BLOCCARE IL SINTOMO NON SIGNIFICA GUARIRE

da 28 Lug 2019Salute

IL SINTOMO DOLORIFICO NON SI TOCCA

Quante volte abbiamo detto che, per quanto possa essere fastidioso ed incompreso, il sintomo รจ sacro e non si tocca? Hai mal di testa? Prenditi un Moment, un antinfiammatorio FANS! Hai male alla gola? Prenditi del paracetamolo o un Brufen. Influenza in arrivo? Aspirina, oppure Zerinol. Sei debole e fuori forma? Fatti una ricarica. Integratore Plus, moolto plus, con 15 vitamine e 10 minerali e col magico Q10! Non ti tira? Oltre al Viagra ora cโ€™รจ il Cialis e Levitra, persino senza ricetta medica!

Quante volte lo abbiamo detto? Un milione di volte. Parole, parole, parole, soltanto parole, parole tra noi, cantava Mina. Se lo ripetiamo cosรฌ spesso vuol dire che non siamo stati capiti, oppure che non siamo stati creduti, oppure che lโ€™intera situazione รจ talmente complessa e complicata da non consentire un giudizio coerente e sicuro. Noi, persone libere che trattano di salute senza lacci e senza bavagli, spaziamo in lungo e in largo e tocchiamo molti temi importanti. Alcuni di essi sono fondamentali. Ma tutto poi finisce nel grosso calderone delle contestazioni igienistiche ai concetti medici e finisce per confondersi e disperdersi con tutto il resto, perdendo forza e significato.

RICORRIAMO PURE AL MARTELLAMENTO PSICOLOGICO

Ecco allora la necessitร  di ribadirlo e di riproporlo a caratteri cubitali, come argomento allโ€™ordine del giorno. Repetita iuvant. Dobbiamo adottare lo stesso metodo delle aziende farmaceutiche: un martellamento continuo di bugie e di falsitร , visto che una bugia ripetuta cento e mille volte si trasforma in veritร  apparente o comunque in inevitabile incombenza per il consumatore. Ma noi abbiamo beninteso il privilegio di divulgare cose vere e trasparenti.

โ€œBloccare il sintomo non significa guarireโ€ non รจ una frase qualsiasi, una frase banale che si esprime tanto per dire. Non รจ una frase da poco. รˆ qualcosa da stampigliare nella testa e nella memoria. Qualcosa da acquisire e interiorizzare non al 90% con beneficio di inventario, ma una veritร  al 100%.

Il fatto poi che per saggezza si possano ammettere le eccezioni dellโ€™emergenza, e la necessitร  in alcuni casi di attenuare in via parziale e temporanea un sintomo acuto abnorme al fine di renderlo umanamente sopportabile, in vista di un superamento del medesimo in progressione passo dopo passo, non cambia sostanzialmente la questione. Tra i nostri principi รจ sempre incluso un margine di tolleranza e di flessibilitร . Come diceva Zarathustra, lโ€™importante non รจ ciรฒ che รจ vero ma ciรฒ che aiuta a vivere.

UNA FRASE DEL TUTTO SPECIALE

Se fossimo dei credenti cristiani ortodossi e frequentatori di chiesa, reciteremmo a memoria lโ€™AveMaria e il PadreNostro. Bene, sarร  il caso di apprendere con la stessa enfasi e determinazione dei credenti la frase โ€œBloccare il sintomo non significa guarireโ€. Come mai? Cosa cโ€™รจ di tanto speciale in essa? Cโ€™รจ che:

  • Se la comprendiamo a fondo, capiamo la materia igienista nella sua interezza, siamo costretti a farlo per logica consequenziale.
  • Questa frase appartiene alle leggi universali ed immutabili della natura che caratterizzano e qualificano la nostra impostazione scientifica.
  • Questa frase mette letteralmente a soqquadro lโ€™intero impianto mentale e deontologico della medicina convenzionale.

