EFFETTI DISTRUTTIVI EUTIROX E NUOVE STRADE PER IL RIEQUILIBRIO DELLA TIROIDE

da 13 Gen 2016Danni da cure mediche, Disturbi della tiroide

LETTERA

IPOTIROIDISMO ED EUTIROX PER TUTTA LA FAMIGLIA

Ciao Valdo sono un ragazzo di 23 anni e soffro di ipotiroidismo da circa cinque anni. Ho anche la mamma e la sorella con il mio stesso identico problema. Tutti e tre abbiamo assunto Eutirox da quando l’abbiamo scoperto e, anche se le analisi risultano essere nei parametri, abbiamo comunque i sintomi che rendono la nostra vita un inferno.

EFFETTI COLLATERALI CHE CI STANNO LETTERALMENTE DISTRUGGENDO

Avevo letto su internet che esiste la tiroide secca ma anche se non l’ho mai provata non mi convince affatto. Poi, in questi tempi dove gli animali vengono imbottiti di ormoni ed altro, mi convince ancor meno. In questi ultimi tre mesi io e mia madre stiamo abbassando le dosi del farmaco perché abbiamo degli effetti collaterali che ci stanno distruggendo. Personalmente in questi 5 mesi sto facendo una dieta a base vegetale, anche se con ogni tanto qualche sgarro esiste. Negli ultimi due mesi sto evitando il glutine.

TSH OLTRE IL LIVELLO 38 PER MIA MADRE!

Ai più recenti controlli il mio Tsh è di 7.69 e quello di mia madre a 38.39, non è uno scherzo, e questa malattia ci sta davvero peggiorando la vita. Siamo entrati in questo bruttissimo tunnel e dal quale non riusciamo più ad uscirne. Cortesemente si può avere un appuntamento direttamente con lei oppure per telefono o su skype? La ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
Igor

*****

RISPOSTA

L’ARGOMENTO È STATO AFFRONTATO IN OGNI DETTAGLIO

Ciao Igor. Intanto sarà opportuno studiare al meglio tutte le mie tesine.  Sulle tiroiditi ce ne saranno un centinaio. Puoi digitare sul blog come motore di ricerca parole tipo tiroidite, Hashimoto, diabete, insulina, fibromialgia, sistema linfatico, scala Simoneton, Padre Taddeo, dr Claude Bernard e così via. Per una telefonata si può anche fare, pur se in questo periodo sono intasato oltre misura di mail e di impegni.

RIGUARDIAMO I RANGE DEI VALORI SULLA TIROIDE

I range normali per gli ormoni tiroidei sono 1) TSH, ormone tireostimolante o tireotropina = 0.3-5.5 mlU/L, 2) Ft3, triiodotironina libera = 2.6-4.8 pg/mL, 3) Ft4, tiroxina libera = 0.8-2.70 ng/dL. Il livello alto di TSH nel sangue sta a significare che la tiroide lavora poco e ha bisogno di essere stimolata. Non a caso il TSH si chiama ormone tireostimolante, essendo prodotto dalla ipofisi per spingere la tiroide a produrre i suoi ormoni. In genere i livelli alti di TSH si verificano nelle donne in gravidanza, nelle donne che assumono la pillola contraccettiva o altre forme di estrogeni.

IN REALTÀ È LA TIROXINA QUELLA CHE MODULA E MANTIENE IN EQUILIBRIO L’INTERO SISTEMA

La tiroxina Ft4 è un prodigioso lievito ormonale dalle funzioni importantissime. Presiede lo sviluppo cellulare e il ricambio liquidi corporali, regola il metabolismo del glucosio, delle proteine e dei grassi, agisce su crescita fisica, su termoregolazione e su tono psichico. Gli ormoni tiroidei secernono sostanze contenenti iodio e viaggiano nel sangue cercando di raggiungere tutti gli organi.

IL SANGUE GRASSO COMPROMETTE LA FUNZIONALITÀ TIROIDEA

Se il sangue però è rallentato per la sua densità viscosa susseguente a digestioni lunghe e difficili produttrici di sangue guasto, l’obiettivo circolatorio viene compromesso e succede un po’ la stessa cosa che accade nel diabete, dove non è la mancanza di insulina da disfunzione pancreatica a causare le anomalie, quanto il grasso del sangue che impedisce all’ormone insulinico di giungere prontamente sul campo di battaglia.

