L’INCREDIBILE ORIGINE DEL COVID SECONDO IL DR BRYAN ARDIS

da 19 Apr 2022Attualità

UNA PREMESSA INTESA A FACILITARE LA COMPRENSIONE DI QUESTO SCRITTO

Come diceva Platone, l’eccellenza non è mai un caso o un incidente ma, al contrario, è sempre il risultato di buone intenzioni, di sincero sforzo ed impegno, oltre che di intelligente esecuzione. L’eccellenza rappresenta la saggia scelta tra molte opzioni disponibili. In altre parole non è la fortuna a determinare il nostro destino, né a dare consistenza a quanto diciamo, pensiamo e facciamo. Aggiungerei che la differenza tra mediocrità e genialità sta tutta nell’avere un progetto globale e nell’eseguirlo con grande determinazione. Il lavoro svolto da questo ricercatore americano porta esattamente nella direzione delle cose geniali.

UN LAVORO DI QUESTA PORTATA NON È COSA DI TUTTI I GIORNI

Quello che vi accingete a leggere è un documento di eccezionale rilievo e di grande respiro. È qualcosa che manda letteralmente in frantumi tutta l’impostazione e tutte le nozioni fasulle che il sistema sanitario e la narrazione di stato ha elaborato nel corso di questi ultimi anni. Siamo stati costretti a mandare giù rospi in continuazione, a masticare aria fritta e dogmi insostenibili. Ora nuove informazioni vengono finalmente a galla, e tutte provenienti da studi ufficiali. Questo scritto potrebbe risultare indigesto a chi non ha adeguata preparazione, essendo esso ricco di concetti scientifici, oltre che essere in netta contraddizione con quanto la gente crede, pesantemente influenzata dal bombardamento giornaliero a favore di test, di presunti contagi, di spaventosi virus mai isolati, nonché di vaccini provvidenziali soltanto per chi li produce e li commercia.

SOTTOTITOLI E TRE PARTI DISTINTE

Questo è il motivo per cui, oltre ai miei sottotitoli intesi a spezzettare il testo e a renderlo possibilmente più chiaro e scorrevole, la mia versione rispetta pure la suddivisione dell’intervista integrale in 3 fasi distinte scelta da Mike Adams. Quello che vi propongo ora rappresenta la prima parte. Le parti numero due e tre, ancora più sconvolgenti ed interessanti, seguiranno in rapida successione, giusto il tempo di tradurre e rielaborare secondo lo stesso mio metodo.


L’INTERVISTA DI MIKE ADAMS AL DR BRYAN ARDIS

Mike Adams: Benvenuti su brighteon.tv, oggi siamo in compagnia del dr Bryan Ardis, che ha delle informazioni speciali e importanti per l’umanità che condividerà con noi nei prossimi minuti. La verità prevarrà e voglio ringraziare tutti coloro che ci guardano. Sentitevi liberi di condividere questa intervista. Più la distribuiamo, meglio è per l’umanità. Dr Bryan Ardis, è sempre un piacere parlare con te, benvenuto in studio.

SEI IL PRIMO AL QUALE COMUNICO QUESTE ESCLUSIVE E STRAORDINARIE INFORMAZIONI

Sono così entusiasta di essere qui, il tuo studio è fantastico. Grazie per aver fornito una piattaforma per informazioni non censurabili. In realtà sei la prima persona con cui ne ho parlato. Ci sono solo pochissime persone di cui pensavo di potermi fidare dando accesso a queste informazioni e tu sei stato il primo.

MIA MOTIVATA AVVERSIONE PER GLI ANTICORPI MONOCLONALI

È successo qualcosa il 1° dicembre 2021. Siamo all’inizio di aprile 2022, appena quattro mesi fa. Ho ricevuto un messaggio da un medico che conosco e che tu conosci, non dirò il suo nome qui, che a me è sembrato essere molto casuale e totalmente estraneo al covid. Ero stato intervistato su Infowars, dove mi era stato chiesto di parlare degli anticorpi monoclonali e dei miei pensieri al riguardo. Avevo questi 6 studi appena ricevuti da un altro medico che ammiro e di cui mi fido, e il mio punto di vista sugli anticorpi monoclonali basato su quella ricerca è che ho delle preoccupazioni sul loro uso a lungo termine, perché tutti gli studi che ho ricevuto dicono che tali anticorpi vengono derivati da cellule cancerose della milza dei suini. Come potresti iniettarli in un essere umano, senza sapere quali possibili effetti mutageni o cancerogeni a lungo termine potrebbero verificarsi?

DÌ ALLA GENTE DI STARE ALLA LARGA DAGLI OSPEDALI

Quindi ero su Infowars solo a parlare male di anticorpi monoclonali. La mia preoccupazione non era che le persone con covid19 fossero trattate con essi e stessero sopravvivendo. La verità per me all’epoca era che il 99,97% di tutte le persone sopravviveva comunque, non importa cosa usasse come trattamento precoce. Bisogna valutare i rischi e i benefici. Come risultato di questa intervista, questo medico mi ha inviato un messaggio dicendo “Hey dr Ardis, se tu venissi morso da un serpente a sonagli, andresti in ospedale a prendere l’antidoto?” La verità è che non avevo visto questo messaggio fino al 18 dicembre, 2.5 settimane dopo, e in quel periodo ho visto questo dottore durante una conferenza, dove si è avvicinato a me e mi ha detto “Puoi farmi un favore? D’ora in poi, quando andrai ai media, puoi semplicemente continuare a incoraggiare le persone a stare lontano dagli ospedali e a cercare piuttosto delle cure alternative?”

