ERNIA IATALE E LACONICITÀ MEDICA

da 26 Gen 2013Ernia iatale

LETTERA

SPOSTAMENTO STOMACO CON REFLUSSO GASTRICO

Buonasera Valdo, mi chiamo Matteo, ho 33 anni e da circa due mesi ho scoperto di avere un fastidiosa ernia iatale di circa 3 cm, che mi provoca reflusso gastrico, senso di pienezza e diverse limitazioni nella vita quotidiana. Ho sempre seguito un’alimentazione onnivora con consumo di carne piuttosto limitato e senza mai aver riscontrato problemi all’apparato digerente. Da due mesi a questa parte, a causa o grazie al problema dell’ernia, mi sono “tuffato” nello studio dell’alimentazione e nell’analisi delle mie abitudini. Ho preso consapevolezza degli errori fatti finora e di come intraprendere un percorso sostanzialmente vegano, seppur a piccoli passi.

QUESTO È UN CAMPANELLO D’ALLARME

Contemporaneamente, sono giunto alla conclusione che l’altra metà del problema risieda nella mia testa. Anni di stress, ansia, problemi irrisolti ed emozioni represse, unite ad una respirazione scorretta, hanno portato a questo importante campanello d’allarme. Pur consapevole di quanto lungo e difficile sarà il percorso, sono determinato e non mi rassegno alle spiegazioni, o meglio all’assenza di spiegazioni, della medicina ufficiale. Non sanno dirmi perchè mi sia venuta l’ernia, sottovalutano l’impatto che questa può avere sulla vita quotidiana e, soprattutto, l’unica soluzione prospettata è un’assunzione di farmaci che limitino gli effetti.

ALLIBITO DALLA POCHEZZA INFORMATIVA DEI MEDICI

Sono allibito dalla pochezza di chi esercita la professione medica con tale superficialità. Tutto quello che mi è stato detto dai dottori in questi due mesi, dal mio medico di base allo specialista, potevo scoprirlo da solo in pochi giorni di ricerche on-line. E soprattutto nessuno che mi abbia prospettato una soluzione o abbia indagato le possibili cause. Hai il reflusso? Inibitori di pompa e dieta a casaccio. Hai l’ansia? Psicofarmaci. No, non mi sta bene, e ringrazio te e la tua opera di divulgazione per l’aiuto che mi offrite nel mio percorso. Cordialmente.
Matteo

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RISPOSTA

DEFINIZIONE DI ERNIA IATALE

Ciao Matteo. Lo stress e l’ansia che ne deriva è una condizione di disturbo dell’equilibrio corporale e spirituale mediante sollecitazioni fisiche ed emozionali. L’ernia iatale è un’ernia gastrica, comportante lo spostamento o l’erniazione dello stomaco dalla sua normale sede, attraverso il diaframma.

UNO IATO FUNZIONANTE TRATTIENE LO STOMACO IN BASSO AL SUO POSTO

Il diaframma è il muscolo che separa i polmoni dall’addome. Quando si fa un respiro profondo, il diaframma, che normalmente è rilassato ed ha forma di cupola, si contrae e si appiattisce, per cui provoca l’ingresso d’aria ai polmoni. Nella parte sinistra del diaframma c’è una piccola apertura attraverso la quale passa l’esofago, il tubicino che porta cibi e liquidi nello stomaco. In condizioni normali, questa apertura chiamata iato è davvero minuscola e aderisce perfettamente all’esofago.

CON LO STOMACO SOTTO IL DIAFRAMMA NON CI SONO REFLUSSI

Lo stomaco, quando tutto va bene e tutto è in regola, sta completamente sotto il diaframma. Se invece succede che lo iato sia indebolito ed allargato, per motivi di obesità, o di eccessivi sforzi (sollevamento pesi o simili), o da sistematici sforzi per evacuazioni rese difficili dalla stitichezza, si origina un’ernia, dove parte dello stomaco fuoriesce verso l’alto e finisce nella cavità toracica. Questa situazione viene definita ernia iatale.

ERNIA IATALE SCIVOLATA, FISSA O MISTA

L’ernia iatale può a sua volta essere A) Ernia iatale da scivolamento (la più comune e la più innocente, che va su e giù, senza nemmeno provocare sintomi oltre a qualche casuale forma di leggero reflusso), 2) Ernia iatale fissa o paraesofagea, dove parte superiore dello stomaco rimane costantemente intrappolata sopra nella cassa toracica, senza potere ridiscendere (causando bruciore di stomaco e rigurgito esofageo-cronico, più ansia, anemia e insufficienti globuli rossi), 3) Ernia iatale mista, per fortuna assai rara (a volte l’intero stomaco finisce erniato in alto).

TESINE DA LEGGERE

SINTOMI DI ERNIA IATALE

Il sintomo primario di ogni ernia iatale rimane il reflusso gastroesofageo. Altre condizioni sono il dolore al petto, nausea e vomito, corrosione provocata dai succhi gastrici, extrasistole al cuore (specie dopo i pasti), pesantezza di stomaco e gonfiore, difficoltà a deglutire.

COSE DA EVITARE

I consigli basilari per risolvere tutte le forme di ernia stanno nell’evitare proteine animali, nicotina, caffè e the, alcol, cioccolato, cibi grassi, dolci, cole e bevande gassate, succhi di frutta pastorizzati. Evitare le abbuffate e preferire pasti leggeri e frequenti. Evitare la pratica del mandare giù i cibi in modo veloce ed approssimativo. Masticare al meglio dev’essere la regola. Evitare la siesta che provoca il reflusso, e preferire invece la camminata rilassante post-prandiale. Evitare di andare a letto subito dopo cena,ma dare uno stacco di un paio d’ore. Evitare l’obesità che causa pressioni sull’addome. Evitare di mettersi al computer appena pranzato, causa di pressioni indebite sull’addome. Evitare assunzioni affrettate di bevande e deglutire piano a piccoli sorsi, mai dal collo della bottiglia.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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