PARTI CESAREI DI TIPO PECUNIARIO ED IMPROPRIE INTEGRAZIONI VITAMINICHE IN GRAVIDANZA

da 3 Feb 2016Gravidanza e maternità

LETTERA

ALCUNE INCERTEZZE IN SITUAZIONE DI GRAVIDANZA

Caro Valdo. Ho bisogno di te. Spero avrai voglia e tempo di rispondermi. Sono incinta e cerco di alimentarmi al meglio, anche se sono all’inizio del mio percorso e non so ancora bene cosa sia in termini pratici questo meglio. Cerco di evitare i cibi sbagliati, ma non so ancora bene cosa non farmi mancare per non incorrere comunque in problemi.

CONTATTO CON LUIGI PROIETTI

Vengo al dunque. Leggo sul tuo blog che nutri stima per il pediatra Luciano Proietti, che avevo già conosciuto grazie al dvd The China Study. Così decido di chiamarlo per sapere se è il caso di conoscerci prima del parto o se aspettare che il cucciolo sia nato. Mi chiede come mi alimento e mi consiglia gli esami di vitamina D e B12. Li faccio ed ho la vitamina D bassina a 19 ng e la vitamina B12 a 203pg, quindi giusta rispetto al range.

INTEGRAZIONI DI VITAMINA B12 E DI VITAMINA D TRA I SUOI CONSIGLI

Lo chiamo per riferirgli il tutto e mi dice di prendere un integratore di vitamina D ed uno di B12.
Mi dice che la vitamina B12 dovrebbe stare sui 500 perché con i miei valori non riuscirei ad avere un parto naturale ma dovrebbero farmi un cesareo. Io che sono molto ignorante in materia non ho replicato. Ma ti confesso di essere un po andata in tilt.

RISCHIO DAVVERO DI DOVER FARE UN CESAREO?

Così sono andata a rileggermi le tue tesine sull’argomento e mi è tornata la serenità. Serenità nel sapere di non essermi comportata da madre snaturata per non aver pensato di integrare alcunché né di fare esami particolari. Ma rimango in confusione sul da farsi. Veramente rischio di dover fare un cesareo?

SONO UNA FUTURA MAMMA RESPONSABILE E CERCO LA SOLUZIONE MIGLIORE

Se non ci fosse un bimbo nella mia pancia non darei troppo peso alla cosa e non prenderei nulla.
Ma ne so davvero poco e non vorrei davvero sbagliare. Mi sento una forte responsabilità che mi porta a cercare con certezza la cosa migliore sul da farsi.

PROIETTI SI DISTINGUE COME PEDIATRA NON VACCINATORE E COME NON FACILE PRESCRITTORE DI ANTIBIOTICI

Proietti non lo conosco ancora, ma il poco che so mi piace. E credo che ci siano pochi pediatri che non consigliano i vaccini e che non ti rifilino antibiotici ad ogni occasione. Quindi vorrei instaurare un buon rapporto di fiducia con lui. Ed in questo momento davvero non so che fare. Ci sono rischi per il bambino in caso ascoltassi il consiglio di prendere D e B12? Qual’è la correlazione tra parto naturale e vitamina B12? In altre parole sto rischiando forse il cesareo? Spero vorrai chiarirmi bene questi due punti.

TI SENTO COME UNO DI FAMIGLIA

Valdo sei prezioso, e ti sento uno di famiglia. Sempre pronto a mettere a disposizione la tua conoscenza e a dire la verità ad ogni costo e senza compromessi. Grazie. Ti auguro ogni bene e che Dio ti benedica.

Lara

*****

RISPOSTA

ONESTAMENTE CERTE AFFERMAZIONI MI SORPRENDONO

Ciao Lara. Non ho una conoscenza completa di Proietti. Ho espresso i miei apprezzamenti nei suoi confronti in determinate circostanze. Queste sue uscite sul parto cesareo, collegate a presunte ed inesistenti carenze di B12 e a un fisiologico leggero calo di vitamina D, mi sorprendono in senso negativo e non le condivido per niente. Che il noto Proietti sia tra i pediatri meno dannosi in Italia lo accetto, ma che non sia igienista e che rimanga strutturalmente e mentalmente un medico-pediatra a tutti gli effetti mi pare più che mai evidente.

TENDENZA A SPAVENTARE E A SCANSARE LE LEGGI NATURALI

Il medico-pediatra comune e tipico che sta in lui non si è ancora liberato dalla tendenza a spaventare, dalla tendenza a inseguire falle vitaminiche che in questo caso sono per giunta fantasiose ed inesistenti, dalla poca fiducia nelle capacità di una donna vegana di trovare nei rimedi naturali la forza di mantenersi in condizioni ideali per il parto.

