CONDROPATIA ROTULEA E DISPLASIA DELLA TROCLEA FEMORALE

da 24 Feb 2017Patologie muscoloscheletriche e connettivali

LETTERA

CONDROPATIA ROTULEA E DISPLASIA DELLA TROCLEA FEMORALE

Buonasera, Sono un ragazzo di 21 e dall’età di 18 soffro ahimè di una condropatia rotulea bilaterale. I referti mostrano rotula alta lateralizzata e displasia della troclea femorale. Ogni tentativo è stato vano e sembra che l’unica sia finire sotto i ferri, sperando che poi non si vadano a peggiorare ulteriormente le cose.

SITUAZIONE SCORAGGIANTE

Le volevo gentilmente chiedere se lei potesse darmi qualche consiglio, anche il più apparentemente banale. Questa situazione mi distrugge. Prima adoravo giocare a pallone e andare in palestra. Ora tutto ció sta diventando solo un lontano ricordo. E nel frattempo molti dei miei coetanei sono nel pieno delle loro forze. Le chiedo scusa per lo sfogo.
Cordialmente.
Francesco

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RISPOSTA

IL DRAMMA DELLE CARTILAGINI CONSUMATE

Ciao Francesco. Comprendo appieno il tuo dramma, avendolo sperimentato io pure a livello di traumi ripetuti all’anca destra sui campi di calcio, con tentativo prolungato ma improduttivo di un recupero normalità, e con operazione finale di inserimento spessore rimediale, operazione ripetuta recentemente dopo una accidentale caduta e un displacement della precedente protesi.

DEFINIZIONE DI CONDROPATIA ROTULEA

La parola condro deriva dal greco chóndros che sta per granello o cartilagine. La condropatia rotulea è un disturbo in cui la cartilagine che dovrebbe ammortizzare le forze esercitate sul ginocchio non riesce più a svolgere la sua funzione. I principali sintomi di questa condizione sono dolori che aumentano soprattutto quando si fanno le scale. Il riposo è un aspetto fondamentale della terapia che aiuta a superare il problema, ma esistono anche esercizi specifici che consentono di recuperare al meglio la funzionalità del ginocchio. Solo nei casi più gravi è necessario ricorrere all’intervento chirurgico. Se non viene curata e non viene tenuta sotto controllo, la condropatia rotulea, può degenerare in artrosi del ginocchio.

CAUSE PRINCIPALI

Trattasi pertanto di una patologia del ginocchio la cui causa scatenante risiede nel sovraccarico dell’articolazione. Colpisce soprattutto gli sportivi, soprattutto i runner e i saltatori perché, durante gli allenamenti quotidiani e nei periodi di maggiore attività fisica che precedono le gare sportive, sottopongono gli arti a intense sollecitazioni e, a lungo andare, la cartilagine tende e logorarsi e ad infiammarsi. Esistono altre cause che possono far insorgere il problema come una semplice caduta oppure degli squilibri articolari o muscolari (ad esempio a seguito di un incidente) che possono far manifestare la patologia o acutizzare il dolore già esistente. Altre cause da non sottovalutare sono la sedentarietà ed il sovrappeso. Il problema può comparire anche solo perché le ossa del ginocchio non sono allineate correttamente.

TERAPIE POSSIBILI

La terapia può includere il riposo, raffreddare il ginocchio con del ghiaccio, l’uso di supporti ortopedici per proteggere l’articolazione e migliorare l’allineamento della rotula, l’uso di fasciature che, oltre a ridurre il dolore, migliorano le capacità di movimento. Gli sport più adatti nella fase di recupero sono quelli che affaticano meno il ginocchio, come il ciclismo e il nuoto. Anche gli esercizi mirati a rafforzare i muscoli che supportano il ginocchio e controllano l’allineamento delle gambe fanno parte di una corretta terapia. I movimenti migliori sono quelli che allenano il quadricipite, il tendine del ginocchio e i muscoli intorno all’anca, soprattutto gli adduttori.

SINDROME FEMORO-ROTULEA

L’iperpressione femoro-rotulea esterna (o sindrome femoro-rotulea) è una condizione relativamente comune nell’adolescente (soprattutto di genere femminile), nell’atleta che sovraccarica l’articolazione femoro-rotulea (danza, sollevamento pesi) e nell’adulto non sportivo. Questa condizione è principalemtne dovuta a un alterato scorrimento della rotula nella troclea, per una o più alterazioni ossee, muscolari e tendinee sopra descritte. Se la rotula non scorre nella porzione centrale del suo binario, ma scorre sulla parte laterale (o più raramente sulla parte mediale), si verifica inizialmente un sovraccarico, che a lungo andare può danneggiare la cartilagine del femore e della rotula stessa.

SINTOMI

Quali sono i sintomi della sindrome femoro-rotulea? La sindrome femoro-rotulea è caratterizzata da dolore nella parte anteriore del ginocchio. Talvolta si può verificare uno pseudo-blocco articolare di natura antalgica o antidolorifica. Sono spesso presenti ipotonotrofia del quadricipite e tumefazione del ginocchio. Durante la flesso-estensione del ginocchio il paziente può percepire una sensazione di scroscio e crepitio. Il dolore tipicamente si presenta durante alcune attività, come ad esempio salire-scendere le scale o camminare in discesa. Tipico è il cosiddetto segno del cinema, ossia il dolore anteriore di ginocchio che si accentua dopo aver mantenuto la posizione seduta per lungo tempo (come quando seduti al cinema, in macchina o in treno per lungo tempo). Il paziente sente spesso la necessità di dover estendere il ginocchio.

CONSIGLI FINALI

Ti posso suggerire innanzitutto di non demordere e di non cadere in depressione. Hai 21 anni e il tuo grado di guaribilità e di normalizzazione rimane alto. Prima di ricorrere a qualsiasi intervento chirurgico provale tutte in termini di esercizi rieducativi alternati a riposo, ed anche in termini di alimentazione vitale e in termini di abbondanza in vitamina C, amica speciale delle cartilagini. Per fare esercizi di movimento occorre disinfiammare ginocchio e femore. Ricorrere ai cataplasmi di fango può certamente dare un aiuto.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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