RETTOCOLITE ULCEROSA: LA CURA DEFINITIVA

da 30 Mag 2019Colite ulcerosa

LETTERA

RETTOCOLITE DA 15 ANNI E NIENTE FARMACI DA 9 ANNI

Salve, mi chiamo Angelo Cristian, le scrivo per chiederle un aiuto per intraprendere il percorso di igiene alimentare. Soffro di rettocolite ulcerosa da circa 15 anni e ultimamente mi sono sottoposto ad una colonscopia. Trattasi di mucosa infiammata ed esudata con qualche ulcerina che non sanguina molto. Da 9 anni non prendo alcun tipo di farmaco perché li ritengo essere solo palliativi e non risolutivi.

Ho fatto questa colonscopia per togliermi tutti i dubbi sulla presenza di tumori o cose gravi. Come lei sa, la mente e le condizioni di vita stressanti ti fanno pensare al peggio. Ora, dopo i risultati rassicuranti, voglio fortemente guarire. Dopo aver letto tutte le sue tesine sulla rettocolite, le chiedo come iniziare un percorso salutista per il mio problema.

Mi rivolgo a lei ben sapendo che non è medico. Trovo i suoi studi niente affatto limitanti. La sua impostazione è logica e condivisibile. Questo basta e avanza. Ho voglia di star bene e so che i farmaci non sono la soluzione definitiva, ma anzi peggiorano le condizioni di vita. Ho bisogno di iniziare. La ringrazio in anticipo. Angelo Cristian


RISPOSTA

Ciao Angelo, Il fatto che tu non sia caduto nel vortice farmacologico è sicuramente di buon aiuto. Puoi infatti intraprendere senza problemi un programma ripristinante e purificante nel contempo.

CHE COS’È LA COLITE ULCEROSA

La colite ulcerosa, detta anche rettocolite ulcerosa o RCU, è una patologia infiammatoria a carico dell’intestino caratterizzata da infiammazione che sfocia in ulcerazione delle pareti intestinali.

Ogni volta che una infiammazione, in qualsiasi parte del corpo, viene trascurata e cronicizzata, si evolve in logica ulcerazione o perforazione del tessuto nella parte più debole e offesa sottoposta a stress termico. La mucosa intestinale, scarnifica oggi e scarnifica domani, a un certo punto cede.

Succede la medesima cosa, tanto per intenderci, nella formazione dei tumori benigni riparativi, che si sviluppano spesso come fase evolutiva dell’ulcerazione (vedi mia tesina Zona tumore, zona cancro).

La RCU colpisce quindi le mucose del colon e del retto, cioè il rivestimento più interno della parete intestinale, con sintomi che si intensificano in modo progressivo. L’intestino tenue non è invece coinvolto in questa patologia. Viene definita una malattia cronica caratterizzata da fasi di attività alternate a fasi di remissione completa.

DIFFERENZE TRA COLITE ULCEROSA E MALATTIA DI CROHN

Qual è la differenza tra rettocolite ulcerosa e malattia di Crohn? Quest’ultima può colpire tutto il tratto gastrointestinale, dalla bocca fino all’ano, solitamente in modo discontinuo. L’infiammazione non è poi limitata alla sola mucosa intestinale ma all’intero spessore della parete.

TIPI DI COLITE ULCEROSA

A seconda delle aree colpite dall’infiammazione vengono individuate tre principali forme di colite:

  • Colite distale, che riguarda il 60% dei casi e include la proctite (infiammazione del retto) e proctosigmoidite (infiammazione di retto e sigma).
  • Pancolite, riguarda il 15% dei casi, con retto e tutto il colon infiammati. Causa diarrea sanguinolenta, crampi addominali, stanchezza e forte dimagrimento.
  • Forme intermedie nel restante 25% dei casi.

SINTOMI

I sintomi della RCU sono vari e dipendono dalla gravità della malattia e dall’area interessata da essa. Essi includono:

  • Diarrea, spesso con tracce di sangue, pus o muco intestinale
  • Dolori addominali e crampi
  • Sanguinamento rettale e sangue nelle feci (ematochezia)
  • Urgenza di defecare, ma senza risultati (tenesmo)
  • Dimagrimento
  • Febbre
  • Rallentamento della crescita nei bambini

In genere la maggior parte delle persone colpite dalla colite ulcerosa riscontrano sintomi lievi o moderati. Inoltre la condizione è caratterizzata da possibili lunghi periodi di remissione.

CAUSE SECONDO LA MEDICINA UFFICIALE

La medicina non conosce le cause della colite ulcerosa. Se fino a tempi recenti la medicina sospettava che una possibile causa fosse ricollegabile alla dieta e allo stress, le ultime posizioni escludono questa ipotesi. Dieta e stress sarebbero quindi solo fattori aggravanti.

