LE UBRIACATURE DEL BUON DIO E LA CADUTA DELL’AMERICA

da 28 Ott 2008Altro

Anche il Creatore ha le sue gatte da pelare. Le prime distrazioni e i suoi primi errori come costruttore di uomini. Dopo aver esagerato con gli assaggi a ripetizione dei buoni vini del pianeta Terra, e di quelli altrettanto validi dei pianeti temperati di altre galassie, Dio finì per ubriacarsi. E, in quel frangente, gli venne la balzana idea di costruire un essere vivente perfetto, capace di organizzarsi al meglio cibandosi di bacche, di radici e di verdure.

Distratto dai fumi e dalla frenesia provocata dall’alcool, Egli commise il paradossale errore di dotare il suo uomo di un corpo, di un sangue, di un apparato gastrointestinale totalmente crudista, fruttariano e vegetariano, senza tenere in minima considerazione il pericolo che faceva correre alla sua speciale nuova creatura bipede.

Il giorno dopo, quando ormai Adamo ed Eva erano ormai modellati definitivamente, si accorse della gaffe e decise di apportare una modifica sostanziale dell’ultimo istante.

UN PRIMO INTERVENTO MODIFICATIVO AI MECCANISMI FISIOLOGICI

Decise cioè di dare al suo bipede un sistema immunitario, un sistema cioè in grado di intervenire ogniqualvolta la sua creatura commettesse la sciocchezza di mangiare cose vietate e incompatibili col suo speciale organismo. Da quel momento l’essere umano si ritrovò con un corpo da vegetariano-fruttariano puro e con una mentalità più possibilista, approssimativa e sregolata.Il ritocco divino aveva di sicuro reso l’uomo meno vulnerabile alle emergenze, ma gli aveva pure causato una nuova pericolosa afflizione chiamata presunzione. Presunzione che significava illudersi di poter stravolgere impunemente le leggi della natura, di poter trasgredire senza colpo ferire i principi e le esigenze dettate dal suo stesso organismo. Dio ha fatto in modo che l’uomo possa sopravvivere mangiando granchi, mangiando scorpioni, mangiando carni di animali uccisi. Ma questo non significa che maramaldeggiare su creature nude e incapaci di difendersi, e che cibarsi di granchi-scorpioni-carne sia la soluzione giusta e migliore. Dio ha lasciato alla libera responsabilità dell’uomo decidere, scegliere se evolversi, migliorarsi,maturare positivamente, staccarsi ed emanciparsi dalle possibili bassezze. Eppure la bella creatura umana, corrotta e guastata dai semi demoniaci della discordia e della disobbedienza verso se stessa e verso il suo creatore, stava prendendo strade sbagliate.

UN SECONDO INTERVENTO SUI MECCANISMI MENTALI, ETICI E CULTURALI

Dio si sentiva alla stregua di un Geppetto tradito dalla sua stessa creatura, da un Pinocchio che si rende ingovernabile e gli scappa da tutte le parti. Si rendeva necessario un altro intervento riparatore di emergenza, un correttivo storico di portata universale. Lasciate da parte le distrazioni e i buoni vini traditori, Dio si rimboccò nuovamente le maniche e, al fine di far rinsavire quegli esseri, decise di operare non più sul loro aspetto fisiologico, ma sui meccanismi mentali, culturali e spirituali. E mandò sulla Terra una dopo l’altra le creature più evolute ed avanzate che aveva a disposizione. Cominciò con Pitagora, e continuò con Ippocrate e Parmenide. Aggiunse poi via-via Platone, Aristotele, Socrate, e favorì il sorgere di città e stati virtuosi, di civiltà illuminate come quella assiro-babilonese, quella indiana dei Veda, quella cinese confuciana, quella egizia, quella greca e quella romana. Era necessario creare intorno all’uomo regole e buoni esempi di saggezza e di buon comportamento, capaci di indurlo a riflettere e a saper distinguere meglio quale è il bene e quale il male. Dio manda allo sbaraglio uno dei suoi migliori figli. Ne nasce una nuova religione che ben presto si corrompe, mentre la civiltà di Roma si sgretola. Raggiunse il colmo della sua dedizione e della sua generosità verso la creatura umana, mandando allo sbaraglio un altro dei suoi migliori figli, il Gesù di Nazareth, per vederselo poi tradito, sbeffeggiato e crocifisso dalla follia e dalla presunzione dei preti e dei sacerdoti. Ne nacque una nuova religione, ma ben presto anche questa si corruppe e si trasformò in una micidiale macchina burocratica in mano alle forze del male. Superstizioni e poteri temporali, lotte per il potere in terra e per i danari, persecuzioni e roghi, indulgenze ed inquisizioni, rendevano indispensabile un altro grosso scossone al pianeta e a quella Caput Mundi che, dopo aver uniformato e globalizzato la civiltà del tempo su basi e leggi più avanzate, stava ormai cadendo in pezzi.

