IPOTERMIA, ACCELERAZIONE CARDIACA E RIDUZIONE EUTIROX

da 2 Nov 2013Ipotermia

LETTERA

Gentile prof Valdo Vaccaro, sto cercando di avvicinarmi al tipo di alimentazione da lei consigliata. Sono vegana ma ancora non riesco a mangiare tutto crudo. Prendo eutirox 150mg e vorrei sospendere. Posso farlo e in che modo? Se sospendo di colpo รจ pericoloso?

Ho notato ultimamente un’accelerazione cardiaca e credo sia dovuta al dosaggio che ora comincia a pesarmi.ย Ho notato pure che ho una temperatura corporea intorno ai 34/35ยฐ.ย La ringrazio anticipatamente
Lisa

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LETTERA

CHE COS’รˆ LA TERMOREGOLAZIONE

Ciao Lisa. Come scrive nel suo sito Maria Grazia Ramunno, Infermiera del servizio rianimazione al San Camillo di Roma, le temperature basse sono un rischio sottostimato.ย La temperatura corporea umana in condizioni normali varia da 36ยฐ C a 37ยฐ C. I meccanismi messi in atto dall’organismo per mantenere costante la temperatura corporea sono molteplici e vengono definiti con il termine termoregolazione.

La termoregolazione รจ una condizione di equilibrio tra quantitร  di calore prodotto (termogenesi) e quantitร  di lavoro perduta (termodispersione).ย Alla termoregolazione sovrintendono tutta una serie di strutture nervose presenti prevalentemente nella regioneย ipotalamica.ย In un individuo cosciente, la percezione del freddo induce il soggetto a vestirsi pesantemente, a muoversi, a riscaldare l’ambiente. La risposta centrale รจ data da una conservazione dal calore attraverso la vasocostrizione cutanea e la produzione di calore attraverso il brivido.

CHE COS’รˆ L’IPOTERMIA

L’ipotermia si definisce come un abbassamento della temperatura corporea al di sotto dei 35ยฐ C. A questa temperatura, il sistema responsabile della termoregolazione si indebolisce perchรฉ la risposta fisiologica compensatoria, per ridurre la perdita di calore, รจ parzialmente inibita.

L’ipotermia viene classificata in primaria e secondaria.

Lโ€™ipotermia accidentale o primaria, si ha a seguito di permanenza in un ambiente freddo senza unโ€™adeguata protezione.

Lโ€™ipotermia secondaria puรฒ rappresentare invece la complicanza di una patologia che influisce sul controllo centrale o periferico della termoregolazione.

SINTOMI

SINTOMI FISICI

I sintomi e i segni dellโ€™ipotermia sono insidiosi e possono essere transitori. Sebbene le persone anziane con temperature corporee comprese fra i 35 ยฐ e i 36,1 ยฐC riferiscano spesso di sentire freddo, i pazienti con ipotermia giร  stabilitasi, di solito, non se ne accorgono, anche se sono freddi al tatto. I reperti clinici sono aspecifici e possono suggerire la presenza di altre patologie (p. es., ictus, malattie metaboliche).

EFFETTI ARTICOLARI, CUTANEI E SOTTOCUTANEI

Sebbene i brividi possano insorgere normalmente a una temperatura corporea di 35 ยฐC, nella maggior parte dei pazienti ipotermici anziani sono assenti. Puรฒ essere presente, invece, una notevole rigiditร . La loro cute รจ fredda e di colorito pallido cadaverico e i punti sottoposti a pressione hanno macchie eritematose, bollose o purpuriche. I tessuti sottocutanei hanno consistenza aumentata, probabilmente a causa dellโ€™edema, che provoca anche gonfiore, specialmente del volto.

EFFETTI NEUROLOGICI ALLA MOTILITร€ E ALLA SENSORIALITร

I segnali neurologici comprendono lโ€™eloquio lento e impacciato, lโ€™andatura atassica e lโ€™attenuazione dei riflessi tendinei profondi. La sonnolenza e la confusione mentale possono progredire fino al coma. รˆ possibile la presenza di riflessi patologici e risposte plantari e le pupille possono essere dilatate e scarsamente reattive. Possono comparire anche segni focali, convulsioni, paralisi e ipofunzione sensoriale.