SOLITA INCOMPATIBILITร€ TRA MATERIA MEDICA E MATERIA IGIENISTICA

Rivediamo assieme di cosa si tratta. Il sintomo sta per sensazione concreta che noi siamo in grado di percepire in quanto viene convogliato per via nervosa ai recettori cerebrali. Per obiettivitร  informativa dobbiamo ammettere che esiste sia il dolore-sintomo, positivo e utile, a cui facciamo qui prevalente riferimento, e il dolore-malattia, negativo e inutile che noi incaselliamo nelle situazioni di emergenza e di cronicitร , passibili pertanto di cura.

La medicina ha costruito una intera fortezza ideologica intorno al dolore, facendone una materia a sรฉ, con tanto di classificazioni, di eccezioni e di sottigliezze varie. Ha per cosรฌ dire messo le mani avanti, quasi a giustificare i suoi sistemi di cura. La scienza igienistica rimane contraria alla cura del sintomo, senza se e senza ma. Materia medica e materia igienistica su piani del tutto opposti ed incompatibili.

DOLORE ADATTATIVO AGLI STIMOLI, CLASSIFICATO IN NOCICETTIVO E IN INFIAMMATORIO

Nel 2004 lโ€™American College of Physicians ha proposto una classificazione dei vari tipi di dolore, articolata in due categorie principali: il dolore come risposta di tipo adattativo (adattativo agli stimoli) e come forma di tipo non adattativo. Il dolore adattativo contribuisce alla sopravvivenza, proteggendo lโ€™organismo da fattori lesivi e promuovendo la guarigione quando una lesione รจ comunque sopravvenuta. Si distingue in dolore nocicettivo e infiammatorio.

DOLORE NOCICETTIVO COME DOLORE ACUTO E DI BREVE DURATA

Nocicettivo deriva dal latino noxa=danno e nocere=far male, e dallโ€™inglese nociceptive (dove reception sta per ricezione). I nocicettori sono terminazioni di neuroni sensoriali e fibre amieliniche o assoni che convogliano e girano al cervello la sensazione dolorosa. Il dolore nocicettivo รจ un vero e proprio sistema dโ€™allarme, che avverte della presenza di stimoli o eventi in atto potenzialmente dannosi.

Riguarda stimoli provenienti sia dallโ€™ambiente esterno (stimoli meccanici intensi, termici dโ€™intensitร  elevata, stimoli chimici da sostanze irritanti), sia dallโ€™interno dellโ€™organismo (trauma osseo o articolare, spasmi viscerali, ecc.). Si tratta in genere di un dolore acuto, di breve durata, che viene immediatamente identificato per quello che riguarda la sede, lโ€™intensitร  e la tipologia dello stimolo doloroso in atto, innescando, inoltre, meccanismi di sottrazione e di protezione.

DOLORE NOCICETTIVO COME DOLORE INFIAMMATORIO DI LUNGA DURATA

Per quanto riguarda il dolore infiammatorio, in molti casi gli stimoli o gli eventi nocivi producono un vero danno ai tessuti, danno che persiste per un certo tempo, come una ferita, unโ€™ustione, una frattura ossea. Quando la lesione รจ avvenuta, in situ si origina un processo di tipo infiammatorio, che rappresenta il primo passo verso processi riparativi e immunoprotettivi, e che persisterร  fino alla riparazione del danno.

Lโ€™infiammazione, a sua volta, genera una forma di dolore, piรน sordo e prolungato rispetto a quello nocicettivo, il cui andamento procede di pari passo con lโ€™evoluzione dellโ€™infiammazione stessa e scompare con la restitutio ad integrum dei tessuti lesi.

