CINQUANTA CHILI DA SMALTIRE MANTENENDO LA CENTRATURA

da 23 Ago 2019Sovrappeso

LETTERA

Caro Valdo, ho bisogno che lei mi aiuti perché mio figlio è stato costretto a prendere per dieci anni tante droghe diverse ed oggi pesa 50 Kg in più, ha un problema al cuore, il diabete e tanti valori del sangue sballati. Ma è determinato a seguire la dieta che tu gli darai perché ha fiducia in te. Io da sola non posso farlo, perché temo che la crisi di disintossicazione per lui possa essere troppo pesante. Per questo desidererei mandarti le sue analisi del sangue e l’elettrocardiogramma che sono riuscita ad avere lottando con l’ospedale, anche se è un mio diritto. Un caro saluto.

Paola


RISPOSTA

UN SACCO DI CEMENTO SULLA SCHIENA

Comprendo perfettamente ed esprimo grande stima nei riguardi di questa madre amorevole, competente, prudente ed accorta. I problemi del figlio non sono una cosa da niente. Non servono le analisi del sangue per capire in quale stato si trovi. 50 kg di sovrappeso la dicono lunga.

Un cuore in sofferenza e un diabete evidente non sono un fatto isolato e circoscritto ma implicano una serie di altri inconvenienti che vanno dall’ipertensione, alla stanchezza, alla depressione. Intendo dire che questo è un vero e proprio banco di prova. Per capirci meglio 50 kg in più significa procedere da mattina a sera con un sacco di cemento sulle spalle.

L’ESSERE UMANO È IN GRADO DI SMUOVERE LE MONTAGNE

L’aspetto straordinariamente positivo è la fiducia del giovane in qualcuno e qualcosa, e la sua voglia fortissima di fare quello che non ha mai fatto prima. Già questo punto di per sé rende il tentativo di recupero meritevole di essere esperito, e gli dà pure buone prospettive di farcela, nonostante il percorso sia carico di difficoltà e di insidie.

Non starò a ripetere una per una le soluzioni che ho prospettato a situazioni simili in questi ultimi giorni, e mi riferisco a “Dominio assoluto su diabete e sovrappeso” e “Pelle tonica e rigenerabile”. Basterà studiare attentamente questi due articoli, integrandoli con la mia tesina “Vitto Valdiano” per avere un quadro completo e coerente della situazione.

È INDISPENSABILE FISSARE UN PIANO DI LAVORO AD AMPIO RESPIRO

Vegan-crudismo tendenziale-sostenibile-personalizzabile significa che ognuno, dopo aver deciso a favore di questa strada, deve trovare in sé la forza, la motivazione e la determinazione per andare fino in fondo e per completare il miracolo. Il percorso guaritivo è diverso per ognuno. I rischi esistono, ma non c’è rischio peggiore di quello del non fare niente. Occorre armarsi di pazienza e determinazione. Stringere i denti e non mollare.

Più facile a dirsi che a farsi. La fretta non è amica. Bisognerà fissare un piano virtuoso e ad ampio raggio di almeno 1-2 anni per rimettersi in carreggiata.

L’obiettivo base è quello di dare al corpo modo di espellere l’abnorme stock tossico interno in modo graduale e sostenibile. Più rigorosa e depurativa la dieta e più intensa e pesante sarà la depurazione. Con un crudismo al 90% ci si depura molto di più che con uno al 70%. Questi saranno i problemi da affrontare nel corso dei lavori, accelerando o rallentando la depurazione in base al proprio grado di resistenza e di sopportazione.

UN OCCHIO DI RIGUARDO AL CUORE È D’OBBLIGO

Depurazione troppo concentrata rappresenta uno stress e una fatica non indifferenti per il sistema cardiocircolatorio che è già messo a dura prova. Sia ben chiaro che nessuno è in grado di prendersi delle responsabilità al posto del protagonista. La madre stessa si è giustamente tirata fuori. I medici faranno altrettanto, anche se per loro tutto è più semplificato, nel senso che sono coperti e garantiti, nel senso che hanno licenza di provare e sperimentare, per cui se qualcosa andasse davvero storta, non vengono messi in discussione.