EFFETTI VASCOLARI E CARDIACI

Il sistema vascolare viene inizialmente stimolato dal freddo, che provoca vasocostrizione periferica, tachicardia e aumento della pressione arteriosa. Con il progredire dellโ€™ipotermia, il muscolo cardiaco viene depresso e insorgono ipotensione e bradicardia sinusale progressiva. Lโ€™arresto cardiaco, dovuto a fibrillazione o asistolia ventricolare, diventa sempre piรน probabile quando la temperatura corporea scende al di sotto di 30 ยฐC.

EFFETTI RENALI

Le risposte renali si attivano precocemente nellโ€™ipotermia, quando lโ€™aumento della frequenza cardiaca, della gittata cardiaca e del flusso ematico renale causano diuresi. In aggiunta, il freddo sopprime la secrezione di ormone antidiuretico e riduce la sensibilitร  tubulare alla sua azione, aumentando ulteriormente la diuresi. Via via che la deplezione di volume riduce il filtrato glomerulare e il flusso ematico renale, compaiono oliguria e necrosi tubolare.

EFFETTI POLMONARI

Le risposte polmonari comprendono la depressione della respirazione e del riflesso della tosse. Lโ€™atelectasia รจ praticamente costante e la polmonite รจ molto frequente. La comparsa di edema polmonare durante la fase di guarigione puรฒ essere legata sia allโ€™aumento della permeabilitร  vascolare, sia allo scompenso cardiaco.

EFFETTI GASTROINTESTINALI

Le risposte gastrointestinali comprendono la riduzione della peristalsi e distensione addominale Meno di frequente, si instaura una dilatazione gastrica acuta con vomito. Puรฒ insorgere anche una pancreatite, ma di solito non si evidenzia fino allโ€™aumento della temperatura corporea. Vi รจ pure una depressione del metabolismo epatico, per cui la metabolizzazione dei farmaci si puรฒ ridurre sensibilmente.

CAUSE

La maggior parte degli episodi di ipotermia viene innescata da temperature ambientali inferiori a 15,5 ยฐC, ma gli anziani debilitati possono diventare ipotermici anche mentre si trovano a casa a temperature di 22-24 ยฐC. Nelle persone anziane gravemente debilitate infatti, una temperatura ambientale di soli pochi gradi piรน bassa della temperatura corporea puรฒ causare ipotermia.

Inoltre, molte modificazioni fisiologiche legate allโ€™invecchiamento predispongono le persone anziane allโ€™ipotermia, compresa la diminuzione della percezione del freddo. Le modificazioni della risposta alle catecolamine endogene riducono le risposte al freddo costituite dalla vasocostrizione e dai brividi.

La riduzione della massa magra corporea riduce lโ€™efficienza dei brividi per la produzione di calore. Anche il calo dellโ€™attivitร  fisica e la diminuzione dellโ€™apporto calorico influenzano la capacitร  di produrre calore.

Le cause dellโ€™ipotermia secondaria includono invece:

  • Diminuzione di calore per insufficienza endocrinologia e alimentazione insufficiente,
  • Perdita calore per esposizione ambientale,
  • Perdita calore per vasodilatazione indotta dallโ€™assunzione di alcool, droghe eย farmaci.

Nei pazienti con ipotermia, i livelli glicemici possono essere fuorvianti. In genere, si riscontra iperglicemia. Nella maggior parte dei casi, lโ€™ipotermia provoca iperglicemia attraverso il meccanismo della gluconeogenesi indotta dai corticosteroidi e dalle catecolamine. Sebbene venga stimolata anche la secrezione di insulina, il freddo interferisce con la sua azione, incrementando ulteriormente la glicemia. Quando in un paziente ipotermico compare ipoglicemia, essa, di solito, รจ dovuta ai farmaci. In altre parole, lโ€™ipoglicemia da farmaci causa lโ€™ipotermia.

LIVELLI DI IPOTERMIA

Le ipotermie si classificano in: lievi (36-34ยฐC), moderate (34-30ยฐC) e severe (La diminuzione della temperatura corporea determina delle manifestazioni cliniche relative al grado di classificazione).

Lโ€™emoglobina fredda non puรฒ rilasciare ossigeno ai tessuti cosรฌ velocemente come si ha in normotermia. Il problema risulta rilevante ad esempio per un traumatizzato in debito di O2, derivato soprattutto da emorragie, ipotensione e shock. Lโ€™ipotermia induce alla coagulopatia, promovendo ulteriori emorragie. Le funzioni cardiache sono depresse dal freddo, cosรฌ come quelle ventilatorie, renali, epatiche e del sistema nervoso centrale.

