RECUPERO AGEVOLE E DETERMINATO DALLA CONDIZIONE DIABETICA

da 24 Gen 2017Malattie endocrine e metaboliche

LETTERA 1

TERMINATA LA LETTURA DEL LIBRO “DIABETE”

Salve Valdo stamattina ho acquistato il suo libro “Diabete”. Ho appena finito di leggerlo. Arrivo da 15 anni di trattamento con insulina. Diabete ben compensato con glicata tra 5 e 6, e 20-25 unità di insulina giornaliere. Cerco di vivere la vita consapevole, in base a ciò che penso. Avevo un obbiettivo finite le vacanze di Natale. Volevo mangiare come la società ci insegna. Il mangiare è anche un piacere.

VOGLIO GUARIRE DALLE CURE INSULINICHE

Mi sono sentita al meglio dedicandomi alle verdure e alla frutta, ma anche al formaggio e alla ricotta di nostra produzione. Rientrata dal laboratorio analisi, mi sono imbattuta in Internet nel suo libro. Ci penso un attimo, leggo la descrizione introduttiva e compro l’e-book. C’è tutto quello che mi serve. O quasi. Spero di farcela. Voglio guarire!!!

ALLATTAMENTO BIMBA DI 13 MESI E NECESSITÀ DI CARBOIDRATI

Domanda: in questo momento della mia vita sto allattando una bimba di 13 mesi. Può influire sulla richiesta di carboidrati come pasta e pane? L’allattamento risucchia parecchie energie. Ho letto di evitare ormoni, è compresa la pillola? Il ginecologo me ne ha prescritta una leggerissima con solo progesterone. Non l’ho ancora iniziata. Influirebbe sulla disintossicazione? Grazie mille per l’attenzione. Grazie anche per aver scritto il libro.
Donatella

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LETTERA 2

UN FRUTTO A MEZZA MATTINA RICHIEDE 2 O 3 UNITÀ DI INSULINA

Buongiorno Valdo. La mia dieta attuale: colazione intorno alle 8-9 del mattino con una banana schiacciata con succo di limone, olio di sesamo e di lino, mezza mela, 2 frutti a scelta in base alla stagione, semi di girasole e di zucca. Con questa colazione, quando non allatto, sto sazia fino all’ora di pranzo. Adesso che sto allattando mangio un frutto a mezza mattinata, ed esso prevede 2 o 3 unità di insulina.

LA COLAZIONE IN 3 FASI RICHIEDEREBBE 3 INIEZIONI PRIMA DI OGNI COLAZIONE

È già mia abitudine mangiare l’insalata prima dei 2 pasti principali. Posso continuare con questo tipo di colazione? O è meglio togliere l’olio e i semi oleosi nel ciclo di eliminazione? Per riuscire ad ottenere un risultato ottimale dovrei fare nel ciclo di eliminazione le 3 colazioni? Perché al momento, spero solo per adesso, mi richiederebbe 3 inezioni di insulina prima di ogni colazione.

PARE CHE LE CURE A BASE DI CORTISONE INNESCHINO IL DIABETE

Secondo chiarimento. Io arrivo da un ricovero nel 2002 per tonsillite con cura ad alti quantitativi di cortisone. 5 mesi dopo, nel febbraio 2003, diagnosi di diabete. Incontro la mia diabetologia, donna meravigliosa, che dice a mia mamma cose preoccupanti. Ogni anno dall’otorinolaringoiatra arrivano bambini curati col cortisone a cui insorge il diabete. Ma loro non ammetteranno mai questa coincidenza.

ESTRAZIONE CISTE ENDOMETRIO E PARTE OVAIO, NONCHÉ DUE PARTI CESAREI

2007 intervento estrazione ciste endometrosica e parte dell’ovaio sinistro. Cura con pillola e simulazione menopausa per 3 mesi. Settembre 2009 cesareo dopo 24 ore di travaglio. Gravidanza perfetta, diabete ben compensato, inizio parto spontaneo alla 40+4° settimana. La bambina durante il travaglio si è girata e sono finita in cesareo. Dicembre 2015 cesareo seconda figlia alla 37° settimana. Gravidanza un pochino brutta. Pesanti cause, tutto sempre contratto e curato con Spasmex. Ad agosto rompo il piede, riposo super forzato. E a novembre ripartono le contrazioni. Alla 33° settimana ricovero d’urgenza inizio travaglio bloccato con cicli continui di flebo per 3 giorni. Riposo assoluto in ospedale e iniziano le iniezioni di eparina che durano fino a gennaio.

TROPPE COSE DA SMALTIRE? VORREI NONOSTANTE TUTTO ESSERE DA BUON ESEMPIO.

Ho troppa cosa da smaltire? Ce la posso fare anche senza poter fare il digiuno??? Mia figlia di 7 anni oggi avrà la sua prima otturazione con connesso ascesso. Ha sofferto tutta la settimana. Vorrei guarire soprattutto per essere d’esempio ed evitare tutte queste sofferenze. Con questa esperienza ho trovato un libro fantastico sulla vitalità dei denti. Abbiamo eliminato il dentifricio sostituendolo con collutorio fatto di acqua e sale, spazzolino asciutto, filo interdentale. Questa e-mail è lunghissima. Spero di non annoiarla e di ricevere i suoi preziosi consigli. Dopo tanti anni di ricerche spero di aver trovato veramente la soluzione a tutti questi calvari!!! Grazie mille per l’attenzione. Saluti.
Donatella

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RISPOSTA 1-2

UN PERCORSO NIENTE AFFATTO SCORREVOLE

Ciao Donatella. Il tuo percorso è davvero una specie di calvario, ricco com’è di colpi di scena a ripetizione. Il buon esempio che ti proponi di rappresentare lo stai già dando ampiamente. Molta gente al tuo posto non ce la farebbe a mantenere la tua grinta e la tua determinazione. Ovvio che, per le diverse circostanze curative citate, non ci sono grandi commenti da fare. Occorre voltar pagina e guardare al futuro. Troppe cose da smaltire? Non credo. Potrai ricorrere a una dieta adatta dove non manchino frutta e verdura fresche e vitali.

NIENTE SCHEMI FISSI MA SOSTENIBILITÀ E PERSONALIZZAZIONE

Fare particolare attenzione a non seguire schemi fissi e prefissati. Dare precedenza al dialogo continuo col proprio corpo, alla sostenibilità oggettiva e soggettiva della dieta, alla personalizzazione della stessa in base alle proprie reali esigenze che variano in continuazione.

RECUPERO DELLA NORMALITÀ E STACCO DALL’INSULINA

L’obiettivo che ti devi porre con assoluta priorità rimane il recupero della normalità e lo stacco dall’insulina e degli altri farmaci ora assunti. Trovo interessante quanto detto dalla tua diabetologa sulle cure cortisoniche che innescano il diabete 1. Questo rende ancora più chiara la possibilità di guarire semplicemente smaltendo il cortisone assunto e depositato nel tuo corpo.

BASTA TOGLIERE I VELENI PER LIBERARSI NEL CONTEMPO DEL DIABETE

Se il cortisone provoca il diabete 1, il suo opposto, che è il non-cortisone o il cortisone-residuo-in-espulsione, deve per forza provocare il non-diabete 1. La logica è stringente e non può sbagliare. Se poi pensi che, in aggiunta a questo, nel tuo organismo c’è 3 volte più insulina che nel corpo di una persona non-diabetica, hai abbondanti motivi per credere fermamente nel tuo recupero totale.

OCCORRE ARMARSI DI CORAGGIO E RIDURRE PROGRESSIVAMENTE L’INSULINA

Quanto alla tua colazione fruttariana la puoi certamente unificare, evitando le 3 unità di insulina moltiplicate per 3 che appaiono come una specie di beffa ai danni delle nostre strategie anti-diabete. Ricordati che non devi seguire il trend della maggioranza, dove la frutta viene demonizzata immeritatamente. In altre parole ricordati di mettere in atto la politica degli punteggi insulinici e dei valori Orac che contano assai di più degli indici glicemici. Mi chiedo come mai i diabetologi non prescrivano le iniezioni di insulina in concomitanza con l’assunzione di bistecche e di salumi.

EVITARE GLI ZUCCHERI COMMERCIALI ED EVITARE I GRASSI

Lo scarico di zucchero nelle urine rappresenta tutto sommato un processo logico, una previdenza e una difesa da parte dell’organismo. Assai meno logica invece la soppressione di tale difesa con l’aiuto del farmaco insulinico. La sola azione possibile consiste nel normalizzare direttamente la causa vera del disordine glicemico, togliendo gli zuccheri, togliendo i canditi e i carboidrati semplici che sono come la dinamite, alti in calorie e causatori di sbalzi inclusivi di ipoglicemia, nonché induttori di fame. I dolci contengono 6 volte le calorie di una patata bollita e otto volte le calorie di una mela cruda, pur essendo vuoti di qualsiasi valore nutrizionale. Il vero nemico rimane il sangue grasso che impedisce la normale azione insulina del corpo. Il vero nemico rimane la proteina animale e il grasso animale che innalzano pericolosamente il punteggio insulinico ed aggravano la condizione lipidica dell’organismo.

DIETA SOBRIA E NUTRIENTE ADATTA ALLA CONDIZIONE DIABETICA

Una dieta vegan-crudista tendenziale inclusiva di minestre di verdure, con succo di sedano, con sidro di mele, topinambur, tarassaco, mirtilli, frutti di bosco, mele, pere, ananas, melograno, okra, lupini, papaia, mangostin, leichi, fagiolini, fagioli, avocado, zucchine, asparagi, avena, cavolo, cicoria, crescione, fagiolo, lattuga, oliva, patata, è quanto di meglio si possa suggerire.

IL DIABETE COLPISCE DETERMINATI GRUPPI DI PERSONE E NE RISPARMIA ALTRI

Le vittime del diabete si annoverano tra chi ha subito cure farmacologiche aberranti, tipo il cortisone, tipo i vari vaccini dell’infanzia, tra chi non ha usufruito i vantaggi del latte materno, tra le persone che abusano a tavola, tra quelle che non godono dei benefici dell’aria pura respirata correttamente, tra quelle che non fanno movimento, non trasudano e non assorbono raggi solari, tra quelle che subiscono traumi emotivi e stress a ripetizione. Fra la gente di campagna o di montagna, tra le popolazioni che vivono tutti i giorni all’aria pura traspirando molto e optando per una alimentazione frugale, digeribile e possibilmente innocente, il diabete è una patologia piuttosto rara.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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