RIMEDI NATURALI A RINITE CRONICA E IPERTROFIA DEI TURBINATI

da 24 Mag 2011Rinite

LETTERA

SETTO DEVIATO E SPRAY NASALI PEGGIORATIVI

Salve dottore, da quasi un anno soffro dell’ipertrofia dei turbinati inferiori e ho il setto nasale deviato. Ho frequentano molti dottori, ma nessuno è stato in grado di trovarmi una soluzione se non con spray nasali, che poi loro stessi dicevano che peggioravano la situazione, o con operazioni chirurgiche.

Essendo uno sportivo che pratica nuoto, calcio e tennis, questa situazione mi distrugge fisicamente perchè non riesco ad allenarmi. Interiormente mi manda pure in depressione. Volevo sapere da Lei se c’erano altre soluzioni all’operazione chirurgica. Grazie per il suo tempo.
Mirko

*****

RISPOSTA

COSA SONO I TURBINATI

Ciao Mirko. Turbinati deriva dal termine latino turbinatum, corpo cavo di forma conica. I turbinati sono 3 formazioni ossee situate all’interno del naso, rivestite da mucosa di tipo spugnoso e diffusamente vascolarizzata. I turbinati fanno pensare un po’ agli impianti di condizionamento aria. La loro funzione è infatti quella di condizionare, cioè filtrare, umidificare e riscaldare l’aria inspirata. La componente mucosa dei turbinati inferiori subisce spesso cambiamenti temporanei di dimensioni, al pari di una spugna. Spugna che ha lo scopo di regolare il flusso aereo all’interno del naso in funzione delle condizioni fisiche del corpo. Ciascuna fossa nasale è prevista di 3 formazioni carnose chiamate:

  • Turbinati nasali inferiori.
  • Turbinati nasali medi.
  • Turbinati nasali superiori.

In alcune persone è presente un’ulteriore coppia di turbinati, chiamati turbinati supremi.

Parliamo di strutture spugnose piene di sangue in grado di gonfiarsi e sgonfiarsi, regolando finemente il flusso di aria secondo un sistema cibernetico, ovvero secondo un sistema di autoregolazione. Il naso è infatti dotato di una rete nervosa che, mediante appositi sensori valuta la temperatura e l’umidità dell’aria e, di conseguenza, modifica i flussi di aria in funzione di tali parametri.

CICLO NASALE

I filtri seguono una funzione definita ciclo nasale per cui, ad un ritmo di circa 4-6 ore, i turbinati di un lato si gonfiano ostruendo parzialmente la cavità nasale che li ospita e mettendola a riposo, ossia a passaggio minimo di aria, mentre quelli del lato opposto si rimpiccioliscono consentendo il massimo flusso aereo da quel lato. I turbinati sono la struttura del naso che, gonfiandosi rapidamente nel corso di un raffreddore o durante una crisi allergica, è responsabile della repentina ostruzione della cavità nasale.

Quando l’aumento di volume dei turbinati inferiori diventa costante nel tempo per diverse cause individuali, che possono essere stitichezza cronica, sangue denso, allergie, variazioni ormonali, uso di spray anti-congestionanti, uso di farmaci, di antidepressivi in particolare, o per motivi ambientali tipo variazioni improvvise di temperatura e di umidità, gas irritanti presenti nell’aria, si determina il fastidioso quadro clinico di una ostruzione nasale chiamata rinite, o infiammazione delle cavità nasali.

CHE COS’È LA RINITE

La rinite, chiamata anche coriza o congestione nasale, è un’infiammazione e irritazione della mucosa nasale. È generalmente causata da allergeni, con sintomi come naso chiuso, naso che cola e gocciolamento di muco retro-nasale. Può avere anche cause iatrogene.

