LA CARNE RIMANE PER L’UOMO UN MARCHIO DI INFAMIA E DEGRADAZIONE

da 14 Nov 2019Etica, Consapevolezza e Spiritualità

Leggendo alcuni commenti relativi al mio articolo sulla Life120 di Panzironi ho la netta impressione che il livello culturale e scientifico di troppe persone, che si atteggiano peraltro a gente di rango in tema di preparazione scientifica e di affidabilità in tema di nutrizione e di salute, sia caduto molto in basso.

Non vorrei offendere nessuno, né il capocordata Panzironi né i suoi fedeli e attivi supporter che hanno creato una chilometrica coda di commenti, ma devo dire che mi trovo davanti a un gruppo fortemente equipaggiato. Significa dunque che abbiamo colpito nel segno, nel giusto bersaglio.

A volte non si riesce a capire dove domina l’ignoranza e dove impera invece la furbizia e l’ipocrisia, ovvero la motivazione mercantile. Se uno è trasparente e sincero, motivato quindi a capire come stanno le cose, non è che oggi manchino gli strumenti educativi adatti a illuminarlo, a fargli comprendere da quale parte stia la ragione e da quale parte il torto.

Pertanto non ci sono scuse per chi sgarra. Qualunque sia il nome delle diete commerciali in esame, esse sono quasi tutte basate sulla esaltazione delle proteine animali, sulla demonizzazione dei carboidrati (senza specificare di quali carboidrati, se crudi o cotti, se naturali o lavorati), e sul ricorso agli integratori sintetici.

Trattasi di un filone commerciale assai redditizio, e sappiamo quanto la voracità per il danaro prevalga spesso su ogni altro tipo di considerazione.

L’ABITO NON FA IL MONACO E LA LAUREA NON FA LO SPECIALISTA

Non è semplicemente un discorso di laurea in medicina o in nutrizione, non è un discorso di referenze o di diplomi. Non è l’abito che fa il monaco, e nemmeno è il pezzo di carta che fa lo specialista bravo e affidabile.

Ci sono sfilze di medici illustri che si sono cimentati con diete demenziali. Carlo Cannella, ad esempio, era medico e insegnava alla Sapienza, prima di finire male per una dieta super-carnivora che ha voluto difendere testardamente fino all’ultimo.

Se Panzironi, di professione giornalista e di referenze scolastiche precarie o sconosciute, fosse motivato ed ispirato, o semplicemente portato a trattare il tema alimentazione e lo facesse con ingegno, trasparenza, buon senso e risultati concreti genuini, stabili e non manipolati, non andrei certamente a contestare i suoi percorsi scolastici.

NON ABBIAMO PRODOTTI DA VENDERE MA PENSIERI DA CONDIVIDERE

Noi liberi studiosi di alimentazione e di salute, noi della HSU Health Science University, non abbiamo prodotti di alcun tipo da vendere. Difendiamo le cose buone e giuste che facciamo, difendiamo i cibi gradevoli, digeribili ed innocenti che mangiamo.

Non ci risulta di essere fanatici. Parliamo infatti di crudismo tendenziale e di vegetarismo, parliamo di dieta personalizzata e sostenibile, di dieta a minimo impatto con la natura e l’ambiente.

Difendiamo decisamente “Il Veganismo, una scelta di vita naturale per gli animali, la salute e l’ambiente”, che è poi anche il titolo di un ottimo volumetto di Stefano Momenté, pubblicato dalla Xenia di Milano, testo dal quale prendiamo qui qualche libero spunto.

Teniamo ben presente che la maggior parte delle malattie sono malattie da intasamento, da ostruzione, da sangue guasto, da sporcizia interna, da milieu interieur insostenibile sul piano biologico, mentale e spirituale. Difendiamo il vegetarismo non per partito preso ma a ragion veduta.