QUALSIASI COSA È MEGLIO CHE ANDARE IN OSPEDALE

Sapevo che voleva che non parlassi di anticorpi monoclonali, perché diceva che stava creando conflitto per le persone che lo conoscevano. E ho detto di sì, perché qualsiasi cosa è meglio che andare in ospedale. Una settimana dopo ho visto il messaggio sul serpente a sonagli e ho pensato “che c’entra questo con il covid?”. Stavo cercando di capire perché mi aveva mandato questo messaggio. Lui sapeva che avrei detto di sì a quella domanda, ovviamente prenderei l’antidoto.

CDC, NIH E FDA RACCOMANDANO DI ANDARE IN OSPEDALE E DI ASSUMERE IL REMDESIVIR

Cos’è che non conosco sugli antidoti al veleno di serpente? Che cosa sono, da dove vengono? Sono anticorpi monoclonali o anticorpi policlonali. Non ne avevo idea! Quindi è per questo che mi ha mandato quel messaggio. Voleva che dicessi “ti fideresti degli anticorpi monoclonali se venissi morso da un serpente”. Sbaglio a fidarmi degli anticorpi monoclonali? Sono andato sotto la doccia e sono rimasto lì per un’ora pensando a tutto ciò che riguardava gli anticorpi monoclonali, e questo ha creato una vorticosa ricerca che mi ha impegnato nei 4 mesi seguenti e che mi ha portato a ciò che sveleremo oggi. Gli anticorpi monoclonali sono anti-veleno e l’anti-veleno è una fonte di anticorpi monoclonali e ho pensato “i CDC, NIH o la FDA raccomandano anticorpi monoclonali per il covid?” E ho capito che no, non lo fanno! Infatti nel gennaio 2022 hanno bandito la maggior parte degli anticorpi monoclonali dall’intero Paese. Così a metà dicembre ho iniziato a rendermi conto che CDC, NIH e FDA raccomandavano tutti di non usare anticorpi monoclonali. Non vogliono alcun trattamento precoce, vogliono solo che tu vada in ospedale e prenda remdesivir, non ci sono altri trattamenti precoci.

QUALUNQUE COSA DICANO GLI ENTI SANITARI AMERICANI IO VADO NELLA DIREZIONE OPPOSTA

Mi sono anche reso conto che non mi fidavo già di nessuna informazione da parte di CDC, FDA e NIH sul covid, quindi per qualsiasi cosa dicessero, andavo nella direzione opposta. Potrebbe essere che gli anticorpi monoclonali siano una fonte o una forma di un anti-veleno o prodotti come anti-veleno, è possibile che gli anticorpi monoclonali funzionino con il covid 19 in quanto si tratti di una componente velenosa? Il mio pensiero successivo è stato quello di chiedermi se c’è un modo rapido per vedere se c’è mai stata qualche discussione dietro al fatto che il covid 19 potrebbe essere correlato ai serpenti o al veleno di serpente. Ciò giustificherebbe che FDA, CDC e NIH non vogliano che tu usi anticorpi monoclonali. Quindi, c’era qualche riferimento all’inizio che la possibile origine di sars-cov-2 fosse un serpente?

DA DOVE VIENE IL NUOVO CORONAVIRUS?

Quello che abbiamo sentito ininterrottamente negli ultimi due anni è stata la contaminazione incrociata dai pipistrelli agli umani, ma c’era qualche riferimento nei media che i serpenti potessero essere la fonte di questo sars-cov-2?

Gennaio 2020 su healthline.com:

“Da dove viene il nuovo coronavirus? Potenzialmente un pipistrello, un serpente o un pangolino”. “Un nuovo studio ha scoperto che il virus potrebbe aver avuto origine nei pipistrelli e poi diffondersi agli esseri umani tramite un serpente o un pangolino”.

PER IL PROF SHEN YONGYI IL BUNGARO FASCIATO E IL COBRA CINESE HANNO INNESCATO LO SCOPPIO DELLA MALATTIA RESPIRATORIA CINESE

“Shen Yongyi, un professore dell’università e membro del gruppo di ricerca, ha detto al servizio di notizie Xinhua che, sebbene ricerche precedenti abbiano rilevato che il nuovo coronavirus ha avuto origine nei pipistrelli, gli animali vanno in letargo in inverno, rendendo improbabile che abbiano causato l’attuale focolaio”.

L’ho trovato interessante perché il presunto primo paziente con covid è apparso nell’ottobre 2019, quindi quasi in inverno. Questo sta su CNN Health, gennaio 2020:

“I serpenti potrebbero essere la fonte dell’epidemia di coronavirus di Wuhan”. “Il bungaro fasciato e il cobra cinese potrebbero essere la fonte originale del coronavirus appena scoperto che ha innescato lo scoppio di una malattia respiratoria infettiva mortale in Cina questo inverno”.

