INSUFFICIENZA VENOSA, SAFENECTOMIA E ALTERNATIVE NATURALI

da 14 Ago 2013Insufficienza venosa

LETTERA

Buongiorno, la contatto nella speranza che riesca a ricavare il tempo per rispondere a questa mail. Ho smesso di fumare tre anni fa e da un anno e mezzo non mangio piĆ¹ carne e pesce. Sporadicamente consumo del formaggio (vivo a Saluzzo, il luogo da lei citato nel suo libro per i tomini di Melle), mentre le uova le consumo raramente.

MENU DECISAMENTE SALUTISTA

Il mattino bevo del succo di limone con un poco di acqua tiepida appena sveglio e poi a metĆ  mattinata consumo una spremuta di pompelmo o una ciotola di mirtilli, a secondo della stagione, ma comunque solo frutta. A pranzo di solito insalata per aprire e poi un cereale tra riso, orzo, farro, quinoa, grano saraceno o pasta. Qualche frutto il pomeriggio e a cena verdure crude o cotte e pasta. I vini li bevo di rado solo nelle occasioni particolari, mentre un bicchiere di birra lo consumo regolarmente durante la cena.

SAFENA ALLA GAMBA DESTRA E PARERE UNIVOCO DEI CHIRURGHI

Ho 45 anni e, di recente, mi sono fatto visitare in momenti diversi da due chirurghi. Mi interessava il loro parere in merito alla safena della mia gamba destra che ĆØ ormai molto ingrossata (9 mm di diametro a dispetto dei 4 mm della norma). Il responso ĆØ stato univoco da parte di entrambi: rimozione della grande safena mediante intervento chirurgico.

CAUSE EREDITARIE SECONDO I MEDICI

Da diversi anni soffro in modo lieve di emorroidi e di varicocele sinistro. Secondo i medici le cause di queste patologie sono di natura ereditaria (in effetti mio padre ha delle vene impressionanti nelle gambe).

SUO PARERE SULL’INTERVENTO, SULLE CALZE ELASTICHE E SUI GONFIORI ADDOMINALI

Sono alto 1.70 e peso 65 kg. Il mio peso ĆØ regolare, ma la mia pancia, nonostante io sia magrolino, ĆØ evidente. Ho letto le sue tesine in merito al problema della safena ma gradirei un consiglio in merito all’ipotesi di intervento chirurgico e l’utilizzo a vita di calze elastiche contenitive, ed eventuali consigli alimentari per riuscire a ridurre la pancia. Grazie per la sua cortese attenzione.
Giulio

*****

RISPOSTA

INSUFFICIENZA VENOSA E SAFENE

Le vene varicose sono vene che hanno perso il loro normale tono, e che si presentano perciĆ² permanentemente ingrossate, tortuose e con tipici nodi. Il termine piĆ¹ appropriato per indicare questa condizione ĆØ ”insufficienza venosa cronica”. Si manifestano con maggiore frequenza nelle due vene safene: la grande safena che corre lungo la faccia interna della gamba e della coscia, e la piccola che sale lungo il polpaccio fino al cavo del ginocchio. Le vene varicose sono causate dal cattivo funzionamento di particolari valvole situate all’interno delle vene degli arti inferiori che servono per facilitare il ritorno del sangue al cuore.

IL RITORNO AL CUORE DEL SANGUE VENOSO ƈ SOSTENTO DAI MUSCOLI DEL POLPACCIO

Mentre il transito del sangue dal cuore alla periferia, attraverso le arterie, ĆØ garantito prevalentemente dall’azione di pompa del cuore, per ritornare al cuore, il sangue deve vincere la forza di gravitĆ . Lo sforzo maggiore ĆØ sostenuto dai muscoli del polpaccio e dal sistema di valvole interne alle vene degli arti inferiori. Le vene perciĆ² devono essere elastiche e pienamente efficienti per garantire questo scorrimento in senso inverso, coadiuvando efficacemente l’attivitĆ  di pompa dei muscoli che spingono il sangue venoso verso l’alto comprimendo le vene profonde.