DOLORE NON ADATTIVO, RIPETITIVO O CRONICO, CHE DIVENTA MALATTIA

Le forme di dolore non adattativo sono situazioni di dolore che non si accoppiano a stimoli nocivi o a processi infiammatori e riparativi. Non rappresentano un sistema dโ€™allarme e non sono un sintomo. Sono, invece, espressione di processi patologici che sโ€™instaurano a livello del sistema nervoso, sia periferico sia centrale, e che sono in grado di determinare dolore. Tale dolore รจ spesso grave, ripetitivo o cronico, privo di finalitร , risponde male ai trattamenti e diventa, a sua volta, una forma di malattia.

DOLORE NON ADATTIVO DI TIPO NEUROPATICO

Anche in questo caso รจ possibile distinguere due categorie: si puรฒ parlare infatti di dolore neuropatico oppure funzionale.

Il dolore neuropatico deriva da lesioni che affliggono direttamente il sistema nervoso, periferico o centrale, includendo i nervi o i centri nervosi deputati al trasporto del dolore. Per analogia, si puรฒ pensare a un cavo elettrico privato della guaina, con molti filamenti di rame interrotti e sfilacciati, che trasporta un segnale sporco. In campo clinico ne sono esempi la neuropatia diabetica, posterpetica e la sciatalgia, per quanto riguarda il sistema nervoso periferico. Ne sono un altro esempio le neuropatie successive allโ€™ictus cerebrale, da lesione del midollo spinale o da malattie neurologiche (come la sclerosi multipla), relativamente a esiti di lesione del sistema nervoso centrale.

Ne deriva un quadro di dolore grave, che tende a cronicizzare indipendentemente dal danno nervoso iniziale, con aspetti clinici particolari e specifici, caratterizzati da un dolore-bruciore, dalla presenza di formicolii, di dolore a scossa o a pugnalata, da iperalgesia (percezione di uno stimolo in sรฉ doloroso con intensitร  molto accentuata) e da allodinia (percezione dolorosa di stimoli in sรฉ non dolorosi).

DOLORE NON ADATTIVO DI TIPO FUNZIONALE

Per dolore funzionale si intende invece lโ€™indipendenza dellโ€™episodio doloroso da qualsiasi tipo di lesione organica. La genesi spontanea dellโ€™evento, in genere a livello cerebrale, avviene per meccanismi fisiopatologici o biochimici, spesso geneticamente determinati o condizionati. Si pensi a molte forme di cefalea, tra cui in particolare lโ€™emicrania. Queste forme non hanno alcun significato informativo o adattativo.

STRUTTURE ANATOMICHE DEL DOLORE E LORO SIGNIFICATO

Le esperienze dolorose, di qualunque tipo esse siano, giungono pertanto alla nostra coscienza perchรฉ esiste un sistema, anatomico-funzionale-biochimico, specificamente deputato a identificare gli stimoli dolorosi, a trasportarli dalla periferia al cervello e, qui, a elaborarli fino a rendere consapevoli del dolore.

(Estratto dell’articolo di Oscar Corli “Basi biologiche del dolore“.)

Il dolore รจ una sensazione sgradevole che nessun paziente ama sperimentare. Proprio il fatto che sia poco gradito fa sรฌ che il dolore sia qualcosa di cosรฌ efficace ed essenziale nella vita. Il dolore, infatti, avvisa della presenza di un pericolo, prima che chi lo prova si provochi una lesione. Serve a fare in modo che il paziente reagisca per evitare questo pericolo. Lโ€™obiettivo del dolore sarebbe pertanto quello di proteggere e rappresenta, in certa forma, la prima parte della cura. Senza dubbio, perรฒ, questo meccanismo di difesa a volte funziona in modo un poโ€™ strano.

DIVERSE MODALITร€ DEI MECCANISMI DI DIFESA

Il dolore provocato da punture, posizioni incorrette, distorsioni, si puรฒ considerare relazionato con cambi nei tessuti. Il cervello giunge alla conclusione che i tessuti si trovano in pericolo e per questo evita che si ripeta la stessa situazione. Se il dolore persiste รจ perchรฉ il cervello considera che si trova ancora in una situazione di minaccia o di pericolo.