L’ipotesi che va per la maggiore negli ambienti medici è che si tratti di un malfunzionamento del sistema immunitario. Nel caso di infezioni virali o batteriche la risposta immunitaria sarebbe così forte che anche le cellule del tratto intestinale verrebbero attaccate.

Si parla anche di problemi di flora batterica alterata con squilibrio tra batteri probiotici come i lattobacilli e bifido batteri e batteri patogeni.

COMPLICAZIONI

Le complicazioni derivanti da colite ulcerosa comprendono:

  • Grave sanguinamento
  • Grave disidratazione
  • Perforazione del colon
  • Osteoporosi
  • Infiammazione di pelle (eritema nodoso, ipoderma gangrenoso), occhi (irite, episclerite, uveite) e articolazioni (spondilite anchilosante, sacro-ileite, artrite enteropatica)
  • Problemi epatici (colelitiasi, colangite sclerosante, steatosi)
  • Problemi renali (calcoli renali, amiloidosi)
  • Rigonfiamento del colon (megacolon tossico)
  • Rischio di tumore al colon
  • Problemi circolatori

TRATTAMENTI CONVENZIONALI

Le terapie e le cure tradizionali prevedono ovviamente l’utilizzo di farmaci o il ricorso alla chirurgia.

I farmaci utilizzati comprendono:

  • Antinfiammatori (FANS) come la sulfasalazina, mesalazina, balsalazide e olsalazina, e corticosteroidi come il prednisone e l’idrocortisone nei casi più gravi.
  • Farmaci immunosoppressori come l’azatioprina e la mercaptopurina, ciclosporina, infliximab, adalimumab, golimumab e vedolizumab.
  • Farmaci da banco tra cui antibiotici, anti-diarroici, antidolorifici.
  • Integratori sintetici di ferro.

Da notare che la lista degli effetti collaterali della maggior parte di questi farmaci è più lunga di quella dei sintomi della patologia che vorrebbero curare.

Se il ricorso a tutti questi farmaci non fosse sufficiente la medicina allopatica può proporre la soluzione chirurgica, con la quale si sconfigge la rettocolite ulcerosa rimuovendo semplicemente tutto il colon e tutto il retto (proctocolectomia).

Quanto alle diete consigliate, esiste prudenza ma anche confusione, in quanto si sconsigliano le verdure a foglia larga, senza dire quali, senza dire se crude o se cotte, senza dire il perché e il percome.

L’unica cosa sensata e condivisa riguarda il divieto assoluto di latticini, di caffè, di fumo, di fritti e soffritti, di legumi e di cacao, a cui aggiungiamo sali, zuccheri, salse e integratori.

I MEZZI DI PERSUASIONE DELLA MEDICINA

La medicina, per convincere i soggetti alla via rapida ed aggressiva di certi farmaci, ricorre come sua regola ai soliti mezzi persuasivi.

In questo caso, i farmaci vengono giustificati da spettri come il megacolon tossico (potenzialmente mortale se non diagnosticato in tempo) e con l’altra complicanza terribile che si chiama cancro al colon, per il quale vengono raccomandate colonscopie periodiche.

VISUALE IGIENISTA

È inutile affrontare la rettocolite ulcerosa concentrando ogni nostra attenzione e autosuggestionandoci sul termine colite e su quello ulcerosa, che rappresentano solo l’aspetto sintomatologico e finale del problema. L’igienismo va oltre e punta alla patologia a monte.

Parliamo allora di apparato digerente, e ci avvicineremo meglio al vero problema. La via digerente, oltre che essere zona di assimilazione delle sostanze nutritive vitali, che si distribuiscono alle regioni più remote dell’organismo, è pure zona di scarico delle impurità che, attratte dal sangue circolante stesso, arrivano a questo condotto eliminativo per essere espulse dal corpo in zona colon-rettale.

Questo spiega il perché un mal di testa o una febbre spariscano ogniqualvolta si scarica il ventre, o perché un’intossicazione e una affezione renale causate da impurità del sangue, spariscano con l’aiuto di abbondanti diarree.

Con una alimentazione vegana-crudista a base di frutta e verdure crude, la digestione si completa in 1 o 2 ore al massimo. Con il cibo cotto servono invece 3-8 ore a seconda del tipo di cotto che immettiamo nel corpo.

Con le carni e le proteine animali i tempi poi si prolungano a decine e decine di ore, per i residui putrefattivi che pervadono ogni area ed ogni anfratto del sistema digestivo, finendo per condizionare ed adulterare ogni pasto successivo.

QUAL È LA VERA CAUSA DI RETTOCOLITE

In fisica, ogni tipo di lavoro genera calore. Il processo digestivo è determinato dal lavoro che l’organismo compie. Più lungo e complicato è questo lavoro e maggiore sarà il surriscaldamento prodotto.