NON MANCHIAMO DI RISPETTO AI GRANDI MAESTRI DEL PASSATO

I vegetariani esistono da sempre esordisce l’autore, ed ha pienamente ragione. Vegetariani furono i grandi uomini dell’antichità, come Pitagora, Socrate, Platone, Plutarco, ma la lista completa sarebbe chilometrica.

In tempi recenti la musica non è cambiata. I grandi uomini, quelli che più contano, rimangono invariabilmente ligi alla plant based diet, mentre chi usa la propria bocca e il proprio intestino come un raccoglitore di cibo qualsiasi, indifferenziato, senza dare alcun peso alla innocenza, alla leggerezza, alla digeribilità, alla vitalità e alla spiritualità degli alimenti fa parte purtroppo della mediocre maggioranza, disinvolta, disinformata e diseducata nelle sue scelte e nelle sue abitudini. Gente come Leonardo, Raffaello, Voltaire, Einstein, sono i primi nomi a venirmi in mente.

GLI ESEMPI DI ARTISTI INGLESI COME SHELLEY E SHAW

All’origine del Movimento Vegetariano moderno si distingue Thomas Tryon, un mercante inglese che poneva come pilastro fondamentale della sua fede cristiana il pacifismo e la non violenza nei riguardi di tutti, animali compresi. Per Tryon il vegetarismo era il requisito essenziale per una vera crescita spirituale.

Altri inglesi celebri, e nel contempo strenui difensori del vegetarismo, furono Percy Shelley (1792-18922) uno dei maggiori poeti romantici, e George Bernard Shaw (1856-1950), celebre drammaturgo.

Shaw cambiò il proprio stile di vita andando contro il parere dei suoi medici che sostenevano sarebbe morto molto presto. Molti anni dopo gli chiesero perché non fosse tornato da loro a dimostrare che si erano sbagliati di grosso. “Avrei voluto farlo, ma purtroppo erano tutti morti”, fu la sua risposta.

ESSERE VEGAN SIGNIFICA VIVERE IN MANIERA NON CRUENTA

Anche la parola Vegan viene dall’Inghilterra, grazie a Donald Watson.

Si divenga vegan per risparmiare la vita agli animali ed eliminare il loro terrore e la loro sofferenza, per proteggere e conservare l’ambiente, per nutrire un numero molto maggiore di persone in tutto il mondo, per migliorare la salute individuale e sociale.

Tutti postulati validissimi oggi più che mai. Essere vegan significa vivere in maniera non cruenta.

In America John Harvey Kellogg, medico degli Avventisti del Settimo Giorno e inventore del pop-corn, attribuisce alla dieta carnivora-onnivora tutte le malattie umane.

Nella Comunità Avventista di Loma Linda in California, sede dell’omonima prestigiosa università, vive ancora oggi un eccezionale numero di persone ultracentenarie. Stessa cosa succede tra i Mormoni, notoriamente vegetariani.

VOLTAIRE E ZOLA SULLA TRAGEDIA DEI MACELLI

Ma veniamo ai protagonisti di fondo di questa immane tragedia. Prima di essere uccisi vengono tarpati dei loro naturali istinti affettivi e sessuali, mutilati, sottoposti ad antibiotici per prevenire malattie, sottoposti a ormoni per velocizzare la crescita, sottoposti a illuminazione continua per impedire loro di dormire, nutriti con alimenti innaturali, costretti a respirare aria povera di ossigeno e di sole, satura di gas tossici, anidride carbonica, idrogeno solforato, vapori ammoniacali, polveri varie.

La loro morte è preceduta da trasporti lunghi ed estenuanti verso i mattatoi, stipati nei camion e nei vagoni ferroviari senza potersi muovere, senza poter mangiare e bere, soffrendo il caldo e le intemperie.

Arrivano al macello in gravi condizioni di stress, talmente debilitati da non riuscire a reggersi. Vengono storditi e sono pertanto coscienti mentre vengono uccisi e squartati.

