DIETE VIRTUOSE E RIMEDI ALLA STITICHEZZA INFANTILE

da 30 Set 2016Gravidanza e maternità, Stitichezza

LETTERA

TABELLA DIETETICA DEL NIDO

Buongiorno Valdo. Cosa ne pensa di questa tabella dietetica del nido? Dovrei mandare la mia bimba di 20 mesi e il bimbo di 5 mesi. Ho detto che i bimbi sono vegetariani ma vogliono a tutti i costi un certificato del pediatra. Nessuno ce lo fa perché non vogliono forse andare contro.

IL BIMBO BEVE SOLO LATTE ARTIFICIALE E VOMITA LA FRUTTA

Detto questo vorrei chiederti un consiglio. Il mio bimbo beve solo latte artificiale e vomita tutta la frutta. Ha già avuto la sesta malattia e spesso ha il mughetto. Inoltre è stitico e ha delle ulcere sanguinanti nell’area dell’ano. Mi hanno dato una pomata per le emorroidi e nulla più. Secondo te devo insistere con la frutta?

PARERE SUL MENU DELLA BIMBA DI 20 MESI

La bimba è vegetariana e mangia molte lenticchie rosse. Poche uova. Fa dei pasti a base di frutta fresca e beve latte vegetale la sera prima di coricarsi. A colazione prende yogurt di soia alla frutta con riso soffiato o farro. Metà mattina banana con limone. Pranzo riso o pasta e del pane. Pomeriggio frutta. Cena zuppa con legumi e poi latte di mandorla. Può andare bene? Dopo i due anni devo darle più alimenti? Grazie. Con stima.

Barbara

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RISPOSTA

PARERE SULLA TABELLE DIETETICA DELLA MATERNA DI FONTANAFREDDA

Ciao Barbara. Per quanto concerne la tabella dietetica, nulla da eccepire. Si tratta del solito standard per bambini figli di genitori onnivori e appartenenti a comunità prevalentemente onnivore, dove in ogni pasto è previsto un piatto di verdure crude e cotte (e questo va bene, anche se resta da vedere le quantità, mentre si spera che venga raccomandata e controllata l’accurata e lenta masticazione). Ad ogni pasto non manca la frittata, o il formaggio, o il pesce, o il tacchino, o il pollo, quasi a significare che la carne cosiddetta bianca è migliore di quella rossa il che è tutto da dimostrarsi, visto che entrambe non fanno bene ai grandi e tanto meno ai bambini.

DIPENDE MOLTO DAL TIPO DI PREPARAZIONE E DALLA CULTURA ALIMENTARE DELLE MAESTRE

Ogni giorno poi c’è pane e frutta. Occorre verificare se il pane è quello bianco contenente strutto di maiale o se è un buon pane integrale privo di sostanze negative. Occorre verificare che la frutta, specie l’arancia o l’uva sia consumata una quindicina di minuti prima del pasto, riservando alla sola mela una posizione a fine pasto. Ma queste piccole ed importati attenzioni non vengono in genere seguite, salvo che maestre ed assistenti non siano brave e preparate a dare i giusti insegnamenti.

DOVREBBE FUNZIONARE L’AUTO-DICHIARAZIONE IN ALTERNATIVA AL CERTIFICATO DEL PEDIATRA

Come alternativa al certificato del pediatra puoi sempre proporre una auto-dichiarazione firmata da te mamma. Penso che ci sia anche la possibilità di raggiungere un amichevole compromesso, dove magari si chieda un aumento delle verdure crude e cotte al posto del pollo, del tacchino e del pesce, anche se tali differenziazioni in genere finiscono per naufragare ad opera degli stessi bambini che si copiano l’un l’altro.

L’INSIDIA MAGGIORE CHE SI CORRE È QUELLA DELL’OVER-FEEDING

Il menu della bambina va tutto sommato bene. Il pericolo che si corre è quello dell’eccesso alimentare, più he quello della carenza. Ti consiglio in ogni caso di digitare le parole alimentazione per bambini, allattamento, svezzamento come motori di ricerca nel mio blog, ottenendo i titoli di decine di articoli sull’argomento. Dopo i 2 anni l’alimentazione va incrementata gradualmente secondo il fabbisogno, secondo i sensori di fame e di sete della bambina, puntando sempre sulla digeribilità, l’assimilazione e la regolare evacuazione.

LATTI VEGETALI E ACQUA BIOLOGICA DA FRUTTA MATURA

Per il piccolo occorre a mio avviso ricorrere al latte di mandorle, al latte di cocco, al succo di datteri-uvetta secca e fichi secchi tenuti in ammollo per alcune ore, bevendo tutta l’acqua risultante. I succhi di arancia dolce, di uva, di ananas, di mango, di papaia vanno tutti bene ma vanno assunti a distanza di almeno 2-3 ore dalla poppata di latte materno che forse non hai, o forse a 2-3 ore dalla assunzione del latte alternativo. Purtroppo il latte artificiale non è all’altezza e crea dei problemi intestinali.

