RINITE ALLERGICA E RAFFREDDORE DA FIENO

da 25 Apr 2023Allergie, Rinite

LETTERA

Salve Valdo, sono Francesco, vegano – crudista da almeno 15 anni, ma da bambino ho sempre sofferto di rinite allergica da polline graminacee etc. Ho cercato sempre di limitare i sintomi con il Ribes Nero, ma ultimamente mi hanno consigliato di utilizzare dei prodotti omeopatici: – Polle plus istamine Vanda, Regomast biogrup. Ancora non li ho utilizzati ma pensavo di provarli visto che con la sola alimentazione non sono riuscito a risolvere. Saluti.
Francesco


RISPOSTA

TUTTI SCHIERATI SULLE STESSE POSIZIONI

Ho voluto dare un’occhiata sulla rete internet per darmi una rinfrescata sul problema delle allergie, e in particolare sulle allergie da pollini. Come c’era d’aspettarsi ho trovato una chilometrica serie di opinioni da parte di medici, di omeopati e di allergologi. Tutti carichi di belle nozioni e di teorie interessanti, ma con in comune il solito difetto grave di 1) proporre soluzioni standard basate su un protocollo fisso, quando ogni persona è unica e diversa da tutte le altre, 2) proporre soluzioni mirate a sopprimere i sintomi e mai le cause reali della malattia.

L’INQUADRAMENTO MEDICO NON DÀ SCAMPO

E a questo punto ho capito che come al solito, quando si entra nell’ambito della ideologia medica, si va automaticamente ad impattare con quello che si chiama inquadramento sanitario. Per quanto presi individualmente uno per uno i medici possano essere persone geniali, persone oneste, persone in buona fede, essi vengono fuori dallo stesso tipo di scuola che si definisce sintomatologica, basata essenzialmente sulla cura del sintomo.

È SEMPRE IL SINTOMO E MAI IL FATTORE CAUSANTE A TOGLIERE IL SONNO

Pure gli omeopati rientrano nella medesima categoria, con la differenza di usare frazioni minime di prodotto omeopatico specifico, sempre in vista di curare il sintomo, di sopprimere il sintomo, ovvero il mostriciattolo che toglie il sonno ad allergologi, immunologi, virologi e compagnia bella. Il mostriciattolo di turno è il polline, o anzi i pollini, anche perché è facile demonizzare qualcuno o qualcosa che non ha modo di far sentire la sua voce e di smentire ogni accusa.

NOCCIOLO E BETULLE IN TESTA

I pollini sono ritenuti i maggiori responsabili delle allergie bronchiali dei paesi del Nord Europa, ma anche dell’Italia che è caratterizzata da catene alpine ed appenniniche ricoperte da boschi di faggi, di castagni, di ontani e di robinie. In realtà le impollinazioni primaverili più precoci sono quelle del nocciolo e delle betulle. E poi arrivano i pollini delle graminacee, delle varie erbe dei prati, dell’artemisia e della parietaria.

MALEDETTA PRIMAVERA

I sintomi allergici che tengono in allarme la gente sono la tosse, l’asma, la bronchite ostruttiva, la difficoltà a respirare, la congestione nasale, le mucose nasali quasi acquose, gli occhi che lacrimano, i problemi digestivi, il vomito, i gonfiori, gli edemi delle mucose, il muco, il catarro, il prurito, gli starnuti, la stanchezza, le vertigini, gli eczemi.

L’ASSURDITÀ DI DARE ADDOSSO ALLA NATURA

Insomma la natura si risveglia dal letargo invernale con una generosa esplosione di vitalità e di energia, con colori, aromi, profumi e umori fantastici, e noi pronti a darle addosso, terrorizzati dalla febbre da fieno, pronti a prevenire con farmaci anti-infiammatori, con antistaminici, con prodotti e molecole potenti che imitano il cortisone.