Non a caso Voltaire (1694-1778) diceva che, fino a quando esisterà al mondo un solo macello, la coscienza umana non avrà spazio per redimersi ed evolvere.

Non a caso Émile Zola (1840-1902) scriveva che Il compito più alto di un uomo è sottrarre gli animali a tutte le forme di crudeltà.

MAI PORTARE DANNO AL PROSSIMO SE NON VOGLIAMO INCRINARE IL NOSTRO PERCORSO KARMICO

Le sofferenze provocate in questa vita perpetuano il proprio incatenamento alla ruota di morte e rinascita. Il corpo umano è fisiologicamente progettato per nutrirsi di frutta, verdure, cereali, semi e legumi.

Gli animali posseggono un istinto molto più elevato del nostro e, quando vengono forzati verso i mattatoi, sentono intensamente l’avvicinarsi della fine.

Tutto questo causa loro sensazioni di dolore e di terrore che si tramutano in tossine rilasciate nel loro corpo e nella carne di cui molta gente continua purtroppo a cibarsi.

Tale comportamento è totalmente contrario all’Ahimsa e provoca reazioni karmiche sotto forma di malattie e sofferenze. Il principio dell’Ahimsa è basilare nel pensiero vedico. Tale dottrina prescrive di non portare danno a nessun essere senziente, né fisicamente, né mentalmente, né verbalmente, né mortalmente.

Krishna afferma nella Bahagavad Gita: “Se qualcuno mi offre con devozione una foglia, un fiore, un frutto o della semplice acqua, apprezzo con gratitudine il suo omaggio, perché è fatto con amore”.

GLI ANIMALI HANNO LA STESSA DIGNITÀ E GLI STESSI DIRITTI

Il pensiero vedico sostiene l’esistenza dell’anima. L’anima è eterna e la morte fisica non la riguarda. La morte è solo il momento in cui essa lascia un corpo per assumerne un altro.

L’involucro di arrivo dipende dalla maturazione dell’individuo. Sono i meccanismi karmici a stabilire se l’anima salirà o meno nella scala evolutiva.

Da notare che gli animali hanno la stessa dignità di qualsiasi altra forma vivente, per cui l’uccisione di animali, per propria mano diretta o per delega a un sicario come avviene per chiunque mangi carne, è considerata un orrido delitto.

Uccidere un uomo o uccidere un animale indifeso è la stessa cosa, è un crimine inaccettabile per la coscienza umana.

UGUALMENTE COLPEVOLE CHI MANEGGIA, VENDE, CUCINA E SERVE

La Manu Smriti, uno dei testi indiani più antichi, afferma che “Non è possibile procurarsi carne senza uccidere un essere vivente, e senza condividere alla crudeltà dei macelli“.

Nel Mahabharata, uno dei più grandi poemi epici della mitologia Hindu, si afferma che “Il consumo di carne è un crimine, in cui sono ugualmente colpevoli coloro che permettono l’uccisione di animali, coloro che li maneggiano, li acquistano, li vendono, li cucinano o ne servono la carne, oltre a quelli che la tollerano o la approvano con indifferenza, oltre a quelli che la mangiano ovviamente“.

Nei Veda sta scritto che “Non dovete usare il corpo che vi è dato da Dio per uccidere le creature di Dio, uomini o animali”.

IL PRINCIPIO UNIVERSALE DELL’AHIMSA VALE PER TUTTI

Il Jainismo è la più piccola tra le maggiori religioni mondiali. Il suo motore è la già citata Ahimsa. La Ahimsa è il pilastro su cui da 2600 anni si basa la dottrina jainista in India.

Il principio è quello dell’Ahimsa Parmo Dharma, per il quale la compassione è il supremo dovere di ogni essere vivente, un principio che vale verso tutta la natura.