INCONTINENZA VALVOLARE E RISTAGNO DEL SANGUE

Per facilitare questa funzione, le valvole si chiudono al passaggio del sangue impedendone il riflusso in basso. Il cattivo funzionamento di queste valvole ĆØ alla base della malattia varicosa. L’incontinenza valvolare provoca il ristagno del sangue che a lungo andare sfianca le pareti delle vene, soprattutto quando ĆØ presente una debolezza costituzionale del tessuto elastico della loro parete. Le varici alle gambe sono piĆ¹ frequenti nei soggetti obesi e nelle donne in gravidanza o in concomitanza col mestruo.

GONFIORI ALLE CAVIGLIE E AI PIEDI

Il gonfiore ĆØ di solito circoscritto alle caviglie e ai piedi. Spesso si aggrava nel corso della giornata, ma puĆ² diminuire durante la notte perchĆ© stare sdraiati facilita il ritorno venoso in direzione del cuore. I sintomi possono accentuarsi dopo che si ĆØ stati a lungo in piedi, soprattutto se fermi, e in particolare nei mesi piĆ¹ caldi.

VENE VARICOSE E FLEBITI

Una pressione venosa sempre elevata, oltre che causare raccolta di liquidi nei tessuti (edemi), puĆ² anche modificare visibilmente la colorazione della pelle nelle zone colpite. Le venule troppo dilatate possono rompersi provocando la formazione di macchie marroni che, da ristrette aree cutanee, nei casi piĆ¹ gravi possono allargarsi ai tessuti circostanti. Le modificazioni possono interessare la struttura stessa della pelle che diventa secca e squamosa oppure umida e appiccicosa. Soprattutto in seguito a piccoli traumi, possono formarsi vere e proprie ulcere da stasi venosa (ristagno della circolazione). Quando sono presenti colorazione rosso-bruna attorno alla caviglia, eczema con intenso prurito, edema, indurimento sottocutaneo e ulcera si parla di sindrome da stasi. Le vene varicose possono inoltre facilitare la formazione di un coagulo di sangue che puĆ² andare ad ostruire la vena e provocare una flebite. La flebite si manifesta con un forte dolore alla gamba, polpaccio caldo, gonfiore, dolore alla pressione, febbre.

NON CONFONDIAMO EREDITARIETƀ CON CATTIVE ABITUDINI FAMILIARI

Vietato tirar fuori i soliti fattori ereditari che fanno ridere anche i sassi. L’ereditarietĆ  consiste nel commettere le stesse incongruenze alimentari, prediligendo proteine animali e cibi devitalizzati che compromettono la giusta velocitĆ  metabolica. La stitichezza non ĆØ fattore ereditario ma fattore abitudinario.

NIENTE INUTILI ALLARMISMI E MAGGIOR PREPARAZIONE

Non c’ĆØ da preoccuparsi troppo per una safena isolata. Una rondine non fa primavera. Lo ha detto un medico specialista su internet. Se poi non causa nemmeno dolori, la cosa tende a estinguersi in modo spontaneo, non appena ci muoveremo di piĆ¹. Per chi ha varici e caviglie ingrossate qualsiasi tipo di sport ĆØ prezioso. Ma la cosa numero uno rimane la corretta istruzione. Perdere piĆ¹ tempo a bazzicare tra le tesine del blog e a sviscerarle. Usare come motori di ricerca termini tipo flebite, colon, gastrite, dieta.

ESISTONO ANCHE I CASI CRITICI

Solo un eventuale accrescimento del gonfiore verso l’inguine diventa fonte di preoccupazioni cardiaca.
In questi casi si parla di tromboflebite ascendente, condizione temibile che, priva di contromisure, puĆ² portare a rischi di embolizzazione.