I CESAREI SI FANNO SOPRATTUTTO PER UNA ROZZA QUESTIONE PECUNIARIA

Il rischio di subire un cesareo nei reparti dell’ospedale è alto per tutte le donne, ma non certo per le motivazioni addotte dal Proietti. Le direzioni ospedaliere spingono verso il cesareo perché l’operazione chirurgica comporta un forte incremento nei guadagni. In diversi paesi esteri il parto naturale costa intorno ai 6000 euro, mentre quello per via cesarea sale a 20.000. È forse per questo motivo che la percentuale dei cesarei è passata dall’11,2% degli anni ’80, al 15% dell’85, al 33% del 2000, al 35% del 2008, al quasi 50% dei tempi attuali? Tutto questo mentre l’OMS raccomanda di non superare il 15%, e mentre la media europea è del 20-25%?

IL BISTURI INNALZA DI 5 VOLTE IL COSTO DEL PARTO

Che dunque la scelta del bisturi altro non sia che un modo per far quadrare i conti? Se consideriamo che un parto cesareo può arrivare a costare ben cinque volte il prezzo di un parto naturale la risposta sembra eloquente. C’è evidentemente chi specula anche sui parti, con forti sprechi per la spesa pubblica sanitaria e gravi rischi per la salute della donna e del neonato.

LA METÀ DEI CESAREI SONO STATI GIUDICATI INUTILI

La clamorosa scoperta arriva da un’indagine a tappeto del Ministero della Salute, intesa a scoprire come mai in Italia abbiamo il boom dei parti cesarei, più costosi e più pericolosi. Nel 2010, l’anno preso in esame dai tecnici del ministero, i parti in Italia sono stati 482.195, dei quali quasi un terzo cesarei. E di questi il 43 per cento sono stati giudicati inutili. La cosa ancora più grave, e perfino misteriosa, riguarda la diagnosi. Il parto cesareo, così diffuso, non è giustificato dalle cartelle cliniche che nella maggior parte dei casi sono vuote e non riportano la necessità del particolare intervento.

LO SCANDALO IN CIFRE

Come si spiega l’anomalia? La risposta sta nel maggiore guadagno per la struttura, ospedale o clinica convenzionata, e per lo staff dei medici. Ogni parto cesareo, infatti, ha un costo aggiuntivo rispetto a quello naturale pari a 1.139 euro, ai quali bisogna aggiungere l’aumento della giornate di degenza. Il conto è sulle spalle del servizio sanitario nazionale, visto che le strutture esaminate dal ministero, in tutto 78, sono appunto ospedali pubblici e cliniche convenzionate. E il costo totale di questo spreco per l’anno 2010 era di 85 milioni di euro. I cesarei sono particolarmente concentrati proprio nelle regioni del Centro-Sud dove i cesarei superano a volte il 60%, e dove il deficit sanitario è più alto e dove è vuota la maggior parte delle cartelle cliniche (72 per cento dei casi in Sicilia).

REATI GRAVISSIMI

Tenendo conto che il cesareo aumenta tutti i fattori di rischio, dalla possibilità di decesso per la donna, col rischio triplo rispetto a un parto naturale, e col rischio di lesioni per il neonato, ci si rende conto che siamo di fronte a reati gravissimi come lesioni, falso in atto pubblico e truffa al servizio Sanitario Nazionale. Il ministero ricorda che “Il parto cesareo non è privo di rischio e deve essere eseguito solo se si verifichino condizioni cliniche che lo rendono necessario”. Il messaggio è chiaro e i genitori dei neonati sono avvertiti.

LE VERE MOTIVAZIONI PER IL CESAREO SONO LIMITATE E NON INCLUDONO LE MOTIVAZIONI ADDOTTE DA PROIETTI

Le motivazioni per effettuare un taglio cesareo sono davvero così tante come verrebbe da pensare, sentendo di tutti i cesarei che vengono fatti alle donne? Su questo argomento c’è tuttora molta ignoranza e molta variabilità. Un libro di Ivana Arena, “Dopo un cesareo”, specifica i casi nei quali il cesareo trova giustificazione. E si parla di: 1) Distacco di placenta, per cui la placenta si stacca dalle pareti uterine, e provoca sanguinamento della madre e mancanza di ossigenazione al bambino, 2) Placenta centrale che ricopre interamente la bocca dell’utero, 3) Presentazione traversa del feto: il bambino è messo per traverso, in orizzontale, né cefalico né podalico, 4) Sproporzione feto-pelvica reale, per cui la testa del bambino non passa dal bacino della madre, 5) Prolasso del funicolo, per cui il cordone scende in vagina prima del bambino, e viene compresso impedendo l’afflusso di ossigeno al bambino.

LA VITAMINA D NON VA INTEGRATA

Per quanto concerne la vitamina D, soprattutto in fase invernale, è normalissimo, oltre che fisiologico, averla bassa. Non è un buon motivo per integrarla, visto che le integrazioni di D non offrono per niente garanzia di risultato e comportano pure dei danni. Molto meglio prendere sole in abbondanza quando c’è ed alimentarsi con fiori di zucca e germogli primaverili capaci di catturare energia solare.

