cancro al seno, con 21 milioni di nuovi casi/anno e 11,7 nuove diagnosi, secondo il cancro colon-rettale 10%, terzo il cancro prostatico 7,3%, quarto il cancro allo stomaco 5,6%. In Italia primeggia il cancro al seno con 55000 nuove diagnosi/anno 14,6% del totale, seguito da 43702 cancro colon-rettale 11,6% e da cancro del polmone 10,9%.

STATISTICHE SULLA MORTALITÀ

Primeggia il cancro al polmone (18% sul totale di tutti i tipi di cancro), seguito dal cancro colon-rettale 9,5%, dal tumore cerebrale 9,4%, dal tumore al fegato 8,35% e dal tumore al seno 6,9%. Chiaro che sono dati da brivido che dovrebbero spingere la popolazione a cambiare decisamente rotta nelle proprie scelte di vita quotidiana.

DEFINIZIONE DI CANCRO IN GENERALE

Il cancro è tecnicamente una condizione alterata dell’organismo dove il Dna e i geni all’interno delle cellule vengono danneggiati da scelte nutritive e comportamentali balorde, causando alle stesse cellule dei mutamenti e una progressione incontrollata, cioè una sovra-crescita. C’è ovviamente di mezzo una situazione intossicata del corpo con degli stati infiammatori cronici nelle parti coinvolte dal fenomeno tumorale. Da rilevare che la vitamina C naturale riduce le infiammazioni e contrasta i radicali liberi che causano l’insorgenza e la crescita tumorale.

FATTORI CAUSANTI

Diete carnivore, alto-proteiche e alto-grasse, prive di vitamine (specie vit C), prive di fibre, scarse in acqua biologica. Zuccheri lavorati che causano radicali liberi dannosi per i mitocondri e le cellule. Cibi junk o spazzatura tipici dei fast-food, con salse, conservanti e dolcificanti chimici, con grassi idrogenati, cibi stracotti, fumo, alcool, farmaci ecc. Scarsa attività fisica, obesità, costipazione, presenza di colite ulcerosa o morbo di Crohn, presenza di polipi adenomatosi nell’intestino.

SINTOMI

  1. Presenza di sangue nelle feci,
  2. Presenza di muco nelle feci,
  3. Recente insorgenza di stitichezza alternata a diarrea,
  4. Dolori, gonfiore, crampi addominali,
  5. Stanchezza cronica.

RIMEDI NATURALI DI TIPO ALIMENTARE

  • Aglio – Uno dei più potenti cibi anticancro del pianeta. Contiene allicina e zolfo, sostanze che proteggono le cellule, i mitocondri e il Dna. Cipolle, cipolline, scalogno, erba cipollina, porri hanno effetti simili, come anche ravanelli, rape piccanti, rucola, crescione e rispettivi germogli (qui la guida alla germogliazione).
  • Mirtilli e frutti di bosco – ricchi di antocianine.
  • Crauti e kimchi – ossia cavoli fermentati, ottime fonti di vitamina C, ricchi di batteri amici probiotici che prevengono la crescita di polipi e di tumori.
  • Kaki – ottimi frutti con effetto anti-infiammatorio (qui una lista di 18 alimenti antinfiammatori)
  • Crocifere (Broccoli, cavoli, cavolini Bruxelles, cavolfiori e loro germogli) – ricchi di sulforafano
  • Curcuma – importantissimo in particolare per il cancro al colon. Protegge organi e tessuti sani dalla pesante tossicità indotta da chemio e radio.
  • Pomodori – ricchi di antocianine con effetti anti-infiammatori.
  • Pepe nero – contiene peperina, sostanza anti-infiammatoria
  • Banane – ricche di B6, di vitamina C, prevengono la costipazione, aiutano a ridurre i tumori, specie i tumori al colon.
  • Carciofi e finocchi – depurativi del fegato

RIMEDI NATURALI COMPORTAMENTALI

L’attività fisica regolare allunga la vita e va considerata un importante strumento anti-tumorale, come del resto il respiro profondo, l’esposizione solare, la fiducia nelle proprie difese interne e una solida conoscenza igienistica aggiornata. Nel caso in questione sarebbe utile anche un contatto diretto volto a toccare diversi altri dettagli con domande e risposte, per appianare dubbi ed incertezze.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. Gianluca

    Già fare una lista di ciò che si mangia è un errore in partenza perché denota che la sua alimentazione è poco variegata. Intendiamoci non sbaglia la tipologia di cibo ma da quello che ho capito è la frequenza l’errore. Ogni cibo ha una componente tossica, anche il miglior cibo possibile, e mangiarlo quotidianamente con poche variazioni, non è corretto. L’alimentazione anche in ambito vegano deve variare sempre e costantemente spesso intervallata anche da digiuno di 2 o 3 giorni o saltando un pasto di volta in volta in modo da dare al corpo il tempo di disintossicarsi, solo così si può mantenere una salute ottimale affiancando naturalmente il tutto, come dice sempre Valdo, da vita movimentata e non sedentaria, da esposizione solare e pensieri positivi, il fattore emotivo incide non poco sulla questione salute.

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