ABITUDINE GRADUALE A SUCCHI E CREMINE

Il bambino deve essere abituato pian pianino ai succhi, sperimentando e provando quali sono di suo gradimento. Ricorrere anche a pappette preparate con farina di castagne e farina di tapioca, a patate dolci, a cremine fatte in casa sempre senza zucchero ma con pasta di dattero e simili. I vari problemi che ha dimostrano che non sta alimentandosi al meglio.

STITICHEZZA NEI LATTANTI

Sotto l’anno di età la stitichezza è un disturbo comune che riguarda in articolare i bambini allattati artificialmente, a causa della mancanza del lattulosio, zucchero naturalmente presente nel latte materno che aiuta la regolarizzazione dell’intestino. È improbabile che il bambino sia stitico. Di solito si tratta piuttosto di dischezia, stato che indica uno scoordinamento tra la spinta della contrazione addominale e il rilasciamento dello sfintere anale esterno. Il bambino, pur sforzandosi, non sa ancora controllare e rilasciare gli sfinteri, per questo piange e diventa magari paonazzo. La dischezia è comunque destinata a risolversi da sé nel giro di pochi mesi. Altre cause di stitichezza si verificano in caso di febbre e di perdita liquidi che causa feci più dure.

DIFFICOLTÀ EVACUATIVE NEI BAMBINI OLTRE L’ANNO DI ETÀ

La difficoltà a evacuare sopra l’anno di età dipende da problemi psicologici e comportamentali. Il bambino può infatti associare l’evacuazione ed episodi dolorosi come feci dure, ragadi ed emorroidi, rifiutandosi quindi di andare in bagno e sopprimendo lo stimolo. Anche scuola, gioco, sport o un viaggio possono essere causa di stitichezza, perché il bambino è distratto dall’attività oppure perché non riesce a rilassarsi in un ambiente diverso dal bagno a cui è abituato. Il passaggio dal pannolino al vasino, soprattutto se effettuato in maniera impositiva o troppo precocemente prima dei 2 anni, può rappresentare un momento critico. È importante quindi non colpevolizzare il bambino se ha difficoltà in questa fase, ma piuttosto incoraggiarlo pian piano cercando di fargli acquisire sicurezza. Se, con i primi tentativi stacco dal pannolino, ci si rende conto che il bambino è restio a scaricarsi, meglio fare un passo indietro e ridargli per qualche settimana il pannolino.

RIMEDI NATURALI PER NEONATI E LATTANTI

Per risolvere problemi di stitichezza in neonati o bambini è sufficiente utilizzare rimedi naturali e sane abitudini. Se il neonato è allattato artificialmente, contro la stitichezza si può passaredi passare ad un latte arricchito con prebiotici, sostanze non digeribili di origine alimentare che, assunte in quantità adeguata, favoriscono selettivamente la crescita e l’attività di uno o più batteri già presenti nel tratto intestinale o assunti insieme al prebiotico. La stitichezza nel bambino allattato al seno è molto più rara. Si può ricorrere ai massaggi circolari in senso orario sul pancino con olio rilassante per neonati favoriscono la peristalsi intestinale. Prendere le gambette e muoverle come nel pedalare, portandole al petto e poi distendendole. Se il bambino ha già intrapreso un’alimentazione a base di cibi solidi, per prevenire episodi di stitichezza si può rendere la sua dieta più ricca di fibre, aumentando la quantità di verdura e frutta (specie prugne e pere), ed anche dello yogurt preferibilmente alla soia. Incrementare l’assunzione di liquidi, sotto forma di acqua, succhi di pera, prugna o mela, minestre. Limitare alimenti astringenti come riso, banane, limoni. Evitare il the ovviamente.

RIMEDI NATURALI PER BAMBINI OLTRE I DUE ANNI

Oltre ai consigli alimentari già proposti, è bene abituare il bambino ad andare in bagno a orari fissi, dopo uno dei pasti, meglio dopo colazione. Far sedere il bambino sul vasino, oppure sul water dotato di riduttore. Il bambino dovrebbe stare una decina di minuti e spingere. Se però dopo tale tempo non evacua, è bene non insistere e riprovare dopo qualche ora. Far svolgere al bambino attività fisica. Un bambino sedentario, che sta spesso davanti alla televisione a guardare cartoni, sarà più esposto al rischio di stitichezza rispetto a uno che gioca in maniera attiva e fa molto movimento. Una alimentazione corretta è fondamentale per il benessere del bambino ed è una buona abitudine che va acquisita sin dalla prima infanzia.

ERRORI DA NON COMPIERE

Mai agitarsi e farsi prendere dall’ansia per l’ennesimo pannolino pulito, perché si finisce per trasmettere ansia al bimbo, non aiutandolo sicuramente ad evacuare prima! Tutte le stimolazioni al retto vanno evitate. Vietati ovviamente purganti o lassativi perché, oltre ad essere molto pericolosi per il delicato intestino del bimbo, causerebbero fastidi e dolori intestinali.

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Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. Barbara Waltraud

    Grazie infinite

    Rispondi

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