“Ma quando i ricercatori hanno eseguito un’analisi bioinformatica più dettagliata della sequenza di 2019-nCoV, questa suggerisce che il coronavirus potrebbe provenire dai serpenti”. “Dai pipistrelli ai serpenti. I ricercatori hanno utilizzato un’analisi dei codici proteici favoriti dal nuovo coronavirus e l’hanno confrontata con i codici proteici dei coronavirus trovati in diversi ospiti animali, come uccelli, serpenti, marmotte, ricci, pangolini, pipistrelli e umani. Sorprendentemente, hanno scoperto che i codici proteici nel 2019-nCoV sono molto simili a quelli usati nei serpenti”.

PIÙ PROBABILE LA COMBINAZIONE VIRALE TRA I SERPENTI E I PIPISTRELLI

Ecco che arriva il fact-checking: ScienceNews riporta:

“No, i serpenti probabilmente non sono la fonte di quel nuovo coronavirus in Cina”. “Sulla base delle somiglianze tra i codoni del virus e quelli dei suoi potenziali ospiti animali,” il serpente è il più probabile serbatoio di 2019-nCoV negli animali selvatici”, scrivono i ricercatori. Wei e il suo team suggeriscono che un virus del bungaro fasciato (Bungarus multicinctus) o del cobra cinese (Naja atra) potrebbe essersi combinato con un pipistrello ed aver innescato la nuova epidemia.

IL COBRA COME PIÙ PROBABILE SERBATOIO DI COVID 19

SciTechDaily, gennaio 2020:

“Polmonite dei serpenti – Focolaio di coronavirus in Cina ricondotto ai serpenti dall’analisi genetica.” “Infine, il team ha scoperto prove che il 2019-nCoV probabilmente risiedeva nei serpenti prima di essere trasmesso agli esseri umani. La ricombinazione all’interno della proteina legante il recettore virale potrebbe aver consentito la trasmissione tra specie dal serpente all’uomo. I risultati derivati dalla nostra analisi evolutiva suggeriscono per la prima volta che il serpente è il più probabile serbatoio del 2019-nCoV negli animali selvatici”.

Eppure nessuno al mondo parla di questo.

Journal of Medical Virology, Gennaio 2020:

“Trasmissione tra specie del coronavirus 2019-nCoV appena identificato”. “Per l’analisi RSCU sono stati utilizzati due tipi di serpenti, contenenti B. multicinctus (bungaro fasciato) e N. atra (cobra cinese). La distanza euclidea al quadrato tra il 2019-nCoV e B. multicinctus è 13,54. La distanza tra il 2019-nCoV e un altro serpente N. atra è 16,69″. “In sintesi, i risultati derivati dalla nostra analisi evolutiva suggeriscono che 2019-nCoV ha informazioni genetiche più simili con il coronovirus di pipistrello e ha una distorsione dell’uso del codone (codon usage bias) più simile con il serpente”

CODONE SEQUENZA DI TRE ACIDI NUCLEICI

Più basso è quel numero, più simile è il codice genetico. Quando ho visto questo non potevo crederci. Ci è stato detto che sono pipistrelli! Cos’è un codone? Un codone è una sequenza di tre acidi nucleici. “Bias dell’uso del codone” era il termine che volevo capire. “Il bias di utilizzo del codone riflette l’origine, i modelli di mutazione e l’evoluzione della specie o dei geni”. Quindi sappiamo che la sua origine è molto simile e collegata ai serpenti, come abbiamo visto prima.

QUESTA È UNA BOMBA TUTTORA INESPLOSA, ED È DEL GENNAIO 2020

MA: Permettimi di spiegare al pubblico. Specie diverse hanno tendenze diverse nel modo in cui organizzano il loro codice genetico, quindi lo stesso obiettivo, geneticamente, può essere raggiunto con molti modelli di codoni diversi. Quelle sequenze di codoni non possono provenire da un umano, il DNA umano non è codificato allo stesso modo, è molto lontano dal DNA di serpente. Quello che hai qui è una bomba, e risale a gennaio 2020!

MORTALITÀ MOLTIPLICATA NEI PAZIENTI COVID OSPITALIZZATI CON REMDESIVIR

Ora metteremo insieme l’intera narrativa del covid 19: Non c’è un aspetto del covid 19, i suoi sintomi come malattia o infezione, nessuno dei sintomi o effetti collaterali del remdesivir, nessuno degli effetti collaterali o eventi avversi gravi o effetti minori dei vaccini mRNA che non possono essere collegati ad avvelenamento da veleno di serpente. Tutto è correlato e te lo mostrerò. Ogni aspetto di ciò che ti dicono essere un’infezione virale sars-cov-2, ogni effetto collaterale che ha portato alla mortalità da covid 19 nei pazienti ospedalizzati con remdesivir, ogni effetto collaterale elencato dalla FDA, dal CDC, dal NIH, in VAERS, dati CMS, tutto può essere collegato direttamente all’avvelenamento da veleno di serpente.

PERSONE TRATTATE E TRASFORMATE IN FABBRICHE DI VELENO?

