INTERVISTA AL DR LONGO DOCENTE IN CALIFORNIA

da 7 Mar 2016Salute

LETTERA

INTERVISTA DEL DR LONGO DOCENTE ALLA UNIVERSITY OF SOUTHERN CALIFORNIA

Grande Valdo, ti mando questo link di un articolo del dr Longo, nostro connazionale e calabrese come me, che é stato intervistato nella puntata di Presa Diretta del 6/3/2015
(http://www.magup.it/dieta-mima-digiuno-dr-longo-un-esempio-uno-schema-chiaro-farla/)

DIFESA DEL DIGIUNO E RIFERIMENTO AI CICLI CIRCADIANI

La cosa mi ha colpito per almeno due cose che sono comuni all’Igienismo Naturale: 1) Dieta del Mima-digiuno, parente stretto del Digiuno, 2) Cicli circadiani di cui il dr Longo scrive e che pure sul tuo blog appaiono in tantissime tesine.

MACCHIOLINE MARRONI SUL DORSO DELLE MANI

Una cosa non riesco a trovare sul tuo blog. Ho delle macchioline marrone sul dorso delle mani, tipiche delle persone della mia età. Tieni presente che ho 62 anni. Mi aspetto che, con l’alimentazione virtuosa che faccio, prima o poi spariranno come è sparita una grande chiazza scura che avevo sul collo. Posso fare qualcosa di specifico per le macchioline sul dorso delle mani?

TI SEGUO DA UN ANNO CON ENORMI BENEFICI E LIBERAZIONE DALL’EUTIROX

Seguo il tuo blog da almeno un anno ed ho avuto tanti benefici, ultimo quello di essermi liberato dall’Eutirox con valori di TSH, FT3 e FT4 perfetti. Ho già avuto una risposta da te: https://www.valdovaccaro.com/ripristino-subitaneo-dei-valori-nelle/

IL TUO BLOG È AVANTI ANNI LUCE SULLE RICERCHE IN CORSO NEL PIANETA

Dopo aver visto la puntata di Presa Diretta, il mio pensiero é rivolto a te ed ho detto: Valdo sei Grande! Il tuo blog è avanti anni luce su tutte le ricerche fatte sul pianeta. Grazie Valdo di esistere.
Prof Ing. Antonio Pellegrino, ITIS “A. Monaco” Cosenza

*****

RISPOSTA

MACCHIE PRIVE DI PERICOLOSITÀ

Ciao Antonio. Le macchie di cui parli compaiono di solito oltre i 40 anni come segno di prolungata ed improtetta esposizione al sole. Possono anche derivare da ridotta funzionalità epatico-renale. Come tutte le macchie della pelle indicano una azione ripulitiva della pelle. Si tratta comunque di macchie non pericolose. Per eliminarle occorre del tempo, ma non bisogna arrendersi!

RIMEDI NATURALI CON ACETO DI MELE E SUCCO DI CIPOLLA

Mescolare aceto di mele con succo di cipolla e applicare il composto direttamente sulla pelle per un minimo di 30 minuti. Ripetere questa operazione una volta al giorno per circa 6 settimane. Si dovrebbe cominciare a notare un graduale miglioramento. Se le macchie non sono completamente scomparse dopo le 6 settimane, continuare a ripetere l’applicazione fino a che non scompaiono. Per accelerare il processo, è possibile mescolare 3 cucchiai di aceto di mele in una tazza piena di acqua calda o fredda e bere questa soluzione due volte al giorno per un mese. Questo non solo per migliorare le macchie dell’età, ma anche un colorito sano e giovane. Se il gusto dell’aceto di mele è troppo forte, aggiungere un cucchiaio di miele come dolcificante naturale.

ALOE VERA DA STROFINARSI SULLE MACCHIE

Aloe vera succo o gel è stata a lungo conosciuta come agente di guarigione generale per i problemi della pelle, in particolare per le ustioni. Molte persone hanno anche trovato che l’aloe è utile nel ridurre le macchie. Basta strofinare il succo o il gel direttamente sulle zone colpite due volte al giorno e lasciare sulla pelle per almeno 45 minuti ogni volta. Entro un mese si dovrebbero notare dei miglioramenti.

SUCCO DI LIMONE PER SBIADIRE LE MACCHIE

Il succo di limone ha dimostrato di contribuire a sbiadire le macchie. Basta il succo di limone fresco tamponato direttamente sui punti, due volte al giorno e si dovrebbero notare dei miglioramenti in circa due mesi. Lasciare il succo sulla pelle per almeno 30 minuti. È anche possibile lasciare il succo sulla pelle durante la notte.

