DIETA VEGANA E SPORT: TESTIMONIANZA DI UN PERSONAL TRAINER

da 6 Giu 2018Sport, Testimonianze

Trascrivo qui di seguito una intervista al Personal Trainer romano Maurizio Falasconi. Vale la pena di darle una guardare anche il video che ho riportato in fondo. Soprattutto per i tanti ragazzi che stanno avviandosi verso svariate attività sportive, o sono già impegnati nelle stesse, ed anche per i loro genitori. Da rilevare che in questo caso siamo non solo di fronte a un atleta e a un allenatore di successo, ma anche di fronte a un autentico e credibile testimone sulla dieta vegana.

AUTOREVOLE TESTIMONIANZA DI UN PERSONAL TRAINER

La mia storia inizia poco più di 2 anni fa quando, in seguito a un ricovero ospedaliero per un intervento chirurgico di routine (ricostruzione legamenti del crociato anteriore), subisco diverse complicanze post-operatorie che mi costringono a 28 giorni di cure continuative in ospedale. Nel corso di questi 28 giorni vengo sottoposto a 4 interventi chirurgici, 3 in artroscopia e un altro di suturazione e bloccaggio di un capillare che era stato accidentalmente reciso e che mi provocava emorragia, e passo 15 giorni con le flebo inserite al braccio 24 ore su 24.

TROMBO-FLEBITE, ARTRITE SETTICA E SITUAZIONE DI ALTO PERICOLO

Dopo 4 sale operatorie in 18 giorni vengo messo in isolamento per una trombo-flebite e per un’artrite settica. A un certo punto i medici sono costretti a farmi una trasfusione di sangue con grande urgenza essendo scesa la mia emoglobina a 5,6. Si temeva fortemente per la mia vita. Ma improvvisamente mi riprendo e vengo dimesso. Una volta fuori le mie condizioni sono precarie e debilitate. Per 10 giorni vengo sottoposto a fortissime cure di antibiotici.

RIABILITAZIONE ARTO E SCOPERTA DELLA DIETA VEGANA

Dopodiché inizio la fase di riabilitazione motoria dell’arto operato, ed è da qui che inizia la mia vera rinascita. Da un punto di vista fisico il fatto di potermi muovere mi dà una fortissima energia. Sul piano emotivo-mentale-spirituale si tratta per me di una grande liberazione. Dopo la lunga serie di farmaci assunti, ho finalmente la possibilità di disintossicarmi e di elaborare una nuova dieta, e vengo così a conoscere gli straordinari benefici della alimentazione vegana.

NUOVO PERCORSO E PROGRESSIVA SENSIBILITÀ VERSO GLI ASPETTI ETICI

Inizio allora il mio nuovo percorso con una dieta di transizione a base vegetariana. Dopodiché decido di eliminare completamente tutti i cibi di origine animale. All’inizio lo faccio solo allo scopo di tutelare la mia salute. Sono onesto. Non ero assolutamente mosso da motivazione etica. Ignoravo del tutto questo aspetto. Entrato nel mondo della alimentazione vegetariana-vegana inizio a conoscere anche tutti i risvolti etici e morali e da quel momento le mie scelte prendono una connotazione emotiva ed etica.

RECUPERO DELL’ARTO OPERATO

Tornando alla mia storia dal punto di vista fisico, perché qui vesto i panni del Personal Trainer, una volta riacquistata la possibilità di allenarmi, ho beneficiato di tutta la mia competenza e professionalità, dedicandomi all’arto operato ed ottenendo incredibili miglioramenti. Da dire che, nonostante sia stato operato 4 volte, alla 4° operazione è stato necessario tagliare completamente il neuro-legamento. Oggi non ho il legamento crociato anteriore e, nonostante questo limite, ho riacquisito una ottima capacità funzionale dell’arto operato.

RIEQUILIBRIO DEL PESO

L’aspetto miracoloso che mi preme sottolineare è che dopo anni e anni di corsi, di testi, di esami, di informazioni e quant’altro, ero sicurissimo e convintissimo che senza le proteine nobili la muscolatura non si potesse sviluppare e crescere. Ebbene ho sperimentato su me stesso come la muscolatura si sviluppa al meglio, in modo stabile e duraturo, senza proteine animali. Quello che ho scoperto leggendo, informandomi e testandolo di persona è che il nostro corpo ha bisogno di amminoacidi, non di proteine cosiddette nobili. Gli amminoacidi sono presenti in abbondanza in tutti i cibi vegetali. Ed è grazie a questo tipo di alimentazione che io ho riacquistato oltre 8 kg di peso.