MA: Questo significa che con la terapia genica mRNA stanno iniettando alle persone le istruzioni per produrre il veleno di serpente nelle proprie cellule, quindi i loro corpi sono fabbriche di veleno di serpente.

STUDI PENNSYLVANIA CONFERMANO CHE LE PROTEINE SPIKE SONO VELENO DI COBRA REPLICATO

Questo è esattamente quello che sta succedendo! E le due persone che hanno creato il vaccino mRNA lavorano all’università della Pennsylvania, Drew Weissman e Katalin Karikò. Dal 2011 hanno preso l’mRNA dal veleno di serpente e hanno scoperto come iniettarlo nelle cellule e nel DNA delle cellule delle mucche, e hanno usato l’mRNA del veleno per farlo, ed è quello che stanno facendo in questo momento. Quando parlano di replicazione di proteine spike, in realtà si tratta di peptidi o proteine ​​del veleno di serpente che vengono replicate!

MA: Questo spiega anche perché gli anticorpi monoclonali funzionano, perché sono un anti-veleno.

MODALITÀ DI PRODUZIONE DI ANTIDOTI CONTRO IL VELENO DEI COBRA

Sai come producono gli anticorpi monoclonali e gli antidoti per la maggior parte dei veleni di serpente? Prendono il veleno di un serpente in una siringa e lo iniettano in un animale come un cavallo. Quindi raccolgono il sangue dal cavallo, estraggono gli anticorpi che il cavallo ha prodotto contro il veleno, e quelli sono gli anticorpi monoclonali che ti iniettano come anti-veleno. Sto per mostrarti le prove che l’hanno fatto con il covid 19, un presunto virus. Quando si tratta di tutti gli effetti collaterali relativi all’infezione da sars-cov-2 che gli individui affrontano, il termine enzima fosfolipasi è considerato come un principale marcatore o indicatore dell’infezione da sars-cov-2.

IL PLA2 INDUCE ALTERAZIONI NELLE MEMBRANE IDROLIZZANDONE I PREZIOSI FOSFOLIPIDI

International Journal of Scientific and Research Publications, Gennaio 2021:

“Enzimi fosfolipasi come potenziale biomarcatore per il virus SARS CoV-2”. “Tra questi, sPLA2 è il primo gruppo scoperto di enzimi PLA2, che è stato scoperto come componente del veleno di cobra”. “Serpenti della famiglia Elapidae e Viperidae aventi il gruppo sPLA2 IA, IIA o IIB come componente principale nel veleno di serpente [23]. I PLA2 del veleno di serpente inducono alterazioni fisiopatologiche nella vittima idrolizzando i fosfolipidi nelle membrane”.

LE EMORRAGIE POLMONARI TROVANO DUNQUE UNA SPIEGAZIONE LOGICA

Ecco come si spiegano tutti casi di emorragia che vedi nei polmoni dei pazienti sars-cov-2! Qual è il ruolo di questa fosfolipasi nelle infezioni polmonari e nei relativi problemi respiratori? Ricorda, l’hanno trovato originariamente nel veleno di cobra.

IMPORTANZA DELLA STABILITÀ ALVEOLARE

“Ci sono alcune prove che un livello elevato di PLA2 sia presente in pazienti con infezioni polmonari e problemi respiratori. Il tensioattivo polmonare è importante per mantenere la stabilità alveolare abbassando la tensione superficiale lungo l’epitelio alveolare. La distruzione di questa tensione superficiale si tradurrà in lesioni polmonari (sindrome da distress respiratorio acuto – ARDS)“.

Sembra molto familiare!

I MASCHI RISCHIANO PIÙ COMPLICAZIONI E MORTE RISPETTO ALLE FEMMINE

“Sebbene sia gli uomini che le donne abbiano la stessa prevalenza di SARS CoV-2 senza alcuna discriminazione di genere, gli uomini sono più suscettibili ad affrontare più complicazioni e morte [55]. Lo studio [49] ha evidenziato la correlazione inversa dell’attività di sPLA2 con la concentrazione di vitamina C in pazienti covid 19. È interessante notare che la concentrazione di vitamina C nel plasma è inferiore nei maschi rispetto alle femmine [49]. Si collega anche alla gravità del covid 19 nei maschi con la correlazione tra l’aumento dell’attività di sPLA2 e la diminuzione del contenuto di vitamina C”. “In un altro studio è stato rivelato che i tassi crescenti di LpPLA2 erano correlati positivamente non solo alla carica virale nei pazienti con COVID-19, ma anche alla gravità della polmonite nei pazienti non COVID-19. Pertanto si potrebbe suggerire che livelli aumentati di Lp-PLA2 nel plasma potrebbero fornire informazioni su una maggiore mortalità che è stata osservata nei pazienti con comorbidità sottostanti (ad es. ipertensione, diabete mellito, malattie cardiovascolari) [62]”.

GLI ENZIMI VIPERINI E COBRACEI PRENDONO DI MIRA IL PANCREAS

Ora hai sempre sentito che le persone con comorbidità sono più colpite. Ho la prova che questi enzimi presenti nel veleno di serpente prendono di mira il pancreas di individui con disturbo pancreatico infiammatorio (diabete), malattie cardiache o problemi cardiaci, epatici, renali, polmonari, cerebrali.

