SCOTTATURE E PIGMENTAZIONI SOLARI

da 14 Lug 2013Dermatopatie

LETTERA

FINALMENTE FRUTTA IN ABBONDANZA

Caro Valdo, Sono finalmente partita per il Messico, inizialmente adottando un’alimentazione di tipo vegetariano flessibile (con un paio di scappatelle di pesce). Dopo una diarrea persistente, ho dovuto convertirmi completamente al veganismo. Ho eliminato anche il caffè e le bevande pastorizzate. Tuttora mi sto nutrendo di sola frutta e noci (perché questo è ciò che ho trovato fino ad ora).

UN SUCCO D’ARANCIA, UN’INSALATONA,  NOCI E POP-CORN, E SONO A POSTO PER TUTTO IL GIORNO

Con sto caldo, la fame non abbonda e con un’insalata di frutta e un succo naturale di arancia, di solito, sto a posto tutto il giorno. Un po’ di noci, pistacchi, pop-corn e semi di zucca per completare. Chissà che anche la mia malaria immaginaria non vada nel dimenticatoio.

NON RITROVO LE TESINE SULLE SCOTTATURE SOLARI E SUI NEI

Ti scrivo nuovamente poiché non sono riuscita a trovare una tua tesina dedicata interamente al sole e alle scottature solari. Come avvengono? E perché? Come facciamo ad evitarle, senza l’uso di creme solari? E chi ha la pelle chiarissima, come fa? Perché dopo una scottatura, ci riempiamo di nei?

DA PICCOLA ERO SCURA COME UNA MULATTA, E NON C’ERANO PROBLEMI

Mi spiego meglio. Quando ero più piccola e fino a qualche anno fa, d’estate andavo al mare e stavo sotto il sole, senza alcuna crema protettiva e senza mai scottarmi. Avevo la pelle scura come la cioccolata (al naturale, anche prima della tintarella). Post tintarella, diventavo praticamente mulatta.

POI HO EVIDENTEMENTE SONO ANDATA OLTRE I LIMITI

Poi, ho esagerato per diversi anni consecutivi, stando sotto il sole per giornate intere, dalle 6 della mattina alle 8 di sera, tutti i giorni e senza pausa, desiderando la tintarella rapida. Andavo in vacanza alle Hawaii e in Croazia, località dove il sole è molto piu’ aggressivo, senza usare creme e commettendo lo stesso errore in termini di esagerazione quantitativa.

SPELLATURE E NUOVI NEI, PRIMA DI FINIRE A LONDRA E DIVENTARE BIANCA ED IPERSENSIBILE

Di punto in bianco mi sono ritrovata con delle bruciature micidiali con effetti durati diversi anni, tipo spellature e una miriade di nuovi nei. Ora la mia pelle, oltre ad essere bianca come la neve, è divenuta ipersensibile. Poche ore al sole e divento un’aragosta, anche con tanto di creme solari. Non mi azzardo a non metterle, per la paura atroce che ho di scottarmi. C’è anche da dire che ho vissuto a Londra negli ultimi 4 anni.

COME MAI QUESTA TRASFORMAZIONE?

Mi potresti spiegare come sia successo tutto questo? Sono sempre stata carnivora, sia prima che dopo. C’è un modo per cui io riesca a smettere di scottarmi? Posso mirare a tornare indietro nel tempo, quando la mia pelle era scura ed invincibile o ormai il danno è fatto? La pigmentazione può ridivenire scura e la mia pelle forte e meno sensibile? Se sì, come? Ti ringrazio di cuore. E non darmi addosso anche questa volta, dai.
Alessandra

*****

RISPOSTA

COMPLIMENTI PER I PROGRESSI IN CORSO

Ciao Alessandra. Vedo che stai diventando più brava del solito. Vegan-crudista o quasi, anche se più per necessità che per autentica e determinata scelta. Sta a vedere che ci prenderai gusto e scoprirai aspetti inattesi ed entusiasmanti, per cui finirò di punzecchiarti. Passo subito alla questione principale, ossia al sole, ai suoi indiscutibili vantaggi e ai suoi eventuali svantaggi, ammesso che ce ne siano davvero.

