SCOMPENSO CARDIACO E SFARFALLAMENTI

da 7 Lug 2013Cardiopatie

LETTERA 1

SCOMPENSO CARDIACO E ANSIA

Buongiorno Valdo, sono Sabrina, la disturbo sperando in una sua risposta poiché mi sta succedendo una cosa che non comprendo. Da qualche tempo il mio cuore salta qualche battito. Lo avverto perché ho la sensazione di ansia quando salta il battito. Mi può dare qualche risposta?

Vorrei anche chiedere se mi può mettere in contatto con qualche mamma igienista per avere informazioni su gravidanza naturale senza medicamenti e cose simili. Ho 37 anni e in ottima salute. Grazie per il suo tempo. Buona giornata.
Sabrina

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LETTERA 2

DIFFICOLTÀ DIGESTIVE ED EXTRASISTOLIA

Salve, mi chiamo Giuliano, 48 anni sportivo praticante MTB (mountain bike) a livello amatoriale. Da circa 40 giorni mi sono insorte delle extrasistoli, specie post-prandiali, che mi stanno rovinando l’umore quotidiano. Non bevo e non fumo praticamente sono vegetariano, mi concedo solo del grana ai pasti.

SINDROME DI ROEMHELD

Ho indagato il problema in tutti i modi che non le sto ad elencare, ed è emerso che non c’è nulla. Poi, leggendo in rete, mi sono diagnosticato la sindrome di Roemheld, in quanto sono preda di rutti e pesantezza post-prandiali, borborigmi, e sopratutto le extra che sono un tormento.

Durante la ricerca delle cause scatenanti pensavo inoltre di essere vittima di overtraining con ipertono vagale e sarà anche così, associato alla vita stressante di tutti i giorni. In definitiva ci sono delle concause che hanno spezzato il mio equilibrio neurovegetativo.

Le chiedo gentilmente un Suo parere se vorrà e accetto consigli su come risolvere quanto prima il problema, anche se ho capito che ci vuole tenacia, stile di vita migliore e soprattutto testa. Lo sport è prezioso, ma da solo non fa certo miracoli.

Da notare che il medico mi aveva prescritto fin da subito il pantoprazolo pensando fosse una gastrite. Dopo 40 giorni di assunzione, mi sa che smetto di prenderlo. Un grazie anticipatamente della sua eventuale risposta. Saluti e buon lavoro.
Giuliano

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RISPOSTA GLOBALE

Chiamiamolo pure batticuore, palpitazioni, tachicardia, affaticamento cardiaco, agitazione, scompenso cardiaco, si tratta sempre di cardiopalmo, parola derivata da kardìa=cuore e palmòs=palpitazione. Ne ho parlato nella tesina “Cardiopalmo, palpitazioni, extrasistole, fibrillazione e batticuore“. Quanto a Roemheld, ne ho parlato nella tesina “Sindrome di Roemheld, meteorismo e cardionevrosi“. Qualcosa in più si può anche dire, dato che le faccende di cuore lo meritano.

Al cuore non si comanda. E così può succedere di “sentire” dentro al petto all’improvviso, e in modo vigoroso, l’attività del battito cardiaco senza un preciso motivo, magari mentre siamo tranquilli a letto, o seduti in poltrona davanti alla tv.

IL BATTITO D’ALI, TIPICA MANIFESTAZIONE DI CARDIOPALMO

Una sensazione che sorprende e preoccupa, perché di solito non abbiamo la percezione del nostro battito cardiaco se non in condizioni particolari come uno sforzo fisico molto intenso o a seguito di una forte emozione. Talvolta viene avvertito un salto o un “tuffo” del cuore, altre volte invece lo si sente pulsare velocemente, come un battito di ali, una delle manifestazioni più tipiche del cardiopalmo.

“Il cardiopalmo è un sintomo rappresentato dalla percezione del battito cardiaco come ritmo irregolare o come battito molto più intenso rispetto al normale”, spiega il dr Roberto Zeppellini, eminente cardiologo dell’Ospedale San Bassiano, in una sua intervista in rete.