Pur prendendo a cuore ogni situazione, il mio ruolo non sconfina nei trattamenti o nell’assistenza, ma si limita ad offrire liberamente e senza impegno delle istruzioni e dei chiarimenti, con l’obiettivo di rendere la controparte autonoma, preparata e capace di autogestirsi.

NON DIMENTICHIAMOCI LE NOSTRE INCREDIBILI QUALITÀ

Ricordo qui in sintesi le stupefacenti raccomandazioni di Paramahansa Yogananda (1893-1952), il quale sosteneva che sani e malati, snelli e obesi, soffriamo tutti della stessa malattia che si chiama Amnesia Spirituale, o grave dimenticanza. Ci dimentichiamo che non esiste nulla al mondo di più potente della Coscienza Cosmica o del Divino, della forza incommensurabile che Egli ha immesso nel creato e dentro ognuno di noi, in tutte le sue creature.

PRIMA COSA NON MANGIARE TROPPO

Questo ragazzo, per motivi che io non conosco ma che posso immaginare, ha perso il filo e si è visto trasformare in una macchina stracarica di tossine, di acque stagnanti trattenute e di quanto altro ancora. Tuttavia è sempre una creatura divina a pieno titolo, divina al pari del suo creatore, non fosse altro che per la legge che interconnette ciascuno di noi al Tutto Universale. Ha tutto il diritto e il dovere di risolvere i suoi problemi al meglio e non al peggio.

Come insegna Yogananda ci sono leggi materiali e terra-terra da rispettare usando scienza e buonsenso. Una delle prime è quella di non mangiare troppo. Molta gente si scava la fossa non con badile e piccone, ma con forchetta e coltello. Pochi al mondo muoiono di fame, molti invece periscono per ingordigia.

PREVENIRE IL DECADIMENTO CORPOREO

Obbedire alle leggi della natura equivale rispettare i dettami divini. L’igiene mentale impone di mantenere pura ed efficiente la nostra mente. L’igiene fisica impone di mantenersi in forma. Non serve essere dei soldati telecomandati o degli eroi. Si devono fare le cose in modo sereno e sorridente, ma sempre avendo cura di prevenire il decadimento corporeo, dal momento che il corpo ospita pure la nostra anima.

Il decadimento si evita conservando l’energia vitale e ricaricandola man mano che la perdiamo, prevenendo l’indurimento arterie col giusto esercizio fisico, e risparmiando al cuore un lavoro eccessivo.

MANTENERE LA CENTRATURA IN OGNI ISTANTE DELLA VITA

Il grande Maestro indiano pone molte attenzioni allo stress e parla spesso di Centratura, che è poi il contrario di Amnesia. La possiamo anche tradurre con Equilibrio e giusta Posa Mentale. Ecco perché raccomanda di mantenere la centratura in ogni momento, anche in mezzo alle circostanze difficili.

Ecco perché invita a restare imperturbati dalle emozioni eccessive e violente generate dagli altri, da se stessi o da eventi nefasti. Non lo dice espressamente ma pare che si renda conto dell’origine non solo alimentare ma anche psicologica del colesterolo che rimpicciolisce le arterie e genera ipertensione.

FACILITIAMO IL LAVORO IMPROBO DEL CUORE

Paura, collera, preoccupazioni accelerano il battito cardiaco. Indispensabile pertanto coltivare pace interiore e rilassamento. Ricordiamoci che ad ogni battito il cuore pompa 110 grammi (oltre un etto di sangue), e ad ogni minuto che passa pompa 8 kg di sangue che diventano 11 tonnellate al giorno, senza mai fermarsi nemmeno la notte. Un enorme lavoro davvero.

Un discorso che pare fatto apposta per il caso qui presente. Se poi il sangue risulta fluido grazie alla nostra dieta tanto meglio. “Nessuno al mondo muore di cardiopatia. Tutti muoiono di sangue guasto e di sangue grasso”, era il motto di Padre Taddeo da Wiesent-Baviera.

FUORI LA FORMULA ALIMENTARE

Alla madre scrivente e a suo figlio preme comunque qualcosa di preciso e di concreto da parte mia. Preme la dieta miracolosa risolvi-tutto. Non nego di averla. E magari ci si attende chissà quali marchingegni. La dieta giusta per tutti, ma in particolare per questa circostanza, è di una semplicità sconcertante. Fare poche cose ma farle bene deve essere il motto.