DIAGNOSI

Lโ€™ipotermia viene spesso misconosciuta. La pratica clinica abituale รจ quella di ricercare ed escludere la febbre, non di ricercare ed escludere lโ€™ipotermia. La patologia va sospettata se lโ€™anamnesi o lโ€™esame obiettivo sono compatibili con la sua presenza.ย La diagnosi di ipotermia richiede capacitร  di misurare le temperature corporee basse. A questo scopo possono essere usati i termometri per le basse temperature o i piรน costosi termistori o termocoppie. Termometri rettali con scale comprese tra i 28,9 e i 42,2 ยฐC si possono trovare presso la maggior parte dei fornitori ospedalieri, anche se non vengono utilizzati comunemente. I termometri clinici classici, calibrati per temperature comprese fra i 34,4 e i 42,2 ยฐC, probabilmente non saranno in grado di rilevare unโ€™ipotermia.

ESAMI MEDICI DI LABORATORIO

Generalmente, nellโ€™ipotermia, i dati di laboratorio non sono specifici. Emoconcentrazione, leucocitosi, acidosi lattica e trombocitopenia sono di comune riscontro. Gli esami di laboratorio devono comprendere lโ€™emocromo, la conta piastrinica, lo studio della coagulazione, il dosaggio dellโ€™azotemia, della creatininemia, della glicemia, degli elettroliti, dellโ€™amilasemia e dellโ€™amilasuria, i test di funzionalitร  epatica e tiroidea, lโ€™emogasanalisi, il monitoraggio elettrocardiografico continuo, la radiografia dellโ€™addome e del torace e il monitoraggio e la registrazione continui della temperatura corporea centrale.

COME PREVENIRE L’IPOTERMIA

Per gli anziani sensibili al freddo รจ necessario indossare indumenti supplementari, in particolare per le mani, i piedi e la testa, anche al chiuso. Un apporto calorico adeguato รจ importante. In aggiunta, un poโ€™ di moto puรฒ contribuire ad aumentare la produzione di calore. I farmaci che possono alterare i meccanismi termoregolatori devono essere sospesi tutte le volte che รจ possibile farlo.

รˆ EVIDENTE CHE EUTIROX ALTERA I MECCANISMI ENDOCRINI DELLA TERMOREGOLAZIONE

Questa lunga premessa sull’ipotermia mi sembra indispensabile, per far capire come le cose a volte siano complesse. Chiedermi dei pareri su una riduzione di Eutirox in presenza di sintomi cardiologici e di ipotermia significa mettermi in difficoltร , anche se รจ evidente la necessitร  di procedere in quella direzione, viste le alterazioni che tutti i farmaci producono sui delicati meccanismi della termoregolazione. La ghiandola tiroide poi รจ il crocevia dei neurotrasmettitori legati alla crescita e alla temperatura corporale.

OGNUNO SI ASSUME LE SUE RESPONSABILITร€

Ovvio che il mio non puรฒ essere considerato parere medico e che io non mi possa prendere responsabilitร  alcuna. Questi sono i classici casi in cui serve da parte del paziente un mix di autonomia, di coraggio, di prudenza, di sperimentazione in proprio e di assunzione di responsabilitร . Assai difficile che un medico approvi dei tagli a farmaci come l’Eutirox.

PER L’IGIENE NATURALE NON ESISTE POSTO PER I FARMACI NEL CORPO UMANO

Per l’igienista invece รจ piรน che normale puntare a una progressiva, cosciente ed intelligente riduzione, visto che non concepisce nemmeno un vivere o un sopravvivere basato sui farmaci. รˆ risaputo che i farmaci sono droghe autentiche dotate di effetti piรน o meno dopanti. Chiaro che ad ogni riduzione corrispondono degli effetti da astinenza, per cui serve anche saper stringere un po’ i denti. Sospendere di colpo? Assolutamente no. Procedere in caso speditamente, monitorando, frenando, accelerando sulla base dei segnali corporali.

TESINE DA LEGGERE

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, รจ ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dellโ€™amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertร . Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per lโ€™Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualitร  e altro ancora. Al momento, oltre allโ€™attivitร  sul blog, รจ direttore scientifico e docente dellaย HSUย โ€“ Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro รจ orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. Gregorio Loverso

    Bin bisognerebbe citare la fonte scientifica da cui รจ stato tratto testualmente Tutto il discorso sull'ipotermia.

    Rispondi

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