IL CREATORE ORGANIZZA IL RINASCIMENTO E L’ILLUMINISMO, MA C’È SEMPRE QUALCOSA CHE NON VA

Convocò Dante al fine di apportare una ventata di etica, Leonardo per far capire che l’intelletto umano può andare molto al di là degli angusti livelli di mediocrità e di meschinità che attanagliavano le popolazioni del tempo, Giotto, Raffaello e Michelangelo per stimolare la creatività e l’amore per la bellezza e per l’arte. Scelse Rousseau per rilanciare l’amore e l’attrazione verso la natura, e Voltaire per ripristinare nelle genti la chiarezza mentale e il ragionamento. Ma, alla fine, i risultati arrivavano stentati. C’era sempre qualcosa che non andava.

UNA SBORNIA DI RIFLESSIONE E PER DIMENTICARE, MENTRE IL NEMICO DIAVOLO SE LA RIDE E SGHIGNAZZA

Si sentì ansimante e stremato, e decise che era il caso di prendersi un’altra bella sbornia, sullo stile Bevo per dimenticare. Non era certamente quello il migliore modo di presentarsi per un Dio ma, del resto, l’inguidabile omuncolo terrestre gli stava dando troppo filo da torcere. E, come se ciò non bastasse, c’era sempre il suo beffardo nemico diavolo, pronto a godersela e a sghignazzare ogniqualvolta le cose andavano di traverso. Mi hai già sufficientemente rotto i marroni mandandomi gente come Francesco d’Assisi, come Dante e Leonardo, e ora mi fai giungere Rousseau e Voltaire? Poco male, guarda che anch’io ho buone frecce nel mio arco. Te l’ho già dimostrato con Lucrezia Borgia e col papa Alessandro Borgia, ma anche con le orde barbariche, i Vichinghi e i Lanzichenecchi, per cui, se non la smetti con le tue scoccianti operazioni di risanamento, te ne farò vedere delle belle nei secoli a venire. Il diavolo, lo sanno tutti, è il re dei bugiardi e dei millantatori, ma questa volta fu davvero di parola. Del resto, le cose sulla Terra stavano guastandosi in modo pressoché irrimediabile in troppi punti, ed era un giochino per lui buttare della benzina sul fuoco. I re di Francia e d’Inghilterra tendono a spadroneggiare in giro per gli oceani, a fare i sovrani del mondo e a suddividersi colonie e continenti? Gli Zar tendono ad appropriarsi delle più vaste distese di terra del pianeta? Ecco servite loro le beghe interne, i lunghi coltelli, il sangue a corte. Ecco servita su un bel piatto la rivoluzione francese della liberté-egalité-fraternité e della ghigliottina. Ecco servita la rivoluzione d’ottobre del popolo alla riscossa e delle bandiere rosse.

IL CREATORE IMPEGNATO AL PRONTO SOCCORSO E NELLA POLITICA

A quel punto Dio decise di non bere più. Doveva trovare una soluzione e un accomodamento ai problemi terreni. Il paradiso terrestre era diventato terreno infido e impraticabile. Dopotutto aveva anche lui un Superdio esigentissimo a cui dover rendere conto e, con Quello, gli alibi degli imprevisti con la creatura umana, e di qualche tiro mancino da parte di Satana, non funzionavano affatto. Decise di impegnarsi allo spasimo, e di buttarsi a capofitto nelle questioni politiche degli umani, facendo ampio uso di tagli e bisturi, di sezionamenti e ricuciture. Non c’era davvero tempo da perdere.