Non cโ€™รจ dubbio che lโ€™intensitร  del dolore non sia direttamente relazionata con lโ€™entitร  del danno nel tessuto. Il sistema nervoso centrale, infatti, esamina le indicazioni che riceve, alle quali somma la memoria, i processi di ragionamento, le emozioni, le considerazioni, prima di elaborare una risposta allo stimolo ricevuto.

Esistono molti esempi differenti in tutti i sensi: tagli sul viso dolorosissimi e amputazioni che invece vengono appena percepite. Un 70% delle persone che perdono una parte del corpo in seguito ad unโ€™amputazione, sperimentano quella che viene chiamata โ€œsindrome dellโ€™arto fantasmaโ€œ. Provano pizzicore, formicolio o dolore nellโ€™arto che non cโ€™รจ piรน. Questo perchรฉ il nostro cervello possiede uno schema del nostro corpo.

FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI ALLARME E DEI RECETTORI

Il cervello riceve una serie di segnali attraverso i quali interpreta una possibile situazione di pericolo. Il corpo umano possiede, infatti, milioni di recettori sparsi per tutto il corpo, che trasmettono questa informazione al midollo spinale.

A seconda del tipo di recettore, si ha una reazione di fronte ad una forza meccanica (M), come una puntura, di fronte a una temperatura (T), o di fronte a una presenza di agenti chimici (Q) allโ€™esterno o allโ€™interno del corpo. Quando i recettori si attivano di fronte ad uno stimolo (un pizzicotto, un acido o un aumento della temperatura), si aprono e nella cellula entrano particelle con carica positiva.

I recettori sensoriali sono piccoli elementi di dimensioni microscopiche costituiti da terminazioni di cellule nervose, di struttura anatomica differente, a seconda del ruolo che ciascun tipo di recettore deve svolgere. Gli impulsi elettrici realizzano un percorso attraverso il nostro corpo fino ad arrivare ai sopracitati nocicettori.

Lโ€™anestesia, ad esempio, funziona annullando questi recettori di fronte agli stimoli meccanici e per questo motivo gli impulsi non arrivano al midollo spinale e non si prova dolore. Questi recettori hanno una vita piuttosto corta e vengono costantemente sostituiti da nuovi recettori e per questo motivo la sensibilitร  e la percezione del soggetto cambiano di continuo.

(Estratto di “Il dolore e il cervello: la relazione con il danno dei tessuti e minaccia“)

STRATEGIE MIRATE A GIUSTIFICARE Lโ€™INTERVENTO SUL SINTOMO

La classificazione teorica dei dolori e dei dolorini, e dei complessi sistemi ricettivi รจ sicuramente importante, ma รจ per certi aspetti sofisticata e cervellotica, al punto di apparire come funzionale ad innescare una serie interminabile di eccezioni sul piano operativo.

Le eccezioni possono sรฌ essere finalizzate a chiarire meglio determinati meccanismi, ma servono principalmente sul piano pratico a complicare la situazione, a deviare alcune certezze di base, a depotenziare il significato sovrastante ed essenziale delle leggi immutabili di Madre Natura, di quella Madre Natura che fa da formidabile concorrente alla Matrigna Medicina.

SIGNIFICATO IGIENISTICO DI SINTOMO

Per noi il sintomo, al di lร  di tutte le classificazioni mediche, significa campanello dโ€™allarme, segnale, disturbo, anomalia funzionale, dolore, infiammazione, febbre, indigestione, o anche situazioni piรน complesse chiamate assiemi di sintomi o sindromi. Per noi rimangono sintomi persino il diabete, lโ€™obesitร , lโ€™ipertensione, lโ€™insufficienza epatica-cardiaca-renale, persino il tumore e il cancro. Praticamente tutto.

Tutto quanto di anormale accade allโ€™uomo a livello percettivo e a livello di accumulazione tossica tendente a trasformarsi alla lunga in alterazioni di diverso tipo, in sovra-crescite di diverso tipo, va a finire sotto il nome di sintomo.

