DAL TUMORE POLMONARE AL LINFOADENOMA

da 20 Nov 2012Tumori dell'apparato respiratorio e degli organi intratoracici

LETTERA

Buonasera Dottore, Le parlo di un nostro urgente problema in famiglia. Mio padre, un anno fa è stato operato di tumore al polmone. Non abbiamo fatto la chemio di prevenzione perché impossibilitati a farlo. In fase successiva è comparso un linfonodo su cui abbiamo applicato radioterapia e chemio. Ad oggi il linfonodo di circa 3 mm non è scomparso. Volevo solo un’informazione. Lei mi può aiutare? Grazie, la prego. Sono disperata. Maruska

*****

RISPOSTA

VIA LINFATICA E VIA EMATICA

Ciao Maruska. La principale caratteristica dei tumori aggressivi o meglio degenerati, oltre alla capacità di infiltrare i tessuti e le strutture circostanti, è quella di disseminare metastasi per via ematica e/o linfatica.

IL MECCANISMO DELLA DIFFUSIONE

Nella via linfatica le cellule malate, dopo essersi staccate dal tumore in cachessia, invadono i collettori e, seguendo il flusso della linfa, raggiungono i linfonodi dove rimangono temporaneamente intrappolate. Successivamente passano nei collettori post-linfonodali fino a concludere il loro percorso nei tronchi linfatici principali e da lì nella circolazione ematica. A questo punto le metastasi, trasportate dal sangue in ogni zona dell’organismo, possono colonizzare dovunque, riproducendo il tumore da cui sono generate.

MAGGIORE LENTEZZA DELLA VIA LINFATICA

La diffusione per via linfatica è più lenta rispetto a quella ematica. È più lenta perché deve seguire l’intero percorso linfatico, subendo la frenatura dei vari linfonodi prima di raggiungere il circuito sanguigno e diventare diffusione sistemica.

LINFONODO SENTINELLA ED ESAMI PER UNA STADIAZIONE DELLA MALATTIA

La diffusione procede in modo sequenziale, nel senso che le metastasi avanzano lungo la catena linfatica, invadendo i linfonodi a partire dal primo che incontrano, che viene chiamato linfonodo sentinella, su cui si fanno esami istologici per una stadiazione della malattia.

AGIRE SUL MECCANISMO FORMATIVO E NON SULLA NEO-FORMAZIONE

Ti allego quanto ho scritto sull’argomento polmoni. Il problema non sta nel distruggere il linfonodo canceroso con la chemio, la radiografia o l’asportazione, ma nel bloccare la sua evoluzione e farlo regredire agendo non sul sintomo o su quello che appare agli occhi, ma sul meccanismo perverso che genera il  sintomo, sugli errori comportamentali, terapeutici e dietetici che si continuano a fare.

TESINE DA LEGGERE

NON CEDERE ALLE PRESSIONI E ALLE URGENZE, MA STUDIARE E DOCUMENTARSI

Il minimo che può succedere con asportazioni e chemio è la recidiva. Perché dunque seguire testardamente quella via? Perché l’infallibile e autorevole medicina spinge in quella direzione e soltanto in quella? Se la gente si prendesse la briga di informarsi meglio scoprirebbe cose sconvolgenti davvero.

ALCANILIZZARSI E OSSIGENARSI, QUESTA È LA FORMULA

Ad esempio che aveva ragione Otto Einrich Warburg, vincitore del Nobel per la Medicina nel 1931, nel dire che ogni cancro deriva non da 2000 ipotesi o da 100 motivi multifattoriali, ma da due cose precise che si chiamano ACIDOSI (proteine oltre il tetto di 24 grammi/giorno) e IPOSSIA (scarsità di ossigenazione cellulare).