 Il calore è la vera causa della febbre intensa generata dalle putrefazioni intestinali. L’ideale, per chi prende 3 pasti al giorno, è liberarsi con regolarità e puntualità al mattino e la sera, cioè 2 volte al giorno, ma senza farmaci.

La stitichezza è il male endemico, causata da carni, pasta, dolci, pane bianco, latte, formaggio, gelati, caffè, vita sedentaria, aria viziata, water eleganti su cui ci si adagia a riposare e a riflettere sulle proprie disgrazie gastrointestinali, sulla propria stitichezza cronica, madre di tutte le patologie mondiali, di tutti gli innocenti batteri (chiamati a banchettare con gli abbondanti materiali di scarto) e di tutti gli innocentissimi virus (detriti cellulari inerti derivanti dalle nostre morie cellulari interne, ed accumulati per carenza temporanea di efficienza metabolica).

Tutte le affezioni dell’apparato digerente sono di natura costipativa e infiammatoria, cioè febbrile. Ed è proprio questo stato febbrile la vera causa di raffreddamento della pelle e delle estremità, col sangue che si trasferisce in zona interna intestinale.

Il classico sintomo degli stati infiammatori e catarrali dell’intestino, conosciuti coi nomi di enterite, gastroenterite ed enterocolite, consiste in una poderosa eliminazione delle sostanze corrotte dal corpo.

La causa tipica è dovuta alla irritazione delle pareti interne dell’intestino per fermentazioni malsane, originate da una alimentazione offensiva e intollerata. Se l’infiammazione e il catarro si manifestano nell’intestino crasso si ha colite, se si estendono al crasso e al tenue si ha enterocolite.

L’ANALOGIA DELLA STUFA A LEGNA

Il principio del fuoco, della legna, della fiamma che crepita e riscalda, del fumo che deve fuoriuscire, vale sempre e dovunque, ed è tutto sommato semplice e comprensibile. Il buon gastroenterologo dovrebbe paragonarsi a un esperto di stufe. Uno che non si perde tanto in fronzoli, in diavoline e in sostanze infiammanti, ma che controlla gli accumuli di cenere mal rimossi, la legna sbagliata, la legna umida, la troppa legna, i cartoni e le micidiali plastiche fuori-luogo, le incrostazioni dei tubi e del camino.

L’ammalato di colite cronica e di RCU è un padrone di casa che ha un rapporto difficoltoso con la sua stufa o, meglio ancora, un autista al volante di un’auto che pretende di andare avanti col carburatore sporco, le candele ossidate ed annerite e magari anche il freno a mano tirato.

Qualcuno insomma alla disperata ricerca del carburante giusto. Qualcuno che è stato pure sviato ed ottenebrato dai cattivi esempi, dalle pessime abitudini di famiglia, e dagli insegnamenti aberranti di una classe medica da sempre deficitaria in tema di alimentazione.

CHE COSA FARE PER GUARIRE VERAMENTE

Dal momento che secondo l’igienismo non esistono migliaia di differenti malattie, ma molte meno e generalmente riconducibili a problemi di costipazione, sangue grasso e accumulo di tossine, i passi per la guarigione sono pressochè sempre gli stessi, con alcuni accorgimenti e consigli specifici.

Come abbiamo detto vanno eliminate dalla propria alimentazione innanzitutto le carni e i latticini, le farine raffinate, gli zuccheri e i dolcificanti industriali, le bevande industriali, il caffè e l’alcol. Ridurre l’utilizzo del sale al minimo, come anche quello delle spezie.

Non esiste alcun dubbio che la frutta cruda di stagione sia il miglior tonico, il migliore alimento e la migliore medicina dell’intestino. Ma occorre che l’intestino sia disinfiammato. Questo si può ottenere mediante un digiuno ad acqua distillata di 2-3 giorni (qui trovi un distillatore a buon prezzo), a seconda della gravità, dove ci si riposerà bevendo solo acqua, alternata a infusi di camomilla, salvia, assenzio, dagli effetti purificanti a livello intestinale.

Dopo il digiuno utilizzare l’estrattore di succo e andare avanti a succhi freschi fino a quando non ti sentirai guarito. L’assunzione di succhi freschi permetterà infatti di ridurre al minimo indispensabile il lavoro svolto dal sistema gastrointestinale. La cosa può durare alcune settimane.

Una volta terminato il periodo a soli succhi di frutta e verdura puoi passare ad una dieta vegana crudista tendenziale. Il Vitto Valdiano va bene in generale come traccia indicativa, ma lo devi adattare alle tue condizioni, e lo seguirai non appena ripristinata la normalità funzionale di ogni tuo organo.

