ALIMENTAZIONE PER COLECISTITE ALITIASICA

da 4 Mar 2019Colelitiasi

LETTERA

Salve ho fatto un ecografia e mi hanno trovato la coliciste alitiasica. È vero che può andare in cancrena e causare la morte? Sono vegana da due anni. Cosa devo fare? Cinzia


RISPOSTA

Ciao Cinzia. La colecisti (o cistifellea) è un piccolo organo cavo che ha il compito di raccogliere la bile, una sostanza densa prodotta dal fegato, che serve per il metabolismo dei grassi di origine alimentare, come il colesterolo LDL da cibo.

La cistifellea è soggetta alla formazione di calcoli, i quali, ostruendo i dotti biliari, possono provocare un’infiammazione, ovvero una colecistite. Si tratta di un disturbo piuttosto comune che si può curare con la dieta. Ovvio che, scegliendo il campo medico, si finisce nelle terapie ospedaliere basate su analgesici ed antibiotici, e più spesso ancora su disinvolte asportazioni della ghiandola biliare.

SIGNIFICATO DI COLECISTITE ALITIASICA

La colecistite alitiasica o acalcolotica è una patologia infiammatoria della cistifellea che avviene in assenza di calcoli o ostruzioni ai dotti biliari. Il termine alitiasica significa infatti priva di calcoli. È considerata più grave e più rischiosa rispetto alla normale calcolosi biliare o colelitiasi.

Nota bene: il significato di colecisti alitiasica o di cistifellea alitiasica è invece semplicemente assenza di calcoli in una cistifellea priva di segni di infiammazione. 

Viene riscontrata più spesso in persone in stati di salute molto instabili (ventilazione artificiale, sepsi, gravi ustioni o traumi). La colecistopatia alitiasica è inoltre associata ad una maggior incidenza di cancrena e di perforazione rispetto alla colecistite calcolotica. La medicina parla di 10-50% di tasso di mortalità per la colecistopatia alitiasica, contro l’1% della colecistite con calcoli.

Negli Stati Uniti rappresenta circa il 5-10% dei casi di colecistite acuta, dove colpisce leggermente più i maschi rispetto alle femmine, che invece sono più colpite dalla normale colecistite calcolotica.

Si può presentare a tutte le età, ma sembra più frequente in persone di circa 40 o 80 anni.

SINTOMI

Anche se le cause sono diverse, la colecistite alitiasica si manifesta con gli stessi sintomi di quella provocata dai calcoli, ovvero:

  • Dolore forte e improvviso, quasi insopportabile, al quadrante superiore destro dell’addome con riflesso alla schiena (zona sotto la scapola destra).
  • Dolore prolungato, che si mantiene costante per almeno sei ore.
  • Febbre (oltre i 38).
  • Nausea e vomito.
  • Brividi.
  • Addome disteso e duro.
  • Ittero.

CAUSE

La causa principale di questa patologia è la stasi biliare e un’aumentata tendenza della bile a formare calcoli. Persone in gravi stati di salute, con problemi di cuore, disidratate e in stato febbricitante, sono più predisposte ad un aumento di viscosità della bile.

Inoltre, in casi di nutrizione artificiale, la mancata introduzione di cibo per via orale comporta una riduzione o assenza totale di contrazioni della cistifellea, che vengono normalmente stimolate dalla colecistochinina, un ormone secreto dal duodeno in seguito ai pasti.

Tutto ciò può portare ad uno stato di ischemia delle pareti della cistifellea, possibilmente causa della colecistopatia alitiasica.

La patologia è stata anche associata a diabete, epatite A e dissezione aortica.

Da rilevare che nei bambini la maggior parte delle colecistiti è di natura acalcolotica.

Le cause di colecisti alitiasica possono includere quindi:

  • Debilitazione.
  • Sepsi.
  • Allattamento prolungato e in condizioni di stress.
  • Interventi chirurgici.
  • Traumi e fratture addominali.
  • Ustioni.
  • Diabete.
  • Anemia falciforme.
  • Digiuni prolungati.
  • Nutrizioni flebo per mesi.
  • Immunodepressione.
  • Cardiopatie.
  • Prolungata nutrizione parenterale.
  • Infezioni da tifo e salmonella.
  • Infezioni virali da citomegalovirus.
  • Ostruzioni del dotto cistico e del coledoco di natura non calcolotica, come processi tumorali, fibrosi, anomalie congenite.

TRATTAMENTO CONVENZIONALE

Una volta effettettuata la diagnosi di colecistopatia alitiasica, avvalendosi di esame emocromo, esami della funzionalità epatica, oltre che ecografia addominale o tomografia computerizzata, la medicina raccomanda un intervento immediato a causa dell’alto rischio di aggravamento della situazione e di perforazione della colecisti e di conseguenza anche di morte.