SI PARLA E STRAPARLA DI MELANOCITI MALIGNI, E SI GUARDA VERSO L’ALTO CON SPESSE LENTI ANTISOLARI

Dal 1960 ad oggi, in Italia come in tutto il mondo, è stato registrato un incremento del 5-7% dei tumori della pelle, ed in particolare del melanoma cutaneo. Dati recenti indicano che allo stato attuale, questo tumore maligno della pelle colpisce circa 6-7 persone ogni 100.000.

LA MEDICINA SI ATTRIBUISCE PURE TECNICHE SALVA-VITA NEI MELANOMI

A fronte di questa situazione allarmante, tuttavia, si registra anche un aumento della sopravvivenza media dei soggetti colpiti da melanoma, grazie ad una diagnosi più tempestiva ottenuta attraverso l’aumento dell’informazione mirata e grazie al contributo dei medici di medicina generale (medici di famiglia) e della popolazione.

INNOCENTI GRANULI ESTERNI TRASFORMATI IN MOSTRUOSI NEOFORMAZIONI MALIGNE

Questo è quanto dicono le annotazioni mediche ufficiali. E non confessano invece che quelle sono state semplici e banali asportazioni di materiale innocente, visto che i nei si possono estirpare col bisturi, con l’elettrocoagulazione e col laser senza problemi di sorta e senza recidive, trattandosi di punti esterni e terminali.

DEMONIZZAZIONE ASSURDA DEL SOLE

Come al solito però, la medicina e la dermatologia in particolare, amano magnificare le proprie imprese e il proprio ruolo. Amano mantenere la popolazione sul chi va là e partono subito in quarta a demonizzare il sole. Questo vale per qualsiasi tipo di manifestazione visiva sulla pelle, tipo eruzioni, herpes, edemi, macchie di vario colore, vitiligine, nei, angiomi e melanomi cutanei. Mai nessun medico che si soffermi sulla pelle e ne descriva in dettaglio le funzioni depurative ed escretive in assistenza ai reni malmessi di una popolazione, più che mai impregnata di veleni carnei, caseinici, caffeinici e farmaceutici.

SOTTOVALUTAZIONE DELLO STATO PIETOSO DELLA GENTE, INDEBOLITA, IMPREGNATA E IMMUNOSOPPRESSA

Mai nessun medico che spieghi l’alto contenuto di materiale tossico accumulato nei tessuti sottocutanei, e sollecitato a fuoriuscire e manifestarsi dalla fantastica azione solare, rafforzativa dell’intero organismo e delle funzioni immunitarie-linfatiche in particolare. Il sole provoca una accelerazione depurativa che si trasforma magari anche in inestetismi fastidiosi, ma ci salva nel contempo da guai peggiori, e mette in condizione la pelle di fare assai meglio il suo lavoro emuntorio ed eliminativo.

L’INSANA ABITUDINE MEDICA A SCARICARE IL BARILE

La medicina, non si sa per tacita scelta o per banale abitudine a travisare il significato delle cose osservate, continua a prendere granchi clamorosi. Assai comodo giustificare le proprie colpe iatrogene e le proprie diete alto-proteiche e qualunquistiche, e scaricare il barile altrove. Lo fa coi microrganismi, accusati di tutto e di più, lo fa con le allergie accusate di tutto e di più, lo fa col sistema immunitario demonizzato in tutte le salse, e lo fa ingenerosamente pure col sole, grande distributore di salute e di energia. Lo fa insomma con chiunque non abbia modo di difendersi da tali ignominiose accuse e di mandare la medicina stessa a quel paese, in pensione irreversibile, onde evitarle di fare altri danni contro l’umanità.

I NEI SONO INNOCENTI, I MEDICI NO

I nevi, comunemente denominati nei, non rappresentano nella maggior parte dei casi, un vero e proprio pericolo. Si tratta dopotutto di proliferazioni benigne all’interno della cute, di aggregati di cellule (i melanociti) che contengono un pigmento nero, la melanina, la cui densità e distribuzione conferisce loro il caratteristico colore.