COERENZA NELLE PROPRIE SCELTE

Che volete ancora di più, mi chiedo. L’acidosi si combatte con la frutta e col crudo, l’ipossia si combatte con la respirazione e il movimento. Per interventi medici, chirurgici e farmacologici, non c’è spazio e non c’è cittadinanza. Così ragiona l’igiene e la cura della non-cura del sintomo. Se uno sceglie l’igiene non va dal medico. Se sceglie medicina non va dall’igienista. Andare un po’ dall’uno e un po’ dall’altro è come minimo confusionante, oltre che autolesionistico ed improduttivo.

GUARIGIONE O CONDANNA SONO NELLE MANI DEL SISTEMA IMMUNITARIO E NON IN QUELLE DEI CUROMANI

Se la situazione del sistema immunitario è tale da garantire un minimo grado di ripristino salute, le possibilità di salvezza sono solide e concrete. Se invece tutto è stato compromesso, siamo nelle mani del fato, per cui occorre anche essere preparati al peggio. In ogni caso è il soggetto l’ago finale della bussola, quello che determina la guarigione o l’exit, che sarebbe la perdita dell’ultima foglia. In entrambi i casi la medicina non può che stare a guardare, visto che ogni sua immissione diventa una invasività ed un pericolo, oppure un accanimento terapeutico.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

7 Commenti

  1. Manfredi Gagliano

    Sei la Wanna Marchi del web. Sei un criminale.

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  2. Pico

    Sig. Gagliano tenga in mente questa frase coniata da Claudio Trupiano "o t'elevi o te levi", non abbia quest'atteggiamento, i dogmi non funzionano neanche nella religione, figuriamoci in natura.

    Inoltre vorrei dire a Valdo come fa a credere nella favola delle metastasi, si è chiesto come mai queste attaccano organi appartenenti a foglietti embrionali totalmenti diversi e saltano quelli con componente cellulare identica?
    Poi non mi sembra che siano mai state trovate queste cellule nel sangue arterioso, anche qui sono solo supposizioni dogmatiche!…lasci pure stare la via linfatica!

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  3. Mariano Galassetti

    Ciao Valdo, grazie Valdo!

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  4. santo alongi

    Sig.Gagliano, mi sto chiedendo se lei merita una risposta oppure lasciarla stare per quello che è. Il Sign. Valdo, con grande dedizione e sacrificio senza nulla a pretendere, sta impegnando la sua esistenza terrena per dare semplicemente dei consigli, a mio parere utilissimi e la mia famiglia ne è un esempio per i risultati raggiunti. Tutto questo senza nessuna costrizione. I criminali di cui lei parla sono quelli che ammazzano esseri innocenti,per strappargli con la forza il latte, le carni e tutto il resto, solo per un egoismo prevaricante ed inutile dell'essere chiamato uomo, i criminali sono quelli che RUBANO milioni e milioni di euro alla collettività per fantomatici vaccini contro malattie innocue. I criminali sono quelli che ammazzano le persone negli ospedali curandole con farmaci dannosi e con un'alimentazione acidosa. Caro Sig. Gagliano, se lei non la pensa come noi, continui ad assumere farmaci e a mangiare cadaveri. Buona fortuna. Lasci stare le persone PERBENE.
    Santo Alongi.

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  5. Enzo Spataro

    Sig. Manfredi Gagliano…vai a gettarti nel water e non dimenticare di tirare lo sciacquone.

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  6. raffy77

    Sig Gagliano se non gradisce quello che viene detto su questo blog,cambi blog ed eviti di dare dell'imbroglione a Valdo che è una persona dotata d'intelligenza ed animo straordinari!

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  7. arvo

    Suggerisco a Valdo di ignorare i provocatori come sto tizio là sopra…..a lavare la pelle del somaro si spreca la saponetta
    Chissà perché gli rode tanto se uno toglie qualche persona dalle grinfie dei curatori a base di chemio e radio!!
    Io per es sono riuscito a distogliere più di una persona da quelle pseudo cure e il bello è che sono tutte vive a distanza di tempo…invece altre che hanno fatto scelte diverse, non se la passano troppo bene…mi pare…povero Manfredi….almeno quello vero faceva ridere!!

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