I metodi di intervento convenzionali consistono in trattamenti farmaceutici con antibiotici o interventi minimamente invasivi come la colecistostomia percutanea, utilizzati principalmente in casi di colecistite alitiasica acuta, o quando il paziente non è ritenuto in grado di affrontare una operazione chirurgica. La colecistostomia è considerata inefficace in casi con sepsi grave.

Negli altri casi si procede con la colecistectomia, cioè la rimozione totale della cistifellea, che viene considerata dalla medicina come l’unica soluzione per risolvere la patologia in modo definitivo.

VISIONE IGIENISTA

Il linguaggio e i toni che hanno usato con te sono inaccettabili e di tipo terroristico, come troppo spesso avviene in medicina. Chiaro che se non si fa niente tante cose possono succedere. Ma questa è una opinione apocalittica e pesantemente pessimistica, adatta a spingere verso il diktat operatorio che porta tanti soldini ai relativi ospedali e a Big Pharma. I casi urgenti e drastici esistono sicuramente. Ma non certo nei toni drammatici ed assoluti sopra enunciati.

La gente che usa disinvoltamente questo tipo di linguaggio non tiene in alcun conto l’esistenza di precise leggi eterne ed immutabili della natura, quale:

  • Legge di causa ed effetto.
  • Legge per cui il corpo non va mai contro se stesso.
  • Legge della remissione spontanea e dell’autoguarigione.
  • Legge sul primo non nuocere e primo non spaventare, infranta sistematicamente ad ogni occasione.

Solo spaventando le persone esse diventano tanti agnellini malleabili pronti a farsi mettere il bisturi addosso.

La colecisti, sempre secondo criteri medici, non è un organo vitale, ossia è un organo di relativa importanza. La sua rimozione consentirebbe quindi una vita assolutamente normale.

Ma queste sono autentiche balle. Tutti gli organi sono vitali e tutte le asportazioni implicano pesanti effetti collaterali, come ad esempio calcoli in recidiva, disturbi addominali e forme diarroiche.

Chiaro che dopo l’asportazione il corpo tende ad adattarsi e ad adeguarsi, a cercare un modus vivendi in assenza di una preziosa ghiandola. La bile a questo punto non viene più raccolta nella cistifellea ma viene immessa dal fegato direttamente nel duodeno dove assolve alla sua funzione di emulsionare i grassi e favorirne la loro digestione.

È bene comunque evitare più di prima carni, burro, uova, margarine, fritti, seguendo la regola dei pasti più leggeri e frequenti onde evitare ristagni di bile e riformazione di calcoli, altro rischio sempre presente in queste asportazioni.

RIMEDI NATURALI

Dal momento che la causa principale è l’aumentata viscosità della bile e quindi una sua maggiore stasi, bisogna puntare alla sua fluidificazione. Bisogna stimolare la produzione di bile e le contrazioni della cistifellea, tramite una dieta studiata per la colecistite alitiasica.

Aumentare quindi l’assunzione di alimenti come il carciofo crudo. Il carciofo infatti, grazie al suo contenuto di cinarina, stimola la produzione di bile ed ha proprietà epatoprotettive, cioè fa bene al fegato. È poi utile anche in caso di cardiopatie e di ipertensione. Qui trovi tutte le informazioni sui carciofi.

Puntiamo quindi ad abbassare la pressione del sangue. Cominciamo a migliorarne la sua formula, sgrassandolo e fluidificandolo mediante digestioni semplici e virtuose, capaci di evitare le ischemie.

Cominciamo a privilegiare frutta e verdura cruda, cariche di vitalità e caratterizzate da digestioni a basso costo energetico ed enzimatico, minimizzando la risalita di succhi ed enzimi pancreatici e il loro insulto chimico alle mucose.

Cominciamo a rinforzare il sistema immunitario, evitando farmaci che creano immunodepressione. Cominciamo a mangiare lentamente e a masticare meglio. Cominciamo a incrementare fortemente il cibo crudo, dal momento che non basta essere vegani per 2 anni se poi cuociamo troppo le vivande.

Altri rimedi naturali e sostanze che possono apportare benefici nei casi di colecistite alitiasica sono:

  • 2 cucchiai di olio extravergine a digiuno.
  • Curcuma, che stimola il drenaggio della bile della cistifellea.
  • Decotti di salvia, di ortiche, di menta, di camomilla.
  • Estratti freschi verdi ricchi di clorofilla.
  • Succhi di mela e limone.
  • Rimedi erboristici tipo tarassaco, acetosa, ribes, ravanelli, asparagi, cavolo, crescione, rafano.
  • Succo di cipolla 20 grammi più miele.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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