I TEST VENGONO TUTTAVIA ESEGUITI MEDIANTE IL POCO AFFIDABILE METODO PCR

MA: Voglio anche sottolineare che livelli crescenti erano correlati con la carica virale nei pazienti. Come testano la carica virale? Con la PCR, ciò significa che potrebbero semplicemente individuare le cellule che vengono uccise, gli esosomi delle cellule che sono state distrutte dal veleno.

HO OLTRE 20 ANNI DI ESPERIENZA NEI TEST PCR

Potrebbe essere, ma sai che ho più di 20 anni di ricerca dove hanno utilizzato i test PCR per sequenziare i geni di tutte le ricerche sul veleno di serpente? È noto che la PCR replica con successo le proteine e peptidi del veleno tramite i cicli di amplificazione. La usano da decenni.

GUADAGNO DI FUNZIONE E DIAGNOSI CON NOME DIVERSO

MA: Questa è anche l’arma biologica definitiva, perché è qualcosa di cui si può dare la colpa agli animali. L’hanno preso da un serpente, l’hanno aumentato con il guadagno di funzione, lo hanno reso diffusibile o forse lo hanno diffuso loro stessi e poi lo hanno diagnosticato con un nome diverso.

SCOPERTA DEL MECCANISMO MOLECOLARE-CHIAVE RESPONSABILE DELLA MORTALITÀ COVID

Agosto 2021, University of Arizona:

“Come il veleno che scorre attraverso il corpo: i ricercatori identificano il meccanismo che determina la mortalità da covid 19”. “I ricercatori hanno identificato quello che potrebbe essere il meccanismo molecolare chiave responsabile della mortalità da COVID-19: un enzima correlato alle neurotossine presenti nel veleno di serpente a sonagli”. Del Poeta e il suo team hanno raccolto campioni di plasma conservati e si sono messi al lavoro analizzando le cartelle cliniche e rintracciando i dati clinici critici di 127 pazienti ricoverati allo Stony Brook University Hospital tra gennaio e luglio 2020″.

PREDIZIONE SUI PAZIENTI COVID CHE SOCCOMBERANNO AL COVID

“I ricercatori dell’Università dell’Arizona, in collaborazione con la Stony Brook University e la Wake Forest School of Medicine, hanno analizzato campioni di sangue da due coorti di pazienti COVID-19 e hanno scoperto che la circolazione dell’enzima fosfolipasi A2 secreta dal gruppo IIA, o sPLA2-IIA, può essere il fattore più importante nel predire quali pazienti con COVID-19 grave alla fine soccomberanno al virus.

ENZIMA sPLA2-IIA SIMILE AL VELENO DEL SERPENTE A SONAGLI

L’enzima sPLA2-IIA, che ha somiglianze con un enzima attivo nel veleno di serpente a sonagli, si trova in basse concentrazioni negli individui sani ed è noto da tempo per svolgere un ruolo fondamentale nella difesa contro le infezioni batteriche, distruggendo le membrane cellulari microbiche. Quando l’enzima attivato circola ad alti livelli, ha la capacità di frantumare le membrane degli organi vitali”. “Questo enzima sta cercando di uccidere il virus, ma a un certo punto viene rilasciato in quantità così elevate che le cose prendono una brutta piega, distruggendo le membrane cellulari del paziente e contribuendo così all’insufficienza di più organi e alla morte”.

IL REMDESIVIR È VELENO DI COBRA LIOFILIZZATO POMPATO NELLE VENE DEI PAZIENTI OSPEDALIERI

Hanno ricevuto campioni di tessuto da persone che sono state ricoverate in ospedale e curate per covid 19. Cosa hanno in comune nelle loro vene? Remdesivir. È stato condotto uno studio pubblicato nel marzo 2020. Hanno somministrato remdesivir a 53 pazienti per 10 giorni e l’evento avverso grave numero 1 è stato l’insufficienza multiorgano. Sono convinto che il remdesivir sia in realtà veleno di cobra reale liofilizzato e polverizzato, e lo stanno pompando nelle vene dei pazienti negli ospedali.

AFFERMAZIONE CLAMOROSA: OMICIDIO DI MASSA TRAMITE ANTIVIRALE REMDESIVIR SPINTO DA FAUCI E DALLA FDA

MA: È un’affermazione enorme! Questo sarebbe un omicidio di massa coordinato! Ciò non significa che il medico che somministra il remdesivir ne sia consapevole, ma guarda chi c’è dietro l’approvazione del remdesivir, chi lo ha spinto, ovvero Fauci, la FDA, che lo ha approvato come antivirale. Ciò spiegherebbe l’insufficienza renale, l’insufficienza d’organo, l’accumulo di liquidi nei polmoni e la morte.

I CADAVERI DA CURE OSPEDALIERE RIVELANO ALTA PRESENZA DI VELENO DA SERPENTE A SONAGLI

Osservando gli effetti collaterali noti e cosa accade negli individui ospedalizzati quando assumono remdesivir, e osservando i campioni di tessuto come in questo studio universitario dell’Arizona, si vede questa quantità elevata di sostanza che è nel veleno di serpente a sonagli presente in questi individui che sono morti dopo essere stati curati in ospedale!

