NEUROPATIA SENSITIVO-MOTORIA MULTIFOCALE

da 17 Mar 2015Neuropatie

LETTERA

NIENTE FARMACI MA PREVENTIVA CURA CORTISONICA

Buonasera, scrivo perché ad una persona a me cara hanno diagnosticato una Neuropatia Sensitivo-Motoria Multifocale proprio in questi giorni. All’ospedale hanno consigliato per il momento di non intervenire con dei farmaci e di effettuare un nuovo accertamento delle condizioni fisiche nel mese di maggio, e solo dopo una cura cortisonica.

CREDO NEGLI ALIMENTI VIRTUOSI E NEGLI STATI EMOTIVI CONSONI

Essendo io una persona che crede moltissimo nel fatto che il corpo possa curarsi da sé con i giusti comportamenti alimentari e anche attraverso l’armonizzazione dello stato emotivo interiore, ho pensato che si potesse sfruttare questo periodo di tempo per intervenire in questo modo, e così a maggio si poteva eventualmente anche valutare l’efficacia di eventuali correzioni nello stile di vita della persona.

ESISTONO NON POCHE TESTIMONIANZE A FAVORE DELLA REMISSIONE SPONTANEA E DELL’AUTOGUARIGIONE

Per questo ho cercato di esporre il problema a delle persone di mia fiducia che mi hanno fatto il suo nome. Ho anche trovato su internet testimonianze di altre persone con la stessa patologia, che hanno affiancato, con grande successo, alla cura tradizionale anche una cura alimentare e degli aspetti interiori.

COME INIZIARE I PRIMI PASSI?

Mi chiedevo se era possibile avere qualche consiglio per capire da dove iniziare a muovere i primi passi. Fiduciosa in una sua preziosa risposta, la ringrazio anticipatamente per il tempo che eventualmente vorrà dedicarmi e la saluto cordialmente. Rosa


RISPOSTA

DEFINIZIONI MEDICHE GENERALI

Ciao Rosa. Vediamo intanto cosa dice in generale la medicina ufficiale. Le neuropatie sono malattie del sistema nervoso periferico (SNP) con espressione clinica focale o diffusa. Possono essere acute o croniche e determinano alterazioni della forza, della sensibilità e delle funzioni autonomiche, molto spesso associate a dolore. Le neuropatie riconoscono molteplici eziologie che determinano un danno prevalente a carico delle guaine mieliniche ovvero degli assoni. Tra le forme acquisite prevalgono per incidenza quelle focali e tra le sistemiche quelle dismetaboliche e infettive. Le forme ereditarie sono determinate da mutazioni di molti geni e l’espressione fenotipica o genomica più frequente è la malattia di Charcot-Marie-Tooth. La diagnosi deve avvalersi dello studio elettrofisiologico e talora dell’esame del liquor e della biopsia del nervo.

ESISTONO NEUROPATIE PRIVE DI CAUSA RICONOSCIBILE

Una parte consistente delle neuropatie (25%) non ha una causa riconoscibile. La terapia è determinata dal riconoscimento dell’eziologia e prevede principalmente l’uso di trattamenti immunomodulanti, immunosoppressori, antidolorifici e vitaminici. In termini medici si parla in ogni caso di patologie cerebrali, di sindrome Guillain-Barré, di neurodegenerazione, di sclerosi multipla, di SLA, di vasculopatie e di sindrome del tunnel carpale.

SINTOMI TIPO IPOSTENIA, IPOTROFIA IPOESTESIE E PARESTESIE

Le neuropatie sono malattie del SNP che possono interessare un solo tronco nervoso (mononeuropatie), più tronchi nervosi con distribuzione casuale (multineuropatie) o tutti i tronchi nervosi degli arti, iniziando simmetricamente dai segmenti più distali (polineuropatie). Il decorso clinico può essere acuto o cronico, e si caratterizza per la diminuzione della forza (ipostenia) e del volume muscolare (ipotrofia), per le alterazioni delle sensibilità (ipoestesie, parestesie e disestesie) e per le modificazioni delle funzioni autonomiche.

DEMIELIZZAZIONI E DANNI ALLE CELLULE DI SCHWANN

L’agente causale danneggia selettivamente le cellule di Schwann o le guaine, determinando demielinizzazione, oppure degenerazione degli assoni mediante azione lesiva sul corpo cellulare o sull’assolemma, sottile membrana che avvolge l’assone. In entrambe le condizioni patologiche è possibile che siano interessate tutte le fibre nervose o prevalentemente alcune di esse. Dalla diversa combinazione degli eventi patologici e delle fibre principalmente interessate dalla malattia scaturisce la variabilità del quadro clinico.

CAUSE DI NEUROPATIA NELLA VISUALE MEDICA

Le neuropatie possono essere determinate da molteplici cause, essere acquisite o geneticamente determinate e globalmente hanno nella popolazione generale una prevalenza di circa il 3%. La prevalenza aumenta fino all’8% se si considera la popolazione con età superiore ai 55 anni. Nel mondo occidentale la forma di neuropatia più frequente è quella diabetica, nell’America Meridionale, in Asia e in Africa la causa più frequente è la lebbra. Altre malattie dismetaboliche e infettive, le vasculopatie, i farmaci, le sostanze tossiche e le neoplasie contribuiscono differentemente all’eziologia. Le neuropatie disimmuni e le forme geneticamente determinate prevalgono nelle forme croniche. L’ipotesi clinica di neuropatia deve essere confermata dallo studio elettrofisiologico, che è il metodo più specifico e sensibile per valutarne l’estensione (mono, multi o polineuropatia) e per stabilirne la natura demielinizzante o degenerativo-assonale.