POMPA PLANTARE

La circolazione del sangue nelle vene degli arti ĆØ mantenuta da una serie di pompe, oltre che dalla
presenza di valvole che impediscono al sangue di tornare indietro. Una delle pompe piĆ¹ importanti ĆØ la cosiddetta pompa plantare, costituita dal fitto reticolo di piccole vene poste nella pianta del piede. ƈ come una vera e propria spugna che ad ogni nostro passo viene spremuta e spinge il sangue dal piede verso la gamba.

POMPA MUSCOLARE

Unā€™altra pompa molto importante ĆØ la pompa muscolare. Quando si sta fermi, le vene tendono a riempirsi per la stasi del sangue. Ogni movimento delle gambe, mette in azione i muscoli, soprattutto quelli del polpaccio che, come giĆ  detto poc’anzi, spremono le vene, spingendo il sangue in alto verso le cosce ed oltre.

POMPA CARDIACA ASPIRANTE SUL CIRCUITO VENOSO, ESPANSIONE TORACICA E DANNI DEL FUMO

Due meccanismi che facilitano il ritorno del sangue venoso al cuore sono la pompa cardiaca e lā€™espansione del torace, che agisce da vera e propria pompa aspirante sul circolo venoso. Il fumo di sigaretta, recando danno a cuore e polmoni, ostacola questi meccanismi e danneggia la parete delle arterie e delle vene.

IMPORTANZA FONDAMENTALE DI UNA DIETA ACQUOSA, VITALE, ALCALINIZZANTE, FLAVONOICA E VEGAN-CRUDISTA

Una dieta ricca di vegetali ad alto contenuto di fibre contribuisce a tenere regolato lā€™intestino e a evitare la stitichezza. Molto importante, per la parete dei vasi, risulta anche lā€™apporto vitaminico della frutta, in particolare agli agrumi. La riduzione di cibi piccanti, alcolici e caffĆØ tende ad eliminare lā€™insorgenza di vasodilatazione, crampi e prurito emorroidale. Questo tipo di scelte alimentari porta a risolvere anche i problemi dei gonfiori addominali. Il menu che stai seguendo non ĆØ malvagio.

LA STITICHEZZA ƈ UN MICIDIALE RALLENTATORE DEL METABOLISMO

La stitichezza comporta una serie incredibile di danni, e va combattuta giorno per giorno. Essa implica anche sforzi defecativi che sono serio ostacolo al ritorno del sangue verso il cuore. Ostacolo che si trasmette negativamente su tutto il circolo venoso degli arti inferiori.