LONG-COVID CAUSATO DA LESIONI ALLE GIUNTURE MUSCOLARI TIPICHE DI QUEL VELENO

Continuando nello stesso studio:

“Precedenti ricerche hanno mostrato come l’enzima distrugga le membrane cellulari microbiche nelle infezioni batteriche, così come la sua simile ascendenza genetica con un enzima chiave che si trova nel veleno di serpente. La proteina “condivide un’omologia di alta sequenza con l’enzima attivo nel veleno di serpente a sonagli e, come il veleno che scorre attraverso il corpo, ha la capacità di legarsi ai recettori alle giunzioni neuromuscolari e potenzialmente disabilitare la funzione di questi muscoli”. “Circa un terzo delle persone sviluppa un long-COVID e molti di queste erano individui attivi che ora non possono camminare per 100 yarde”. “La domanda che stiamo ponendoci ora è: se questo enzima è ancora relativamente alto e attivo, potrebbe essere responsabile di parte dei risultati del long-COVID che stiamo vedendo?”

E la risposta è sì.

IL REMDESIVIR PRODOTTO DA GILEAD È IN REALTÀ VELENO DA COBRA REALE

E qui arriviamo all’intera narrativa covid19 e perché credo che il remdesivir, prodotto da Gilead, sia in realtà veleno del cobra reale. Gennaio 2020, Nature.com:

“Il genoma e il trascrittoma di riferimento del cobra indiano consentono l’identificazione completa delle tossine del veleno”. “Tra i 139 geni delle tossine c’erano 19  ’tossine velenose specifiche’ (VST | venom-ome-specific-toxins) che mostravano un’espressione specifica della ghiandola del veleno”.

C’è stato uno studio di 10 anni, che ha mappato le sequenze geniche delle tossine nel veleno del cobra reale. Hanno isolato 19 tossine specifiche del veleno derivato dagli organi interni del serpente, che hanno distrutto gli organi interni di un mammifero.

VEDI RICERCA 2005 DEL DR BRYAN FRY IN AUSTRALIA

Potrebbe essere vero che il covid 19 non ha nulla a che fare con l’anno, potrebbe essere totalmente correlato a questo numero 19 in riferimento a queste proteine velenose? La stessa informazione è stata trovata dal dottor Bryan Fry in Australia nel 2005. Ha trovato 19 tossine specifiche per il veleno nel 2005. Ricordi cosa stava succedendo in tutto il mondo, in Medio Oriente, ricordi qualcosa chiamato sars-cov-1? Ironia della sorte, è stato lo stesso anno in cui questo il dr Fry ha pubblicato questa ricerca. Avrebbero potuto trascorrere i successivi 15 anni a prepararsi per il covid 19, sapendo che avrebbero potuto usare queste 19 tossine. Ecco perché lo chiamo covenom19.

GLI EFFETTI DEL COBRA-VELENO INCLUDONO RESPIRO CORTO, VERTIGINI, COAGULAZIONI, PARALISI

Andando avanti nello studio sul cobra indiano:

“È probabile che questi geni, insieme alle 19 VST, formino i componenti principali tossici del veleno e inducano un’ampia gamma di sintomi tra cui disfunzione cardiovascolare, paralisi muscolare, nausea, visione offuscata ed effetti sistemici come l’emorragia”.

“COVID-19 è noto soprattutto per causare patologie respiratorie sostanziali, può anche provocare diverse manifestazioni extrapolmonari. Queste condizioni includono complicanze trombotiche, disfunzione e aritmia miocardica, sindromi coronariche acute, danno renale acuto, sintomi gastrointestinali, danno epatocellulare”.

Questo invece è un altro studio fatto nel 2015: “L’insufficienza renale è tra i sintomi più comuni e gravi dell’avvelenamento da veleno di cobra”. Sai quanta gente curata in ospedale soffre di insufficienza renale? Una cosa mai successa per un cosiddetto “virus respiratorio”. E tutte queste persone sono state trattate con Remdesivir, l’unico farmaco approvato per il covid19 e che ha gli stessi effetti collaterali.

Luglio 2020, a due mesi dall’assegnazione del contratto a Gilead per fornire il remdesivir per tutti i pazienti covid 19 ricoverati in America dal dottor Anthony Fauci, Nature.com pubblica:

“Manifestazioni extrapolmonari del covid-19”. “Sebbene COVID-19 sia noto soprattutto per causare patologie respiratorie sostanziali, può anche provocare diverse manifestazioni extrapolmonari. Queste condizioni includono complicazioni trombotiche, disfunzione e aritmia del miocardio, sindromi coronariche acute, danno renale acuto, sintomi gastrointestinali, danno epatocellulare”

DIVERSITÀ FRA LE CURE IN CINA E QUELLE IN AMERICA

E questo lo potevo imputare alla tossicità del remdesivir, ma c’è qualcosa di significativo qui che è diverso tra l’America e la Cina quando abbiamo iniziato a curare i pazienti covid 19. Negli Stati Uniti abbiamo usato il remdesivir, ma in Cina no.