EXTRASISTOLE STA PER CONTRAZIONE ANTICIPATA DEL CUORE

La percezione del battito cardiaco intenso o irregolare può avvenire in modi diversi. Se si avverte un battito irregolare saltuariamente, si tratta di un sintomo che il medico è in grado di individuare come cardiopalmo extra-sistolico. Riguarda la presenza di extrasistoli, che non sono altro che delle contrazioni anticipate del cuore, avvertite come battito irregolare ed intenso.

SFARFALLIO E TACHICARDIA

Oppure abbiamo il cardiopalmo tachicardico, con la sensazione di un battito cardiaco estremamente accelerato: quello che viene anche chiamato lo “sfarfallio al cuore”. Esiste anche il cardiopalmo tachicardico aritmico. In questo caso il battito veloce, viene percepito anche come irregolare.

QUALI SONO I SINTOMI DI SCOMPENSO CARDIACO

Quando gli organi periferici ricevono meno ossigeno, hanno difficoltà a svolgere le proprie funzioni.
Il ridotto apporto di sangue ai tessuti si manifesta nei muscoli dell’apparato scheletrico (gambe e braccia) e ciò porta ad una progressiva astenia, facendo sentire la persona incapace di compiere le abituali attività fisiche. Le alterazioni ormonali associate all’insufficienza cardiaca riducono la capacità di eliminare liquidi che, in eccesso, ristagnano in periferia, provocando la formazione di edemi a gambe, caviglie e piedi o a livello polmonare. L’interessamento dei polmoni si manifesta con difficoltà respiratorie (fiato corto e tosse) inizialmente durante sforzi intensi, poi anche per sforzi modesti o a riposo. Un’inadeguata irrorazione del cervello può dar luogo a manifestazioni neurologiche (vertigini, stato confusionale).

La frequenza cardiaca è considerata normale fino a 100 battiti al minuto. Il valore è riferito a condizioni di tranquillità perché essa può variare, ad esempio, con lo sforzo fisico o per fatti emotivi. Se in condizione di riposo si superano i 100 battiti al minuto, allora il caso può essere sospetto. Con lo sfarfallio le pulsazioni cardiache possono arrivare a 150-180 al minuto. Se ogni tanto salta un battito cardiaco, invece, si può avvertire il classico colpo al petto.

CONTROLLI E ACCERTAMENTI MEDICI

Le indagini cardiologiche successive saranno indirizzate a capire quale aritmia sottende il sintomo. Se il cardiopalmo è episodico, risulta spesso difficile individuare che tipo di aritmia è presente. Gli esami che valutano questo aspetto sono rappresentati principalmente dall’elettrocardiogramma, dall’esame holter e dallo studio elettrofisiologico. Le indagini cardiologiche successive saranno indirizzate a verificare se esistono cardiopatie associate con altri esami approfonditi come l’ecocardiogramma, il test da sforzo ed eventualmente la coronarografia.

CAUSE DI SCOMPENSO CARDIACO

Le cause di scompenso cardiaco sono numerose, ma le più frequenti sono riconducibili a:

  • Cardiopatia ischemica: si verifica quando il flusso di sangue attraverso arterie coronarie malate è insufficiente per una adeguata irrorazione del muscolo cardiaco. La parte del cuore interessata ne risulta indebolita, mentre la parte di cuore funzionante è costretta ad un sovraccarico di lavoro.
  • Miocardiopatia (malattia del muscolo cardiaco): si verifica per esempio a seguito di sovraccarichi virali o batterici, a seguito di effetti tossici di alcool, droghe o alcuni farmaci (specie antitumorali). Molto spesso, però, non si conosce la causa della miocardiopatia.

ALTRE DIFFICOLTÀ DI POMPAGGIO-SANGUE

Altri fattori possono provocare un indebolimento del muscolo cardiaco con conseguente difficoltà a pompare il sangue.