OLIO DI RICINO DIRETTAMENTE SULLA PELLE

L’olio di ricino ha dimostrato di migliorare l’aspetto delle macchie. Strofinare l’olio direttamente sulle zone cutanee interessate una volta al mattino e una la sera. Questo dovrebbe aiutare a sfumare i punti entro un mese.

GRAZIE PER I GROSSI ELOGI AL BLOG

Ricevo tutti i giorni complimenti ed elogi, ma il tuo è molto eloquente. Il materiale contenuto nel blog è sicuramente avanzato. Il merito va ai tanti supporter che mi seguono, e tu sei uno di questi.

SVALUTARE LA FRUTTA A VANTAGGIO DELLA VERDURA È ASSAI GRAVE

Pur essendo d’accordo con molti principi del dr Longo sulla qualità dei cibi e sui benefici del digiuno, ci sono diverse altre cose che non mi sento di condividere. L’errore fondamentale che riscontro è la bocciatura della frutta e la super-valutazione della verdura, che è poi tipica del nutrizionismo vegetariano statunitense. Si parla di 60 grammi di proteine al giorno, quando la stessa OMS è allineata sui 24 grammi al giorno, oltre i quali il corpo va in acidificazione.

LE VERDURE CRUDE HANNO UN ALTISSIMO CONTENUTO CALORICO-PROTEICO

Altro punto contradditorio è quello di scordare che le verdure non sono per niente basso-proteiche come ipotizzato nelle concezioni del docente calabro, quasi che ignorasse i dati dell’USDA, US Department of Agricolture, dove il contenuto calorico-proteico medio delle verdure è del 22%, oltre 3 volte quello della frutta acquosa che sta al 6,7% e oltre il doppio della frutta da guscio che sta all’11%.

LE QUALITÀ DELLA FRUTTA ACQUOSA SONO SUPERLATIVE

Sostenere poi che la frutta ha meno qualità intrinseche delle verdure non è realistico e farebbe rivoltare nella tomba Max Gerson, autore di molti salvataggi spettacolari nei riguardi di malati terminali cancerosi mediante diete basate su uso intensivo di frutta. In realtà, la frutta acquosa non ha solo il merito di essere basso-proteica, ma possiede anche un potere enzimatico eccezionale, ben superiore a quello delle verdure, per cui il suo grado di digeribilità risulta altissimo. Ovvio che mi riferisco a frutta di alta qualità e di vasta scelta, e non alle quattro magnifiche ma striminzite arance che siamo costretti ad assumere in questa lunga parentesi invernale.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

7 Commenti

  1. arvo

    Come Valdo penso che le tesi del dott Longo siano interessati ma anche da rivedere su alcuni punti. Quanto invece attiene alla questione proteica delle verdure o della frutta secca continuo a mantenere delle riserve,perché non riesco del tutto a vedere i vantaggi di un calcolo siffatto,che cioè prenda in considerazione il contenuto calorico/proteico.A me pare un dato che per certi versi può essere fuorviante. Infatti per es la frutta secca finisce per avere poche calorie da proteine ed uno immagina che di proteine non ne abbia,ma il calcolo percentuale è ingannevole,visto che tante calorie vengono dai molti grassi contenuti.
    Poi però alla prova dei fatti di verdura ne puoi mangiare a valanga senza sforare alcun tetto proteico.Lo stesso non si può dire per la frutta secca o per i legumi.
    È la mia opinione personale,che può cambiare solo se qualcuno è in grado di mostrarmi l'evidenza contraria.

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  2. ghirox

    Arvo, non so se ho ben capito cosa intendi, ma in ambito nutrizionale il rapporto calorico-proteico calorico-lipidico è imprescindibile. Ciò che inganna di alimenti come semi e legumi è il fatto che siano praticamente disidratati. Una volta eliminata l'acqua dagli alimenti, i nutrienti si concentrano ed è chiaramente molto più facile esagerare con le quantità rispetto ad alimenti acquosi. Per questo motivo è facile sforare ipotetici tetti proteici o lipidici con alimenti densi di nutrienti come noci o legumi. Come tu stesso affermi, di verdura se ne può mangiare in abbondanza senza rischio di sforare alcun tetto proprio perchè la verdura è stracarica d'acqua. Ciò non toglie che di 100 calorie ottenute mangiando broccoli, per esempio, più del 20% derivino da proteine.

