LE PUNTURE DI VESPE, API E CALABRONI

da 25 Lug 2015Altri segni

LETTERA

Caro Valdo, con questa mia mail vorrei dare un contributo al tuo prezioso lavoro. Credo si possa considerare un semplice esempio di applicazione concreta della pratica dell’igienismo. Io non sono affatto un esperto in materia, perciò lascio a te giudicare se l’esperienza che racconto può rientrare o meno nel manuale della Non-Cura.

DA CINQUE ANNI TI SEGUO REGOLARMENTE

Il tuo blog ricco di informazioni, di riflessioni, di argomentazioni OPEN and FREE mi ha permesso di apprendere concetti, di affinare la mia consapevolezza, e di condividere i tuoi argomenti decisamente sensati e convincenti. Da cinque anni seguo pertanto un regime alimentare vegano tendenzialmente crudista.

HO RISOLTO PSORIASI, RINITI E IPER-COLESTEROLEMIA

In passato ti ho scritto per condividere la mia esperienza che ha visto risolti in modo definitivo alcuni problemi gravi come psoriasi, riniti invernali e colesterolo alto. Ho 61 anni e pratico sport non agonistico sin da giovane, con una certa costanza e tanta gratificazione. Mi riferisco a bike, trekking e sci d’alpinismo.

USCITA IN BICICLETTA E CONCLUSIONE DRAMMATICA

Il giorno 9 luglio 2015 esco in mountain-bike e pedalo con piacere sulle colline dell’Appennino Modenese. Rientro verso sera dopo aver percorso una trentina di chilometri per un dislivello in salita di 1350 metri. In fondo ad una ripida discesa, distante poche centinaia di metri da casa mia, sento un bel botto sul casco. Poco dopo, qualcosa di insolitamente grande, penetrato dalle fessure presenti sul casco, si agita tra la bandana posta sulla testa ed il casco. Poi una puntura sulla nuca che mi provoca un dolore estremamente acuto. Un male atroce. Il dolore non mi rendeva lucido perciò mi sono dovuto fermare. Ho tolto casco e bandana, ma non vi era più traccia di alcunché. Probabilmente un calabrone. Sono giunto a casa spingendo la bike con un dolore esagerato e la mente confusa. All’ingresso del cortile sentivo già mezza faccia intorpidita, come quando ti fai l’anestesia dal dentista. Chiamo mia figlia e mia moglie per verificare che non vi fosse un pungiglione sulla nuca, ma non vedono nulla. Mi butto col mal di testa sotto la doccia. Esco con un prurito ovunque.

UN PRURITO INSOPPORTABILE E LA PELLE RICOPERTA DI DOLOOROSI PONFI

Nell’arco di 15-20 minuti il mio corpo diventa mostruoso ed inquadrabile, come mostrato nelle foto.
Mi sembrava un incubo. Come mi avessero punto 100 zanzare tigre. Il corpo, soprattutto gambe ed inguine, si ricopriva di ponfi via via più grandi ed in espansione sino ad unirsi. Naturalmente erano tutti preoccupati da questa rapida e violenta reazione ed esprimevano velatamente uno stesso parere: Vai al pronto soccorso.

NIENTE PRONTO SOCCORSO MA PANNI FREDDI BAGNATI E GHIACCIO

Non mi sono lasciato prendere dal panico. Ho preferito gestire l’intenso prurito con panni freddi bagnati d’acqua e ghiaccio. All’ora di cena, avrei voluto mangiare perché dopo un’uscita di quel genere la fame si fa sempre sentire, ma ho preferito non stressare ulteriormente il sistema immunitario. Ho consumato una mela. Piano piano, mentre la sensazione anestetizzante al volto diminuiva, ho preso sonno.