Il cibo sarà vitale, semplice, sobrio, innocente e digeribile, oltre che sostenibile e personalizzato. Se manca l’appetito si salta un pasto principale o al suo posto si prende un succo di carote o di ananas. Se non c’è il tempo per un pasto va bene anche un panino integrale imbottito di lattuga, zucchina, melanzana, avocado, crema di olive, pomodoro secco.

DIETA PER L’ESTATE

La dieta estiva verte su:

  • 1° colazione al risveglio (ore 7) con anguria o melone a sazietà, oppure con 3 grappoli d’uva preferibilmente scura e da vino
  • 2° colazione a metà mattina (10-11) con succo fresco di 4 carote, più costa sedano e 1 mela (o fetta di ananas), o frullato di sedano o di bietole (sempre con pizzico di aloe, o curcuma, o zenzero, o peperoncino).
  • Pranzo ore 13:30 con 1° piatto verduriano-crudo (terrina saziante con 2-3 verdure a scelta tra cetrioli, pomodori, radicchio, ravanelli, poca lattuga, crescione, spinacio, cavolo, rucola, germogli, condita con olio extravergine e aceto madre o limone, più 2 fette pane integrale scuro, e 2° piatto di cotto con 1 o 2 scelte fra patate insalata o al forno o gnocchi di patate e di zucca, topinambur, bruxelles, melanzane, peperonata, zucchine, asparagi (in tarda primavera), fagiolini, spinaci, funghi, riso integrale con piselli e cavoli o anche alle ortiche (piatto antidiabetico per eccellenza da inserire almeno un giorno sì e uno no), grano saraceno, mais al vapore, lupini (antidiabetici), pizzetta sottile (alle verdure crude e rucola, con avocado al posto della mozzarella, con ananas, ai funghi, al pomodoro inserito a fette sottili all’ultimo istante, alle zucchine, alle melanzane, o anche una pasta integrale al pomodoro crudo, o all’olio-aglio-peperoncino, o al pesto.
  • Merenda ore 17: 2 vaschette mirtilli o more o lamponi, o pesche, o mela, o fichi.
  • Cena ore 19:30 idem come pranzo (verdure diverse rispetto al pranzo, secondi diversi rispetto al pranzo).

DIETA PER LA STAGIONE FREDDA

La dieta autunnale e invernale prevede:

  • 1° colazione del risveglio con spremuta di pompelmo o di arance o di mandarino o di melegrane o di limone (allungata con acqua in questi ultimi 2 casi), al posto dell’anguria
  • 2° colazione a metà mattina pop-corn fatto in casa con 1 banana, oppure porridge alla segala e un cucchiaio di germe di grano, oppure due fette di melone giallo invernale.
  • Per pranzo e cena si inseriranno tra le verdure crude carciofo, finocchio, tarassaco, acetosa, e tra le verdure cotte il tarassaco, le puntarelle, il topinambur, le patate dolci, le castagne, le minestre di verdure
  • Per merenda vanno bene mirtilli, kaki, mele, pere, kiwi.

DETTAGLI CONCLUSIVI

Da rilevare che a fine pasto non dovrebbe mancare una manciata di mandorle o pinoli, o nocciole, o anacardi, o pistacchi, o semini di girasole e simili, giorno sì e giorno no. Metà avocado al giorno va benissimo con le verdure. Fare attenzione che patate, patate dolci, carote, cipolle e castagne non siano state irradiate o devitalizzate. Tenere sempre a disposizione dei datteri e dell’uvetta sultanina in caso di crisi ipoglicemiche.

Bere solo acqua leggera non gassata prima dei pasti e in quantità limitata, visto che la dieta crudista offre la migliore acqua biologica possibile. Chiaro che nel pacchetto salute igienistico, a fianco del cibo c’è regolare attività fisica aerobica, respirazione addominale, traspirazione cutanea, esposizione solare, fregagioni con panno intriso di acqua fresca estiva o tiepida invernale a risalire dai piedi alle gambe e al corpo, come stimolo alla circolazione, bagni prolungati di 20 minuti alla regione addominale.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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