PRURITO E DERMATITE SEBORROICA

da 9 Feb 2010Dermatite

LETTERA

Caro Valdo, È da un paio di anni che sono vegetariano e, ultimamente, mangio sempre meno derivati animali, se non in rare occasioni quando li trovo come ingredienti nella preparazione di qualche cibo. Tutte le mattine mangio solo frutta, sia fresca che secca.

HO UNA DERMATITE SEBORROICA AL CUOIO CAPELLUTO

Vorrei chiedere un tuo parere su un disturbo con cui convivo da vari anni. Soffro di dermatite seborroica, soprattutto nella zona dei capelli. Ho chiesto aiuto ai medici allopatici e mi hanno detto che non c’è nessuna cura. Ho seguito un trattamento omeopatico che doveva durare 3 mesi e la dermatite è sembrata migliorare, ma non del tutto. L’ho prolungata per altri 3 mesi e poi ancora fino a un anno, ma non scompariva.
Alla fine, stanco e scoraggiato ho lasciato perdere. Ora mi sono quasi rassegnato e penso di conviverci tranquillamente, lavandomi frequentemente i capelli, altrimenti sopravviene un prurito tremendo con escoriazioni.

AVRESTI QUALCHE CONSIGLIO DA DARMI ?

Avresti qualcosa da consigliarmi nell’alimentazione, o qualche avviso di cambiamento nello stile di vita? So che può dipendere dallo stress e aumentare quando siamo più tesi e nervosi. La dermatite sembra essere pure fotosensibile, al punto che, quando vado al mare, sia per i bagni che per l’esposizione al sole, essa scompare. Sono convinto che, se smettessi di lavorare, di vivere nel caos delle grandi città come Roma, e facessi una vita più consona alla natura dell’uomo, mangiando in modo più ancora naturale e respirando aria più pura, tutte le malattie scomparirebbero, incluso la dermatite. Ma, per il momento, rimane un sogno da realizzare. Cari saluti.
Alberto

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RISPOSTA

TRATTAMENTI TERAPEUTICI SPESSO DELUDENTI

Ciao Alberto, La dermatite seborroica è un’affezione molto comune tra giovani e adulti. Di dermatite seborroica soffre infatti il 3-5% della popolazione mondiale, per cui non si tratta affatto di una anomalia rara. L’eziologia, in relazione con la flora saprofitica della cute, è costituita da lieviti lipofili del genere pityrosporum. Questo è quanto scrivono i manuali medici. I sintomi si localizzano nelle zone ricche di ghiandole sebacee, come i capelli. È fatta di alti e bassi, con i punti critici concomitanti con l’esacerbarsi del clima (inverno) o con gli stress quotidiani a cui siamo tutti più o meno sottoposti. I trattamenti medici ed extramedicali sono spesso deludenti.

FATTORI CAUSANTI

Per le cause, si parla di fattori ambientali, climatici, alimentari ed umorali o psicologici. L’ansia e lo stress cronico giocano di sicuro un ruolo notevole. Occorre però ricordare in ogni momento che, al pari di acne, psoriasi, rosacea e vitiligine, la dermatite seborroide costituisce paradossalmente un processo difensivo dell’organismo che usa le ghiandole sebacee come strumento di espulsione del sebo, del grasso interno e dei veleni che lo accompagnano. Qualsiasi eruzione o alterazione cutanea evidenzia dunque uno stato più o meno grave di impurità interna che, lungi dall’essere soffocata con pomate e medicamenti abortivi, deve essere aiutata e facilitata attivandone l’eliminazione, con più ginnastica aerobica e più profonda e ritmata respirazione, con migliore ricambio idrico, con più sole e più alimenti vivacizzanti e nutrienti.