IN TRE GIORNI MADRE NATURA HA SISTEMATO OGNI COSA AL MEGLIO

Alla mattina i ponfi non erano più visibili, non sentivo prurito. Nelle zone in cui erano apparsi i ponfi restava un leggero gonfiore. Durante l’intera giornata ho consumato due mele ed un estratto di mele, arance, carote e limone. Uguale il terzo giorno, aumentando però il consumo di frutta. Nei successivi tre giorni dalla puntura, mi alzavo con un leggero torpore alla testa, come se avessi avuto la testa più pesante del solito. Al quarto giorno non registravo nessun sintomo. Madre natura aveva sistemato le cose a suo modo. E se fossi invece andato al pronto soccorso?
Saluti.
Roberto Bergonzini, da Castelvetro di Modena

*****

RISPOSTA

SERVE PRUDENZA CON LE PUNTURE DEGLI INSETTI

Ciao Roberto. Se tu fossi andato al Pronto Soccorso ti avrebbero di sicuro trattato con degli antistaminici, suppongo. Da quelle parti non è concessa la cura della non cura, ovviamente. Mancando la controprova non possiamo dire se saresti guarito anche lì in 3 giorni e senza effetti collaterali. Non possiamo nemmeno prendere il tuo caso e suggerirlo come schema operativo e come buon esempio in linea generale, purtroppo. Siamo tutti diversi e c’è della gente che non sopporta in modo assoluto certi veleni, per cui la prudenza non è mai troppa in questo tipo di emergenze.

IL TUO SPIRITO IGIENISTA VA IN OGNI CASO DIFFUSO E FATTO CONOSCERE

D’altra parte, lo spirito igienista che riveli, fidandoti di te stesso e seguendo il pacchetto salute della Health Science con tanto di risultati concreti provati e dimostrati, quello sì che fa scuola e che deve essere giustamente diffuso e fatto conoscere in lungo e in largo.

SI È SICURAMENTE TRATTATO DI UN CALABRONE

Tornando al tuo episodio in bicicletta, penso si sia trattato proprio di un calabrone. Gli insetti più comuni che utilizzano il pungiglione quale arma di difesa sono le vespe, le api e i calabroni. Le vespe sono molto più aggressive e possono pungere anche senza venire esplicitamente provocate. Le api pungono più difficilmente, solitamente si difendono quando vengono allontanate con le mani. Il segnale principale di una puntura d’ape consiste nella presenza del suo pungiglione all’interno della pelle e la sacca venosa del pungiglione continuerà a pompare veleno per più di un minuto. Al contrario, l’unico segnale della puntura di vespa o di calabrone è rappresentato da un piccolo foro della puntura.

INSETTI SCONTROSI E PUNTURE DOLOROSE

Con le punture di vespe e di api, l’area intorno alla puntura mostrerà un rapido rossore e si formerà una piaga rialzata, con fluido sottopelle. La piaga tenderà a ridursi dopo qualche ora ma il pizzicore rimarrà per più di un giorno. Le punture di api, vespe e calabroni non devono essere confuse con le comuni punture d’insetto. Questi imenotteri, particolarmente scontrosi col caldo, iniettano nella pelle un veleno con il loro pungiglione, causando problemi nella sede della puntura. Solo in casi rari, in soggetti allergici, si possono avere reazioni anche molto gravi. L’effetto è immediato e dà luogo ad una sensazione di scottatura particolarmente dolorosa.

LA PUNTURA DEL CALABRONE PROVOCA SINTOMI GENERALI E NON SOLO LOCALI

Dove avviene la puntura si ha arrossamento, gonfiore, dolore. Il dolore scompare di solito entro 2 ore dalla puntura, il gonfiore invece può aumentare ancora nelle 24 ore successive. Se la puntura è invece di un calabrone allora i sintomi possono essere anche di tipo generale, come vomito, diarrea, febbre, mal di testa. Non si tratta però di allergia ma delle conseguenze dovute alla notevole quantità di veleno iniettato.

IL PERICOLO STA NELL’EVENTUALE SHOCK ANAFILATTICO

In Europa come in USA i decessi per punture di vespe, api e calabroni sono 3-4 volte maggiori dei decessi per morsi di serpenti e di vipere! Si parla di 10-20 decessi anno in Europa e di 40 decessi in USA. I calabroni non sono di norma aggressivi. Attaccano solo se si sentono minacciati, oppure quando intendono difendere il loro nido. Il veleno iniettato è una miscela di proteine con azione tossica ed allergica. Il pericolo sta tutto nella eventuale violenta reazione allergica che va sotto il nome di shock anafilattico.