CONCLUSIONE

Per 40 anni ho vissuto con la convinzione che i cibi di origine animale contenessero queste mitiche proteine nobili, essenziali per la crescita e lo sviluppo muscolare, fondamentali per chi è atleta e svolge una attività sportiva. Lo dico a tutti apertamente di aver scoperto sulla mia pelle che questa vecchia storiella è uno dei tanti falsi miti intorno all’alimentazione. L’unica cosa che serve veramente a livello alimentare sono gli amminoacidi contenuti in ogni vegetale. Serve anche star bene. La struttura muscolare si costruisce con l’allenamento. Di sicuro non c’è alcun bisogno di nutrirsi con cibo che ha avuto gli occhi, ha respirato, è stato imprigionato e ha sofferto.

Maurizio Falasconi

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COMMENTO

Esprimo i miei complimenti a Maurizio per questo suo autorevole intervento su un tema importantissimo. L’Italia è un paese dove l’attività sportiva viene giustamente tenuta in alta considerazione. Non mancano grandi buoni esempi di atleti celebri che hanno brillato e dominato per anni nelle loro specialità adottando la dieta vegetariana e vegana. Qualcuno obietterà che pure il campo avverso, quello dei mangiatori di carne, può vantare i suoi campioni. Questo è vero.

Ma chi si alimenta a carne brilla per una o due stagioni soltanto e perde lo smalto velocemente. I tipi come Moses, 400 ostacoli, campione e recordman mondiale non è durato uno o due anni, ma 10 anni sul massimo podio. Stesso discorso per Martina Navratilova, capace di dominare il mondo del tennis femminile sino ai 50 anni. Esempi di questo tipo ce ne sono a iosa. Grossi errori vengono commessi ad esempio dalle squadre di calcio, spesso mal consigliate da medici al seguito che sono di estrazione culturale filo-proteica e anti-vegetariana. Il rendimento dei singoli giocatori e della squadra nel suo complesso viene determinato spesso dalle scelte che si fanno coi cibi.

È di particolare rilevanza che testimonianze di questo tipo arrivino direttamente dai Personal Trainer, data l’autorevolezza e la capacità di influire sulla cultura alimentare e sportiva che essi hanno sugli atleti che frequentano le loro palestre. Prendo l’occasione per ricordare che i dati completi USDA (US Department of Agricolture) sul contenuto proteico dei vegetali e sulla questione proteine li potete trovare sul mio articolo 25 grammi di proteine al giorno significano rivoluzione.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. Devis

    Articolo significativo ed efficace. Viene sostanzialmente eluso un raffronto tra le ragioni di parte, ovvero dei vegani da un lato e degli onnivori sull’altro. Tanto se ne è già scritto a bizzeffe. Meglio lasciar voce a chi come Falasconi ha esercitato attività sportiva seguendo entrambe le filosofie dietetiche. Poco da dire, se non che nel suo caso l’adozione della dieta vegana è risultata vantaggiosa. Non viene però specificato nulla sul cosa consista effettivamente la sua dieta. D’accordo il discorso sugli aminoacidi, ma quale sarà il suo carburante elettivo, frutta a volontà o legumi e cereali? Vi è prevalenza di cibo cotto o crudo? Viene fatto uso di integratori proteici e minerali? Molti sportivi vegani ne fanno uso e non ci trovano nulla di sconveniente. Tra l’altro è proprio di questi giorni la notizia della clamorosa disfatta di Novak Djokovic nel match con Marco Cecchinato al Roland Garros. Come prevedibile non si è perso tempo a ironizzare sulle “discutibili” scelte dietetiche di Djokovic. Curioso che in casi come questi venga sempre tirata in ballo la questione dietetica, mentre per le debacle degli sportivi onnivori questo collegamento non viene mai fatto… Tra l’altro pare che Djokovic non è vegano stretto, ma solo tendenziale. Infatti dichiara di consumare anche pesce e uova.

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