RINITE ALLERGICA

La rinite allergica è la risposta allergica a determinati allergeni, sostanze in genere innocue che però possono causare allergie. Il polline è per esempio uno degli allergeni più comuni nelle riniti allergiche stagionali. Quando si viene a contatto con queste sostanze, il corpo rilascia istamina, scatenando così la risposta allergica. L’istamina ha un effetto vasodilatatorio, che causa edema e tumefazione della mucosa nasale, con conseguenti disturbi e sintomi che comprendono:

  • starnuti
  • naso tappato o che cola
  • prurito al naso
  • tosse e mal di gola
  • prurito agli occhi
  • lacrimazione
  • mal di testa
  • stanchezza

Gli allergeni più comuni sono i pollini degli alberi, delle graminacee e delle parietarie, gli acari della polvere, la saliva di gatto, la muffa, spore di alcuni funghi.

La rinite allergica si può dividere in rinite stagionale se causata dai pollini (principalmente primavera e autunno) e rinite allergica cronica se causata da polvere, acari, peli di animali, con cui si può essere quindi a contatto durante tutto l’anno.

Fattori che aumentano il rischio di rinite allergica comprendono il fumo di sigaretta, vapori chimici, freddo, umidità, profumi, inquinamento dell’aria.

Se non risolta, la rinite allergica può causare sinusite, polipi nasali e asma bronchiale cronica.

RINITE VASOMOTORIA

Quando la rinite è causata da una serie di sostanze generalmente irritanti, ma non si riesce a risalire a una causa precisa,  si parla di rinite vasomotoria, chiamata anche rinite non-allergica o rinite idiopatica.

Fattori che possono scatenare la rinite vasomotoria sono il clima e la temperatura, smog, profumi, alcuni alimenti, oltre a fattori emotivi. Questi fattori non allergici provocano una vasodilatazione dei tessuti del naso, con conseguente congestione nasale e rinorrea (scolo dal naso).

RINITE INFETTIVA O RAFFREDDORE

Per la medicina il raffreddore è una patologia infettiva che si prende da qualcuno che già soffre o ha sofferto in precedenza dello stesso problema. Qualcosa che si prende in concomitanza degli sbalzi stagionali, e con l’arrivo degli ormai noti ceppi virali provenienti dai punti più lontani del globo. Vengono citati rhinovirus, coronavirus, adenovirus, enterovirus e numerosi altri.

Per l’igienismo il discorso virale e il contagio rappresentano, al contrario, niente di più che una superstizione umana, o meglio, alla resa dei conti, una autentica farsa tra gabellati e gabellatori.
Si sfruttano elementi come presenze di batteri e di virus, senza considerare che i microrganismi sono conseguenze e non causa delle patologie, e quindi comodi alibi giustificativi per non andare a fondo e spiegare i veri fattori causativi.

ALTRE RINITI

Oltre alle riniti appena elencate, vengono elencate anche:

  • Rinite iatrogena – causata dall’impiego di farmaci nasali vasocostrittori
  • Rinite meccanica – derivata da setto nasale deviato
  • Rinite ormonale – in comcomitanza con gravidanza o ipotiroidismo
  • Rinite eosinofila – viene anche chiamata rinite pseudoallergica, ha cause ignote per la medicina

CAUSE DEI TURBINATI IPERTROFICI

Le cause originarie dei turbinati ipertrofici non vanno collegate al raffreddore in sé ma all’acidificazione generale del corpo, alle cause dell’indebolimento, della devitalizzazione, dello stato infiammatorio generale che si trasmette ai vari punti deboli del corpo e, in questo caso, all’apparato respiratorio nasale, che tende a rivestirsi di muco colloso e indurito.

Il fastidioso fenomeno si accentua durante le ore notturne, in quanto la posizione sdraiata favorisce una ulteriore congestione dei turbinati e delle stesse adenoidi, e può accompagnarsi ad altri sintomi come rinorrea o naso che cola, naso chiuso, starnuti, prurito nasale, iposmia o diminuzione olfatto, cefalea, apnee notturne, respirazione irregolare, non escluso il russare. Raffreddore secco o umido, rinite conclamata o nascosta, tutte le infiammazioni della mucosa turbinale sono invariabilmente legate alla digestione e alla stitichezza. Raffreddore o rinite e indigestione sono cose inseparabili, scrive Lezaeta.