Le Sacre Scritture Orientali dicono di non ferire, non abusare, non opprimere, non schiavizzare, non insultare, non tormentare, non torturare e non uccidere nessun essere vivente, incluse piante e vegetali. Tutte le anime sono potenzialmente divine, nessuna superiore o inferiore a un’altra.

Gandhi è il più celebre portabandiera dell’Ahimsa. Il suo pensiero? “Completa non violenza significa mancanza di ostilità verso tutte le forme di vita”.

Per quanto ci riguarda credo che la cosa migliore da farsi rimanga quella di rendere minimo il nostro impatto sull’ambiente.

PURE SUL PIANO DELLA SALUTE FISICA CI SONO GLI AMMONIMENTI DELLA AMERICAN MEDICAL ASSOCIATION

Risolto i problemi dell’equilibrio sul piano dell’etica, della mente e dello spirito, due parole vanno spese anche sul rapporto tra veganismo e salute fisica.

Già nel 1961 Il Journal of the American Medical Association (AMA), affermò che il 97% delle patologie cardiache, causa di oltre la metà dei decessi in USA, si poteva prevenire con una dieta vegetariana.

Frutta e verdura sono ricchi di fibre, mentre gli alimenti animali ne sono del tutto privi. Nella popolazione africana la permanenza media del cibo nell’intestino è di 30-35 ore al massimo, mentre in USA e in Europa va dalle 70 ore ai 5 giorni.

La presenza di fibre assicura una protezione nei riguardi di cancro al colon, allo stomaco, al seno, ma anche nei riguardi di altre patologie come il diabete e la dialisi renale.

MILLE MOTIVI A FAVORE E ZERO MOTIVI CONTRO

Non starò qui a fare un elenco dei 1000 motivi a favore della dieta vegetariana e degli zero motivi a favore delle diete onnivore, delle diete low carb, delle diete paleozoiche inclusa la Life120.

Quando per far stare in piedi precariamente una dieta si deve ricorrere a degli integratori sintetici significa che si sono commessi degli errori madornali e che si sta semplicemente imbrogliando la gente.

STAR BENE NON È UN PROGETTO PROIBITIVO

Raggiungere e mantenere una forma fisica strepitosa è di una semplicità sconcertante. Capitalizzare sulle energie sottili, sull’energia solare, sui pensieri positivi, sul regolare esercizio fisico giornaliero. Le terapie mentali e spirituali non sono mai una seconda scelta.

Per il resto servono pulizia gastrointestinale, cibi leggeri, digeribili, acquosi, innocenti, vitali, ben masticati, ricchi in termini di minerali-vitamine e acqua biologica, crudi intorno al 70%. Ammesso dunque un 30% di cibo vegetariano cotto ma non stracotto nei secondi piatti a pranzo e cena, intesi a completare necessità caloriche e sostenibilità energetica.

IGIENISMO FORMULA VINCENTE SU TUTTI I FRONTI

Date pure una guardata alla mia tesina “Igienismo Formula Vincente su Tutti i Fronti”. È stata formulata 8 anni fa, ma è più che mai attuale. Ha dato chiarezza e aiuto, facendo del bene a tantissime persone. Tornerà utile pure al vasto pubblico che ci segue per semplice curiosità.

DA 3000 ANNI PITAGORA CI PARLA DI DIETE BASSO-PROTEICHE

Non serve laurea in matematica, o in medicina o in dietetica per capire l’insegnamento di Pitagora, quel maestro immortale che da 3000 anni esalta i vantaggi salutistici e spirituali della osservazione rituale del sole, da abbinarsi ai segreti della dieta basso-proteica.

Gli stessi concetti poi espressi oggi dalla USDA – US Department of Agriculture e dalla Marion Nestle, preside della New York University nonché disegnatrice dei buffet per le catene alberghiere più prestigiose d’America (Hilton, Marriott, Intercontinental).