NEVRALGIE CON FORMICOLII E BRUCIORI

Tutte le nevralgie, per esempio il dolore sciatico che dalla schiena si diffonde alla coscia, legato all’artrosi piuttosto che a un’ernia del disco, sono esempi di dolore neuropatico spesso violento. I sintomi del cosiddetto dolore neuropatico sono molto variabili, anche per la stessa persona e nel tempo. Si va da semplici formicolii o sensazioni analoghe a insetti che passeggiano sulla pelle, a fastidiose sensazioni simili a punture o bruciore su aree più o meno estese piuttosto che un dolore sordo, continuo o variabile, fino a dolori lancinanti simili a quelli di una ustione. Addirittura qualcuno ha paragonato lo spaventoso dolore neuropatico dei casi più gravi di nevralgia del trigemino alla sofferenza che dovevano provare gli eretici sul rogo raggiunti dalle fiamme prima di morire asfissiati, dolori che hanno talora portato al suicidio.

CAUSE DI INSORGENZA DEL DOLORE NEUROPATICO

Caratteristica di tutte le forme di dolore neuropatico è la frequente assenza di una causa ovvia del dolore, del bruciore o dei formicolii. Il danno non è dell’area apparentemente sede del dolore neuropatico. Il danno è dei nervi che veicolano la sensibilità di quell’area, oppure addirittura delle strutture nervose, all’interno della colonna vertebrale o del cervello, che elaborano questi segnali nervosi.

DANNI AI FILI ELETTRICI O ALLE STRUTTURE NERVOSE CHE TRASMETTONO LA SENSIBILITÀ

In pratica, il dolore neuropatico che percepiamo in una certa area del nostro corpo è un dolore che, di per sé, sembra spesso ingiustificato o quantomeno sproporzionato al danno eventualmente esistente. È il nostro cervello che lo percepisce in quella particolare zona del nostro corpo perché ingannato dal danno dei fili elettrici, ovvero delle strutture nervose che trasmettono la sensibilità. È questo il motivo per il quale forme variabili di dolore neuropatico possono associarsi a molte patologie. Il diabete, che danneggia silenziosamente i nervi periferici causando una neuropatia diabetica, ne è la causa più frequente, ma anche un trauma o un urto violento in una certa zona corporea possono associarsi all’insorgenza di un dolore neuropatico.

CAUSE DI DOLORE NEUROPATICO

Importanti cause di dolore neuropatico sono tutte le condizioni che causano un danno diretto dei nervi periferici come

  1. Uso di farmaci dagli effetti collaterali,
  2. Sindrome del tunnel carpale, che è la strozzatura di un nervo diretto verso la mano in un canale osseo che in alcuni individui è troppo stretto,
  3. Malattie del rene,
  4. Carenza di alcune vitamine, negli anziani che si alimentano poco e anche negli alcolisti,
  5. Disturbi della tiroide,
  6. Esposizione ad inquinanti tossici per il sistema nervoso.

I CONSIGLI DELL’OSPEDALE

Nel caso specifico, l’ospedale ha parlato di non usare intanto i farmaci ma ha raccomandato nel contempo una cura cortisonica, quasi a significare che il cortisone non è un farmaco ma una sostanza miracolosa che piove dal cielo per il benessere dell’umanità. Tra i primi passi mi pare fondamentale disobbedire a queste istruzioni contraddittorie della medicina, visto che i danni del cortisone sono ben noti ed accertati, a parte la fase iniziale.

LA MIGLIORE TERAPIA STA NELL’APPLICAZIONE COERENTE DEL  NOSTRO PACCHETTO SALUTE

Mi pare assurdo parlare di virus o parlare di genetica, disciplina franata nei suoi dogmi fondamentali. Parlerei in caso di banale e fisiologica moria cellulare con veloce avvicendamento di globuli rossi e di cellule epatiche per il fegato. Niente particolari terapie mirate all’infuori del nostro solito pacchetto-salute fatto di cibi tendenzialmente vegan-crudisti, di appropriata attività fisica, di esposizione solare e di incremento preparazione igienista. Da rilevare che le cure termali sono più efficaci del cortisone. Pure l’assunzione di Aloe nelle sue varie forme pare assai utile, come può testimoniare Luca (lucabarile@libero.it).

EVITIAMO L’ECCESSIVO E VISCHIOSO ATTACCAMENTO AI NOSTRI PROBLEMI

Quando poi una persona ruota tutta intorno all’ascolto dei propri pensieri, dei propri bisogni personali, del proprio corpo, l’inevitabile conseguenza sarà il vivere in stato perenne di depressione. Al contrario, aprendoci e rendendoci disponibili verso il prossimo umano ed animale a 360 gradi, ci allontaneremo finalmente da noi stessi e dall’eccessivo attaccamento ai nostri egoismi e alle nostre sofferenze. Parole sante di Andrea Greco.

TESINE DA LEGGERE

Cura vincente del lupus estromettendo cortisone ed immuno-soppressori, del 4/3/15 – Neuropatie, asportazioni ovariche e ricorrenti fantasmi Hiv, del 20/8/14 – Distrofia, neuropatia e SLA, del 24/7/12 – Bordetella, SLA, atrofia e illusioni antibiotiche, dell’1/8/14 – Paralisi, atrofia, SMA, polio e vaccini, del 6/12/14 – Sindrome Guillian-Barré o sindrome Hamburger-Gatorade? del 20/8/12 – Sindrome di Gilbert, bile e bilirubina, dell 13/1/13 – Il piacere di scegliere la salute, l’appartenenza e l’amore verso il prossimo, del 17/3/15 – Donne e dolori, del 16/3/15

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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