LA SALUTE NON COINCIDE AFFATTO CON Lโ€™ASSENZA TOTALE DI SINTOMI

Avere dei sintomi non รจ per niente piacevole, siamo ben consapevoli di questo. Il sogno di ogni uomo รจ di stare costantemente sano e in forma per tutto lโ€™arco della sua vita, senza disturbi di alcun tipo. La salute in effetti viene pensata dalla maggioranza come assenza totale di sintomi. Lo sarebbe solo se una persona facesse un percorso liscio e perfetto, privo di accumulazioni tossiche.

Ma, nella realtร  in cui siamo immersi, dove il mondo sembra coalizzato per farci ammalare in mille forme e modalitร , tale nozione appare irreale ed utopistica. Molto piรน sensato pensare che un corpo sano si mantenga tale attraverso regolari e frequenti piccole crisi eliminativi-depurative innescate dal sistema immunitario col proposito di riportare il corpo in equilibrio ogni qualvolta il limite personale di tolleranza ai veleni accumulati sia stato superato.

LA CALMA APPARENTE PRIMA DELLA TEMPESTA

Molta gente pratica addirittura strategie sistemiche di prevenzione e di impedimento ai sintomi, inibendone in anticipo o sul nascere la loro manifestazione, senza rendersi conto che si tratta di autentiche azioni autolesioniste. Lโ€™uso di farmaci, di vaccini, di antibiotici, di antidolorifici, di immuno-soppressivi, porta a ovvio indebolimento del corpo e della reattivitร  immunitaria, e pertanto regala una falsa situazione di โ€œcalma apparente prima della tempestaโ€, o di calma transitoria prima dei nodi pesanti che alla fine vengono al pettine con tanto di interessi passivi.

IL SOFFRIRE MOTIVATO E BENEFICO SI SOPPORTA MOLTO MEGLIO

Avere dei sintomi significa provare fastidio. Tutti ne faremmo ben volentieri a meno. I dolorini fanno male e fanno male doppiamente se non ne comprendiamo lโ€™origine e la funzione, la ragione dโ€™essere, lo scopo e il meccanismo operativo, il fattore scatenante. Fanno male il triplo e il quadruplo quando non acquisiamo e non coltiviamo le contromisure vere ed efficaci per venire fuori dal nostro tunnel patologico. La non conoscenza del fenomeno aggrava il dolore e fa insorgere la paura e lโ€™ansia, fungendo da deprimente e da sfiduciante.

Sapere invece che stringere un poโ€™ i denti davanti a una provvidenziale malattia che รจ benettia in quanto percorso auto-curativo sicuro, rende la sofferenza molto piรน sostenibile.

CORSA GENERALIZZATA ALLA CUROMANIA SUL SINTOMO

Ecco allora che tutti sono pronti a cercare delle cure per stoppare il sintomo-nemico, il mostro cattivo che arriva da chissร  dove, la maledizione proveniente da Tutankhamen. Nel sintomo cosรฌ inteso viene identificato lโ€™autentico male da contrastare, attutire, inibire, silenziare ed abbattere al piรน presto con qualsiasi metodo e modalitร , persino col napalm se necessario.

Ovvio che in questa situazione di alta e vasta domanda di cure si รจ innestata prontamente la medicina curativa e le tante altre scuole terapeutiche di contorno, che hanno trovato strada libera e terreno fertile per dare al mondo intero il contentino illusorio, sotto forma di una impostazione curomane e sintomatica dei trattamenti.

Possiamo dire che la medicina convenzionale, dotata di poteri di monopolio e di esclusiva a norma di legge, ha fatto del sintomo il simbolo e il motivo-principe della sua stessa esistenza, ha fatto di esso lo zoccolo duro ed irrinunciabile del suo operare, la ragione di vita e di guadagno economico dei singoli medici, degli ospedali, degli ambulatori, delle farmacie, dei fabbricanti di farmaci-vaccini-integratori, dei promotori scientifici e dei vari lobbisti che ruotano e ronzano intorno a questo multimiliardario business mondiale.