STERILITÀ, PULIZIA ABITI E AMBIENTE

Chiaro che i consigli standard sono più o meno allineati sull’evitare i pericoli del vento (responsabile del trasporto di pollini anche da zone lontane), i pericoli degli sport all’aria aperta non appena spunta il sole, i pericoli degli abiti inquinati dai pollini o da qualche acaro, i pericoli connessi con l’apertura di porte e finestre nelle abitazioni, per cui si raccomanda di tappare ogni possibile apertura verso l’esterno.

POCHI DUBBI E TANTE PRESUNZIONI

Più pollini sono nell’aria e più intensi sono i sintomi allergici. Il problema universale starebbe tutto sommato nel mitigare le conseguenze dell’incontro tra il polline allergenico e il paziente allergico. A nessuno che vengano in testa dei dubbi. Nessun medico che si ponga la domanda fatidica “E se avessimo tutti torto marcio?”. Dopotutto la misura della validità delle proprie teorie rimediali si attua sul campo, in base ai risultati concreti e stabili, e anche qui c’è ben poco da stare allegri.

SI CURA LA GENTE AD OCCHI BENDATI

In questi casi, primo non si conoscono assolutamente le vere cause dei sintomi in questione (i pollini non sono la vera causa oggettiva del problema, altrimenti tutti verrebbero colpiti), e secondo con le cure mediche non si risolvono assolutamente i problemi, poco importa se mediante farmaci, vaccini, integratori e trattamenti vari. È risaputo che curare il sintomo e lasciare intatta la vera sua causa non ha mai portato nessuno al riequilibrio stabile.

COME MAI I POLLINI NON COLPISCONO TUTTI?

E poi, come si giustifica il fatto che solo l’1% della popolazione soffre ufficialmente di allergie? La maggioranza del 99% è forse composta da dei super-uomini? Non è invece che le persone allergiche soffrono di tali condizioni anormali perché non hanno il sangue e la linfa nella giusta formula, o perché hanno un organismo intossicato e acidificato?

SPIEGAZIONI SOFISTICATE

Le spiegazioni tecniche più sofisticate ed apparentemente convincenti non mancano. Si dice che alcune cellule del nostro corpo nel momento in cui incontrano l’allergene si riproducono e si trasformano in plasmacellule, in anticorpi, in immunoglobuline (IgE) che si legano alle membrane dei mastociti (cellule del sistema immunitario). Nel momento in cui i recettori riconoscono l’antigene (un certo polline, o anche un acaro) attivano la cosiddetta degranulazione del mastocita, il quale scoppia liberando una abbondante quantità di istamina e di altre sostanze chimiche.

RUOLO DELL’ISTAMINA

L’istamina è un composto azotato ampiamente diffuso nell’organismo, dove ricopre un ruolo di primo piano nelle risposte infiammatorie, innescando reazioni allergiche da pollinosi nelle persone particolarmente sensibili e vulnerabili. Tale sostanza va a depositarsi sulle cellule del sistema respiratorio, del sistema digestivo e del sistema cutaneo.

ALIMENTI UTILI A CONTRASTARE LE ALLERGIE

L’alimentazione rimane il più importante rimedio contro le riniti allergiche. Tra i cibi più efficaci per contrastare l’istamina possiamo citare zenzero, camomilla, basilico, finocchio, aglio, allicini, timo, salvia, menta, spirulina, avocado, ortica, ravanelli, piantaggine, fiori e foglie di tarassaco, radicchi, ribes nero, rosa canina, gemme di pino.

BUON STATO DI FORMA E ABITUDINE AI POLLINI È IL VERO SOLO RIMEDIO

Aggiungo infine che un forte e sicuro aiuto può provenire da un allenamento graduale alle sostanze problematiche. Se uno è allergico alle ciliegie non andrà in collisione frontale mangiandone un chilo, ma ne mangerà solo alcune, incrementando la quantità giorno dopo giorno. Se uno è allergico alla parietaria, basterà aggiungerne qualche foglia nella minestra di verdure. Alla fin fine, la saggezza e il buon senso devono prevalere su tutto il resto.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. Alessandra

    Attenzione, una certa parte dell’omeopatia non si occupa di sopprimere il sintomo, ma di curare la causa. Per questo talvolta il processo è piuttosto lungo.

    Rispondi

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