“In Cina, l’incidenza segnalata di danno renale acuto (AKI – acute kidney injury) nei pazienti ospedalizzati con COVID-19 variava dallo 0,5% al 29% e si è verificata entro una mediana di 7-14 giorni dopo il ricovero. Studi negli Stati Uniti hanno riportato tassi di AKI molto più elevati. In uno studio su quasi 5.500 pazienti ricoverati con COVID-19 in un sistema ospedaliero di New York City, l’AKI si è verificata nel 37%, con il 14% dei pazienti che hanno richiesto la dialisi. A circa un terzo è stato diagnosticato un AKI entro 24 ore dal ricovero in questo studio”.

DEVASTANTI DANNI RENALI DA REMDESIVIR

Sono stati riempiti di remdesivir nelle prime 24 ore! Ed è allora che si è manifestato il danno renale acuto. Questo studio diventa ancora più disgustoso. Luglio 2020, Gilead si è aggiudicata l’unico contratto. Come mai ogni singolo effetto collaterale di sars-cov-2 in questo articolo è identico agli effetti collaterali del remdesivir? Hanno invitato Gilead a far parte di questa raccolta di effetti collaterali sars-cov-2? Potrebbero nascondere tutti i loro noti effetti collaterali del farmaco in questo studio! Così ogni medico che cura il covid con remdesivir, di fronte a casi di insufficienza renale, insufficienza epatica, insufficienza cardiaca e ictus, andando a consultare gli studi pubblicati sia portato a pensare che questi effetti collaterali siano riconducibili al sars-cov-2 invece di incolpare il farmaco.

ENORMI CONFLITTI DI INTERESSI

Quindi ho esaminato i finanziatori di questo studio e si tratta di 7 dipartimenti dell’OMS. Guarda la sezione Dichiarazioni etiche. Guarda chi è stato invitato a partecipare e per quale azienda era sul libro paga. Nei conflitti di interesse si legge: “J. M. B. segnala un onorario per la partecipazione a un panel di revisione delle sovvenzioni per Gilead Biosciences”. Com’è possibile che il NIH abbia permesso a qualcuno di Gilead di stilare e riassumere tutti i sintomi del fantomatico virus, quando il loro farmaco, che ha gli stessi identici effetti collaterali, è l’unico farmaco autorizzato per trattare il covid? Lo chiamo un potente conflitto di interessi.

Nello studio sul cobra reale indiano, si fa effettivamente riferimento al fatto che hanno un conflitto di interessi con questo studio. Qui dice che i dipendenti di Genentech detengono azioni e opzioni Roches. Voglio che lo ricordiate: questa fosfolipasi che vi ho mostrato prima è stata scoperta per la prima volta nel veleno di cobra, una ricerca condotta da Genentech. Cosa hanno in comune Genentech e Gilead? Agosto 2011:

“Gilead sciences acquisterà la ricerca sui processi biologici e l’impianto di produzione clinica da Genentech”. “Gilead Sciences, Inc. (Nasdaq: GILD) ha annunciato oggi che la società ha firmato un accordo definitivo in base al quale Gilead acquisterà un impianto di produzione di prodotti biologici clinici e alcune risorse di sviluppo dei processi situato a Oceanside, in California, da Genentech, un membro del gruppo Roche”. “Come parte dell’acquisizione, a circa 55 dipendenti della produzione clinica e dello sviluppo dei processi di Genentech verrà offerto un impiego presso Gilead. Tutti i dipendenti che si uniscono a Gilead da Genentech lavoreranno nella struttura OCP.”

Fonte

GENENTECH SPECIALIZZATA NELLA PRODUZIONE DI FARMACI A BASE DI VELENO DI SERPENTE

Sai che Genentech ha 7 farmaci antitumorali brevettati che sono tutti derivati ​​dal veleno di serpente? Sono informazioni di dominio pubblico. Specifici veleni di serpente possono causare coagulazione del sangue o fluidificazione del sangue. Possono anche avere un impatto per aumentare la crescita del tumore mentre altri veleni lo riducono e lo fermano. In effetti, la maggior parte dei farmaci antitumorali manipola semplicemente il tuo corpo con il veleno di serpente.

NESSUNA ATTENZIONE VERSO IL DANNO ALLA MEMBRANA CELLULARE E AL SISTEMA RENALE

British Biotechnology Journal, Febbraio 2015:

“Alterazioni istopatologiche indotte dal veleno grezzo di Naja naja su tessuti renali, polmonari e intestinali dei topi”. “La fosfolipasi del veleno (PLA2) è probabilmente il fattore chiave responsabile del danno tissutale disturbando la permeabilità della membrana cellulare attraverso la disorganizzazione del doppio strato lipidico sulla membrana plasmatica” (con conseguente danno renale, proprio come nel sars-cov-2.)