UNA VENTINA DI CONSIGLI PRATICI

1) Se si svolgono attivitĆ  che costringono a stare molto tempo in piedi, sollevarsi spesso sulle punte. Questo semplice movimento facilita la risalita del sangue dalla gamba verso il cuore.
2) Non restare seduti a lungo seduti e immobili con le gambe a penzoloni, come puĆ² accadere in treno, in metrĆ², in pullman, in aereo. In questi casi ĆØ sufficiente alzare alternativamente tacco e punta dei piedi ogni tanto, per attivare la circolazione degli arti inferiori. In caso di lunghi viaggi in aereo, puĆ² risultare
utile lā€™uso di calze elastiche. ƈ spesso imperativo il ricorso alla elastocompressione, soprattutto durante i mesi invernali.
3) I viaggi in auto provocano facilmente stasi venosa agli arti inferiori. Se prolungati, non indossare indumenti stretti e fermarsi almeno ogni ora per una sosta, per fare stretching o allungamenti, per sgranchire le gambe, evitando pericolosi assopimenti.
4) Dormire coi piedi sollevati di qualche centimetro rispetto al cuore. Posizionare le gambe ad un livello piĆ¹ alto di quello del cuore significa annullare gli effetti della gravitĆ  e favorire il ritorno del sangue venoso. CiĆ² costituisce un grande vantaggio per chi soffre di insufficienza venosa cronica nelle sue varie forme.
5) D’estate non esporre le gambe al sole nĆ© fare sabbiature calde. Lā€™esposizione diretta delle gambe al sole, soprattutto dā€™estate, provoca la dilatazione della parete delle vene, con tutte le conseguenze negative, soprattutto in presenza di vene varicose. Al mare, risulta allora molto utile raffreddare frequentemente le gambe con immersioni in acqua, che hanno anche un effetto tonificante sulla parete delle vene. a lungo dentro l’acqua del mare immersi fino al bacino. Anche il nuoto ĆØ molto utile.
6) Le lunghe passeggiate in acqua durante le vacanze estive arrecano numerosi vantaggi alle vostre gambe. La temperatura fresca e la pressione stessa dellā€™acqua esercitano un benefico effetto sulle vene dilatate. Inoltre il movimento degli arti inferiori, immersi totalmente in acqua, e sottoposti ad un massaggio continuo, facilita il ritorno venoso, attivando al meglio sia la pompa plantare sia quella muscolare.
7) Fra le attivitĆ  sportive, il nuoto ĆØ la piĆ¹ utile e completa perchĆ© A) La posizione orizzontale del corpo e la spinta dellā€™acqua verso lā€™alto annullano lā€™influsso della forza di gravitĆ  facilitando il ritorno venoso, B) La temperatura dellā€™acqua sviluppa un effetto tonificante sulla parete delle vene, C) Lā€™azione positiva dei muscoli ĆØ aumentata dal massaggio stesso dellā€™acqua.
8) Jogging e lunghe passeggiate attivano tutti i muscoli della gamba e favoriscono il ritorno venoso. Nel praticare queste attivitĆ  sportive ĆØ importante anche scegliere scarpe corrette (eventualmente consigliate da uno specialista) e, se possibile, preferire un fondo morbido. Correre su un tappeto erboso risulta piĆ¹ vantaggioso che correre sullā€™asfalto.
9) Per chi trova difficoltĆ  nel praticare sport, unā€™attivitĆ  alla portata di tutti ĆØ quella di salire le scale a piedi, per attivare sia la pompa plantare che quella muscolare.
10) Se costretti a letto da qualche malattia, muovere frequentemente le gambe.
11) Evitare giarrettiere, guaine, jeans aderenti, gambaletti, calzini elastici, calzettoni stretti che ostacolino la risalita del sangue verso il cuore.guaine. Oltre che costituire un ostacolo meccanico alla circolazione, impediscono lā€™attivazione della pompa muscolare.
12) Ridurre il peso corporeo in eccesso. Il sovrappeso risulta dannoso anche alle gambe perchƩ A) Rende meno efficiente il ritorno venoso, B) Provoca il crollo della volta del piede, riducendo cosƬ gli
effetti della pompa plantare, C) Rende piĆ¹ faticoso il cammino ed ogni esercizio muscolare.
13) Non indossare scarpe strette e scomode, scarpe con i tacchi troppo alti o troppo bassi che compromettano una corretta andatura. In ambedue i casi manca l’effetto pompa della pianta del piede e la circolazione delle gambe ne risente. Questa puĆ² essere ostacolata anche da difetti o malformazioni del piede, quali il piede piatto, il piede cavo. In presenza di tali situazioni, che vengono evidenziate da un consumo irregolare della suola delle scarpe o da callositĆ  sotto la pianta del piede, ĆØ opportuno consultare un ortopedico per la prescrizione di plantari correttivi.
14) Preferire la doccia al bagno perchĆ© piĆ¹ difficilmente l’acqua calda corrente provoca vasodilatazione.
15) Il calore eccessivo tende a dilatare la parete delle vene e questo va evitato soprattutto in presenza di vene varicose. Il bagno ideale va fatto in acqua a temperatura di 34-36 Ā°C dopo aver messo nella vasca un chilo di sale da cucina. Una norma utilissima, ĆØ quella di fare una doccia fredda sulle gambe prima di coricarsi.
16) Camminare almeno un’ora al giorno. Nuoto e bicicletta sono le attivitĆ  fisiche piĆ¹ indicate per chi ha problemi di circolazione.
17) Evitare di fumare e di bere alcolici perchƩ riducono la funzionalitƠ circolatoria.
18) Molto utili sono le calze elastiche a compressione graduale, studiate apposta per chi soffre di vene varicose (scegliere attentamente il modello adatto con l’aiuto del medico o del farmacista). ƈ importante indossarle al mattino restando sdraiati e prima di scendere dal letto. Esse comprimono il vaso dilatato e il suo sfiancamento.
19) Le donne in gravidanza, ed anche dopo il parto, sono tormentate da pesantezza, tensione e sintomi di insufficienza venosa. Anche in questi casi ĆØ opportuno l’uso di calze elastiche, per una prevenzione basata sul ripristino del tono venoso agli arti inferiori. Chiaro che coi climi troppo caldi il ricorso alle calze non potrĆ  essere continuativo.