CURE E TRATTAMENTI

Ignorando questa semplice equazione, i medici rimangono costantemente fuori rotta e non sanno cosa proporre. Sono i primi a rifugiarsi nelle sostanze antinfiammatorie da spruzzare come antistaminici orali e corticosteroidi topici nasali e sono i primi a condannare gli effetti perversi degli spray nasali stessi. Alla fine cadono invariabilmente nella riduzione dei turbinati mediante intervento laser, visto come sola e unica soluzione, priva, almeno secondo loro, di effetti collaterali.

Viene poi suggerito l’uso di apparecchi ionizzatori in grado di neutralizzare pollini, acari, polveri, spore presenti nell’ambiente in cui si vive o si lavora. Dannoso e inutile il ricorso al bisturi, visto che il problema non sta nel setto nasale ma nell’intestino.

VISUALE IGIENISTA

Pensare di essere affetti da qualcosa di specifico, è un modo sviante e patologico di affrontare la questione, essendo il corpo un assieme integrale e non qualcosa di suddiviso e di compartimentale. La zona di espressione zonale e sintomatica sta comunque sempre assai lontana dalla zona causante, come evidenziato a suo tempo dal grande medico franco-vietnamita Francois Mézières (1909-1991).

L’ipertrofia ai turbinati si combatte e si vince fluidificando il sangue e distribuendo meglio la circolazione, mediante digestioni leggere e fredde, digestioni prive di leucocitosi e di surriscaldamento intestinale. È rarissimo trovare questo tipo di patologie tra i vegani crudisti. Sia a scopo preventivo, che in eventuale funzione terapeutica, una dieta ad alta percentuale di acqua biologica (vedi Vitto Valdiano), ricca di succhi freschi di frutta e verdura ottenuti con slow juicer, impedisce alla rinite cronica e all’ipertrofia turbinale di entrare nella nostra vita in modo cronico ed irreversibile.

Per il resto, come in tutte le altre patologie, la prima mossa da compiere è quella di chiudere il rubinetto dei veleni, evitando di avvelenare ulteriormente il sistema. Nel caso specifico delle riniti, si eviteranno i cibi muco-formanti e le sostanze idro-ritenenti, specie latticini, carni, uova, cibi cotti, caffè, zucchero, sale, pepe, farmaci, vaccini e integratori. La seconda mossa utile sarà quella di sottoporsi a uno o due giorni di riposo fisiologico totale, detto digiuno, stando a letto e con libertà di bere acqua distillata o leggera, a pH neutro 7.00. In questo modo si intensificherà lo scarico di tossine e di muco, abbreviando anche i tempi di recupero.

Completati i 2 giorni di digiuno totale, e i 2 giorni di semidigiuno a sola frutta (sempre d’obbligo in successione al digiuno), la dieta da adottare fin quando permane il fenomeno infiammatorio detto rinite o sinusite, è quella basata sulla sostanza verde ricavabile dalle verdure, e sull’acqua biologica da ottenersi dalla frutta e dagli estratti di carote, bietole, rape, topinambur. Radicchi, valeriana, verdure di campo depurative come il tarassaco, carciofi e finocchi, cavoli e ravanelli, non dovranno mancare dunque sulla nostra tavola. Frutta in quantità, e verdure principalmente crude, garantiscono un apporto ottimale di vitamine e di minerali organicati, micronutrienti di fondamentale importanza per riequilibrare e rivitalizzare l’organismo.

RIMEDI NATURALI

Le sostanze più diffuse e benefiche nel caso di condizioni di raffreddamento, di riniti e ipertrofia dei turbinati sono:

  • Istamina – L’istamina in natura è concentrata in una varietà di orti­ca detta Urtica dioica insieme con altre sostanze quali la serotonina e l’acetilcolina.
  • Bromelina – La bromelina è un enzima proteolitico (scioglitore di proteine) che si trova nell’ananas e in particolare nello stelo della pianta. È stato accertato che agi­sce quale agente mucolitico efficace nelle malattie del tratto respiratorio.
  • Querce­tina – La quercetina è un flavonoide che si ritrova nei semi di chia, in diverse varietà di vegetali ed erbe ed ha un’azione antinfiamma­toria attribuibile alla capacità di stabilizzare la membrana dei neutrofili attivati. Durante crisi acute è sconsigliabile assumere cibi solidi. Si consiglia di bere a intervalli di un’ora delle limonate, oppure succhi d’uva, di arance, di mele e di carote.
  • Serotonina – La serotonina, ormone della calma, del buonumore e della felicità, è un ormone precursore della melatonina, regola i cicli circadiani, sincronizza il ciclo sonno-veglia con le fluttuazioni endocrine quotidiane, controlla la pressione sanguigna, controlla i cali dell’umore e le depressioni. Chi stimola e aiuta il corpo a produrre serotonina è una sostanza magica chiamata triptofano.
  • Triptofano – Il triptofano si trova nel miele grezzo e nella pappa reale, sostanze ricchissime di vitamina B, nel cioccolato fondente assunto senza esagerare, nel luppolo e nella genziana. Tutti i vegetali sono ricchi di triptofano, ed in particolare radicchi, valeriana, lattuga, legumi, pomodori, frutta da guscio, indivia, spinaci, patate, cavoli, crescione, rucola, broccoli, ravanelli, asparagi, funghi, banane, ananas, datteri, castagne, pistacchi, avocado, prugne. Il triptofano si incrementa anche col movimento, con la respirazione addominale, con l’esposizione al sole e con i buoni pensieri.
  • Vitamina C

A livello locale potrai sicuramente fare dei lavaggi alle narici con acqua e limone, o potrai aspirare acqua argillosa o polvere di argilla, o potrai fare cataplasmi di fango in fronte e alla nuca.

Potrai pure fare giornalmente dei bagni o dei semicupi di 20 minuti ai genitali, nonché dei bagni freddi ai piedi di 2 minuti, come stimolo alla circolazione. I bagni di mare e di sole, nonché l’assorbimento nasale di acqua marina salata con espulsione della stessa per bocca, ti apporterà un grande aiuto. La stessa cosa si può fare a casa usando dei sali appositi che puoi trovare in farmacia.

La cosa basilare comunque rimane il ricorso a una dieta vegan-crudista inclusiva di frutta agra al risveglio e di frutta acquosa in mattinata, oltre che di verdure crude nel piatto d’esordio a pranzo e cena, e mi riferisco in particolare a radicchio, rucola, crescione, cavolo crudo, ravanelli. Miele e polline risultano pure ottimi. Praticare più movimento e più camminate, attivando i meccanismi traspirativi ed essudativi della pelle.

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Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

7 Commenti

  1. anam

    Da quando sono diventato "tendenzialmente vegano", poco meno di un anno fa, ho constatato mille piccoli o grandi miglioramenti della mia salute. La ritrovata respirazione nasale è uno dei più spettacolari. Da moltissimi anni di notte dormivo quasi sempre a bocca semi-aperta. Fortunatamente non ho mai preso spray nasali, consapevole della loro dannosità. Da 2-3 mesi a questa parte è tornata la respirazione nasale notturna (e non solo) ed è un grandissimo sollievo! A volte ho qualche temporanea congestione, che ho associato al consumo di cereali raffinati, che ogni tanto mi concedo (ma su questo punto sto ancora facendo delle verifiche empiriche)

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  2. Anonymous

    Come i genitali e i capezzoli, i turbinati sono unici per la loro caratteristica di essere un tessuto erettile, gonfiato dal flusso sanguigno e indipendente dalla volontà cosciente, almeno per le persone comuni.
    Dormire sul fianco opposto alla narice chiusa, aiuta a farla aprire perchè il sangue defluisce dai turbinati che la bloccano, mentre la narice inferiore si ottura. L'aperturachiusura delle narici, segue il ritmo circadiano di circa due ore. Se questa alternanza non si verifica regolarmente la persona si ammala ed è più esposta ad incidenti. Ogni due ore si verifica quindi un momento di passaggio in cui entrambe le narici sono aperte nella stessa misura. Durante le sizigie lunari è bene cercare di cominciare la giornata con la narice sx aperta. La polvere di tabacco, in quanto vasocostrittore, aiuta a tenere le radici aperte. Quando entrambe sono aperte i due emisferi del cervello sono attivati simultaneamente migliorando le prestazioni mentali, noetiche e percettive.