DIO INTRAVEDE NEGLI STATI UNITI D’AMERICA LA GUIDA E LA SALVEZZA DELL’UMANITÀ

Il Creatore, valuta e soppesa, e alla fine intravede negli USA l’ancora di salvezza di una umanità impoverita, diseredata e allo sbando. Percepisce negli USA il faro e il paradiso in Terra della libertà e della democrazia. Anche perché, nel frattempo, la rivoluzione sovietica aveva portato il sobillatore Lenin e il cinico e sanguinario dittatore Stalin ai vertici dell’ex impero russo, mentre l’intera Europa era finita nelle mani di Adolf e di Benito, tutta gente con cui il demonio stava andando a nozze, al punto che mai nel corso della storia si era divertito così tanto. A Dachau, a Buchenwald, ad Auschwitz, a Mauthausen, si era crogiolato nella gioia. Per esso, vedere della gente entrare a gruppi in un cancello d’ingresso, e uscire poi dissolta nel fumo dei camini era davvero il massimo della goduria, al punto che la pancia gli faceva tuttora male per le troppe risate. Mentre in America le cose stavano procedendo al meglio.

UNA NUOVA CIVILTÀ IN FORTE CRESCITA E IN POSITIVA EVOLUZIONE

Risolte le beghe interne tra Nordisti e Sudisti, sistemata in qualche modo la questione della convivenza pacifica con la popolazione americana di colore, c’era molta gente che credeva in Lui, che coltivava dei buoni principi e delle buone regole, della gente disposta a immolarsi per degli ideali, della gente illuminata che interpretava in modo corretto il proprio ruolo costruttivo sulla terra. Gente che, non a caso, aveva piazzato la più grande e importante statua dei tempi moderni nel punto cruciale di ingresso per navi e aerei verso il suo paese, vale a dire sulla Baia di Manhattan, affinché ogni persona in visita agli States potesse riflettere sul fatto che quello era il paese della Libertà. Libertà poi che vuol dire molte altre cose, come parità di diritti e di doveri, pari dignità e pari opportunità, indipendenza e democrazia, amicizia e bontà, comunità e fratellanza tra uomo e uomo, ma anche tra uomo e animale, in una catena virtuosa di idealismo e di rispetto per le creature viventi e per l’ambiente che le ospita. In America Dio aveva pure piazzato diversi suoi bastioni. Vi si trovavano le scuole igienistiche naturali, coi loro medici che per primi nella storia della medicina decidevano di diventare amici fraterni dei malati, e non più cinici satrapi e approfittatori delle disgrazie altrui. Vi si trovavano gli ecologisti, gli amici della natura e degli animali, ed anche i difensori dei diritti degli Indiani spossessati con violenza delle loro terre. Per non dire le canzoni e i ritmi, gli artisti più popolari dei tempi moderni, gli Elvis e i Paul Anka, i Sinatra e i Nat King Cole, i Roy Orbison e i Ricky Nelson, i Neil Sedaka e i Bob Dylan.

MA LA PARTE MARCIA DELLA GRANDE MELA, STAVA INSIDIANDO LA PARTE BUONA

Non mancavano però le contraddizioni e le insidie. Le grandi mandrie di bisonti, che gli Indiani avevano rispettato religiosamente per secoli, in pochi anni erano state sterminate. Non contenti di aver versato tutto quel sangue e di aver reso spettrali e prive di vita le zone boschive e le pianure del paese appena conquistato, non contenti del disastro ecologico ed ambientale, i nuovi colonizzatori e padroni dell’America andarono subito in cerca di una alternativa ai bisonti, in cerca di una nuova categoria di vittime da brutalizzare. Maiali, pecore, capre, galline, tacchini, oche, anatre e quanto altro, andavano bene, ma il sostituto ideale dei bisonti erano i bovini, grossi e pesanti quanto bastava, ma assai migliori caratterialmente. Più docili ed addomesticabili, più obbedienti, più pianificabili e manovrabili, più facili da ingozzare, evirare, ingrassare, macellare a proprio piacimento. Agli Yankee americani, ai conquistadores e agli avventurieri arrivati dalla vecchia Europa, il sogno americano poteva continuare così a realizzarsi per altri anni ed altri decenni. La sfida americana al mondo intero poteva dunque partire senza intoppi. Il trionfo del materialismo più becero. L’apoteosi della carne e del latte.