TUTTO SBAGLIATO, TUTTO DA RIFARE

Ma per venire a capo di questa aggrovigliata cancrena, occorre a un certo punto aprirsi un passaggio e semplificare, occorre tirare le somme. โ€œTutto sbagliato, tutto da rifareโ€, come diceva il grandissimo e pluri-vincente Gino Bartali, tagliando corto nel commentare una corsa impostata male e finita male.

STIAMO ATTENTI A NON SBAGLIARE OBIETTIVO

Cerchiamo di capire meglio perchรฉ il sintomo non va toccato, o al massimo va toccato e attutito solo marginalmente e temporaneamente cum grano salis, con discernimento, con rimedi naturali, leggeri, temporanei ed innocenti.

In ogni situazione patologica di emergenza cโ€™รจ un fattore-causa e cโ€™รจ un fattore-conseguenza, per la legge di causa ed effetto. Il solo rimedio possibile per guarire veramente sta nel bloccare il fattore causante e non il fattore conseguente, essendo questโ€™ultimo soltanto una logica reazione alla causa.

Agire sul sintomo รจ incorrere in una grave imprudenza, รจ commettere un madornale errore di persona, รจ scagliarsi contro lโ€™obiettivo sbagliato. Ed รจ anche contravvenire alle piรน importanti Leggi di Natura. รˆ cadere nel tranello delle apparenze. รˆ non capire cosa รจ la malattia. La prima e principale azione da fare rimane quella di interrompere radicalmente ogni pratica inquinante ed ammalante, di togliere dalla propria vita ogni elemento causante sicuro o anche presunto tale.

IL RIPRISTINO SALUTE รˆ TENDENZA NATURALE DEL CORPO

Il sintomo non arriva a caso. Non รจ una sfortuna, una sfiga come si dice in gergo, una disgrazia. Si tratta piuttosto di una reazione costruttiva e benefica impostata intelligentemente dal corpo. I sintomi fungono da difesa naturale del corpo. Sono nel contempo segnali dโ€™allarme e auto-cura naturale, cura unitaria del male, anche se si manifestano attraverso modalitร  diverse e in diverse zone del corpo.

Ogni creatura vivente, pianta, animale, uomo รจ health oriented, orientata verso la salute. Per tale motivo, il ripristino della salute รจ una costante tendenza del corpo, รจ una competenza esclusiva del corpo e del virtuale medico interiore o angelo custode che portiamo dentro, lโ€™unico al mondo che conosce per filo e per segno vita morte e miracoli di noi medesimi.

SERVE UN CONCETTO CORRETTO DI COSโ€™รˆ LA MALATTIA

Ogni malattia infatti insorge solo quando serve e dura solo finchรฉ necessario, non un minuto di piรน. Siamo dotati di una serie di meccanismi mirati allโ€™auto-guarigione. Il corpo non va mai contro se stesso. La Natura รจ sovrana medicatrice di tutti i mali. Medici e terapeuti non sono sovrani ma servitori della Natura. Il buon medico รจ quello che, salvo i casi di reale emergenza, si astiene da ogni intervento e da ogni interferenza che esuli dalla normale assistenza chiamata terapia del buonsenso, del sorriso e della spiegazione. Ti facciano da medico 3 cose soltanto: mente serena, riposo e moderazione nel mangiare, per dirlo con la Scuola Salernitana.

Dare dunque una mano agli strumenti nobili di Madre Natura e non andare contro tali mezzi provvidenziali, al fine di accontentare le richieste comprensibili ma inopportune del paziente, o per voglia di protagonismo medico, o per dire โ€œguarda che ti ho curato e sei guarito per merito mio e quindi pagamiโ€, o piรน semplicemente per ottemperare alle pressioni, alle regole, alle disposizioni del repertorio medico-ospedaliero basato tutto sulla fuorviante e sistemica tecnica di intervento sul sintomo.