CONSIGLI PRUDENZIALI

I consigli prudenziali sono i seguenti: 1) Non camminare a piedi nudi su prati che non si conoscono bene, 2) Non avvicinarsi ai nidi che spesso stanno in cavità dei muri o degli alberi, 3) Evitare l’uso di profumi dolci e fruttati che attraggono gli insetti, 4) Indossare camicia e pantaloni lunghi per maggiore protezione, 5) Non sostare a lungo presso gli alberi da frutto, 6) Fornirsi di apposito kit salvavita se si è suscettibili alle punture degli imenotteri.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

17 Commenti

  1. Andrea

    Capirai che guarigione…hai sopportato il dolore e il prurito e dopo aver metabolizzato il veleno ti é passato. Non è nulla di miracoloso.
    In un ps avrebbero somministrato molto probabilmente un cortisonico e sarebbe passato tutto comunque ma patendo meno.

    Rispondi
  2. Giuliano

    Tu Andrea, devi essere un tipo molto amico dei veleni. Quindi o 6 medico o paramedico. Oserei dire anche molto paraculo e arrogante.

    Rispondi
  3. Giuliano

    Roberto, io sono come te vegano tendenziale crudista da moltissimi anni. Vado in mountain-bike pure e, mi è capitato di prendere punture da vespe e da qualcos'altro. In primis usavo dell'argilla verde e mi passava ma nn esageratamente in fretta, poi un anno fà circa, mi è capitato di provare con il succo di limone incluso il succo della buccia, nel giro di 10-15 minuti mi è passato tutto e, nn mi sono venute bolle di nessun genere.

    Rispondi
  4. Cristina

    Ciao Giuliano,vorrei sapere se il succo di limone si deve applicare direttamente sulla puntura d'insetto.Grazie.

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  5. Andrea

    Peccato che l'autore probabilmente è sensibile alle punture o é stato punto da qualcosa di più strong di un ape e in questi casi puoi metterci una pianta di limoni e non risolvi nulla.
    Io venni punto da una vespa tempo addietro e ovviamente gonfió ma se ne andò senza mettere nulla. Lo chiamiamo miracolo?
    Saluti alla Tailandia! Giusto?

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  6. Gianlo

    Provare, per le punture di insetti o fastidi vari alla pelle, la piantaggine. Cresce ovunque, è comunissima nei prati, chiunque l'avrà vista di certo. Basta prenderne delle foglie, pestarle un po' e stronifale sulla puntura. In qualche libro addirittua si dice essere un rimedio anche per i morsi di vipera. E' anche commestibile e ha anche proprietà benefiche in tal senso.

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  7. Giuliano

    Si Cristina, direttamente, il succo di limone e se è possibile pure il succo che ne scaturisce dalla buccia nn serve solo x le punture di insetti, ma serve x moltissimi inestetismi, x esempio se qualcuno ha un tipo di sudore molto forte (puzzolente) specialmente sotto le ascelle, c'è ne aplichi x qualche giorno una o due volte e il cattivo odore se ne va, poi x la pulizia del viso, x i porri che si formano sulla pelle e se ne vanno, x dei dolori in generale specialmente alle giunture e l'acido urico si scioglie e si sta molto meglio, insomma diciamo che il limone fa miracoli. Anche bere il succo di due limoni alla mattina a digiuno con aggiunta di acqua e un cucchiaino di miele x chi nn riesce a berlo senza, va benessimo, sgrassa il sangue, quindi abbassa il colesterolo, pensate che il succo di limone è 10.000 volte più potente della chemioterapia ma senza controindicazioni, purtroppo costa troppo poco o le multinazionali del farmaco nn se ne sono ancora rese conto della potenza del succo di limone, x chi ha un intestino a posto e, comunque potete cercare sul web info a riguardo andandoci sempre molto attentamente. Io ho sperimentato tanto con il succo e posso dire che è straordinario, anche x i capelli va benissimo, se dovete passare del tempo all'aperto, è un buonissimo repellente x le zanzare invecie di usare autan tanto x citare il più noto e nn inquina il vostro corpo. Davvero fa miracoli, provate x credere. andate in questo sito e leggete una testimonianza straordinaria: http://innerclean.it/gli-avevano-dato-un-mese-dopo-7-anni-e-vivo-grazie-al-limone-perche-ci-nascondono-i-suoi-benefici/

    Rispondi
  8. Antonio Armando

    Ho avuto modo di sperimentare la bava di lumaca su due punture di vespe.
    Non c'è pomata che tenga.
    Provate.
    È sufficiente passare il simpatico animaletto sulla puntura e ripetere l'operazione finché il fastidio non passa del tutto.
    Ovviamente non è necessario romperle il guscio (oltre che qualcos' altro!!).
    Basterà immergerla in un po' d'acqua per qualche minuto per farla affacciare all'uscio!!