METABOLISMO RALLENTATO E COMPLICAZIONI

L’ipofunzione tiroidea chiamata anche ipotiroidismo produce come conseguenza un rallentamento del metabolismo basale. Questo fatto si ripercuote a livello concreto in un quel fenomeno che viene chiamato pigrizia linfatica, connettivite, fibromialgia, sangue grasso e viscoso e dunque poco scorrevole, tendenza all’obesità, difficoltà del corpo ad alimentare e ripulire una rete di capillari che equivale a 150 km e che deve servire un sistema cellulare di 100 trilioni di cellule.

UN’AUTO COL FRENO A MANO TIRATO FATICA A MUOVERSI

Mandare avanti un corpo in tali condizioni equivale a procedere faticosamente con un veicolo a motore che sbuffa e va a tre anziché a 4 cilindri, producendo fumo in eccesso, dove c’è un freno a mano inavvertitamente tirato e i filtri del motore tutti intasati. Il che si traduce in surriscaldamento intestinale, ipotermia e freddo alle parti periferiche ed alla superficie cutanea, intolleranza ai climi freddo-umidi, astenia e debolezza generica, pelle secca e ruvida, pallore, anemia, stitichezza, sonnolenza, diminuzione funzionalità intellettiva, diminuzione memoria, crampi muscolari.

DIETE IPER-PROTEICHE, ZUCCHERI E FARMACI SUL BANCO DEGLI IMPUTATI

Il dr Broda Otto Barnes (1906-1990), celebre endocrinologo americano ed autore di “Hypothyroidism, the unsuspected illness“, ha sempre sostenuto che la maggior parte della gente a bassa attività tiroidea deve i suoi problemi a diete alto-proteiche, dato confermato sul piano statistico, per cui certi paesi afflitti da questa patologia rivelano determinati stili di vita e di alimentazione.
La complessità sinergica del corpo umano è tale per cui gli interventi zonali sui sintomi, mediante farmaci come l’Eutirox, rivelano già in partenza la loro assurdità.

OCCORRE RIVITALIZZARE L’INTERO SISTEMA

Una soluzione intelligente sta nell’essere più rigorosi ancora nelle proprie scelte, puntando tutto sulla rivitalizzazione del sistema, su incremento del cibo crudo, vibrante e radiante, sulla rinuncia ad ogni farmaco ed anche a biscottini e dolcetti.

HASHIMOTO ED EVOLUZIONE TIROIDEA DA IPER IN IPO

Hikaru Hashimoto (1881-1934), brillante medico della marina militare giapponese, fu il primo ad accorgersi delle tiroiditi ad esordio iper e ad evoluzione successiva ipo. Nella maggior parte delle tiroiditi, inizialmente prevalgono i sintomi dell’ipertiroidismo, tipo il nervosismo, l’ansia, l’insonnia e la tendenza a sudare. Si ha dunque una lieve iperfunzione iniziale (chiamata tiroidite da hashi-tossicosi) che prelude però progressivamente a una cronica ipofunzione, che è poi la vera e propria sindrome di Hashimoto, caratterizzata da una cronica infiltrazione linfocitaria, con forte presenza di auto-anticorpi. La classificazione dell’anomalia come malattia autoimmune fa della Hashimoto, come di tante altre malattie, una patologia teoricamente priva di logica e pertanto inguaribile, ma soltanto limitabile farmacologicamente nei sintomi e poi asportabile per via chirurgica.

LA HEALTH SCIENCE NON SEGUE I CONCETTI MEDICI DI AUTO-IMMUNITÀ

La scienza igienistica non condivide il concetto medico di malattia auto-immune. La cosiddetta auto-immunità, rivelata dalle tracce dei vari anti-corpi, rimane un fattore-sintomo e non un fattore-causante della malattia in esame. Occorre pertanto andare oltre le facili e scontate apparenze. Già il solo pensare che il sistema immunitario si ponga di traverso alla salute umana, quando è invece per definizione il suo baluardo, porta totalmente fuori strada.