DIRE ANGIOMA E NEO FA MOLTA DIFFERENZA

Tutti i nei sono semplici accumuli di granuli di pigmento, una specie di superproduzione del materiale sebaceo e pigmentante che porta alla comune peluria. Angiomi, in paroloni medici, più per spaventare che per altro. Angioma” è un termine improprio usato per indicare la maggior parte delle disfunzioni vascolari dermatologiche, che comprendono sia le malformazioni, sia i tumori vascolari.

GUARDIAMO PIUTTOSTO AL FEGATO

Per angioma, comunemente, s’intende un tumore benigno che si manifesta nei piccoli vasi sanguigni. Questi tumori possono essere localizzati ovunque nel corpo, ma non sono quasi mai considerati pericolosi. Talvolta, però, l’angioma nasconde disturbi ben più seri, come ad esempio la cirrosi epatica.
Quello sì che è un problema. Importante dunque stare attenti con i cibi grassi, le proteine animali, gli alcolici, i nervini, gli integratori, i cibi stracotti, e tutte le sostanze che danneggiano fegato, cistifellea, milza e sistema renale.

DISTRIBUZIONE DEI NEVI SULLA CUTE

I nevi possono essere localizzati in qualsiasi parte del corpo, sulla cute, sulle semimucose e mucose (labbra e cavo orale, genitali esterni, regione perianale), sulla congiuntiva (parte interna delle palpebre) e persino sulla sclera (parte bianca dell’occhio). Alcuni sono presenti sin dalla nascita (10-15%), i più però, compaiono entro i primi anni di vita. È possibile, tuttavia, la comparsa di nei anche in età adulta, fino a circa trent’anni di età. Il numero dei nevi dipende sia da fattori ereditari sia dalle esposizioni alle radiazioni solari. Ogni individuo ne ha in media 20-30, e fino ad un numero di circa 50 rientrano nella norma.

IPERMELANOSI CON MACCHIE SUL VISO E SUGLI AVAMBRACCI

Il melasma, tanto per fare un esempio, viene definito come una ipermelanosi acquisita che si sviluppa lentamente e simmetricamente sul viso e sulle parti più esposte al sole, come gli avambracci. Trattasi di uno dei più diffusi inestetismi del volto, con macchie o chiazze brune, marrone-grigiastro, che colpiscono in prevalenza il sesso femminile, e sono dovute a iperattività dei melanociti, le cellule che producono melanina, il pigmento bruno-nerastro presente nell’epidermide, nei peli, nei capelli e nella retina.

LE CAUSE DEL MELASMA

Il fenomeno è spesso associato alla gravidanza, durante la quale l’ipofisi produce in maggior misura uno specifico ormone iperpigmentante, l’MSH o melanocyte stimulating hormone. Altre cause possono essere l’uso di contraccettivi orali, i trattamenti con dietilstilbestriolo (contro il cancro alla prostata), le disfunzioni ormonali (ghiandole surrenali), le disfunzioni ovariche. Pare che l’uso di sostanze chimiche nelle creme e nei profumi sia pure implicato in questo tipo di chiazze.

INEFFICACIA DEI RIMEDI ATTUALMENTE IN USO

La medicina ha da tempo issato bandiera bianca, classificando il melasma tra le malattie idiopatiche (esistenti di per sé, senza alcuna origine particolare) o tra quelle autoimmuni (eccesso di azione immunitaria), anche se esistono dermatologi che tentano con risultati non sempre convincenti di attenuare almeno il fenomeno (vedi uso di laser, oppure di trattamenti antipigmentanti costosi, tipo quelli con le creme americane chiamate Triluma).

IL SOLE NON VA MAI DEMONIZZATO

Demonizzare i raggi solari non ha alcun senso. Il sole è amico di tutti e fa sempre bene all’organismo umano. Se fosse davvero sua la colpa, non esisterebbe gente abbronzata e priva nel contempo di melasma. Il discorso ha senso anche per le altre macchie, per la vitiligine, per l’acne e per qualsiasi inestetismo cutaneo, persino per le eruzioni esantematiche (morbillo, Il sole porta a galla gli umori carichi di scorie da espellere

OGNUNO DEVE PERSONALIZZARE IL PROPRIO ASSORBIMENTO SOLARE

Vale piuttosto il concetto secondo cui la nostra pelle riflette fedelmente le condizioni pure o impure del nostro intestino, del nostro fegato e del nostro sangue, e le condizioni equilibrate o imperfette del nostro sistema ormonale. In ogni caso sarà conveniente per chi non è preparato, prendere il sole con prudenza, usando un capellino protettivo ed evitando l’esposizione nelle ore in cui il sole picchia di più, cose sulle quali serve il buon senso. Un po’ come nell’alimentazione, dove anche il miglior cibo diventa tossico se preso in eccesso.