I SELVAGGI E POCO-CIVILI

Indiani erano stati massacrati e messi in condizione di non più nuocere. Niente più carovane prese d’assalto, niente più spaventi e frecce, niente più imboscate. La civiltà dei visi pallidi, dei pionieri, dei Pecos Bill, dei mandriani, degli sceriffi e dei missionari al seguito, aveva preso possesso dell’intera America. D’accordo, c’era il problema irrisolto dei neri, che non si potevano più trattare come schiavi, e ai quali bisognava pure dare finalmente un’anima, assegnare dei diritti, persino quelli di votare. Per fortuna, a nessuno era ancora venuta in testa la balzana idea di difendere anche i diritti degli animali, o magari di dire che essi pure avessero l’anima. Gli esseri piumati e quelli a quattro gambe non avevano un Martin Luther King, o qualche altro scimunito, a parte i soliti Mormoni e i soliti Igienisti Naturali, che si fosse messo in testa idee balzane e strategie difensive a loro favore. Ecco allora il sorgere e il libero moltiplicarsi di steccati, di palizzate, di ranch e fattorie, di stalle sempre più razionalizzate e restrittive, sempre più finalizzate alla massima resa commerciale in termini di carne e di latte. Ecco il fiorire di enti potentissimi come il Ndc nel settore del latte, la Fda nel settore alimentare e farmacologico. Ecco il diffondersi di una massa di ingegneri, ricercatori, medici, tutti sponsorizzati, ammaestrati, controllati, spinti a diffondere in modo capillare e universale il binomio redditizio e trionfante della carne e del latte. Vegetarianismo, animalismo, salutismo, tutti messi in un angolo, abbattuti, spazzati via. I nuovi profeti e i nuovi padroni del vapore. Giù le mani dall’Aids. I nuovi profeti, i nuovi marchi, le nuove locomotive portano nomi roboanti che risuonano nei timpani di ogni cittadino terrestre: McDonalds, Kentucky Fried Chicken, Kraft, Marlboro, Coca-Cola, Fanta, Seven-Up, Pepsi. Avanti dunque con loro e a tutta birra, alla conquista del mercato mondiale. E avanti pure con l’obesità, il diabete, il colesterolo Ldl, l’omocisteina, il cancro, l’infarto, l’ictus e l’Alzheimer, tanto c’è la Pfizer che ha il farmaco pronto per tutti. Avanti pure con l’Aids e i farmaci anti-Aids. L’Aids non esiste? Viene smentito dalle leggi di Koch, e pure da tutti gli esperimenti concreti fatti ultimamente? Lo dicono pure i nostri migliori scienziati come Peter Duesberg, e il suo seguito di 700 microbiologi? E chi se ne frega della scienza? Li trasformiamo uno ad uno in tanti scemetti da due soldi. Chi comanda in America, i nostri dollari e le nostre bistecche o questi professorucoli da strapazzo, squattrinati e rompiballe? Non siamo forse noi i veri lavatori dei cervelli? L’Aids lo abbiamo costruito ed inventato noi a tavolino, e nessuno ce lo toglierà facilmente. Nessuno ci priverà dei diritti e del know-how. L’Aids esiste perché ci fa comodo e perché lo diciamo noi. Punto e basta. E poi, che ci stanno a fare il nostro