IL CORPO NON VA MAI CONTRO SE STESSO, PURCHÉ LO SI TENGA LONTANO DAI FARMACI

La realtà è che non esistono meccanismi diabolici e perversi nel corpo umano, a parte le solite abominevoli pensate della medicina. Il corpo rispetta dal primo battito della nascita all’ultimo della dipartita precise leggi naturali, prime tra le quali la legge di causa ed effetto e la legge dell’auto-guarigione, per la quale il corpo reagisce alle cause con dei sintomi e non va mai contro se stesso, salvo che non ci sia l’intervento dell’uomo a creare delle perturbative interne.

VALGONO LE LEGGI NATURALI E NON LE BACATE IMMAGINAZIONI DELLA MEDICINA

Le leggi naturali valgono sempre e dovunque, senza fare sconti ed eccezioni, altrimenti non si chiamerebbero leggi. Ma la medicina pretende di essere superiore a queste cose, non avendo ancora imparato niente dalla sua ininterrotta serie di spropositi scientifici, che l’hanno declassata a polverosa ed obsoleta materia vuduistica e pseudo-accademica. Spropositi che l’hanno portata ad accusare gli spiriti maligni nel Medioevo, i batteri nell’età pasteuriana, i virus nel dopo-Pasteur, le allergie nel dopoguerra, le neo-pesti bubboniche Aids inventate a tavolino negli anni ’80 dalla CDC, seguite da Legionarie, Aviarie, Suine ed Ebole, e dagli scaricabarile sul sistema immune anziché sulle malattie iatrogene causate dai medici stessi!

I SINTOMI DELLA IPOFUNZIONE HASHIMOTO

I sintomi della Hashimoto in fase di ipofunzione sono principalmente la mancanza di concentrazione e di memoria, oltre che la stanchezza fisica e l’insonnia. Altri inconvenienti sono la stipsi, la scarsa resistenza al freddo, la pressione alterata, il cardiopalmo, la depressione, l’ansia, il panico, la bulimia, ossia la ricerca della compensazione a livello di cibo. Una ripetizione accentuata di quanto già detto a proposito della tiroidite in generale.Anziché accusare il sistema immunitario, i seguaci del giapponese Hashimoto farebbero meglio a ristudiarlo nei dettagli e a capire che non a caso egli sviluppò i suoi studi tra i marinai nipponici, che già allora si alimentavano esclusivamente di pesce salato e di succhi confezionati e devitalizzati portati a bordo delle loro torpediniere. La forte infiltrazione linfocitaria ha delle precise cause digestive che la medicina, essendo dichiaratamente e ciecamente sintomatica, non analizza e non considera nemmeno. Le basta diagnosticare una tiroide sottoattiva, asportare l’organo non appena esso peggiora e poi tamponare il vuoto ghiandolare mediante una droga a vita chiamata Eutirox.

CENTRALITÀ DELL’IPOFISI CON LE SUE CONCATENAZIONI

Tutte le ghiandole endocrine sono fondamentali e fanno parte di una delicata ed intoccabile catena. Ma la pituitaria o ipofisi è più fondamentale ancora delle altre in quanto produce una decina di ormoni che controllano il bilancio tra pressione del sangue e contropressione cerebro-spinale. Questo meccanismo è tra l’altro responsabile fisiologicamente dei meccanismi che gestiscono il rapporto sonno-veglia.

IPOFISI, IPOTALAMO ED IMMUNOCOMPETENZA RAPPRESENTANO L’ASSE PROTETTIVO FONDAMENTALE DEL CORPO

Il fatto che tra i suoi ormoni ci sia il TSH, ovvero l’ormone stimolante tiroideo, la dice lunga. Il fatto che ci sia pure la somatotropina, confezionata in collaborazione con la melatonina della pineale, coi raggi solari filtrati dalla retina e con l’azoto respirato profondamente dai polmoni (non a caso l’80% dell’aria è azoto o nitrogeno e solo il 20% è ossigeno), la dice ancora più lunga. Senza contare poi l’ormone luteizzante (LTH) legato alla secrezione del progesterone nelle donne e gli androgeni come il testosterone, l’ormone ossitocina che stimola la contrazione dei muscoli uterini, e l’ADH, ormone anti-diuretico che aiuta a regolare il riassorbimento dell’acqua e degli elettroliti in essa contenuti. Per non dire infine del basilare ACTH (Adreno cortico tropic hormone), ormone adreno corticotropico o corticotropina.