ANCHE IL BIDODICISMO DI PROIETTI È FUORI LUOGO

Sono in forte disaccordo con le vedute bidodicistiche del dr Proietti. Portare chiunque a livelli di 500 pg/mL significa non solo percorrere una via faticosa, ma anche una via sbagliata, 1) Visto che il corpo stesso si rifiuta di ospitare quote indesiderate di singole vitamine, 2) Visto che la B12 si trova abbondante, ma nel contempo imponderabile ed impercettibile, in tutte le sostanze naturali contenenti il gruppo B, 3) Visto che la B12 si integra automaticamente con una buona presenza di B6 e di B9 o acido folico, 4) Visto che un corpo in salute si distingue per un equilibrio B12 sui valori bassi, non alti e non medi, tipici cioè di una persona dotata di sangue scorrevole e fluido, e dunque non grasso e non guasto, 5) Visto che la B12 alta implica incompatibilità sia con la vitamina C naturale che con un forte sistema immunitario.

L’ACIDO FOLICO FA DA SOSTITUTO E DA SURROGATO ALLA B12

L’acido folico si trova in abbondanza in alimenti quali spinaci, broccoli, cavolini Bruxelles, asparagi, radicchio, legumi, cereali integrali, frutta agra, melone, kiwi, fragola, arance e lievito di birra. La decisione finale spetta dunque a te e a nessun altro. Se fai fatica a seguire la mia visuale e se non dormi a causa della tua paura di restare in carenza B12, può essere che le paure siano improduttive e dannose al punto da giustificare una assunzione della cobalamina.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

4 Commenti

  1. valentina

    Ciao Lara,
    concordo pienamente su quello che scrive Valdo. Non ti preoccupare per le integrazioni e stai serena, che è la cosa più importante che puoi fare per il tuo bambino. Il corpo della donna sa quello che deve fare, meglio di qualsiasi medico ginecologo ostetrico o pediatra di turno, stai tranquilla.
    Certo ti devi alimentare bene, evitando cibi spazzatura e privilegiando il crudo, stando alla larga da carni rosse e bianche (così fortemente consigliate in gravidanza) e spingendo invece su crudo e semini.
    Vedrai che andrà tutto benissimo!
    Io ho due bambine, nate in casa, non vaccinate, e vegane.
    Durante le gravidanze non ho preso integratori, non ho fatto esami pericolosi come la curva glicemica (un vero e proprio avvelenamento), non ho fatto la profilassi anti d, e molte altre cose che avrei dovuto.
    Ero anche risultata positiva al tampone per streptococco b e non mi sono minimamente sognata di prendere l'antibiotico intrapartum.
    E' andato tutto bene entrambe le volte, e non certo per "fortuna".
    Ho letto il libro di Porietti ma sinceramente non mi è piaciuto per niente, soprattutto dove afferma, papale papale, che l'integrazione di B12 è necessaria a dimostrazione del fatto che un'alimentazione solo a base di vegetali non è adatta all'uomo.
    Stai serena, non ti crucciare e viviti naturalmente questa bellissima esperienza.
    Un abbraccio
    Valentina

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  2. FRANCESCA SGOBIO

    Le nascite non naturali hanno ripercussioni sullo sviluppo neuromotorio del bimbo.durante il parto si attivano / disattivano diversi riflessi primari "a tempo" che "innescano" come un domino i riflessi successivi necessari alla sopravvivenza e ad una sana relazione sensoriale con l'ambiente, condizione fondamentale per il sano sviluppo non solo neurologico e motorio ma anche affettivo/emotivo. La nascita attraverso l'utero crea le condizioni indispensabili per un passaggio dal mondo placentare a quello della vita fuori dal corpo della madre.
    il passaggio repentino dovuto al taglio cesareo non permette al corpo del neonato di adattarsi in maniera progressiva e lenta. Il sistema somatopsichico, la pelle, il sistema muscolare, scheletrico, nervoso subisce uno scossone non indifferente.
    Personalmente per l'esperienza che ho in pedagogia speciale e i in psicomotricità educativa e preventiva, molte delle difficoltà evolutive dei bambini, cHe negli ultimi anni sono aumentate in animerà esponenziale, sono da mettere in relazione all'aumento dei cesareinonché alla somministrazione di integratori con motivazione preventiva.

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  3. Virna Firelli

    Che belle parole e soprattutto che bello non sentirsi soli . Anche io ho preso consapevolezza del fatto che bisogna informarsi e stare tranquilli per riappropriarsi della propria salute.
    Anche noi quasi tutti vegani e senza vaccini
    Ps . Deve essere stato magico partorire in casa … Io per ora ho fatto tre parti in ospedale , i primi due orribili se ci penso, il terzo meno invasivo e quasi da sola, e poi chissà …
    Un caro saluto
    Virna

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  4. laura laura

    Valentina o chi mi sa rispondere…. in cosa consiste l l'esame della curva glicemica? Devo farlo a giorni!! È "veleno"??! Grazie 1000

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