    Rispondi
  9. Antonio Armando

    Andrea, sei il solito gran simpaticone.
    Non hai perso la verve che ti contraddistingue.
    Mi fa piacere per te.
    Per me, invece, auspico un calcio sugli zebedei piuttosto che imbattermi nelle tue burlonate.
    Dopo un po' il dolore alle parti sensibili svanisce, il senso di sgradevolezza che riesci a suscitare tu con i tuoi commenti ha tempi di metabolizzazione leggermente più lunghi.
    E grazie di esserci, naturalmente.
    E fai anche buone ferie. Quanto prima, magari.

    Rispondi
  10. Andrea

    Poi mi caziano perché scambio il blog per una chat…tra l'altro per una volta concordavo con Valdo dato che incitava alla prudenza.
    Comunque sono sicuro che se ti sono spariti i calli anche gli zebedei saranno più resistenti ai traumi.
    Buone ferie anche a te, le mie sono già finite.

    Rispondi
  11. Antonio Armando

    Ancora due settimane di sofferenza e poi vado al mare.
    Grazie ai consigli di Valdo, oltre ai calli sono spariti anche gli zebedei, per quello li ho nominati!
    Se ti diverte infastidire (solo nella forma, perché, senza offesa, di sostanza ce n'è ben poca), fai pure.
    "Noi" (quelli della setta) siamo sempre disponibili ad un simpatico scambio di vedute.

    Rispondi
  12. Andrea

    Guarda, in sincerità non mi aspettavo che qualcuno si arrabbiasse per aver messo in discussione la "miracolositá" di una guarigione che di miracoloso non aveva nulla.
    Essendo fra adulti pensavo non si fosse così suscettibili ma evidentemente mi sbagliavo.
    Pazienza non siamo tutti uguali.

    Rispondi
  13. Antonio Armando

    Non si arrabbia nessuno, tranquillo.
    Qui, tra settaioli, si è molto propensi alla miracolosità degli eventi!
    Non vedo l'ora di andare in Sicilia, per poter riabbracciare il mio carrubbo preferito!
    Tu hai provato l'esperienza?
    Mi permetto di ricaldeggiarti l'eventualità.
    Occhio ai tralicci dei ripetitori telefonici!
    Gli effetti potrebbero essere diversi!!

    Rispondi
  14. Andrea

    Si, ho visto come non si arrabbia nessuno.
    Salutami il carrubo!

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  15. Antonio Armando

    Ma se tu continui a indisporre la gente con i tuoi commenti…

    Rispondi
  16. Andrea

    Dovevo gridare al miracolo? Dai Antonio per piacere…leggi pure il mio commento e paragonalo con chi mi ha risposto e col tuo.
    Cmq non importa, un minimo di obbiettività non guasterebbe e qua ci sarebbe voluta!

    Rispondi
  17. fabio p

    Ciao a tutti …volevo chiedervi un consiglio …. Un anno fa mi ha punto un ( ammazzasomari) ( cosi lo hanno chiamato i miei colleghi ) ho sentito un dolore atroce per giorni …. Cmq sono andato in pronto soccorso per chiedere consigli e senza neanche guardare la puntura mi hanno consigliato di applicare ghiaccio … Be dopo 5/8 GG tutto passo … Il problema sorge ora che a distanza di un anno ,da qualche settimana mi duole il punto dove ho la cicatrice della puntura e mi da fitte fortissime …e possibile che sotto la cicatrice ce ancora il pungiglione ? E possibile che il mio corpo nn lo ha espulso e sta facendo infezione ? Se qualcuno sa consigliarmi per piacere grazie Fabio da perugia

    Rispondi

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