I MECCANISMI DELLA VEGLIA E DEL SONNO

La corticotropina ACTH, prodotta nel lobo posteriore dell’ipofisi o nella adenoipofisi, è collegata alla zona cerebrale e alla pineale dove si regolano i meccanismi della veglia e del sonno, della sonnolenza e del riposo. L’ACTH stimola la produzione di aldosterone, che va in aiuto all’angiotensina nell’assorbimento renale di acqua e di sodio, e la produzione di glicocorticoidi per l’assorbimento degli zuccheri. La somatotropina STH, ormone della crescita, regola il metabolismo delle proteine e permette di limitare il consumo alimentare delle medesime rispettando il tetto massimo dei 24 grammi/giorno. Basta che ognuno stia lontano dal fumo e dall’aria viziata, e faccia buon uso della respirazione, rendendo meno corto, meno casuale e sbadato il proprio respiro e il gioco è fatto. Lo sanno bene i respirazionisti o i breathariani, che sono in grado di fabbricarsi le proteine dalla nitro-aria più che dal cibo. L’ipersecrezione di somatotropina causa gigantismo, e la sotto-secrezione produce invece nanismo.

QUI SIAMO NEL VERO CENTRO STRATEGICO DEL CORPO UMANO

La pituitaria, essendo la direttrice d’orchestra del sistema ghiandolare, alle dirette dipendenze dell’ipotalamo, riflette le condizioni dell’intero sistema corporale. Qui siamo davvero al centro strategico delle operazioni che avvengono nel nostro organismo. Mantenere questa ghiandola nella massima efficenza è fondamentale per tutti, anche se non la conosciamo e non ne parliamo mai abbastanza. L’alimentazione più adatta per questa ghiandola include i germogli di alfa-alfa, e una gamma completa di cibi naturali principalmente crudi, includente anche il centrifugato di carote-sedano-mela. Vogliamo essere beneficiati da doni senza prezzo quali la vitalità, la salute, la bellezza e l’armonia psico-fisica? Trattiamo con religioso rispetto la nostra ipofisi.

TIROIDE IN CALO E MIXEDEMA IN AGGUATO

La tiroide dunque obbedisce alla capocordata ipofisi e fa da centrale elettrica che riceve un abbondante flusso di 5 litri di sangue/ora. Sintetizza i suoi due ormoni tiroidei carichi di iodina, aventi il ruolo di regolare il ritmo metabolico, i processi di crescita e la differenziazione cellulare. Con l’andare del tempo, col mangiare cibi cotti e devitalizzati, con l’avvelenarci di cibi animali causanti digestioni difficili e leucocitosiche oltre che sangue denso e pigrizia metabolica, la nostra vettura corporale comincia a sbuffare e a procedere col freno a mano tirato. Dall’ipertiroidismo iniziale tende ad andare verso l’ipotiroidismo e verso il mixedema, condizione patologica tipica dell’ipotiroidismo cronico e conclamato. Nel mixedema si hanno rigonfiamenti nel sotto-cute, dovuti all’accumulo di muco-polisaccaridi. Si notano alterazioni e gonfiori al viso e alle labbra, sonnolenza e paranoia, udito e memoria compromessi, movimenti rallentati.

NON CONFONDIAMO LE ABITUDINI DI FAMIGLIA CON QUESTIONI GENETICHE

Tre persone in famiglia con lo stesso difetto funzionale? Non lasciamoci ingannare dalle facili apparenze. Non è questione di difetti genetici ma piuttosto di abitudini alimentari e comportamentali condivise, oltre che di trattamenti rimediali scriteriati e condivisi, a base di Eutirox. Quanto alla tireotropina alta, il livello 38 di tua madre è sicuramente sballato, ma non è raro trovare gente che evidenzia picchi di 150, 200 e anche oltre.

