IL GUSTO VA SEMPRE MESSO IN PRIMO PIANO

da 6 Lug 2014Dieta vegan-crudista

LETTERA

L’ENORME PROBLEMA DEL SAPORE

Ciao Valdo, spero riuscirai a trovare il tempo per leggere questa mia richiesta d’aiuto. Il problema non riguarda la salute, ma i cibi. Osservando le corrette regole degli accostamenti alimentari e volendo quindi osservare un’alimentazione igienista 100%, mi sto cimentando in primi piatti fatti di insalate abbondanti, seguiti poi da zuppe di legumi cotti in maniera conservativa e frutta secca oleosa. C’è però l’enorme problema del gusto.

L’ASPETTO GUSTATIVO NON PUÒ ESSERE SOTTOVALUTATO

Abituato com’ero alla buona cucina pugliese e quindi ad un buon piatto di pasta o di spaghetti (di farina 00) e uno o due panini alla sera (sempre di farina 00), con la mia salsina di pomodori secchi-aglio-cipolla rossa-peperoncino, nel passare ora alle verdure crude nelle insalate, con lattughe, radicchi, sedani, ravanelli, l’aspetto gustativo è venuto tragicamente a mancare. Di solito condisco con olio d’oliva e un po’ di pepe, ma senza sale e aceto di vino è veramente dura.

LA CUCINA CLASSICA CI CONDIZIONA TUTTI

So bene che purtroppo è la cucina classica ad adulterare ed edulcorare i sapori a forza di zuccheri aggiunti, sali aggiunti, spezie aggiunte e aromi artificiali aggiunti, allontanandosi dai sapori più delicati e quasi insipidi dei cibi naturali. Questo è veramente tragico.

MI RITROVO SPESSO CARICO DI FAME

Forse non ho ancora imparato ad abbinare correttamente i sapori, forse sbaglio nelle porzioni. So solo che dopo i primi bocconi di insalate crude, il gusto batte cassa e la voglia di continuare a mangiare mi passa, col rischio di avere fame poco dopo e ricadere nei derivati delle farine sbiancate per cercare sazietà e appagamento. Tuttavia è un problema che riguarda prettamente le verdure a foglia.

C’È DI MEZZO ANCHE LA VOGLIA DI SALATO

Per legumi, frutta secca oleosa e frutta fresca di stagione invece mi trovo alla grande e li gradisco molto volentieri. Chiaramente la frutta fresca però è per lo più zuccherina. Se avessi voglia di qualcosa di salato non potrei certo abusare della frutta secca oleosa, perciò ho cercato rifugio invano nella verdura, con risultati molto deludenti. Spesso poi, quando mi arriva quella grande fame che ti assale all’ora di pranzo, vorrei un bel piatto di pasta con qualsiasi cosa, purchè ci sia la pasta, con quel suo sapore e quella sazietà che solo lei sa darti e di cui ora devo privarmi.

CI VORREBBE UN TUO BUON LIBRO DI RICETTE

Mi sapresti dare qualche consiglio? Esiste un libro di ricette igieniste o ne farai uno tu al più presto? Sarebbe per me una tragica sconfitta dover fare dei passi indietro per colpa di un gusto così esigente. Voglio effettuare un’alimentazione igienista, tant’è che ho preso già il tuo schema, ma senza mettere da parte l’amore per i sapori e quindi per il gusto. Saluti.
Adriano

*****

RISPOSTA

NIENTE SCHEMI MA SOLO INTELLIGENZA ALIMENTARE E BUON SENSO

Ciao Adriano. Ti comprendo benissimo e condivido persino le tue perplessità. Io stesso non sono disposto a fare troppe rinunce sul piano del gusto. Un conto è l’assunzione di un menu rigoroso, rigido e drastico per specifici motivi di salute. Un altro conto è invece abbinare la sobrietà ai sapori e soprattutto alla digeribilità dei cibi. Per me crudismo e fruttarismo significano in ogni caso intensificata assunzione di frutta e verdura secondo le proprie personali possibilità, abitudini ed esigenze, evitando di cadere nella trappola del crudismo schematico e dogmatico ad ogni costo.

I PILASTRI DELL’ALIMENTAZIONE NON VANNO RIMOSSI

Un buon piatto di pasta, una buona pizza, un buon minestrone, un buon piatto di gnocchi, una bella peperonata, non vanno per niente demonizzati o guardati di traverso. Rimangono anzi i pilastri insostituibili dell’alimentazione. Il crudismo non deve mai significare un sacrificio o una rinuncia alle cose buone e innocenti che una cucina intelligente, pulita e naturale è in grado di offrire.

FRUTTA TROPPO DOLCIASTRA

Il problema della frutta spesso percepita come troppo dolce al palato di alcuni si risolve ricorrendo alle varietà che più si adattano ai nostri gusti. Esistono non a caso i pomodori, i mirtilli, le more, le mele verdi, le pesche acquose, i meloni a buccia gialla, le melegrane, le olive, i fichi d’India, gli agrumi, i kumquat, le ciliegie amarene, le fragole, l’acqua deliziosa del cocco.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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