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  3. Lorenzo Real

    Ecco la mia testimonianza, spero sia utile. Sono passato al veganismo per scherzo, dopo che per contrastare la dolorosa gastrite sono stato condannato dai medici a prendere per tutta la vita antiacidi e inibitori della pompa protonica. Leggendo per caso su internet gli scritti del Dott Vaccaro ho deciso di provare il veganismo totale da subito, dopo una prima settimana di sconforto la gastrite è diminuita fino a sparire. Ma come conseguenza inaspettata sono guarito dalla rinite cronica che mi affliggeva da anni, per la quale prendevo antistamici da circa 15 anni. Sono stato anche operato ai turbinati da medici avidi mangia sovvenzioni, senza alcun giovamento.
    Per farvi capire, se smettevo di prendere gli antistaminici, mi svegliavo la mattina con macchie nere/viola a pois sulle palpebre e il sopracciglio, oltre che occhi gonfi, bruciore e prurito nel naso, muco che cola tipo rubinetto rotto e starnuti a perdifiato.

    Ora sto alla grande, nonostante abbia cambiato in un sol colpo alimentazione, spero di migliorare ancora.

    saluti
    Lorenzo, 35 anni.
    vegano tendenzialmente crudista da febbraio 2012.

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    • Unknown

      Ciao lorenzo. Mi ha interessato molto la tua esperienza soprattutto perché ho notato tante vicende analoghe nella mia vita.
      Mi presento, sono salvatore gatto, ho 22 anni e ho iniziato ad essere vegetariano principalmente per scopo etico-salutare perché secondo me il nostro corpo può trarre numerosi benefici da una dieta vegetale.
      Al momento sono vegetariano da 6 mesi e uno dei problemi che ho totalmente guarito è il mal di testa.
      In merito ai problemi respiratori, soffro di una rinite allergica e di una continua lacrimazione e salivazione sopeatutto in inverno.

      SINCERAMENTE NON HO AVUTO MIGLIORAMENTI nonostante sia vegetariano.
      Continuo ad avere muco trasparente e denso, che scende in gola e senso di vomito a volte.

      Ho smesso di fumare da 1 anno, bevo costantemente tanta acqua, faccio attività fisica.

      Dopo trattamenti, vaccini, interventi laser ai turbinati non sono ancora riuscito a guarire da tale situazione. Sinceramente sarei felice di sapere come la pensi a riguardo e secondo qual è la causa del mio problema e risolverla.

      Rispondi
  4. Ingrid

    Ho un bambino di 8 anni. Da qualche mese ogni sera, quando si sdraia per dormire, si chiudono i turbinanti di un lato del naso. Respira solo con il lato oposto. La mattina si sveglia anche così (con naso chiuso). Ci sono qualche rimedi naturali per sblocare (aprire) i turbinanti? Grazie…

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  5. fabio rossi

    salve giorno 5 maggio sono stato sottoposto ad operazione fess,settoplastica e riduzione dei turbinati,dopo 48 ore mi sono stati tolti i tamponi e sono stato dimesso,ad oggi il naso è pieno di croste ma sò che è una cosa normale,uso ialuclenny e yabro+ fisiologica,con la narice destra respiro già un pò quello che mi preoccupa e la narice sinistra completamente chiusa,sono riuscito con uno specchietto a guardare i turbinati ed ho notato che il sinistro è molto più gonfio del destro!ma tutto questo è normale dopo un intervento effettuato pochi giorni fà?non vorrei che il chirurgo abbia sbagliato
    la deviazione del mio naso era destra convessa

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  6. patty 63

    Mamma mia…e io che mi ero prenotata per fare l'operazione di settoplastica fess e turbinati. Meno male che ho letto che molti non hanno risolto il problema e mi sono così depressa che non ho più voluto saperne dell'intervento. Il mio unico problema non è la respirazione. Grazie a Dio anche se la narice destra è parzialmente chiusa, respiro benissimo anche soltanto con la sinistra, anche da coricata. Quello che mi da più fastidio , è il continuo scolo retronasale con schiarimento della voce continuativo.Vorrei provare con la medicina naturale, al massimo non troverò nessun miglioramento. Grazie.

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