IL SOLE NON FA BENE AI MANGIATORI DI CARNE

Il sole non è comunque adatto ai mangiatori di carne. Più bistecche e prosciutti uno mangia e più improperi manda alla bella stagione e al caldo che lo mettono al tappeto. Il sole viene apprezzato ed anche sopportato assai meglio dai vegani. Non a caso, per favorire una buona abbronzatura si consiglia di consumare più ortaggi, più carote tritate o grattugiate giornaliere, insalate verdi condite con molto limone, pomodoro crudo. Sempre senza dimenticare i flavonoidi viola tipo mirtilli, more, uva, fichi.

IL TUO CASO PERSONALE È ASSAI SIGNIFICATIVO

Il tuo caso personale, cara Alessandra, è significativo. Fin quando eri ragazzina, sorretta pertanto da forte potenza immunitaria come tutti i giovanissimi, riuscivi a smaltire le tossine e a mantenere la pelle abbronzata senza problemi. Non appena hai cominciato a perdere colpi in termini di potenza immunitaria, ed anche ad accumulare tossine di troppo nel tuo corpo,  la pelle si è ribellata e ti ha mandato i suoi bei segnali spellandosi, producendo più nei e ribellandosi al sole. Colpa dunque non del sole ma della tua tossiemia interna. E magari anche di un menu più sostanzioso e più carnivoro adottato negli anni di sviluppo più intensivo.

IMPORTANZA BASILARE DELLE CONDIZIONI INTERNE

Un fegato sano, un sistema renale efficiente, un colon libero e simbiotico, un sistema endocrino equilibrato, sono tutte condizioni basilari per contrastare tutte le dermatiti, incluso il melasma.
Dette condizioni non arrivano a caso ma grazie a un’impostazione virtuosa e sana della propria vita, con esercizi aerobici e respiratori, con riposo quando serve, con una dieta vegana rigorosa e ricca di frutta e di crudità, dove non manchino le carote, le bietole, il tarassaco, la malva, le ortiche, il crescione.

RIMEDI NATURALI ESTERNI

Sottoposta a raggi solari intensi e diretti la pelle si protegge al meglio senza niente, oppure con un filo dio olio di germe di grano, di oli vegetali, o con una spalmata di avocado. Per quanto concerne la cura esterna della pelle, si sconsigliano le creme protettive, essendo esse cariche di prodotti chimici. Per il sollievo della pelle arrossata e bruciata, applicare sopra gli arrossamenti:

A) Pappa di carote centrifugate (le fibre che rimangono dal succo) mista a foglie di ortica pestate e avocado, da usarsi come impiastro esterno sul derma,

B) Foglie di cavolo centrifugate,

C) Maschere a base di patata cruda,

D) Maschere di cetriolo,

E) Infuso di fiori gialli di tarassaco a fine inverno, una manciata per mezzo litro d’acqua  filtrando dopo un’ora, ottimo per lavaggio sulla pelle,

F) Succo di limone sul viso mattino e sera,

G) Fecola di patate impastata con acqua.

SOSTANZE PRO-ABBRONZATURA

I migliori alimenti possibili per favorire l’abbronzatura rimangono la carota cruda (grattugiata o in centrifuga) le insalate verdi con olio extravergine e succo di limone, il pomodoro maturo e fresco. Dieta vegana e tendenziale crudista insomma, fino alla noia.

TESINE DA LEGGERE

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. Irene Crescimone

    Salve da tantissimi anni soffro di disfunzione ovarica con conseguente acne volgarissimo alla schiena ed ora anche melasma al viso zona baffetto è possibile una cura??

    Rispondi

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