PRIMA ANCORA DI CHIEDERCI COS’È LA DERMATITE SEBORROICA, È BENE CHIEDERCI COS’È LA PELLE

In realtà, per capire ogni forma di dermatite, occorre capire bene cosa è la pelle. La pelle è un organo magnifico e fondamentale, la cui funzionalità è di capitale importanza per tutto il corpo. La pelle assorbe ossigeno, luce e calore. Assorbe pure le energie vitali per l’organismo prendendole dall’atmosfera.
Le sue funzioni sono analoghe a quelle dei polmoni e dei reni. I bagni d’aria sono pertanto indispensabili per mantenere il normale funzionamento di questo organo, e costituiscono un tonico fortificante e vitale.
Un bagno d’aria fredda praticato almeno una volta al giorno di prima mattina è sicuramente benefico.

TUTTE LE MALATTIE ERUTTIVE DELLA PELLE COSTITUISCONO UN PROCESSO DIFENSIVO E LIBERATORIO

Le malattie della pelle costituiscono un processo difensivo dell’organismo che, tramite queste manifestazioni, promuove l’eliminazione delle sostanze estranee accumulate all’interno. Da ciò si deduce che qualsiasi eruzione cutanea (piaghe, eczemi, foruncoli, ulcere, pustole, ecc) evidenziano uno stato più o meno grave di impurità interna che, lungi da essere soffocata con pomate o medicamenti abortivi, deve essere aiutata e facilitata, attivandone semmai l’eliminazione. Il sole, il movimento, la respirazione profonda e regolare, la dieta crudista frutto-vegetariana, sono tutte soluzioni ottimali per il ripristino della normalità. Un eventuale digiuno di un paio di giorni, prima di ripartire con un piano nutrizionale vegano, è sicuramente una strada virtuosa da potersi percorrere.

RIPRISTINARE LA FUNZIONALITÀ EPATICA-PANCREATICA-RENALE

Ogni azione umana volta a stroncare l’anomalia rappresenta un danno in quanto si va a compromettere un processo di purificazione in atto, costringendo l’organismo a trattenere i veleni anziché espellerli, costringendolo a preservare il suo rapporto alterato fra liquidi scorrevoli e materiale oleoso. Non aceto di mele o altre soluzioni magiche, ma una dieta a base di frutta cruda e di insalate. Una serie di digestioni leggere e virtuose capace di favorire la formazione di nuovo sangue puro. Questo vale sia per la cute che per i problemi alla cistifellea, legati alla bilirubinemia d Gilbert. Fondamentale ripristinare la funzionalità epatica-pancreatica-renale.

TROPPE CELLULE MALSERVITE E MORENTI

Accettabile l’idea medica che la dermatite seborroica sia conseguenza di atrofia dei capillari sanguigni che, non portando ossigeno ai tessutI, provocano una morte anticipata delle cellule malservite, una morte precoce cellulare chiamata apoptosi. Cellule morte che poi creano problemi di smaltimento organico nei loro detriti cellulari che il sistema linfatico evidentemente pigro ed alterato non riesce ad espellere con prontezza e regolarità.

PER L’ATROFIA DEI CAPILLARI SANGUIGNI SERVE UN BAGNO GENERALE DI SOSTANZA FLAVONOICA

Atrofia causata dagli ormoni catabolici surrenali adrenalina e cortisolo, escreti dall’organismo in risposta alla condizione di stress cronico in cui si trova. In realtà, non è solo questione di cortisolo e adrenalina, ma anche di serotonina, melatonina e soprattutto di equilibrio ormonale nel suo complesso, una condizione delicata e non facile da mantenere. Basilare un apporto extra di flavonoidi, per rivitalizzare i 100 mila chilometri della nostra rete capillare.

GLI STRUMENTI PER IL RECUPERO NON MANCANO

L’olio di borragine, sotto forma di perle, viene impiegato con successo insieme all’olio di semi di lino, e questo vale per tutte le problematiche della pelle, tipo eczemi, acne e psoriasi. 
L’acido alfa linoleico contenuto in queste piante, migliora sensibilmente l’ossigenazione e la respirazione delle cellule, lubrifica i vasi sanguigni e tutti i tessuti del corpo migliorandone la permeabilità.