Robert Gallo e il francese Mantagnier? Li abbiamo sì o no ripagati profumatamente? Ora a Montagnier hanno dato persino il Nobel. Non sono essi fior di scienziati? Corrotti e pentiti? Sono affari loro. A noi interessa di avere tra le nostre file Liz Taylor e Bill Clinton, grazie ai quali stiamo esportando l’idea e il marchio Aids persino in India e in Cina. Vendendo il concetto Aids si vende pure tutto l’indotto, incluso gli Aids prossimi venturi che già abbiamo in cantiere, e che lanceremo nel mondo non appena il ciclone Aids avrà finito di produrre miliardi. E nessuno mai ci fermerà. Trallarero trallalà. Dio si rende conto improvvisamente che l’America è allo sbando Ecco che Dio, improvvisamente, si desta dal letargo e decide di dare un taglio netto a tutta la faccenda. Si è reso conto con una fulminazione mentale che l’America è allo sbando totale, al fallimento irreversibile, e che ha tradito in pieno tutte le sue aspettative. Si chiude nella sua stanza di riflessione. Pensa e ripensa sul da farsi. Il diavolo avvicina Dio e gli propone un compromesso Ed è a questo punto che il Diavolo fa una strana e inaspettata mossa. Si avvicina a Dio e gli dice: Vedi, mio Divino Avversario che, ogniqualvolta tu cerchi di fare le cose senza di me e contro di me, alla fine tutto ti va storto? Perché tu ed io dobbiamo stare eternamente ai poli opposti, a farci guerre memorabili senza esclusione di colpi? Perché non facciamo un piccolo armistizio e troviamo un modus vivendi comodo per entrambi? Tu hai schierato le tue truppe di bravi e di buoni, che si sono però dimostrati alla fine dei conti dei buoni e bravi a nulla. Io nel frattempo ho trovato degli ottimi alleati in Bin Laden e Saddam Hussein, dimostrandoti che con una banda di mezzi filibustieri si può mettere a soqquadro l’intero Impero del Bene. D’accordo, i tuoi scagnozzi americani mi hanno fatto fuori Saddam e la sua cricca, ma Al Qaeda è forte più che mai. Non è forse il caso di trovare una comoda formula di compromesso? Regalami l’America e io ti lascio libera e sgombra tutta l’Asia e magari anche tutto il resto del mondo, salvo due tre punti chiave ai quali non posso rinunciare. Perché t’interessa così tanto l’America? Dio lo scruta sospettoso. Ma perché t’interessa così tanto l’America? Bella domanda, caro Divino. Siccome mi stai finalmente ad ascoltare, sarò sincero, preciso e circostanziato nella mia risposta. Ero incerto, fino a qualche tempo fa, perché anche lì trovavo la corruzione e lo schifo della bontà, il voltastomaco delle cose giuste, la corruzione della logica e della trasparenza. Anche lì in America trovavo i veleni della virtù e della fratellanza, il raccapriccio dell’amore, le sconce azioni degli Avventisti del Settimo Giorno e dei Mormoni. Quello che mi ha fatto cambiare idea dall’oggi al domani, quello che mi ha definitivamente aperto gli occhi sono stati alcuni scandali, e queste cose mi attirano in modo morboso:

1) Lo scandalo della guerra della bistecca contro la Corea, dove la santa brutalità americana ha trionfato sui coreani e sui bovini, e dove finalmente si parla di sangue a migliaia di ettolitri, proprio come piace a me.

2) Lo scandalo del rastrellamento dell’eparina sul mercato mondiale, dove per estrarre un kilo di eparina si fanno fuori ben 3000 maialini in un colpo. Ogni maiale piange e urla di spavento e di dolore per 10 minuti mentre il coltello si conficca in gola e lungo la pancia, mentre il sangue gli fuoriesce lentamente dalle ferite mortali inflittegli. Figurati il mio spasso a sentire tanta bella musica. Dieci minuti moltiplicati per 3000 maialini significa 500 ore di pianti lancinanti che mi danno i brividi di piacere. Siccome poi servono 1,5 miliardi di bestiole sgozzate all’anno per soddisfare il fabbisogno mondiale di eparina, io mi ritrovo uno spettacolo assicurato per 250 milioni di ore in un anno. E tutto grazie alla Pfizer, che ha in pratica il monopolio dell’eparina. Caro Dio, dove la trovo io un’altra Pfizer, se non in America? Dove trovo un tale benefattore e propinatore del brivido così assiduo e benemerito?

3) Lo scandalo dell’Aids e dell’Hiv, inventati di sana pianta ed esportati nel mondo come fosse oro colato con la partecipazione attiva di un ex-presidente e del mio allievo prediletto George Soros

4) Lo scandalo della melammina, scaricato magistralmente sui cinesi. E tu lo sai quanto a me piacciano le cose buffe, gli imbrogli e le ipocrisie.

Ed è così che ho finalmente capito dove sta il vero marcio da me sempre ardentemente desiderato, e il vero lato insanabile della Terra. Ed è così che ho individuato e identificato la mia patria, la patria della cattiveria estrema. Tutti i paesi hanno purtroppo i lati positivi, e per fortuna i lati negativi, ma un paese deliziosamente sanguinario e cinico come l’America, dimmi tu dove lo posso mai trovare da altre parti. Il demonio snocciola fior di motivazioni, e convince Dio a cedergli l’AmericaBene, caro Diavolo, mi hai convinto, disse Dio, mentre sudava abbondantemente.

Devo ammettere che per me è una sconfitta, ed anche una sofferenza assegnarti l’America. In quel paese ci sta pure molta brava gente, eroi, movimenti vegani e gente che lotta per degli ideali. Ma, giunto a questo punto, devo proprio alzare bandiera bianca. Ed è così che grazie alla cricca di Atlanta, grazie alla Coca-Cola, alla Marlboro, alla Ndc, Alla Fda, alla Pfizer, e soprattutto ai macellai e ai caseari d’America, gli Stati Uniti sono passati ufficialmente sotto la giurisdizione e la protezione del Demonio. E Satana non ha perso tempo inutilmente. In quattro e quattr’otto ha giocato a carte scoperte con Wall Street, mandando all’aria tutte le fragili impalcature finanziarie americane. La crisi finanziaria, la caduta di Wall Street e le elezioni presidenziali americane Ufficialmente, l’America sta cadendo sotto una autentica valanga di debito pubblico statale, quantificabile pare in 10 trilioni di dollari. In realtà, l’America va a gambe all’aria per motivazioni molto più serie.

Come l’Impero di Roma, che era però millenario e non cinquantennale come quello americano, cadde sotto la corruzione dei romani che si trastullavano nelle orge mangerecce e nei vomitori, così l’America si disintegra sotto la depravazione dei sanguinari negrieri americani, specializzati in sfruttamento intensivo e massiccio, in abbattimento brutale e sistematico di intere generazioni di bovini e di altre specie minori. Non ci resta che augurare buon lavoro al prossimo presidente americano Barack Obama. Dovrà lottare non solo contro i tanti nemici esterni dell’America ma, prima ancora con quelli interni, ovvero col Demonio che ha preso in consegna il suo grande paese. Obama è giovane, ed è pieno di ideali e di voglia genuina di cambiare volto a questa America, caduta nel baratro e nel circolo vizioso dell’odio e dell’antipatia mondiale. Barack fa pensare in qualche modo al primo John F. Kennedy, per la determinazione e la fiducia con cui affronta il suo gravoso compito di prima guida americana. Deve stare molto attento. Qui, se rimani coi tuoi ideali e cerchi testardamente di realizzarli, senza prima dare soddisfazione ai potenti della proteina animale e dei cibi in scatola, del fumo e del caffè, della bevanda gassata e del farmaco, sei già battuto in partenza. Ti mettono mille bastoni tra le ruote. Se poi ti sogni di andare contro i giganti del latte e della carne, è meglio che ti scrivi pure il tuo testamento, poiché corri il rischio concreto di finire come John Kennedy e come il fratello Bob, in una fredda stanza di obitorio, con degli anatomisti alla ricerca di chi ti ha sparato, come e perché. Il sincero augurio al presidente Barack Obama è di saper incidere, di migliorare davvero l’America, nonostante la possessione diabolica, e senza però rimetterci le penne.

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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