  • Ipertensione arteriosa (pressione alta): in questa condizione il cuore deve vincere una resistenza alla spinta del sangue verso la periferia più elevata del normale. Pertanto il cuore è costretto ad uno sforzo maggiore che, con il passare del tempo, provoca prima ispessimento (ipertrofia) della parete del muscolo cardiaco e successivamente dilatazione del ventricolo sinistro.
  • Valvulopatia (malattia delle valvole cardiache): in questo caso il cuore è costretto ad un sovraccarico di lavoro a seguito del malfunzionamento di una o più valvole che separano le cavità del cuore.
  • Altre cause: esistono malattie che contribuiscono ad indebolire il cuore, quali il diabete e le malattie renali.

TERAPIE PER IL CARDIOPALMO

La terapia viene stabilita in base al tipo di aritmia e alle cardiopatie che eventualmente vengono rilevate. Ricordo che molte aritmie avvengono in cuori sani e che per molte aritmie non occorre alcuna terapia specifica. Il cardiopalmo, di per sé non è sintomo particolarmente grave. “Non bisogna dunque allarmarsi inutilmente”, conclude il dr Zeppellini.

La sincope, gli svenimenti, le vertigini o la dispnea ovvero la mancanza di fiato impongono invece una valutazione cardiologica sollecita in quanto sono sintomi più preoccupanti. Nel caso di aritmie ancora più severe o di cardiopatie più gravi allora è previsto l’impianto di defibrillatori che sono in grado, attraverso uno shock elettrico di interrompere l’aritmia stessa.

TRATTAMENTI MEDICI CONTRO LO SCOMPENSO CARDIACO

Il trattamento medico dello scompenso cardiaco prevede varie opzioni. L’obiettivo ambizioso è quello di rallentare la progressione della patologia, ridurre l’ospedalizzazione, aumentare la sopravvivenza e ridurre i sintomi al fine di migliorare la qualità della vita. I trattamenti spaziano dalla terapia farmacologica, alla modifica dello stile di vita, dall’impianto di dispositivi, all’intervento chirurgico. La diagnosi e il trattamento precoce consentono spesso di ridurre i sintomi e molti pazienti con scompenso cardiaco possono tornare a condurre una vita attiva.

Il paziente soggetto a scompenso cardiaco deve eseguire delle visite di controllo periodiche che permettano di valutare le condizioni fisiche generali e lo stato della malattia. Betabloccanti, vasodilatatori e diuretici fanno parte integrante delle terapie farmacologiche. Ma coi farmaci, aggiusti temporaneamente da un lato e rovini dall’altro. I controlli medici poi sono fonte di ulteriori stress.

COME PREVENIRE LE CARDIOPATIE

Le diete vegetariane, e ancor più quelle vegane tendenzialmente crudiste, riducono il rischio di malattie cardiovascolari. Sulla base dei risultati dello studio Epic-Oxford (pubblicati sul numero di marzo dell’American Journal of Clinical Nutrition, la più prestigiosa rivista scientifica internazionale che si occupa nutrizione), i vegetariani risultano avere un rischio ridotto di ischemia coronarica, fatale e non-fatale.

I ricercatori hanno seguito, per un periodo medio di 11.6 anni, 44.561 soggetti di entrambi i sessi residenti nel Regno Unito e hanno riscontrato come i vegetariani presentino un rischio ridotto di morte od ospedalizzazione per ischemia del miocardio, in confronto ai non-vegetariani, che consumano carne di animali (di terra, di aria, e d’acqua). I risultati dimostrano inoltre come i vegetariani siano più magri e presentino valori ridotti di pressione arteriosa sistolica e di colesterolo non-HDL.

Poiché questa importante riduzione del rischio è risultata solo lievemente influenzata dal BMI e dall’abitudine al fumo, appare chiaro che essa sia riconducibile alle componenti stesse della dieta vegetariana, in grado di esercitare effetti favorevoli sia direttamente, che attraverso la sua azione sui valori di pressione arteriosa e di colesterolo non-HDL. Si tratta dell’ennesimo studio che conferma come i vegetariani presentino un rischio ridotto per le principali malattie croniche dell’età moderna.