LO STRIPPING ASPORTATIVO DELLA SAFENA NON PARE OFFRIRE GROSSI RISULTATI

Dalle confidenze dal vivo sui vari forum-internet, non c’ĆØ molto da entusiasmarsi verso gli interventi chirurgici. Riporto una testimonianza fra le tante.

“Sono una donna di 38 anni. Ho iniziato ad avere problemi alle gambe molto giovane, allā€™etĆ  di 15 anni sono comparse le prime vene dilatate e un nido di ronde alla gamba destra. Naturalmente accompagnati da crampi notturni e dolori alle gambe restando in piedi. Circa dieci anni fa sono stata operata per stripping della safena interna destra”.

Lā€™intervento non ĆØ stato perĆ² risolutivo, le vene oggi sono molto piĆ¹ dilatate e ne sono comparse altre, anche alla gamba sinistra. Per limitare la pesantezza e il dolore alla gambe durante lā€™inverno uso calze elastiche, mentre nei mesi estivi prendo, dietro indicazioni del medico, 2 compresse di meliven e una di vasodren al giorno”.

Nulla di particolarmente incoraggiante, a quanto pare. Ovvio che i chirurghi parteggino per l’intervento. Non vorrai mica che incrocino le braccia e vadano in pensione. Chiedere il parere al medico sul farmaco e sul bisturi equivale a chiedere all’oste se il vino fa male!

TESINE DA LEGGERE

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, ĆØ ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dellā€™amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertĆ . Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per lā€™Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualitĆ  e altro ancora. Al momento, oltre allā€™attivitĆ  sul blog, ĆØ direttore scientifico e docente dellaĀ HSUĀ ā€“ Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro ĆØ orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

5 Commenti

  1. Francesco

    La presenza della pancia sta probabilmente ad indicare che sei in sovrappeso, al di lĆ  di quanto dicono i numeri: nonostante il tuo peso apparentemente corretto, infatti, potrebbe esserci qualche chilo adiposo di troppo, e una contestuale carenza muscolare. Eā€™ evidente che in tal caso la soluzione ĆØ costituita dallā€™esercizio fisico intenso: addominali e dorsali, piegamenti sulle braccia e sulle gambe, passeggiate in montagna ecc. ecc.
    Quanto alla tua dieta, diciamo che Valdo ĆØ stato generoso: non ĆØ malvagia, ma ĆØ comunque piuttosto insoddisfacente. Dove sta la frutta? I cereali non sono un valido sostituto della frutta, ma solo un suo povero succedaneo, del tutto privo dellā€™infinita varietĆ  di Sali minerali, vitamine e fitonutrienti di cui invece la frutta ĆØ ricchissima. PerchĆ© alla mattina non ti fai una bella colazione (1 chilo) di frutta acquosa, arance in inverno, meloni e angurie in estate, uva in autunno? Se poi imparerai che i cereali del pranzo e della cena possono essere sostituiti, con grandissimo vantaggio per la tua salute e pure per il tuo peso, dalla frutta, allora avrai fatto il passo decisivo verso il superamento di ogni tuo problema. Con un menĆ¹ a base di frutta, ad esempio, il nostro peso si normalizza: potresti scoprire che hai del grasso da smaltire, e magari anche una muscolatura da ricostruire. In bocca al lupo.