La valutazione sulla progressione, sui modi e sui tempi, dai succhi verso il cibo solido, la puoi comunque fare solo tu, muovendoti per tentativi e per prove, fino a quando non trovi il bandolo della matassa. All’inizio potresti pure basarti su alcuni giorni con un passato di verdure non stracotto.

VITAMINA U (S-METILMETIONINA)

La s-metilmetionina, a volte chiamata vitamina U, è un derivato della metionina, un amminoacido essenziale. Non è considerata una vera vitamina, ma il termine vitamina U fu coniato nel 1950 dal dr Garnett Cheney, professore di medicina alla Stanford University School of Medicine, che aveva scoperto le proprietà anti-ulcerative del succo di cavolo crudo, ricco di questa sostanza.

I suoi esperimenti su pazienti affetti da ulcera peptica a cui era stato somministrato succo di cavolo crudo avevano evidenziato miglioramenti significativi sia a livello sintomatico (riduzione del dolore) che a livello di cicatrizzazione delle ulcere. Tutto ciò in un periodo di soli 2-5 giorni. Lo stesso cavolo che i gastroenterologi di oggi continuano villanamente a sconsigliare ai malati di RCU come vegetale a foglia larga.

La s-metilmetionina è comunque abbondante non solo nel cavolo crudo ma in molti altri vegetali a foglia verde, in particolare sedano, spinaci, cavolo nero, prezzemolo.

Pure il peperoncino piccante, zenzero, aglio, cipolla, crescione, rucola, ravanelli hanno proprietà cicatrizzanti.

ALTRI ALIMENTI UTILI

Altri alimenti e sostanze che possono aiutare il recupero da colite ulcerosa sono:

  • Malva – Pianta magica contro ogni forma di problema renale, con cui si può preparare un the o un infuso da bersi nella misura di un litro al giorno. Una manciata di foglie tenere si può anche inserirla nell’estratto, tagliuzzarla nelle insalate, o aggiungerla a un passato di verdure e patate cotte al minimo.
  • Ortica – Si può utilizzare l’ortica essiccata come la malva, per ottenere the e tisane purificanti, o anche fresca insieme a carote e sedano o mele per un ottimo succo di ortica. Come sempre i succhi vanno assunti a stomaco vuoto.
  • Mela – Secondo una ricerca condotta dalla Montana State University le mele e in particolare i polifenoli presenti nella buccia delle mele avrebbero effetti protettivi in diverse patologie gastrointestinali, compresa colite ulcerosa, morbo di Crohn e cancro al colon. Il dr David W. Pascual, un ricercatore coinvolto nello studio ha commentato: “Molte persone con colite usano integratori alimentari in aggiunta alle terapie convenzionali, ma la maggior parte delle informazioni sugli effetti salutari della medicina complementare sono aneddottici. Inoltre, non si conosce esattamente come queste terapie funzionano, se funzionano,”.
  • Curcuma – La curcumina, sostanza contenuta nella curcuma, può risultare utile in casi di RCU.
  • Aloe vera – Il gel contenuto nelle foglie di aloe ha effetti antinfiammatori. Da usare con però cautela in quanto la linfa gialla contenuta nella parte verde della foglia è ricca di aloina, sostanza lassativa e irritante per la mucosa intestinale. Fare attenzione quindi a rimuoverla al meglio.
  • Ananas –  La bromelina contenuta nell’ananas è un’altra sostanza che può aiutare a disinfiammare le mucose intestinali.

RIMEDI NATURALI E ALTRI CONSIGLI UTILI

  • L’assunzione di alimenti probiotici come kefir d’acqua, natto, kimchi, miso, crauti, può aiutare a rimettere in equilibrio la flora batterica.
  • Utile anche ricorrere ai cataplasmi di fango applicati sul ventre, nonché ai bagni freddi di 20-30 minuti nella regione genitale, o anche docce e bagni freddi, ottimi per migliorare la circolazione sanguigna, rafforzare il sistema immunitario, perdere chili in eccesso, ridurre i livelli di stress.
  • Ridurre al minimo lo stress tramite esercizio fisico costante, esercizi di respirazione, yoga, meditazione.

CONCLUSIONE

Alimentarsi bene comporta una serie di enormi vantaggi. Ti permette di svolgere tutte le funzioni e le attività vitali senza essere condizionato, frenato impedito e disturbato da problematiche di stomaco e di ventre.

Il guaio dell’uomo è quello di avere la bocca sempre aperta e ricettiva nella parte alta, e di avere nel contempo la page terminale bloccata, per cui il canale gastro-intestinale, basato su armonico bilancio entrata-uscita, diventa non più tubo e non più canale, ma sacco bizzoso che alterna blocchi totali a scariche continue. “Arte del digerire e dello smaltire, più che arte del mangiare”, questa è la sentenza del proctologo.

Qui le testimonianze di guarigione da rettocolite ulcerosa.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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