Fonte: https://academic.oup.com/ajcn/article/97/3/597/4571519

LE STATISTICHE ITALIANE

Se da Londra scendiamo in Italia, i dati dicono che nel 1910 ogni cittadino assumeva in media 15 kg di carne e 34 litri di latte/anno, e che i tumori stavano a quota 21000/anno, e le cardiopatie gravi a 69000. Nel 1992, con la carne elevata a 86 kg e il latte incrementato a 83 litri, i tumori raggiungevano quota 152000 e le cardiopatie 238000/anno.

I MEDICI NON VANNO MAI FUORI DAL LORO SEMINATO

Nessun medico al mondo ti dirà mai che carne e pesce significano malattia e morte. Nessun medico ti parlerà della mia tesina “La formidabile controprova dei Pimas“, confronto sbalorditivo ed inequivocabile tra chi mangia carne e chi la evita, oppure della tesina “Radicali liberi, stress ossidativo e chiave flavonoica al benessere“. Nessun medico ti parlerà di cavolo, mela, arancia e segale contro l’arteriosclerosi, oppure di alghe, arancia, asparagi, pompelmo, pomodoro e segale a favore della fluidità del sangue. Se gli parlerai di acqua biologica e di forza vibrazionale, ti chiederà se parli arabo antico.

I CASI DI GEORGE BERNARD SHAW E DI LUIGI ALVISE CORNARO

George Bernard Shaw, grande letterato e drammaturgo inglese, divenne vegetariano a 25 anni e visse poi in piena salute fino a 94 anni. La sua decisione di diventare vegetariano fu duramente contrastata dai suoi medici, pronti coralmente a scoraggiarlo e a dirgli che sarebbe morto presto senza carne. Molti anni dopo un amico chiese a Shaw: Perché non sei tornato da loro a dimostrare che si sbagliavano di grosso? L’ho fatto! Li ho cercati uno per uno. Ma sono tutti morti! Qualcosa di molto simile era già successo a Luigi Alvise Cornaro, il nobile veneziano autore di La Vita Sobria, primo vero manuale di scienza igienistica.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

3 Commenti

  1. lallabel

    Ciao Sabrina, sono mamma di due bimbe!
    non so se potrò esserti utile, in caso sono qua!
    puoi scrivermi a frizzino@yahoo.it

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  2. Jessy

    Ho tachicardia da 4 gg..non so come abbassare il battito e peggio sento dei tremori (come elettricita'..o sfarfallio). Ad es quando sono a letto mi prende una forte angoscia e dolori al petto che fanno andare il mio battito da 70 a 80..per poi tornare giu'..il pomeriggio mi arriva a 96..e fatica a tornare anche a 84..stamattina non si schioda da 77 battiti a letto…mentre prima avevo sui 70 a riposo….non capisco..ho gia fatto ecg3gg fa e il medico ha detto che non era daccordo a darmi betabloccanti in quanto ho gia' la pressione bassa (a volte si aggira sui 98/63).allora cosa faccio..devo andare al ps?!! Ho paura.

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  3. Stefano Pillai

    Io ho sofferto la tachi cardia, sincopi, vertigini, disapnea, condotto 12 anni di terapia intensiva presso psichiatria di cagliari come paziente, preciso questo, maltrattato in continuazione, la scusa sempre quella che dovessi stare bene a comando su indizio o commissione di qualcuno del reparto, una violenza psicologica in campo medico ma io sono sempre stato un paziente, inoltre, per chi ha questi problemi gli consiglio di mangiare spesso frutta stagionale e scalare i suoi farmaci, non dico alla svelta ma da subito, i miei 12 anni non devono costituire un abitudine continuata o una certezza per qualche cane abusa dei suoi diritti,
    consiglio la mattina presto o dopo le 10 del mattino, succo del frutto di limone, diluito in acqua e un mezzo cucchiaino di miele al corbezzolo che si scioglie in 5 minuti, rivitalizza ottimizza tutte le prestazioni e funzioni nervose centrali e periferiche, io la utilizzo sulla repressione del sonno, mi è capitato tempo fa problemi al carpo delle mani, e ventilazione al viso, per ventilazione intendo qualcosa di molto simile a un po del vostro scritto nel sito, dove si parla di vertigini e disapnea . Buon Giorno!

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