    Rispondi
  2. lucianna

    Francesco, concordo con te sull'importanza dell'esercizio fisico e del mangiare frutta in grandi quantitĆ . Se non ne mangi abbastanza ĆØ chiaro che a pranzo e cena non ti puĆ² bastare la sola mega insalatona e quindi devi per forza integrare con i cereali. Questi ti danno calorie ma poco nutrimento.
    Un'altra cosa di Giulio: la birra…."regolarmente durante la cena"!!! Non sarebbe meglio evitare?

    Rispondi
  3. Francesco

    Dici bene Lucianna, grandi quantitĆ  di frutta, e la ragione ĆØ molto semplice: per avere le stesse calorie di un piatto di pasta per un etto occorre mangiare un chilo di frutta circa. Allora diciamo che per compensare tre etti di cereali al giorno, occorrono circa tre chili di frutta. Quando mangi tre etti di cereali, hai poi bisogno di due litri dā€™acqua per ricostituire i liquidi e per spazzar via le scorie, mentre se mangi tre chili di frutta poi non hai bisogno di bere perchĆ© la frutta contiene giĆ  lā€™acqua biologica, che come sappiamo ĆØ la migliore perchĆ© ricca di unā€™infinitĆ  di nutrienti che nellā€™acqua di rubinetto (o in bottiglia) difettano.
    Molti non ce la fanno a mangiare tanta frutta, perchĆ© questa scatena ā€œinizialmenteā€, almeno di norma, una quantitĆ  di disturbi vari, dal gonfiore alla diarrea e tante altre cose. Ma questo ĆØ il prezzo che bisogna pagare per fare le pulizie in casa propria: insieme alla frutta infatti arriva puntuale anche la detox, cioĆØ qualche malanno che in realtĆ  ĆØ quello che ci guarisce. Un processo, quello della detox, che puĆ² durare anche molto a lungo, tanto piĆ¹ a lungo quanto piĆ¹ si ĆØ intossicati. Eā€™ lā€™autoguarigione, bellezza.
    Dā€™accordissimo sullā€™eliminazione della birra: niente birretta, niente pancetta.

    Rispondi
  4. Ignazio Podda

    Che i cereali diano poco nutrimento anche no!!
    I cereali a basso contenuto di glutine in particolare, messi in ammollo preventivo e cotti ai minimi termini sono una buonissima fonte di nutrimento. E' chiaro che frutta e verdura allo stato crudo rappresentano quanto di meglio ci sia per l'organismo umano. Birra da togliere come abitudine, in ogni caso una birretta piccola sorseggiata in compagnia non credo rappresenti chissĆ  quale problema. Per il resto completamente d'accordo su tutta la linea.

    Rispondi
  5. Francesco

    Il punto centrale ĆØ che il modello di menĆ¹ centrato sui cereali ĆØ profondamente alternativo a quello centrato sulla frutta. Nel primo caso si privilegia il ricorso ai carboidrati complessi, nel secondo quello ai carboidrati semplici. Rinunciare ai carboidrati complessi significa non solo beneficiare degli evidenti vantaggi di quelli semplici, ma avvantaggiarsi dellā€™acqua biologica contenuta nella frutta ricca di una miriade di micronutrienti che sono invece del tutto o quasi assenti nei cereali. E non sarĆ  certo lā€™acqua del lavandino che, mangiando i cereali, dovrai poi bere nel corso della giornata a rimediare alla mancanza di acqua biologica.
    I modelli misti, come quello al quale tu probabilmente pensi, Ignazio, non mi convincono affatto, sono creature senza identitĆ  e senza carattere: non eliminano i danni (da cereali) e non arrecano i benefici sperati (dalla frutta).

    Rispondi

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