Per la prof Nestle “We never talk about protein anymore, because it’s absolutely not an issue, even among children” (Non si parla più di proteine, non è un argomento topico, nemmeno nelle diete per l’infanzia).

VERRÀ IL GIORNO VALE ALMENO QUANTO LA MONNA LISA

Leonardo da Vinci ha insegnato dignità, grandezza e genialità a ogni cittadino italiano e a ogni cittadino del mondo, non solo e non tanto per la sua Gioconda, per la sua Monna Lisa, ma per ogni istante della sua vita vissuta ai massimi livelli, e soprattutto per la sua lapidaria ed immortale sentenza “Verrà il giorno in cui ogni uccisione di animale innocente ed indifeso sarà considerata orrendo crimine”. Non serve una laurea in ingegneria o in arte pittorica per capire che Leonardo aveva ragione.

I CRIMINI LASCIANO TRACCIA INDELEBILE

Le situazioni cambiano e gli attori della commedia cambiano in continuazione.

Il Buddha ci ha insegnato che non esiste perdono alle offese ricevute e alla mediocrità umana. Ogni nostro pensiero e ogni nostra azione rilasciano il segno e la traccia. Quello che abbiamo commesso rimane scritto in modo indelebile sulla nostra coscienza e sul nostro percorso karmico.

Le urla e i gemiti di spavento e di dolore delle creature sottoposte ad abusi e atrocità echeggiano eternamente nell’etere, non vengono disciolti, diluiti e cancellati, non vengono attutiti ed assorbiti dalle pareti dei mattatoi. Cerchiamo almeno di cambiare radicalmente direzione, se davvero puntiamo alla Eccellenza e non alla Piccolezza.

IL MALE COMMESSO NON TROVA RIMEDIO E CANCELLAZIONE

La mucca sfruttata ignobilmente e massacrata senza alcuna pietà, il maiale perseguitato in modalità blasfeme, la gallina orribilmente spiumata, il pulcino macinato poco dopo essere uscito dal guscio, il leprotto e il fagiano impallinati, nulla potranno fare per cancellare e disperdere le barbarie e le ingiustizie commesse nei loro confronti.

SINTONIZZARSI CON L’INFINITO

Finché l’essere umano non si decide di fare un deciso passo in avanti, finché non si decide a sintonizzarsi con l’Infinito e con l’Universale che lo circonda e lo intride, c’è ben poco da sperare e ben poco da attendersi.

Anche trovando per assurdo una dieta Life120 che mantenesse le sue promesse di marinaio, cosa varrebbe vivere 120 anni in piena decrepitudine e in assenza di armonia interna?

L’ABITUDINE AL CRIMINE NON LO RENDE MENO ABBIETTO ED ODIOSO

L’abitudine alla crudeltà, alla maleducazione, al crimine quotidiano, alla colpevole indifferenza, alla sistematica violazione dell’Ahimsa, non trasformano affatto pensieri ed azioni abominevoli in comportamenti sconvenienti e socialmente accettabili.

Niente sconti dunque per cuochi e ristoratori che manovrano impietosi resti di creature torturate e macellate. Niente sconti per i disinvolti masticatori di panini al prosciutto e mortadella. Niente sconti per i promulgatori televisivi di pubblicità rozza, insensibile e raccapricciante.

CERCHIAMO DI ELEVARCI E NON DI AFFOSSARCI

L’orrendo crimine rimane tale tutti i giorni e a tutte le ore, e si tratta di una sfera metallica che portiamo al piede, capace non solo di causare cancro all’intestino e al seno e al cervello, ma anche di affossare irrimediabilmente la nostra coscienza, impedendo ogni possibilità di crescita, di evoluzione, di consapevolezza.

La carne per l’essere umano rimane a tutti i livelli un peso che opprime, affloscia ed affossa, un anello debole e vulnerabile della sua catena vitale, un marchio infamante e degradante.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. lucio

    Secondo me la carne è indispensabile lo dice anche il grande Bisanti

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