“I tessuti polmonari dei topi di controllo (Fig. 2A) hanno mostrato l’organizzazione normale e compatta di bronchi, bronchioli e bronchioli terminali seguiti da strutture specializzate simili a sacchi chiamate alveoli costituite da epitelio superficiale, vasi sanguigni e tessuto di supporto circondato da una struttura di membrana a doppio strato chiamata pleura. Il veleno di cobra grezzo ha persuaso alcuni gravi cambiamenti nella loro struttura istologica mostrando una significativa infiltrazione cellulare infiammatoria ed edema.”

Sai che ogni paziente che assume remdesivir e muore presumibilmente da sars-cov-2, muore per edema nei polmoni? Che è un effetto collaterale del veleno di cobra grezzo.

“L’organismo del gruppo avvelenato ha anche mostrato emorragia alveolare e mionecrosi dopo 6 ore di avvelenamento con dose LD50 di veleno di cobra”.

MA: Quindi la presenza di questo veleno spinge il sodio e l’acqua nelle cellule causando edema ma anche causando tossicità cellulare. Lo fa modificando la permeabilità delle membrane cellulari. Eppure negli ospedali a tutti questi pazienti viene somministrata una soluzione salina a goccia, quindi viene somministrato sodio e poi il veleno spinge il sodio nelle cellule polmonari e le rompe dall’interno. È quasi come un’arma binaria, remdesivir e soluzione salina.

Ecco perché si vede una cristallizzazione nelle radiografie dei polmoni dei pazienti trattati per covid19.

Nel febbraio 2020 il Wall Street Journal ha pubblicato un articolo di Ben Zimmer, discutendo il significato della denominazione di questa pandemia. E c’è solo una cosa che tutti i nomi hanno in comune, virus. La parola virus è significativa quando si parla di questa pandemia. La sua origine infatti è latina, e la sua traduzione è “veleno”, e se consideri il nome corona, ti può far pensare a un re. Si può leggere quindi come veleno del re. Veleno di cobra reale, con 19 tossine velenose specifiche.

Continua alla seconda parte.

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

8 Commenti

  1. giancarlo

    Qui si parla di veleno di serpente, Il Dott. Massimo Citro ne parlava un anno e mezzo fa…

    Rispondi
  2. Leonida

    Mi chiedo perché da igienista continui a passare le tesi bizzarre sull origine del cogliona virus

    Rispondi
  3. Andrea

    E’ quello che mi chiedo anch’io, dopo questo ennesimo articolo che va contro tutto ciò che Vaccaro ha sempre sostenuto sulla natura virale. Dai pipistrelli, al pangolino, ai serpenti… non si può inneggiare a Stefan Lanka, che mette in ridicolo tutte le tesi di derivazione animale del coglionavàirus, e poi presentare coi fuochi d’artificio questo illeggibile papiro che va farneticando dell’esatto opposto! Credevo che il vero stile di vita igienista mettesse al riparo dall’arteriosclerosi, ma a quanto pare…

    Rispondi
    • Redazione

      La tesi del dr Ardis non ha nulla a che fare con i virus e il contagio, evidentemente non avete letto l’articolo…

      Rispondi
      • Andrea

        Temo che sia piuttosto la Redazione a non leggere gli articoli che pubblica:

        “Polmonite dei serpenti – Focolaio di coronavirus in Cina ricondotto ai serpenti dall’analisi genetica.” “Infine, il team ha scoperto prove che IL 2019-nCOV PROBABILMENTE RISIEDEVA NEI SERPENTI PRIMA DI ESSERE TRASMESSO (SIC!) AGLI ESSERI UMANI

        Sembra non leggere con la dovuta attenzione, inoltre, neanche i commenti, dal momento che né il sottoscritto né chi ha inserito il commento immediatamente precedente, hanno fatto il minimo riferimento al contagio, ma, per quanto mi riguarda, soltanto alla eccellente disamina fatta dal dott. Lanka riguardo all’inconsistenza di qualsivoglia DERIVAZIONE ANIMALE – vale a dire esattamente ciò di cui si tratta in questa sede – del preteso “agente patogeno” SARS-CoV-2, dimostrandone la totale artefazione concettuale.

        Ergo, se ha ragione Lanka – più volte condivisibilmente esaltato da Valdo stesso – non può esser vera qualunque altra ipotesi fantascientistica sull’origine di qualcosa che, di fatto, neppure esiste di per sé, al di fuori dei laboratori nei quali vengono sequenziati informaticamente frammenti di DNA i più disparati e senz’alcun nesso con la realtà naturale.

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        • Redazione

          Quella è solamente una citazione di uno degli studi che il dr Ardis ha utilizzato per avanzare la sua tesi che le persone che soffrono del cosiddetto covid19 non sono state colpite da un fantomatico virus, ma avvelenate da veleno di serpente.

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          • Andrea

            Sì, appunto, è una citazione del Dr. Ardis, il merito della quale è esattamente ciò che si è contestato. Quanto alle persone che soffrono del “cosiddetto” DOPO l’inizio delle inoculazioni seriali sono state di sicuro avvelenate, ma dai sieri genici e no spacciati per “vaccini” vecchia maniera. PRIMA, invece, sono stati usati test-bufala e propaganda mediatica per imbambolare terrificamente le masse convincendole che le loro crisi eliminative erano dovute al mostriciattolo invisibile e cattivo. Ma credevo che questo fosse chiaro in questa sede…

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