ANDIAMO UNA BUONA VOLTA OLTRE LA MEDIOCRITÀ DELLA CUROMANIA SUL SINTOMO

Non serve pensare alla tiroide disseccata o ad altre soluzioni ancora. Ragionando in quel modo continuiamo a commettere il solito errore concettuale tipico delle curomanie sul sintomo. Occorre andare oltre. Occorre staccarsi progressivamente dall’Eutirox, cosa non facile e non agevole, visto che si tratta di un farmaco che dopa e che crea dipendenza. Ma vale la pena farlo anche stringendo un po’ i denti. L’applicazione coerente del protocollo-salute Health Science, inclusiva di un netto cambio di marcia sul piano alimentare, con marcata predilizione verso le centinaia di fitonutrienti e di cibi vibranti e radianti a disposizione, sarà in grado di riportare l’organismo lungo i binari del riequilibrio.

TESINE DA LEGGERE

Valdo Vaccaro

Se l’articolo ti è piaciuto e vuoi supportare la mia attività lo puoi fare con una donazione libera.

Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

Iscriviti al blog tramite email

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.

Articoli Correlati

Commenti

6 Commenti

  1. Elena

    Io ho una situazione molto simile alla tua e sto seguendo i suggerimenti di Valdo da 2 anni. Da un anno e mezzo non prendo piu' tiroxina con ottimi risultati.

    Rispondi
  2. Antonio Pellegrino

    Anche io ho progressivamente diminuito eutirox da 100 poi 75 poi 50 poi 25; a que4sto ultimo livello l'endocrinologo mi ha confermato che a cosi bassi livelli (25) il farmaco non ha senso più assumerlo; ma poi, cosa più importante, i livelli di TSH FT3 e Ft4 sono perfetti. Ormai ho detto addio ad Eutirox da ormai 9 mesi.

    Rispondi
    • Denise Fox

      Ciao Antonio, anch'io soffro di ipotiroidismo da piu di 10 anni. Un paio di anni fa ho provato a diminuire l'ormone tiroideo e seguire la dieta di valdo ma con risultati pessimi. In sostanza sono dovuta ritornare dall'endocrinolgo che mi ha messa sotto cura con eutirox 100. Volevo chiederti: tu hai parlato liberamente con l'endocrinologo di cio che scrive valdo e vi siete messi a lavorare assieme? Perche con il mio é quasi impossibile..

      Rispondi
  3. arvo

    La dieta di Valdo,a mio parere, si può migliorare se parliamo di tiroide. No a soia e semi e non sforare i limiti dei grassi e delle proteine. Poi vediamo che fine fa l' eutirox.

    Rispondi
  4. Denise Fox

    Molte grazie per la risposta! Evidentemente ci sono delle cose che ancora sto sbagliando. Mi rimbocco le maniche e ci lavorerò! Sapresti indicarmi dei materiali da leggere per la cura dell'ipotiroidismo/ tiroidite autoimmune? L'endocrinologo l'ultima volta ha cambiato la diagnosi in tiroidite autoimmune vedendo che il mio ipotiroidismo era senza sintomi visibili, non capisco più nulla!

    Rispondi
  5. Wood Mery

    Affetta da ipotiroidismo, diagnostico medico da me mai accettato, presi eutirox per 10 anni ,sempre cercando vie alternative per smetterlo. Tre anni fa’ decisi di eliminarlo, riducendo gradualmente le altissime dosi ricettatemi .Passai da 300mg a 200 ,dopo 6 mesi esami medici del profilo tiroideo buoni, scendo a 100mg e lo mantengo per piu’ di 6 mesi e cosi via fino ad arrivare a 50mg presi un giorno si ed altro no, Da Luglio 2017 ho smesso totalmente l’assunzione eutirox. Mi sono ripresa il mio corpo, grazie ai consigli letti on line di Valdo Vaccari, grazie a documentazioni di bioendocrinologi ed alle informazioni della medicina ortomolecolare. La dieta e’ fondamentale. Ho eliminato cibi ed ho intensificato altri, ho quasi eliminato carni e pesce di ogni genere. Ho 67 anni da quando non prendo piu’ eutirox mi e’ ritornata l’energia al mattino, non ho sonnolenza e la cosa importantissima, il mio intestino e’ ritornato a funzionare regolarmente altro che sindrome di colon irritabile, l’eutirox era il mio assassino.

    Rispondi

Lascia un commento

Scopri di più da VALDO VACCARO

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere