SALVEZZA DAI RENI POLICISTICI E DALLA DRAMMATICA DIALISI

da 9 Mar 2012Insufficienza renale e dialisi

LETTERA

DIALISI DA 4 ANNI, FIGLIO E NIPOTINI CON PROBLEMI RENALI

Ciao Valdo, grazie per l’invio delle tue tesine. Con dispiacere leggo molte notizie riguardanti tanti casi. Nel mio personale, sono affetta da reni policistici, come del resto mio figlio e i miei due nipotini di 18 mesi e tre anni. Al momento solo io sono in dialisi. Faccio dialisi da quattro anni. Secondo i medici dovrei fare 3 dialisi di quattro ore a settimana.

QUESTA E’ UNA VITA D’INFERNO

Ancora a oggi riesco a fare due dialisi soltanto. Quanti sacrifici! Non puoi bere altrimenti porti troppo peso, e devi pure mangiare poco. Medicinali a non finire. Fosforo alto, paratormone alto e altre cose del genere. Devo dirti che, all’inizio, l’avevo presa con rassegnazione. Ma adesso il tutto mi pesa molto. Sono stanca e arrabbiata con la vita.

INVENTACI QUALCHE APPIGLIO NON ILLUSORIO IN CUI CREDERE

Se hai qualche novità per aiutarmi a risolvere in modi diversi questa malattia, e anche parlando di questo problema, darai a me e a tanti una mano. Non é facile dipendere da una macchina. Ti ringrazio di tutto. Giovanna

*****

RISPOSTA

Ciao Giovanna, ti capisco benissimo, anche se devo dire che non ho affatto trascurato la problematica renale. Ho nel blog una ventina almeno di tesine sull’argomento, e l’ultima, particolarmente importante, datata 26/2/12, dal titolo “Creatinina alta e forti dolori al fianco destro“. Col rischio di ripetere qualcosa, vedrò di andare più a fondo nelle cause e nelle possibilità di risolvere in modo naturale questo dramma che sconvolge la vita di troppa gente In Italia e nel mondo intero.

COS’E’ IL SISTEMA RENALE

Lo definirei personalmente come il vero banco di prova del nostro sistema idrico. Siccome siamo fatti del 70% e oltre di acqua, i reni diventano la chiave di volta della salute corporale umana. Trattasi dopotutto di un paio di ghiandolette all’apparenza modeste, anche se investite d importanti compiti quali la rimozione dal sangue delle scorie azotate tipo l’urea, e i vari sali in sovrabbondanza.

DESCRIZIONE DEL SINGOLO RENE

Ciascun rene è lungo 10 cm e largo 6, con spessore di 4 cm soltanto. Sta dietro l’addome e sotto il diaframma. Il sangue arriva attraverso l’arteria renale e va attraverso la vena renale. Trova sostegno e supporto nel grasso e nel sistema connettivo, consistente di un midollo interno e di una corteccia renale esterna.

LA FUNZIONALITÀ RENALE

I reni producono ed eliminano urina attraverso un complesso processo di filtrazione e di riassorbimento, condotto grazie ad attivissime unità anatomico-funzionali chiamate nefroni, costituite dal glomerulo, dalla capsula di Bowman, dal tubulo contorto di prim’ordine, dall’ansa di Henle, dal tubulo contorto di secondo ordine. In queste unità si forma l’urina. Queste cellule renali si chiamano nefroni, e sono dei tubicini che filtrano il sangue sotto pressione, riassorbendo acqua e altre sostanze utili.

DUE MILIONI DI NEFRONI CHE SI SOBBARCANO UN ENORME LAVORO

I due reni contengono 2 milioni di nefroni e ricevono tra 1000 e 2000 litri di sangue al giorno, lavorando 150-200 litri di materiale filtrato, rilasciando circa 1,5 litri di urina al giorno. Una persona su 10 al mondo soffre di danni renali e vive malissimo. In Italia una persona su 800 è affetta da una disgrazia chiamata rene policistico, glomerulite, glomerulonefrite o male di Bright (dal medico inglese Richard Bright, 1789-1858, che descrisse per primo i sintomi della nefrite cronica parenchimatosa).

IL SOLITO RIFUGIARSI NEL COMODO ALIBI DELLA GENETICA

Non riuscendo a trovare migliori spiegazioni, la medicina ha deciso di dare una collocazione genetica alla malattia, chiamandola con la sigla ADPKD (Autosomal Dominant Polysystic Kidney Disease), un modo come un altro per lavarsi le mani e scaricare il barile su una genetica che è poi in totale crisi, avendo ammesso di aver sbagliato tutto negli ultimi 50 anni, per cui non esistono geni fissi, Dna scontati ed immobili, ma situazioni genetiche in continua evoluzione per le molteplici interferenze dell’ambiente, e quindi dei comportamenti, dell’alimentazione, dei veleni e soprattutto dei trattamenti medici subiti.

ERRORI ABOMINEVOLI DI MEDICI E NUTRIZIONISTI, ALTRO CHE GENETICA, ALTRO CHE VIRUS E BATTERI

Quindi tutto da rifare e tutto da rivedere. Non più ADPKD e boiate del genere, ma malattie tossiche (ecografare i carrelli-spesa e non i reni) e malattie iatrogene (controllare i vaccini, le aspirine e le tachipirine). Non più insufficienza aggressiva di tipo-1, con mutazione del gene PKD1 e insufficienza progressiva di tipo-2, con mutazione del gene PKD2, ma geni che mutano per errori marchiani ed abominevoli dei medici, dei nutrizionisti e della gente mal diretta e male-informata.

SI DEVE GUARDARE OLTRE AL PROPRIO NASO, PER CAPIRCI QUALCOSA

Chiaro Giovanna che nel caso tuo, con figlio e nipotini affetti da rene policistico, tutto lascerebbe supporre che hanno ragione i medici e che la malattia è genetica e quindi disgraziata ed inguaribile, mandata da Belzebù, definibile pure criptogenetica o idiopatica, per cui sono autorizzati a spaventare e deprimere la gente, a spaventarla e a tentarle tutte, dialisi inclusa e soprattutto trapianto renale incluso.

LE MALATTIE POSSONO ARRIVARE ANCHE DA ANTE-NASCITA, MA SEMPRE ALL’INTERNO DELLA LOGICA CAUSA-EFFETTO

Andiamoci piano. La radice di molte malattie va alla nascita ed anche a prima, come riconosce lo stesso Shelton. Ma la legge di causa ed effetto non va in vacanza nemmeno in questo caso. Se la colpa sta nella carne, nello zucchero, nel sale e nei vaccini, questo vale sia per la vita presente che per le abitudini familiari del passato. Ogni famiglia ha pertanto determinate tendenze e propensioni in base a quelle che erano per decenni e a volte secoli le proprie abitudini e le proprie convinzioni.

DA DOVE ARRIVANO LE CISTI E PERCHÈ?

Cosa succede mai ai reni perché diventino policistici? La parola stessa lo dice. Si creano delle piccole cisti su entrambi i reni. Cisti che con l’andare del tempo aumentano di numero e di dimensioni. Cisti che, sostituendosi ai nefroni e al tessuto funzionale determinano una crescente insufficienza renale, che diventa quasi totale nel 50% dei pazienti affetti da IRC, ovvero da insufficienza renale cronica. Da aggiungere poi che parliamo di malattia sistemica, che coinvolge inevitabilmente altri organi come fegato, pancreas, milza e sistema cardiovascolare.

LE CISTI DERIVANO DA IMPREGNAZIONE TOSSICA

Le cisti si sviluppano a livello renale, epatico, pancreatico, sessuale e intestinale, e sono sintomi di precise intossicazioni interne che il sistema immunitario trasforma in ricettacoli di veleno chiamati cisti. Il 30% dei pazienti affetti da IRC presenta cisti epatiche, alla milza, al pancreas e alla cistifellea, con impedimenti al deflusso della bile.

QUALI I SINTOMI DI MALATTIA RENALE?

I sintomi sono precisi. Si parla di sete insistente, di mancanza di appetito, di gonfiori alle mani e ai piedi, di dolori all’inguine e allo stomaco, segnalatori di disordine renale. Si parla di dolori lombari alla bassa schiena o ai fianchi. Si parla di ematuria, ovvero di sangue nelle urine per rottura di qualche ciste. Si parla di ipertensione arteriosa. Si parla di nausea e vomito. Si parla di urine scarse, torbide e colore rosso cupo (anziché acquose trasparenti o giallo paglierino). Le irritazioni hanno come causa comune la presenza nel sangue di sostanze estranee introdotte con nutrizione sballata per via nasale, orale e cutanea.

ECCOLE RIVELATE PER L’ENNESIMA VOLTA LE CAUSE PRECISE DEL MISFATTO

Respirare aria viziata e corrotta aumenta il lavoro dei reni. Ingerire prodotti animali impedisce la funzionalità renale. Ostacolare la ventilazione della pelle con biancheria intima superaderente obbliga i reni a maggiore lavoro. Mantenere un surriscaldamento intestinale, con congestione sanguigna ventrale e anemia periferica della pelle, togli funzionalità al sistema cutaneo e scarica lavoro su quello renale. Le putrefazioni intestinali e la stitichezza debilitano ed esauriscono la potenzialità renale.

LA STRAORDINARIA IMPORTANZA DELLA PELLE

I rimedi ai drammi renali esistono eccome, e funzionano anche. Non sono cose illusorie ma cosa provate e sperimentate. Chiaro che la funzione eliminatrice della pelle è di fondamentale importanza, al punto che la pelle viene definita eccellente organo emuntorio e secondo rene. Ma la gente, anziché conoscere se stessa, rispettando religiosamente la propria pelle, conosce a memoria dove e come sporcarsi la buccia esteriore, andando a rovinarsi l’epidermide con tattoo e banalità del genere, anziché prendere il sole, traspirare, fare intensa attività aerobica.

LA RISOLUZIONE DELLE NEFRITI COL SISTEMA IGIENISTICO-NATURALE

Il trattamento igienistico delle insufficienze renali e dei reni policistici esiste e passa attraverso:

  • Purificazione del sangue (con normalizzazione dei processi digestivi), e quindi sangue fluido e facilità natiurale alla diuresi, che è il contrario della ritenzione idrica tipica dei mangiatori di cadaveri.
  • Respirare aria pura sia di giorno che di notte (vedi finestre mai tappate)
  • Consumare alimenti di natura esclusivamente vegetale, frutta in primis e verdure crude a completamento, inclusi tuberi e semini, stando attenti ai condimenti, e minimizzando il sale.
  • Zero carni, zero formaggi cotti, zero frutti di mare, zero crostacei, zero pesce, zero caffè e the, zero brodi animali, zero droghe e spezie, zero birre-vini-liquori, zero cole e bibite gassate, zero patatine, zero McDonald’s, zero vaccini, zero farmaci (specie aspirine, tachipirine e sulfamidici), zero merendine, dolcetti e cioccolatini.

FISSARE LA PIATTAFORMA DI SALVEZZA, L’OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE, E DARSI DA FARE PER RAGGIUNGERLO

Cosa mangiare dunque? Cosa deve fare chi è in condizioni critiche? Occorre rimboccarsi le maniche e andare progressivamente verso la normalità. Verso una piattaforma di salvezza che esiste, che non è un miraggio nel deserto. Occorre andarci per gradi e secondo le proprie possibilità, migliorando giorno per giorno, resistendo ai dubbi, agli scoraggiamenti interni ed esterni, ai fastidi eliminativi. Occorre crederci insomma. Non come atto di fideismo cieco, ma per convinzione acquisita mediante uso del cervello, del cuore e dell’anima, perché siamo composti da tutte queste qualità.

UN ESEMPIO DI STRATEGIA ALIMENTARE

Si parte con una dieta fruttariana di due o tre giorni, basata su mele, pere, arance, mirtilli, fragole, uva, albicocche, pesche, anguria, melone, o anche su centrifugati di carote-sedano-ananas (o mele), o di bietole, topinambur, sedani, patate dolci, o di rape-aloe-mele. Si aggiunge via via mezzo chilo al giorno di verdure crude, condite in pinzimonio, con olio extravergine e poco sale. Dieci giorni dopo si inseriscono anche dei piatti di compromesso tipo minestroni di verdure, con patate e i vari cereali. E si va avanti n quel modo, che è poi quella formula che ho racchiuso nel Vitto Valdiano. Il ricorso al digiuno rappresenta una accelerazione del guarire, ma per condurre un digiuno occorre essere in condizioni accettabili e liberi da ogni schiavitù farmacologica.

FARE RICORSO A ERBE E RADICI

In aggiunta a questo si ricorre a tutte le erbe e le radici amiche della diuresi, tipo tarassaco, acetosa, malva, piantaggine, selene, pungitopo (germogli giovani), sambuco, ortica, salvia, sedano, sedano-rapa, prezzemolo, equiseto, carciofo, patata, carota, topinambur, fitolacca. In più ci si arma di cultura igienistica, di saldezza mentale, di determinazione e di voglia di guarire senza demordere e senza farsi condizionare da pensieri negativi.

CURE MEDICHE TUITTE RIVOLTE ALLA DIALISI E AL TRAPIANTO RENALE

Esiste ovviamente anche la cura medica. Quella che parte dal presupposto che la malattia non sia guaribile, soprattutto se l’insufficienza renale da acuta è diventata cronica, magari per colpa delle sue diete alto-proteiche e delle sue vaccinazioni sballanti, a base di alluminio, di nickel e di mercurio. Quella che continua persino a credere che ci siano cause batterico-virali (e non presenze di batteri e virus, conseguenti alla intossicazione e non causative della stessa).

FALLIMENTO RENALE E ACCUMULAZIONE DI VELENI

Ricordiamo a questo punto la funzione dei reni, che è per tutti, medici e igienisti, quella di ripulire il sangue, rimuovere gli eccessi di liquido, rimuovere i minerali in eccesso, espellere le scorie e i rifiuti, produrre ormoni o neurotrasmettitori con le ghiandole surrenali. Nel caso di IRC (insufficienza renale cronica), le pericolose sostanze da scartare non vanno fuori e si accumulano del sangue, la pressione ematica tende ad aumentare, l’organismo non produce abbastanza eritropoietina per la sintesi dei globuli rossi. A questo punto si rende necessaria e urgente per i medici il ricorso alla dialisi, trattamento sostitutivo in grado di rimpiazzare la funzionalità renale, al posto dei reni mal funzionanti.

COSA PRESCRIVE IN SINTESI LA MEDICINA NEFRITICA UFFICIALE?

  • Alimentazione alto-proteica, con carne, pesce, formaggio, uova, e tutto il resto (l’esatto contrario delle disposizione igienistiche, e questo fa capire che non ci sono dubbi e che qualcuno è davvero da manicomio, o noi igienisti, o loro i medici. Ognuno faccia le sue considerazioni e le sue scelte.
  • Uso di antibiotici, e siamo al colmo.
  • Dialisi, ossia uso di una macchina chiamata anche rene artificiale, che serve a monitorare il flusso sanguigno, a depurare il sangue dalle scorie organiche, a monitorare la pressione delle arterie e il tasso di rimozione dei liquidi dall’organismo.
  • Trapianto renale, visto come soluzione principe e di lusso, mentre le cose non stanno assolutamente in quei termini.
  • Gli ultimissimi studi parlano di una proteina identificata col nome di Mtor, supposta accompagnatrice-causatrice di problemi renali, e di un farmaco chiamato rapamicina, capace di intervenire sulla proteina stessa. Più un tentativo di far vedere che si tenta di fare qualcosa, che un reale avvicinamento alla verità e alla soluzione reale del problema.

PREVENZIONI VACCINATORIE E SOPPRESSIONI FARMACOLOGICHE SONO CAUSA DI BLOCCO RENALE

Ma torniamo a noi. Shelton ha le idee chiare sulla eziogenesi delle malattie renali. Le ha chiare grazie a 40 anni di esperienza in mezzo ai bambini americani. Si dà il caso che i bambini vaccinati contro la scarlattina sviluppino la malattia di Bright o la glomerulo nefrite, nel 10-20% dei casi. Si dà il caso che ogni intervento contro il morbillo, ogni vaccinazione antinfluenzale, ogni abbassamento arbitrario della febbre, ogni tachipirina, ogni soppressione maldestra ed abusiva di sintomi, comportino similmente danni al sistema renale. Queste cose non vengono nemmeno citate, nei vari blog medici e filo-medici.

LA CARNE È QUANTO DI PEGGIO SI POSSA DARE AI SANI, MA NEL CASO DI MALATTIE RENALI ESSA È DAVVERO UN ATTENTATO E UNA ROVINA

Le malattie renali sono prevalenti in paesi ad alto consumo di proteine e di grassi, di pasticche contro il mal di testa e di farmaci analgesici. Dire che la carne fa male è già un complimento. In realtà, la carne, e il particolare quella cotta, è la peggiore delle sostanze che un uomo può usare per demolire il suo corpo. Le implicazioni della carne con le malattie renali sono ben note da diversi secoli. La costipazione, che è la norma nelle diete occidentali, è causa di ulteriore sovraccarico renale, visto che le tossine assorbite dal colon devono essere pure eliminate per via renale.

IL PROBLEMA RIMANE QUELLO DELLA VISCOSITÀ DEL SANGUE

Nelle sue ricerche sulla viscosità del sangue, il dr Dintenfas dichiara che “L’aumentata concentrazione di globuli rossi e di proteine porta notoriamente al blocco renale”. Il fallimento renale avviene anche grazie all’uso sistematico di tossine cibarie, tipo il pepe e la mostarda. Il dr Mackenzie Walser, medico della John Hopkins Clinic, ha sviluppato una dieta per nefritici, che azzera praticamente tutte le scorie tossiche (da The Health Revolution”, di Ross Horne).

BASTA UNA FUNZIONALITÀ RESIDUA DEL 2% PER EVITARE LA DIALISI RENALE, CONTRARIAMENTE ALLE IDEE CUPE E DISPERANTI DELLA MEDICINA

Praticamente tutti i cibi proteici vengono eliminati e rimpiazzati da vegetali crudi e da frutta. Le proteine vengono supplementare con derivativi sintetici e aminoacidi chiamati cheto-acidi. Il dr Walser crede che la dialisi renale possa essere evitata, a patto che esista una funzionalità minima del 2%, da parte del sistema renale. La carne non produce soltanto il rene policistico, ma anche tutti i calcoli che sono composti da acido ossalico, calcio, urati causati da eccessi di acido urico circolante. Chiaro che, con le diete mediche iper-proteiche, nessun diabetico mai guarirà dal diabete e nessun nefritico mai guarirà dall’insufficienza renale. Ognuno usi il cervello e tragga le sue conclusioni.

TESINE ALLEGATE

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

4 Commenti

  1. Unknown

    Molto interessante e confortante per chi soffre di reni e ha lo spauracchio della dialisi

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    • Unknown

      Interessante,ma per avere una dieta personalizzata cosa dovrei fare?ho i reni policistici.c e una dieta da seguire?

      Rispondi
    • pantera7526

      Interessante,ma per avere una dieta personalizzata cosa dovrei fare?ho i reni policistici.c e una dieta da seguire?

      Rispondi
  2. graziella scortecci

    Mio marito ha i reni policistici, ha seguito per quattro anni una dieta senza proteine animali, il risultato è stato che ha aumentato a dismisura il potassio (molto pericoloso per il cuore) e adesso ha dovuto reintrodurre carne e pesce e limitare le verdure e la frutta.
    Esiste signor Vaccaro un modo di essere vegani e non aumentare il potassio? Se qualcuno vuole fornirmi soluzioni, ringrazio.

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