PREZIOSO DEPURATORE EPATICO-PANCREATICO E FAVOLOSO ENDOCOSMETICO CHIAMATO BARDANA

Altro rimedio naturale che favorisce la corretta fisiologia della pelle, grazie alle proprietà depurative e decongestionanti rese da sesquiterpeni, composti solfonati poliacetilenici, acidi caffeilchinici ed inuline, che giustifica il suo utilizzo nel trattamento delle dermopatie ed è perciò definita un endocosmetico, è la bardana. Oltre a questo, la bardana stimola la funzionalità epatica e pancreatica, favorendo l’eliminazione delle tossine, soprattutto quando questo disturbo deriva da intolleranze alimentari.

RIMEDI NATURALI PER USO ESTERNO

In erboristeria sono facilmente reperibili pomate e unguenti da usare localmente, a base di aloe, calendula e ginkgo biloba. L’aloe possiede proprietà calmanti lenitive e rigeneranti per la pelle lesionata, per cui promuove la rigenerazione cellulare, spegnendo rossore e prurito. L’olio di iperico è impiegato per le sue proprietà cicatrizzanti ed emollienti, capaci di contrastare secchezza della cute, invecchiamento cutaneo, piaghe da decubito, smagliature, cicatrici, e segni provocati dall’acne.
L’echinacea è la pianta immunostimolante per eccellenza. Rinforza le difese immunitarie stimolando la risposta della pelle agli attacchi di infezioni fungine. Il ginkgo biloba agisce sull’atrofia dei vasi sanguigni, grazie alle sue proprietà capillaro-protettrice e fluidificante del sangue. Questa pianta, favorendo una circolazione periferica più efficiente è consigliata anche nel trattamento topico della fragilità capillare e nella couperose.

Il miele, sostanza notoriamente nutriente e battericida, è stato utilizzato per millenni, anche per alleviare il prurito.

L’argilla verde e i fanghi termali hanno la capacità di favorire il riassorbimento e il transito inter-cutaneo, espellendo grasso, sporcizia e cellule morte, ed alleviando nel contempo il prurito.

Le piante amiche sono tutte quelle crudità di orto, di campo e di bosco cariche di forza vitale e di succo verde di clorofilla, e cito le solite cicorie, le lattughe, i cavoli e il crescione, le carote e i pomodori, le cipolle e gli allucini, l’aloe, i cetrioli e le zucchine, le ortiche e il tarassaco, l’acetosa e il selene, la bardana e la fitolacca (magnifiche sia la radice che i germogli).

I SUCCHI VITALI AL CENTRO DELL’ALIMENTAZIONE

Serve un giornaliero rifornimento di acqua biologica, con abbondanza di spremute d’arancia e simili al risveglio. Fragole, lamponi, ribes, more, ciliegie ed uva, saranno di grande aiuto alla ripresa primaverile. Kiwi, ananas, manghi e mirtilli, mandorle e lupini, noci e pinoli, datteri e fichi secchi servano intanto a superare questi mesi di sofferenza climatica, duri per tutti, sani e meno sani.

C’E’ SPAZIO PER ULTERIORE PERFEZIONAMENTO DIETA

Occorre migliorare la digestione e così facendo si dà luogo alla formazione di sangue più puro.
Il tuo è un problema essenzialmente intestinale. C’è spazio di miglioramento dieta, anche se già sei nella strada giusta.

L’ACQUA SALMASTRA, IL SOLE E IL MOVIMENTO RAPPRESENTANO AUTENTICHE PANACEE

Come hai giustamente notato, l’acqua di mare e il sole, ed anche il senso di libertà che dà una giornata di vacanza, ed il fenomeno scompare. Cerca di trovare in continuazione questo modo di evadere dalla prigione e dallo stress della vita moderna, che produce a tutti qualche disfunzione. Nel caso tuo il sintomo è quello. Ma la ragione di malattia è la medesima. Evitare l’uso di cuffie e cappelli. Cerca di assumere più frutta, ed in particolare più agrumi. Per raggiungere questo scopo, sarà opportuno inserire la frutta opportunamente in una formula di tripla colazione (7-9-11) e di doppia merenda pomeridiana (16-18). È d’obbligo anche inserire una giornaliera crema d’avena. Il sole chiaramente prenderlo tutto, ogni volta che si riesce a farlo.

GLI STRATAGEMMI SERVONO SOLO AD ILLUDERE E DELUDERE

Altri stratagemmi, sul tipo delle lozioni locali, creme, prodotti specifici, patatine di ginger grattate sul cuoio capelluto (come fanno in Cina) possono dare qualche risultato in senso stimolativo, ma si tratta sempre di palliativi che non possono risolvere il problema.
Se a qualcuno ricrescono davvero i capelli, è sempre e solo per merito del sistema immunitario messo in condizioni di funzionare, e non certo per la cremina o l’olio o la pomata miracolistica.

NON CONFONDERE INNOCENTI SFOGHI DELLA PELLE CON TERRIBILI ED INESISTENTI AFFEZIONI CONTAGIOSE

La dermatite seborroica, ed anche l’eczema vero e proprio, non rappresentano la vera malattia, essendo essi i sintomi visibili e toccabili di una intossicazione lipidica del sangue.
Ed è proprio quella la patologia da prendere in seria considerazione.
L’eczema in sé diventa addirittura un benefico sfogo, al pari dell’herpes sulle labbra o sulle parti intime.
Sfoghi e sbrocchi eliminativi di avvelenamenti interni che, se bloccati o contrastati, potrebbero causare problemi molto più gravi.

NON EST MEDICAMEUM IN HORTIS

Se fosse vero che tutto si risolve col succo di ortica, le simpatiche piante urticanti farebbero una brutta fine.
Ma, come si predicava nella vecchia Scuola Salernitana, Non est medicameum in hortis, ovvero non esiste medicamento alcuno nella natura per trattenere l’ardore giovanile, e per risolvere i problemini che possono insorgere all’interno di noi e sulla nostra epidermide.
Più che un messaggio di pessimismo e di disperazione, è un ammonimento realistico.
Non abbiamo intenzione di demolire le attività erboristiche.
I rimedi popolari meritano di rimanere al loro posto.
Non fosse altro che per ricordarci le care e bucoliche illusioni del tempo che fu.

RISPETTARE E NON STRAVOLGERE, METTERE A SUO AGIO E NON CONTRADDIRE IL CORPO UMANO

Ma chi crede troppo ai cosiddetti miracoli delle pianticelle, come il grande Maurice Messeguet, finisce sicuramente per confondersi, attribuendo alle sostanze della natura capacità guaritrici dirette che esse in realtà non hanno, e che sono invece di stretta pertinenza del sistema immunitario.
Il passo tra la fitoterapia e la farmacologia a volte è breve.
Molto più corretto parlare in termini di valore alimentare e terapeutico.
Tutte le piante e tutti i vegetali sono in questo senso validi, nella misura in cui rispettano e non stravolgono, mettono a loro agio e non contrastano il corpo umano, e nella fattispecie il sistema immunitario.

PERSONALMENTE HO SCELTO DI TENERMI IL TESTOSTERONE ED ANCHE LA VOGLIA DI YIN

Per i capelli vale lo stesso discorso.
Un vantaggio sorprendente, riservato a noi maschi soltanto, si può ottenere ad esempio facendo una cura di sostanze steroidi. Trattasi di composti ormonali caratteristici del corpo femminile.
Più mascolini e più attratti dalle donne siamo è più ci cascano i capelli, non c’è santo che tenga.
Chi ricorre a pasticche ed iniezioni di estrogeni, ovvero di sostanze femminilizzanti, in grado di contrastare l’alto livello di testosterone che ci caratterizza, può vedere risolto il suo problema, col rischio però di ritrovarsi devirilizzato tra i lady-boys o i transessuali.
Forse le donne sono troppo interessanti per essere barattate con una vanitosa ciocca di capelli.

GLI ESTROGENI VIVENTI DI YUL BRYNNER

È per quello che Yul Brynner, il calvo del cinema americano, decise di non fare alcuna cura per farseli ricrescere. E di mantenere invece nel contempo la sana abitudine del 5-per-day, che in quel caso non era lo schema alimentare di Cambridge, ma quello erotico di Manila, dove tutti i giorni si prendeva la sua quota personale di energia yin.
In altri termini, gli estrogeni li prendeva direttamente dal vivo, belli pronti e carnificati.

Valdo Vaccaro

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LETTERA 2

ESASPERATO PER COLPA DEI MEDICI

Carissimo Valdo, ti scrivo per chiederti qualche consiglio e ti ringrazio fin da ora, sperando che questa e-mail, insieme alle migliaia che ti arrivano, venga letta. Ti scrivo perché sono giunto all’esasperazione. All’esasperazione per colpa dei medici e della medicina!

DA TRE MESI HO CAMBIATO REGINE PUNTANDO AL VEGAN-CRUDISMO

Ho iniziato il mio percorso verso il veganismo circa tre mesi fa. Prima avevo un’alimentazione “varia ed equilibrata”, la classica dieta suggerita da tutti i nutrizionisti e dietologi di regime. Poi ho cominciato a seguire questa differente filosofia, leggendo le tue tesine ed incuriosendomi sempre di più. Passo dopo passo ho tolto latte e derivati, carne ed infine uova e pesce. Ora sto cercando di stabilizzarmi, per raggiungere finalmente il vegan-crudismo.

QUADRO CLINICO CRITICO SIN DALLA CULLA, CON LATTE-FORMULA E BRONCHITE ALLERGICA-ASMATICA

Il mio quadro clinico è stato problematico fin da quando ero piccolo. Innanzitutto non ho potuto usufruire del latte materno. Avevo allergie alimentari di ogni genere per quasi tutti i cibi e mi avevano diagnosticato una bronchite-allergica-asmatica.

ANTISTAMINICI, VACCINI, CORTISONI E CATENA DI MALATTIE CULMINATE CON L’ASPORTAZIONE DELL’APPENDICE

Proprio per questo sono stato curato con antistaminici, vaccini e cortisoni. Con il passare del tempo ho avuto una catena di patologie. Ittero, salmonellosi, pertosse e appendicite (asportata chirurgicamente). In ultimo mi è stata diagnosticata la sindrome di Gilbert. Un bel quadretto insomma!

DUE ANNI FA LA DERMATITE SEBORROICA

Circa due anni fa sono comparsi i primi sintomi. Chiazze rossastre-pruriginose (tendenti alla desquamazione) sul viso, localizzate principalmente sulle guance. Andando dal primo dermatologo (diagnosi “dermatite seborroica”), mi viene spiegato che è tutta colpa dell’allergia e mi vengono prescritte oltre a creme cortisoniche (Flubason) anche test delle allergie (sia inalanti che alimentari).

UN CALVARIO DI VISITE E DI CURE DERMATOLOGICHE

Da qui è partito il calvario. Vengo seguito dal dermatologo e dall’allergologo, che mi prescrive antistaminici (non uno ma ben 3 antistaminici a botta) e creme locali a base cortisonica (addirittura il Clobesol), visti gli scarsi risultati ottenuti (oltre a ricomparire sempre più velocemente. Ogni volta che le facevo “guarire”, all’atto della ricomparsa spuntavano anche su zone nuove, come avambracci, collo, fronte, labbra, contorno occhi).

PESSIMI RISULTATI E CAMBIAMENTO CLINICA

Decido allora di rivolgermi ad un altro dermatologo, che critica aspramente la diagnosi precedente. Per conferma, esegue un biopsia e la diagnosi è “dermatite atopica”, che si sviluppa prepotentemente negli stati di stress. Stress che non manca, essendo studente universitario di ingegneria, con 6 mesi l’anno sotto pressione per via degli esami.

CURE DIVERSE E RISULTATI STREPITOSI, MA SOLO IN APPARENZA

Prima sperimenta il piano-A ed elimina tutti gli antistaminici. Mi fornisce una crema cortisonica (di nuovo Flubason), creme “estetiche” e integratori alimentari. Successivamente, visti gli scarsi risultati, passa al piano-B, prescrivendomi un farmaco immunosoppressore (Neoral) con dosi iniziali di 100mg, ridotte poi col tempo. Terapia durata 4/5 mesi, risultati apparenti strepitosi.