    Rispondi
  3. badghir

    E che dire del "dry fasting" ( digiuno senza acqua) ?
    Insieme al temazcalinipì è il principale sistema di
    rigenerazione dei nativi americani. Durante la "Ricerca della Visione" il digiuno senza acqua dura trequattro giorni almeno. Quali i vantaggi ? Che le cellule più deboli e precarie skiattano subito liberando per quelle sane tutta l'energia a disposizione. Cercate anche su YT .
    Saluti salutari

    Rispondi
  4. arvo

    Esatto è proprio questo che dicevo. Però la domanda è :uno mangia insalata disidratata o così come la trova? E mangia noci reidratate o così come le trova? La risposta è ovviamente che questi alimenti vengono assunti come natura ce li presenta,logico. Allora ecco dove il dato PUO' essere fuorviante; perché uno immagina che mangiando verdure mangi chissà quante proteine; invece le verdure, che pure forniscono calorie in buona parte da proteine, sono ipocaloriche e di conseguenza saranno anche basso-proteiche. E' solo a parità di calorie che allora il radicchio ci dà molte proteine, ma in tal caso ci serve il classico autotreno di verdura; mentre con le noci ce ne basterà una manciata.
    Detto ciò sorge anche un altro problema e cioè :come si controlla il totale proteico giornaliero? Valdo cita spesso dei dati tratti anche dall'USDA, che sono perfettamente condivisibili. Ma qui l'equivoco è in agguato e direi un equivoco tutto teorico; perché in pratica ripeto che nessuno cercherà mai di realizzare il fabbisogno calorico con le verdure e allora il problema non si pone; almeno in pratica. In sostanza quando mangio non dovrò porre attenzione alle proteine ingerite tramite le verdure, perché queste ultime sono massimamente acquose nella loro composizione; esattamente come non dovrò tener conto delle calorie da esse fornite che sono irrisorie.Invece dovrò stare attento alla quota proteica realizzata dall'insieme dei cibi concentrati, tra i quali la verdura non è compresa.
    In definitiva dire che la verdura è tre volte più proteica della frutta è come dire che un quintale (faccio per dire)di verdura fornisce più proteine di un kg di frutta. Ecco dunque l'equivoco nel quale si può facilmente incorrere, anche perché non tutti hanno perfettamente chiara la questione.

    Rispondi
  5. arvo

    Comunque approfitto del fatto che oggi è l'8 marzo per fare un augurio a tutte le donne, specialmente alla Sharapova. Immagino che nei prossimi mesi potrà svolgere col massimo agio l'attività che più le interessa :lo shopping!

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  6. ghirox

    Nel caso dei legumi (e molto spesso anche dei cereali), si tratta di alimenti disidratati e non al loro stato naturale. In effetti, i legumi secchi tipo lenticchie, fagioli, ceci se consumati in eccesso qualche fastidio lo danno, a me personalmente, ma direi in generale. Fastidio legato certamente alla concentrazione di nutrienti che contraddistingue questi alimenti.
    Ad ogni modo, l'equivoco è generato principalmente da un problema di comprensione in quanto siamo abituati a ragionare in rapporto al peso degli alimenti ma, una volta compresa la formula (proteine/calorie) non si sbaglia più.
    Non credo nemmeno sia necessario fare calcoli su calcoli al fine di evitare un eccesso di questo o quel nutriente. Le regole per me sono poche e semplici tra le quali anche quella di non eccedere nel consumo di alimenti concentrati come, ad esempio, i legumi secchi. Vuoi più calorie? Aggiungi banane, datteri, patate, riso etc. Ne vuoi meno? Aggiungi verdura. Di base, ragionando in questi termini e limitando semi e legumi, il problema delle proteine non è affatto un problema.

    Rispondi
  7. badghir

    Ricollegandomi alla mia "fissa" dei cibi alcalinizzanti faccio questa osservazione: nelle tabelle che stimano la capacità alcalina dei cibi troviamo al massimo posto angurie, meloni, limoni, ma anche il cactus Nopal e le alghe, mentre tra i cibi più acidificanti abbiamo quasi tutte le varie granaglie.
    Cosa ci suggerisce questo: che maggiore è il contenuto di acqua più grande è anche il potere basificante di quell'alimento: la capcità di trattenere i fluidi potrebbe essere quindi un indicatore di riferimento, anche se non assoluto perchè esistono alcune eccezioni.

    Rispondi

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