ASSECONDARE GLI SFORZI GUARITIVI DELLA NATURA

Il compito del medico trasparente e corretto รจ di aiutare ed assecondare gli sforzi guaritivi della Natura e di non combatterli provocando effetti collaterali imprevedibili chiamati malattie iatrogene (medico-causate e farmaco-causate), dove blocchi un sintomo e ne produci altri 3 o 4 peggiori del sintomo iniziale. Sappiamo come la tossiemia interna, lโ€™accumulazione prolungata di veleni e di tossine materiali-mentali-spirituali รจ causa universale di tutte le malattie, per cui solo la pulizia interna puรฒ guarire e niente altro che quella.

CURARE LA MALATTIA รˆ PERNICIOSA SUPERSTIZIONE

Prima di trattare o curare qualcosa occorre capire e interpretare correttamente questo qualcosa. Abbiamo a che fare con crisi di purificazione, con crisi di scarico o espulsione tossine, crisi eliminative-depurative di cui il corpo inquinato ha grande necessitร  per rimettersi in corsa e in carreggiata. La natura della malattia, nella stragrande maggioranza dei casi, รจ difensiva, rimediale, eliminativa ed adattiva, cioรจ ritagliata e confezionata su misura per noi.

Non esistono malattie standard. A ogni persona e a ogni diversa situazione si presenta una malattia-sintomo particolare e personalizzata. Se la malattia รจ di per sรฉ un percorso curativo, รจ chiaro che volerla curare significa commettere una balordaggine. Infatti la cura della malattia รจ considerata in termini igienisti Perniciosa Superstizione, non meno e non meglio di una danza tribale vudรน intorno al fuoco.

CURE A BASE DI SOSTANZE PERICOLOSE

Cโ€™รจ anche da parlare del tipo di cure a cui si fa ricorso. Se le cure fossero per cosรฌ dire allโ€™acqua di rose, peccato veniale umanamente comprensibile, almeno potremmo dire che โ€œtanto lo fanno per farsi attribuire dei meriti inesistenti, ma comunque non provocano gravi danni e gravi dissestiโ€.

Ma le cure mediche avvengono invece con modalitร  aberranti. Vengono usati quei bisturi e scalpelli che, allโ€™infuori delle situazioni di reale e giustificata emergenza, sono considerati dagli stessi medici trasparenti simbolo del fallimento della medicina. Vengono poi usati disinvoltamente i veleni piรน pericolosi a disposizione.

PERSINO LE STATISTICHE MEDICHE BOCCIANO LA POLITICA INTERVENTISTICA

Le prove inoppugnabili dei danni causati dalle cure mediche viene dalle stesse statistiche sanitarie che oggi non vengono quasi piรน realizzate, visto che costano carissime e finiscono sempre per provare ed evidenziare gli aspetti piรน imbarazzanti della medicina interventista, lโ€™opposto di quanto essa vorrebbe dimostrare.

Clamoroso il caso dei pazienti tumorali che sottoposti alla trafila standard fatta di bisturi-chemio-radio guariscono regolarmente secondo i criteri di valutazione medica, cioรจ raggiungono una sopravvivenza media di 3 anni scarsi, mentre quelli che rifiutano ogni cura medica, sopravvivono in media 12 anni, vivendo 4 volte piรน a lungo e senza tutte le note sofferenze e il noto accanimento terapeutico del percorso curativo. Clamorosi anche i casi di forte diminuzione della mortalitร  ospedaliera allorquando i medici scioperano. Sembrano scherzi da prete mentre sono invece fatti che accadono tutti i giorni sotto i nostri occhi.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, รจ ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dellโ€™amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertร . Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per lโ€™Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualitร  e altro ancora. Al momento, oltre allโ€™attivitร  sul blog, รจ direttore scientifico e docente dellaย HSUย โ€“ Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro รจ orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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