STO TUTTORA CON LA PELLE ROVINATA

Dopo circa un anno, eccole di nuovo! Questa volta compaiono tutte insieme, sul viso e sul collo (quasi completamente ricoperti). Stanco dei già provati fallimentari rimedi, lascio sfogare la sintomatologia e la tratto con solo creme idratanti, per via della secchezza e del prurito. Noto effetti migliorativi, anche se poco duraturi.

PROBLEMA SFIANCANTE E SCORAGGIANTE

Tuttora, nonostante io abbia assunto questo nuovo tipo di alimentazione e stile di vita (abolendo interamente i farmaci), mi ritrovo con lo stesso problema, che sta diventando sfiancante e scoraggiante. Ho provato anche a non mettere nessun tipo di crema, ma non sono potuto andare oltre i due giorni, visto lo stato infiammatorio, desquamativo, pruriginoso e antiestetico, assai difficile da sopportare.

MI STO CURANDO CON CREMA-GEL A BASE DI CALENDULA IN ATTESA DI RIMEDIO DEFINITIVO

Ora utilizzo soltanto, per via orale, delle gocce (naturali) di “Ribes Nigrum” e, localmente, una crema-gel (sempre naturale) a base di calendula. Resto in attesa di una risposta, che spero mi riesca a far trovare una soluzione definitiva. Ringrazio anticipatamente, mi scuso per la scarsa capacità di sintesi e lascio a te la libertà di pubblicare la mia esperienza.
Daniele

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RISPOSTA 2

PARTENZA CRITICA E CALVARIO CONTINUATO

Ciao Daniele. A volte c’è di mezzo anche il fattore fortuna. Non sei certamente partito al meglio. Hai parlato poi di calvario e in effetti lo è stato e lo è tuttora. Ti hanno letteralmente maciullato il sistema immunitario, sia coi farmaci e i vaccini, sia con l’asportazione dell’appendice. Eppure le alternative a tutto questo esistevano certamente. Ma non sono state messe in funzione.

LA DISGRAZIATISSIMA E TESTARDA CURA DEL SINTOMO

E nessun medico che ti abbia mai dato qualche appropriato consiglio alimentare. Quando manca un minimo di spirito naturalistica e di ideologia salutista, si cade nella curomania del sintomo e in tutte queste drammatiche storie che mi arrivano in continuazione.

IL TRIONFO DELLA IATROGENIA

Se si potesse ironizzare, il titolo giusto sarebbe “Il trionfo della malattia medico-causata, detta anche iatrogena”: Per rimetterti in carreggiata serve pazienza e determinazione. Le tue ultime scelte sono quelle giuste. Ma non puoi pretendere risultati in 3 mesi, dopo aver subito avvelenamenti seriali di quella portata.Il fattore climatico non ti ha di certo aiutato da marzo a giugno.

IL CORPO NON TOLLERA SCORIE E, QUANDO SI SENTE FORTE, LE ESPELLE

Considerati pure super-impregnato di veleni. Pertanto, ad ogni miglioramento fisico, rafforzerai il tuo sistema immunitario rendendolo reattivo, riabilitandolo al suo lavoro di autopulizia interna. Dovrai accettare un ripristino salutistico accompagnato da frequenti crisi eliminative. Questo durerà fino a esaurimento delle scorie inquinanti.

RAFFORZA LA PREPARAZIONE TECNICO-IGIENISTICA E APPLICA FIDUCIOSAMENTE LE REGOLE

Studiati al meglio quanto si trova nel blog e applica con fiducia. Ovvio che in questo momento devi sopportare la funzione emuntoria e purificatrice della pelle. Punta tutto sui cibi acquosi e vitali della natura, sull’acqua salmastra, sul sole e sul movimento. Approfitta della buona stagione. Null’altro che tu possa fare. Questo è il miglior consiglio che mi sento di darti. Occorre migliorare la digestione e così facendo si dà luogo alla formazione di sangue più puro. Il tuo è un problema essenzialmente epatico-renale-intestinale. C’è spazio di miglioramento dieta, anche se già sei nella strada giusta.

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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